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    Predefinito Su-24 contro USS Donald Cook

    Su-24 contro USS Donald Cook

    aprile 23, 2014 2 commenti

    Dedefensa 23 aprile 2014
    E’ il sito Vineyard of the Saker, e più precisamente la reazione di Saker a un intervento di uno dei suoi lettori, che ha attirato la nostra attenzione su un recente incidente di particolare interesse… Fissiamo bene tale giudizio perché le circostanze e l’ambiente politico-militare danno alla notizia, al suo presupposto implicito, all’eventuale inesattezza della fonte con tutte le domande che suscita, una particolare importanza: si tratta di un punto riguardante lo scontro nel sistema di comunicazione e nel tecnologismo tra Russia e Stati Uniti (blocco BAO), in connessione alla crisi ucraina e alle tensioni che suscita. L’incidente nella sua semplice descrizione è stato segnalato come una mossa deliberata della Russia per dimostrare la sua presenza e potenza nel Mar Nero, di fronte all’incursione di unità dell’US Navy nella zona, schierata per fare pressione sulla Russia nel contesto della crisi ucraina. (I russi sottolineano che alcune di tali unità avevano, hanno o possono violare la Convenzione di Montreux, che limita a due settimane la presenza di unità navali di Paesi che non hanno accesso al mare, oltre al divieto di unità pesanti, che non riguarda le unità statunitensi coinvolte come le fregate [secondo la terminologia francese, piuttosto che cacciatorpediniere]). L’incidente ha visto un aereo d’interdizione disarmato Sukhoj Su-24 sorvolare dimostrativamente la fregata USS Donald Cook, con diversi passaggi a bassissima quota, senza tuttavia mai generare una situazione di pericolo. Inoltre, questo tipo di azione era comune nella Guerra Fredda, come attività di codificazione de facto, di una parte all’altra, per comunicare l’affermazione del proprio potere: essere in guardia e controllare aree di sicurezza, eseguita dalla missione dell’unità in questione, di per sé una missione che anche noi chiameremmo “affermazione della comunicazione”. Inoltre, l’incidente Su-24-Donald Cook è stato ampiamente riportato, anche con un tono sensazionale che non sembra giustificato… Poi è apparsa un’informazione secondo cui il Su-24 ha effettivamente compiuto una dimostrazione tecnologica “operativa” di un sistema di guerra elettronica che avrebbe completamente accecato il sistema AEGIS del Donald Cook, potente sistema elettronico da difesa aerea, antiaerea e antimissile, che costituisce il nucleo della difesa antiaerea della flotta degli Stati Uniti. (Il sistema AEGIS è ancora più importante costituendo anche una parte notevole della grande rete di difesa antimissile che gli Stati Uniti sviluppano da diversi anni, ufficialmente contro l’Iran, ma che operativamente è evidentemente contro la Russia. Questa è l’importanza non solo militare, ma politica dell’AEGIS). Il sistema russo utilizzato è designato Khibinij. Dopo l’incidente, l’USS Donald Cook s’è diretto in un porto rumeno, a quanto pare per riparazioni e una fonte afferma che 27 membri dell’equipaggio si sono dimessi. La notizia è stata diffusa il 21 aprile 2014 sul sito della radio russa in indiano Indian.ruvr.ru. In particolare, dà voce a Pavel Zolotarev, vicedirettore dell’Istituto per Stati Uniti e Canada di Mosca (importante istituto russo che collabora con la leadership russa).
    A quanto pare, tutti gli sforzi per riattivare l’”AEGIS” e fornire informazioni sull’obiettivo per la difesa, sono falliti. La reazione della Russia alla pressione militare degli Stati Uniti è stata profondamente calma, afferma il politologo russo Pavel Zolotarev: “La dimostrazione è stata abbastanza originale. Un bombardiere senza armi, ma con attrezzature per il disturbo radar, ha operato contro un cacciatorpediniere dotato di “AEGIS”, il sistema più moderno di difesa area e missilistica. Ma questo sistema di localizzazione mobile, in questo caso sulla nave, ha uno svantaggio significativo. Cioè, le capacità di tracciamento del bersaglio funzionano bene quando vi sono numerose navi di questo tipo che possono coordinarsi. In questo caso c’era solo un cacciatorpediniere, e apparentemente l’algoritmo del radar del sistema “Aegis” a bordo non ha funzionato sotto l’influenza del disturbo generato dal Su-24. Non era quindi solo una reazione nervosa al sorvolo del bombardiere russo, pratica comune durante la Guerra Fredda. La reazione degli statunitensi era dovuta al fatto che il maggior sistema moderno, in particolare la sua parte informatica e radar, non funzionò adeguatamente. Pertanto, c’è stata una reazione così nervosa all’episodio (…) Quali sono le possibili conseguenze dell’incidente provocato dagli Stati Uniti nel Mar Nero? Pavel Zolotarev prevede: “Penso che gli statunitensi in qualche modo rifletteranno su come migliorare il sistema “AEGIS”. Questo è un aspetto puramente militare. In termini politici, non vi è alcun rischio di simili dimostrazioni dall’altra parte. Questo è sufficiente. Nel frattempo, per gli statunitensi è un momento assai sgradevole. In generale, il sistema di difesa missilistico che dispiegano comporta enormi spese. Devono dimostrare ogni volta che è necessario stanziare fondi, allo stesso tempo, la componente terrestre dell’ABM è stata testata in condizioni ideali, dimostrando scarsa efficienza. Questo fatto viene nascosto dal Pentagono. La componente più moderna, il sistema navale “AEGIS”, ha mostrato le sue lacune nel caso in questione”.
    Dopo aver citato Vineyard of the Saker avvertendo di questa notizia, riproduciamo la reazione di Saker, che sembra di una prudenza abbastanza neutra e giustificata, né positiva o negativa. Saker risponde così a un lettore anonimo (“l’alta tecnologia militare russa supera quella degli americani. Date un’occhiata a questo spettacolo di superiorità [...] Gli americani si sono bagnati i pantaloni”): “Ho sentito questa voce, ma devo ancora vederla confermata, anche indirettamente, da qualsiasi fonte credibile. Da ex-pioniere della guerra elettronica, posso dirvi che è difficile da credere, essendovi molta più potenza su una nave dell’USN che su un aereo russo, soprattutto a distanza ravvicinata. Non dico che non sia vero, solo che ho bisogno di altre conferme. Inoltre, la storia dei 27 marinai dell’USN dimessisi perché non vogliono morire, mi sembra falsa. Quindi, se avete altre fonti, fatemelo sapere”. Da parte nostra, facciamo diverse osservazioni relative alla notizia, il cui l’interesse speculativo e di comunicazione, senza pregiudizio per la sua realtà o falsità, ci sembra chiaro; anche le nostre osservazioni saranno generali, senza approfondire. Tuttavia, il primo punto è proprio tecnico. Il Su-24 è un vecchio aereo (del 1970) da penetrazione profonda e attacco al suolo. Il suo uso in una missione di “dimostrazione della comunicazione” è una scelta che potrebbe essere curiosa perché mostra un aereo superato impiegato in una dimostrazione che comporta l’affermazione del potere attraverso la comunicazione. A questo proposito, l’utilizzo di un potente Su-34 (sostituendo il Su-24), o di qualsiasi altro moderno caccia russo sarebbe stato più appropriato. Per contro, questa scelta rafforza la versione proposta dalla notizia citata. Si tratta di un’abitudine comune sviluppare aerei da combattimento nella versione per la guerra elettronica, che rimangono in servizio attivo molto più a lungo rispetto alle versioni da combattimento: l’USAF ha creato la versione da guerra elettronica EF-111A Raven del cacciabombardiere F-111 radiato alla fine degli anni ’70; e lo stesso EF-111A fu dismesso alla fine degli anni ’90, con una decisione che fu anche considerata un errore; l’US Navy ha sviluppato negli anni ’60 l’EA-6B Prowler, versione da guerra elettronica del caccia A-6: il caccia A-6 fu ritirato nei primi anni ’80, l’EA-6B è ancora presente, e comincia ad essere sostituito dall’EF-18G Growler. In ogni caso, questa notizia, o meglio detonatore di speculazioni sul gioco delle potenze nella crisi ucraina, si sposa perfettamente con la tendenza attuale, soprattutto riguardo la Russia contro gli Stati Uniti. Davanti agli Stati Uniti che intraprendono numerose missioni di proiezione in tutti i continenti e senza riguardo per sovranità e diritto internazionale; in ciò, soprattutto da un punto di vista operativo grazie alla potenza e sofisticazione tecnologica dei loro sistemi militari, la Russia ha una politica molto più cauta e non espansiva (la crisi ucraina in questo caso particolare colpisce direttamente la Russia e non rientra nella categoria della “spedizione”); svolge essenzialmente una politica di comunicazione soprattutto nella Difesa, per le sue presupposte capacità nella guerra elettronica e nei missili. Sappiamo dell’odissea non dell’S-300 (missile superficie-aria a lungo raggio), ma della reputazione dell’S-300 (e dei successori S-400 e S-500), spesso presentati come una sorta di “arma assoluta” della difesa aerea, con speculazioni circa la sua consegna a Iran e Siria; questa “Odissea” è meno operativa e più politica, e chiaramente coinvolge le tattiche del sistema di comunicazione. La questione dell’S-300 ha indubbiamente influenzato, ad esempio, le relazioni politiche tra Russia e Israele, più che le relazioni della Russia con i Paesi indicati quali possibili acquirenti del sistema.
    Nel caso del Su-24 contro l’USS Donald Cook, versioni intermedie dell’incidente sono possibili tra la piena accettazione della versione proposta e la completa negazione, ed è probabile che sarà grande oggetto di discussioni informali, senza pregiudicare la verità di questa situazione. Il Su-24 ha potuto compiere una dimostrazione parziale di alcune funzionalità contro il sistema AEGIS, il cui effetto sarebbe d’indurre un dubbio estremamente dannoso negli Stati Uniti (nell’US Navy), sulle capacità operative del sistema AEGIS. La famosa nebbia di guerra non è mai più densa che in tali questioni di dimostrazione di capacità, di cui non è noto se siano piene o parziali, con l’introduzione del dubbio in un campo (la guerra elettronica) dove la certezza dell’efficacia (o inefficienza) è molto più importante che in altri campi militari. E’ lì che passa il tecnologismo avanzato, quando comincia a essere contro-produttivo: per giudicarne l’efficacia, quindi la fiducia assegnatagli e la strategia da essa determinata, sempre più spesso si deve avere una certezza al 100% che le capacità corrispondano ai dati teorici; qualsiasi riduzione di questa percentuale sconvolgerebbe completamente le proposizioni che si basano su di essa. La guerra postmoderna, che in teoria consegna il trionfo quasi senza combattere, è un formidabile “tutto o niente” che non abbiamo finito di conoscere a nostre spese. Ma è in definitiva un riflesso del sistema in generale, e della sua dinamica superpotenza-distruzione. C’è un’altra estensione possibile, se non probabile, considerando soprattutto che il caso tende a minare uno dei tre pilastri fondamentali dello status di potenza dell’US Navy nello Stato della Sicurezza Nazionale vigente a Washington. Questi tre pilastri, che in realtà hanno una rilevanza politico-militare statutaria, sono la forza di proiezione di potenza (portaerei), la forza nucleare strategica (sottomarini lanciamissili balistici e d’attacco) e il sistema AEGIS perché fornisce alla flotta di superficie tutta la potenza e un ruolo nel sistema generale di sicurezza nazionale, in particolare presso la rete antimissile globale. La valutazione generale dell’US Navy presso le altre armi, agenzie d’intelligence, i diversi poteri politico-militari dell’americanismo è che l’US Navy deve proteggere gli artigli di questi tre pilastri. Perciò, l’insieme degli AEGIS di cui è dotata la flotta, è un elemento essenziale del suo potere nella burocrazia del sistema americanista, così i suoi status, bilancio, peso nel processo decisionale, ecc. Pertanto, e considerando il clima di forte concorrenza, sospetti, ecc. tra i diversi centri di potere, l’incidente del Su-24 contro l‘USS Donald Cook può essere considerato, a seconda della versione che offre l’US Navy, un elemento che alimenta i sospetti contro di essa. Tuttavia dobbiamo fare attenzione nel valutare questa notizia, come raccomandato da Saker, mentre i nostromi della burocrazia di Washington s’avviano con tutta cautela a suggerire che la Marina degli Stati Uniti potrebbe nascondere qualche elemento dell’incidente, come una particolare osservazione sulla capacità dell’AEGIS, ecc. La nebbia di guerra nella guerra della comunicazione, a volte e spesso, è più densa a Washington, tra i diversi centri di potere che beneficiano dell’esaurimento di un potere centrale completamente scoperto, che tra “partner” internazionali che sembrano sempre più dei nemici. Traduzione di Alessandro Lattanzio – SitoAurora

  2. #2
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    Predefinito Re: Su-24 contro USS Donald Cook

    Poi è apparsa un’informazione secondo cui il Su-24 ha effettivamente compiuto una dimostrazione tecnologica “operativa” di un sistema di guerra elettronica che avrebbe completamente accecato il sistema AEGIS delDonald Cook, potente sistema elettronico da difesa aerea, antiaerea e antimissile, che costituisce il nucleo della difesa antiaerea della flotta degli Stati Uniti. (Il sistema AEGIS è ancora più importante costituendo anche una parte notevole della grande rete di difesa antimissile che gli Stati Uniti sviluppano da diversi anni, ufficialmente contro l’Iran, ma che operativamente è evidentemente contro la Russia. Questa è l’importanza non solo militare, ma politica dell’AEGIS). Il sistema russo utilizzato è designato Khibinij




    Come al solito a parte riportare (come un pappagallo) le cazzate del web altro non sai fare !!!


    Il SU 24 e' un vecchio catorcio volante.

    Il sistema Khibiny M e' un apparato Radio Frequency per sorveglianza in banda larga che era stato sviluppato per l'SU 34 Fullback.
    Tale sistema serve per consentire un targeting passivo per i missili HARM.


    In altre parole non e' un jammer attivo e non puo "accecare" alcun radar!


    Vai a studiare e smetti di ubricarti di notizie (oltre che di grappa!).

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    Predefinito Re: Su-24 contro USS Donald Cook

    Citazione Originariamente Scritto da paulhowe Visualizza Messaggio
    Come al solito a parte riportare (come un pappagallo) le cazzate del web altro non sai fare !!!


    Il SU 24 e' un vecchio catorcio volante.

    Il sistema Khibiny M e' un apparato Radio Frequency per sorveglianza in banda larga che era stato sviluppato per l'SU 34 Fullback.
    Tale sistema serve per consentire un targeting passivo per i missili HARM.


    In altre parole non e' un jammer attivo e non puo "accecare" alcun radar!


    Vai a studiare e smetti di ubricarti di notizie (oltre che di grappa!).
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    Predefinito Re: Su-24 contro USS Donald Cook

    Ucraina ? Il fallimento americano tra alcol droga e donne - La Valle dei Templi
    Ucraina – Il fallimento americano tra alcol droga e donne


    23 aprile 2014 | Filed under: Estero,In evidenza | Posted by: Redazione
    Aumenta la tensione tra Mosca e Washington e, dalle precedenti minacce più o meno velate, il Cremlino è passato senza mezzi termini ad ammonire Kiev e l’Occidente dichiarandosi pronto ad intervenire militarmente nelle regioni orientali ucraine qualora venissero minacciati gli interessi russi e Kiev non ritirasse immediatamente le proprie truppe permettendo la federalizzazione e il riproporsi di una situazione analoga a quella già vista in Crimea con la successiva annessione alla Federazione russa di altre regioni dell’Ucraina. Uno smembramento pianificato con l’operazione “Becha” per consentire alla Russia il recupero di alcune regioni perse a causa dello scioglimento dell’ex Unione Sovietica.
    Nonostante la recente confessione da parte del presidente russo Vladimir Putin che ha ammesso l’intervento di truppe russe in Crimea prima che nella penisola si tenesse il referendum che ha portato all’annessione della stessa alla Federazione russa, e nonostante il governo americano fosse stato informato dall’intelligence del piano russo con settimane di anticipo rispetto alla sua attuazione, senza peraltro far nulla per impedirlo, gli Stati Uniti sembrano muoversi con l’esasperante lentezza di un gigante dai piedi d’argilla che teme di poter franare su sé stesso ad ogni passo che muove.
    Prova ne è l’arrivo in data odierna dei primi soldati della 173ma Brigata di Fanteria Combat Team in Polonia, per partecipare ad esercitazioni congiunte che si prefiggono come obiettivo quello di rassicurare i membri della NATO che confinano con la Russia sull’impegno dell’Alleanza a difenderli.
    Una rassicurazione che dopo quanto accaduto in Crimea e visto quello che sta accadendo nel resto dell’Ucraina, suscita soltanto un amaro sorriso da parte di chi dovrebbe sentirsi tranquillizzato da queste esercitazioni che prevedono anche l’arrivo di nuovi contingenti americani in Europa. A meno che Obama non soffra di quella sindrome di “decidofobia” ben rappresentata da Arthur Schnitzler nel suo romanzo “La signorina Else”, quello che sta succedendo in Ucraina pone seri dubbi in merito alla capacità di risposta americana dinanzi un’eventuale aggressione militare a paesi alleati degli Stati Uniti.
    Un dubbio alimentato anche dai 12 passaggi del Su-24, l’aereo da combattimento russo che per circa 90 minuti ha volato in prossimità della nave statunitense Donald Cook mentre la stessa stava pattugliando il Mar Nero occidentale, archiviati frettolosamente (erroneamente anche da noi), come un’azione provocatoria, poco professionale e pericolosa da parte dei piloti russi, in palese violazione dei protocolli internazionali.
    Non c’era nessuna provocazione da parte russa, visto che in realtà il Sukhoi Su -24 stava provando il nuovo e complesso sistema di disturbo per neutralizzare l’Aegis, il moderno sistema di difesa missilistica installato sul cacciatorpediniere “USS Donald Cook”.
    Il Su-24, disarmato, dopo un primo avvicinamento alla nave americana, regolarmente segnalato dal sistema di difesa del quale la nave è dotata, avrebbe attivato il “Khibiny” (l’ultimo ritrovato russo in materia di disturbo radioelettronico che verrà a breve installato su tutti i nuovi aerei russi), riuscendo a neutralizzare le difese americane ed in particolare il sistema di rilevamento bersaglio che avrebbe dovuto fornire al sistema missilistico le informazioni necessarie a colpirlo.
    Tranquillamente l’aereo russo ha volato in prossimità della nave statunitense simulando un attacco missilistico che ha lasciato esterrefatti gli uomini a bordo del cacciatorpediniere, tanto da indurre il Pentagono a confermare lo stato di prostrazione dei marinai americani. Nessun riferimento da parte dei vertici militari in merito alla messa in sicurezza della “Donald Cook” che, secondo fonti stampa avrebbe raggiunto un porto in Romania, né alle lettere di dimissioni che secondo fonti non ufficiali sarebbero state presentate da parte di alcuni componenti dell’equipaggio non disposti a rischiare la vita in questo modo.
    E mentre sul confine russo-ucraino cresce la tensione, tanto da spingere gli americani a far partire ieri dalla Germania quattro cacciamine diretti nel Mar Baltico, sul fronte dell’irresponsabilità, per non dire dell’idiozia, di vertici militari, politici ed istituzionali degli Stati Uniti, si registra ancora una volta l’incapacità del governo americano a rimuovere in tempo utile individui che per la loro negligenza risultano essere ben più pericolosi del Su-24 russo disarmato.
    Armi nucleari nelle mani di militari dediti all’uso di sostanze stupefacenti, raccomandazioni per superare i test attitudinali, comandanti di basi missilistiche pronti a correr dietro qualche gonnella, anche a rischio di conseguenze disastrose per il paese, rappresentano lo spaccato di una nazione allo sbando, nella quale si è perso il senso del dovere.
    E mentre la scorta di Obama, selezionata tra gli uomini del Counter Assault Team (la forza scelta di sicurezza del presidente Usa), si ubriaca a tal punto che uno di loro viene trovato incosciente sdraiato per terra nel corridoio dell’albergo dopo una serata in un bar della città, nelle Ambasciate c’è chi ancora non ha compreso le difficoltà del momento, lasciandosi andare a pericolose confidenze in merito a visite impreviste da parte di “importanti vip” che certo non avevano affrontato un lungo viaggio per partecipare ad un cocktail o ad una serata di gala. È accaduto a Parigi, la capitale francese nella quale si sono tenuti importanti e riservatissimi incontri, e solo la fortuna (e ancor più l’onestà di chi ha ricevuto le confidenze) ha voluto che le informazioni fornite da un incaricato dell’Ambasciata (che ha operato nel US Air Force Reserve e nel US Defense Intelligence Agency, – trascurando gli altri molteplici incarichi) non venissero divulgate o il soggetto in questione non venisse circuito ed utilizzato come è già accaduto a molti altri prima di lui.
    Se il popolo americano fa affidamento su uomini, siano essi politici, militari o altro, che ritengono in momenti come questi di poter far sfoggio delle loro qualità di novelli e fascinosi James Bond – dimenticando che non stanno girando un film – trascurando i compiti istituzionali e lasciandosi andare a confidenze con sconosciuti, forse è meglio che Obama ammetta il fallimento, quantomeno quello militare, del suo governo e rinunci ad ulteriori azioni nell’est europeo che rischiano di coprire di ridicolo gli Stati Uniti d’America e di consegnare al Cremlino le nazioni che una volta facevano parte dell’Unione Sovietica, per separarsi dalla quale tanto sangue è stato versato.
    Se quelli succitati sono gli esempi dei vertici dell’intelligence americana, val la pena di ricordare la frase di Albert Einstein: “Due cose sono infinite: l’universo e la stupidità umana, ma riguardo l’universo ho ancora dei dubbi.”

    Gian J. Morici

  6. #6
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    Predefinito Re: Su-24 contro USS Donald Cook

    Citazione Originariamente Scritto da Metabo Visualizza Messaggio
    Non ce l'hai proprio una vita tutta tua, mi fai sempre le poste agli articoli...
    Sui tuoi discorsi tecnici calo un velo pietoso a meno che non posti qualcosa con un minimo di acceno tecnico, fatto da una persona minimamente competente, tra l'altro sull'articolo è già scritto tutto.


    Metabo come ti ho gia spiegato di cose militari non sai una mazza e fai ridere!


    Il sistema russo e' un apparato ECM/ESM e non puo fare alcun jammer attivo specializzato.

    Leggi e studia e smetti di renderti ridicolo!!!


    Sukhoi Flankers - The Shifting Balance of Regional Air Power


    Defensive systems in legacy and production Flankers include a Radar Warning Receiver, mostly variants of the SPO-32 / L150 Pastel digital receiver carried. The latest subtypes like the Su-35BM/Su-35-1 carry the KNIRTI L175M Khibiny M Radio Frequency Surveillance (RFS = ESM/RHAW) system, initially developed for the Su-34 Fullback. The Khibiny M is believed to use a channelised receiver and most likely employs a wideband dual baseline interferometer in the forward sector, to permit passive targeting of Kh-31P and R-27P/R-77P variants in defence suppression and air combat roles
    Ultima modifica di paulhowe; 24-04-14 alle 13:43

  7. #7
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    Predefinito Re: Su-24 contro USS Donald Cook

    21 April, 099

    Russian Su -24 scores off against the American "USS Donald Cook"

    Photo: RIA Novosti


    Russian Sukhoi Su -24 with the newest jamming complex paralyzed in the Black Sea the most modern American combat management system "Aegis" installed on the destroyer "USS Donald Cook". Pavel Zolotarev, Deputy Director, Institute of USA and Canada, shares details about this version which is being actively discussed in the Russian media and by bloggers.


    US destroyer "Donald Cook" with cruise missiles "Tomahawk" entered the neutral waters of the Black Sea on April 10. The purpose was a demonstration of force and intimidation in connection with the position of Russia in Ukraine and Crimea. The appearance of American warships in these waters is in contradiction of the Montreux Convention about the nature and duration of stay in the Black Sea by the military ships of countries not washed by this sea.
    In response, Russia sent an unarmed bomber Su- 24 to fly around the U.S. destroyer. However, experts say that this plane was equipped with the latest Russian electronic warfare complex. According to this version, "Aegis" spotted from afar the approaching aircraft, and sounded alarm. Everything went normally, American radars calculated the speed of the approaching target. And suddenly all the screens went blank. "Aegis" was not working any more, and the rockets could not get target information. Meanwhile, Su-24 flew over the deck of the destroyer, did battle turn and simulated missile attack on the target. Then it turned and repeated the maneuver. And did so 12 times.
    Apparently, all efforts to revive the "Aegis" and provide target information for the defence failed. Russia's reaction to military pressure from the United States was profoundly calm, feels the Russian political scientist Pavel Zolotarev:
    The demonstration was original enough. A bomber without any weapons, but having onboard equipment for jamming enemy radar, worked against a destroyer equipped with "Aegis", the most modern system of air and missile defence. But this system of mobile location, in this case the ship, has a significant drawback. That is, the target tracking capabilities. They work well when there is a number of these ships which can coordinate with each other somehow. In this case there was just one destroyer. And, apparently, the algorithm of the radar in the "Aegis” system on the destroyer did not load under the influence of jamming by the Su-24. It was therefore not only a nervous reaction to the fact of flying around by the Russin bomber which was common practice during the Cold War. The reaction of the Americans was due to the fact that most modern system, especially its informative or radar part, did not work adequately. Therefore, there was such a nervous reaction to the whole episode.
    After the incident, the foreign media reported that "Donald Cook" was rushed into a port in Romania. There all the 27 members of the crew filed a letter of resignation. It seems that all 27 people have written that they are not going to risk their lives. This is indirectly confirmed by the Pentagon statement according to which the action demoralized the crew of the American ship.

    What are the possible consequences of the incident provoked by the U.S. in the Black Sea? Pavel Zolotarev forecasts:
    I think that Americans are somehow going to reflect on improving the system “Aegis". This is a purely military aspect. In political terms, there is hardly any likelihood of demonstrative steps by either side. That is enough. Meanwhile, for Americans it is a very unpleasant moment. In general, the missile defence system which they deploy involves huge expenditures. They have to prove each time that it is necessary to allocate funds from the budget. At the same time, the ground component of the ABM was tested in ideal conditions and showed a low efficiency. This fact is concealed by the Pentagon. The most modern component, the sea-based system "Aegis" also showed its shortcomings in the present case.
    The system with which the Russian Su-24 shocked the American destroyer "Donald Cook" has the code name "Khibiny". This is the name of the mountain range on the Kola Peninsula in the Arctic Circle. "Khibiny" is the newest complex for radioelectronic jamming of the enemy. They will be installed on all the advanced Russian planes .
    Recently the complex has undergone regular testing exercises on the ground in Buryatia. Apparently, the tests which were conducted under conditions as close to real as possible, were successful.

    World, Russia, Military News, Politics
    Read more:
    Russian Su -24 scores off against the American "USS Donald Cook" - News - Politics - Russian Radio

  8. #8
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    Predefinito Re: Su-24 contro USS Donald Cook

    time that it is necessary to allocate funds from the budget. At the same time, the ground component of the ABM was tested in ideal conditions and showed a low efficiency.




    Peccato per te e per i russi che il sistema Aegs BDM funziona abbastanza bene, leggere il numero di test coronati da successo!!

    Vai a studiare e smetti di postare idiozia che sei ormai ridicolo.

  9. #9
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    Predefinito Re: Su-24 contro USS Donald Cook

    Mar Nero - è il marchio nero per il sistema americano Aegis

    Foto: wikimedia.org


    Si rafforza la presenza militare degli USA nelle vicinanze dei confini meridionali della Russia e dell'Ucraina. Nel Mar Nero si trovano già due navi da guerra americane - cacciatorpediniere Donald Cook e fregata Taylor. I generali della NATO ora non nascondono che i loro radar sono puntati sulla Crimea.


    Sul sito della Marina Militare USA la missione della fregata Taylor è definita in modo seguente: "rassicurare gli alleati degli USA nella NATO della risolutezza della Marina Militare statunitense di rafforzare e perfezionare l'interazione volta al raggiungimento degli scopi congiunti in questa regione".
    Tuttavia gli esperti ritengono che lo scopo degli USA in questo caso - sia il sostegno psicologico delle attuali autorità ucraine, aumento di pressioni nei rapporti con la Russia e l'influenza sui partner nell'Unione Europea. Le pressioni economiche sulla Russia, venuta incontro ai propri connazionali in Crimea, gli USA hanno integrato con un argomento, a loro avviso, più convincente, quello di forza. Il cacciatorpediniere Donald Cook è dotato del sistema di difesa antimissilistica Aegis e di missili Tomahawk, mentre a bordo della fregata Taylor - sono istallati missili antinave Harpoon e sistemi antiaerei SM-1MR Standard.
    Non è tutto però filato liscio per la Marina Militare USA. Ricordiamoci che il 10 aprile il cacciatorpediniere Donald Cook con missili alati Tomahawk a bordo è entrato nelle acque neutrali del Mar Nero. La comparsa delle navi da guerra americane in quel bacino è in contrasto con la Convenzione di Montreux - riguardo al carattere e periodi di navigazione nel Mar Nero delle navi da guerra dei paesi non rivieraschi.
    In risposta la Russia ha inviato un aereo disarmato SU-24 per il sorvolo del cacciatorpediniere americano. Nello stesso tempo, secondo il parere degli esperti, è stato dotato di un nuovissimo complesso russo della guerra radioelettronica. Secondo questa versione Aegis ha individuato da lontano un obiettivo volante, facendo scattare l'allarme. I radar americani hanno tracciato la traiettoria di avvicinamento con il bersaglio. Improvvisamente tutti gli schermi si sono spenti, Aegis ha smesso di funzionare, i missili non erano in grado di ricevere segnali di puntamento. SU-24 invece nel frattempo ha sorvolato il ponte del cacciatorpediniere, ha fatto una virata da combattimento, simulando una attacco sul bersaglio. Poi ha fatto un'inversione, ripetendo la manovra. Ciò è stato ripetuto per ben 12 volte.
    A quanto pare tutti i tentativi di rianimare Aegis e impartire l'ordine di puntamento per il sistema di difesa antiaerea hanno fatto fiasco.
    E' risultato che il bombardiere di fronte senza armi, ma avendo a bordo le apparecchiature di soppressione radioelettronica dei radar dell'avversario, ha funzionato contro il cacciatorpediniere. Gli esperti hanno spiegato questo fatto con l'esistenza di essenziali difetti del più sofisticato sistema moderno di difesa antiaerea e antimissilistica americano Aegis. Si tratta di capacità di accompagnamento del bersaglio. Funzionano bene quando le navi sono più di una e c'è il coordinamento. In questo caso il cacciatorpediniere era uno solo. Evidentemente l'algoritmo del funzionamento dei radar a bordo del cacciatorpediniere all'interno del sistema Aegis è stato messo fuori gioco dall'azione del sistema di soppressione radioelettronica istallata a bordo di SU-24. Il più sofisticato sistema, innanzitutto la sua parte computeristica e radar, non ha funzionato come si deve.
    I mass media esteri riferiscono che dopo l'incidente Donald Cook è entrato d'urgenza in un porto in Romania. 27 uomini dell'equipaggio hanno inoltrato le richieste di congedo. Dicono che tutti i 27 uomini hanno scritto di non volere mettere a rischio le proprie vite. Ciò conferma indirettamente anche la dichiarazione del Pentagono, nella quale si affermava che l'azione ha demoralizzato l'equipaggio della nave americana.
    Gli esperti ritengono che dal punto di vista militare gli americani intraprenderanno il perfezionamento del sistema Aegis. E' poco probabile che sul piano politico seguano i passi dimostrativi dall'una o dall'altra parte. Per gli USA però è un momento estremamente spiacevole. Complessivamente il sistema di difesa antimissilistica che stanno dispiegando richiede colossali investimenti. Ogniqualvolta bisogna provare la necessità di stanziamento delle finanze dal bilancio. Nello stesso tempo la componente terrestre del sistema di difesa antimissilistica – antimissili nelle rampe di lancio sotterranee - è stata testata nelle condizioni ideali, dimostrando la sua bassa efficienza. Il Pentagono lo nasconde accuratamente. La componente più moderna – il sistema Aegis di basamento sul mare - in questo caso ha pure dimostrato i suoi difetti.
    Il sistema, utilizzato da un SU-24 russo, con l'impiego del quale è stato messo in stato di shock il cacciatorpediniere americano Donald Cook, ha il nome convenzionale di Hibiny. E' il nome di una catena montuosa sulla penisola di Kola oltre il Circolo polare artico. Hibiny - è il sofisticatissimo complesso di soppressione elettronica dell'avversario. Sarà istallato a bordo di tutti gli aerei russi promettenti. Recentemente il complesso è stato testato per l'ennesima volta durante le esercitazioni in un poligono di Buryatia. A giudicare da tutto, i test sono stati coronati da successo poiché è stata presa la decisione di testare il complesso nelle condizioni avvicinate al massimo a quelle reali.

    Russia, USA, Marina Militare, Armi, Mar Nero, Portaerei, Sicurezza
    Per saperne di più:
    Mar Nero - è il marchio nero per il sistema americano Aegis - Notizie - Sicurezza - La Voce della Russia

  10. #10
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    Predefinito Re: Su-24 contro USS Donald Cook

    Citazione Originariamente Scritto da Metabo Visualizza Messaggio
    Su-24 contro USS Donald Cook

    aprile 23, 2014 2 commenti

    Dedefensa 23 aprile 2014
    E’ il sito Vineyard of the Saker, e più precisamente la reazione di Saker a un intervento di uno dei suoi lettori, che ha attirato la nostra attenzione su un recente incidente di particolare interesse… Fissiamo bene tale giudizio perché le circostanze e l’ambiente politico-militare danno alla notizia, al suo presupposto implicito, all’eventuale inesattezza della fonte con tutte le domande che suscita, una particolare importanza: si tratta di un punto riguardante lo scontro nel sistema di comunicazione e nel tecnologismo tra Russia e Stati Uniti (blocco BAO), in connessione alla crisi ucraina e alle tensioni che suscita. L’incidente nella sua semplice descrizione è stato segnalato come una mossa deliberata della Russia per dimostrare la sua presenza e potenza nel Mar Nero, di fronte all’incursione di unità dell’US Navy nella zona, schierata per fare pressione sulla Russia nel contesto della crisi ucraina. (I russi sottolineano che alcune di tali unità avevano, hanno o possono violare la Convenzione di Montreux, che limita a due settimane la presenza di unità navali di Paesi che non hanno accesso al mare, oltre al divieto di unità pesanti, che non riguarda le unità statunitensi coinvolte come le fregate [secondo la terminologia francese, piuttosto che cacciatorpediniere]). L’incidente ha visto un aereo d’interdizione disarmato Sukhoj Su-24 sorvolare dimostrativamente la fregata USS Donald Cook, con diversi passaggi a bassissima quota, senza tuttavia mai generare una situazione di pericolo. Inoltre, questo tipo di azione era comune nella Guerra Fredda, come attività di codificazione de facto, di una parte all’altra, per comunicare l’affermazione del proprio potere: essere in guardia e controllare aree di sicurezza, eseguita dalla missione dell’unità in questione, di per sé una missione che anche noi chiameremmo “affermazione della comunicazione”. Inoltre, l’incidente Su-24-Donald Cook è stato ampiamente riportato, anche con un tono sensazionale che non sembra giustificato… Poi è apparsa un’informazione secondo cui il Su-24 ha effettivamente compiuto una dimostrazione tecnologica “operativa” di un sistema di guerra elettronica che avrebbe completamente accecato il sistema AEGIS del Donald Cook, potente sistema elettronico da difesa aerea, antiaerea e antimissile, che costituisce il nucleo della difesa antiaerea della flotta degli Stati Uniti. (Il sistema AEGIS è ancora più importante costituendo anche una parte notevole della grande rete di difesa antimissile che gli Stati Uniti sviluppano da diversi anni, ufficialmente contro l’Iran, ma che operativamente è evidentemente contro la Russia. Questa è l’importanza non solo militare, ma politica dell’AEGIS). Il sistema russo utilizzato è designato Khibinij. Dopo l’incidente, l’USS Donald Cook s’è diretto in un porto rumeno, a quanto pare per riparazioni e una fonte afferma che 27 membri dell’equipaggio si sono dimessi. La notizia è stata diffusa il 21 aprile 2014 sul sito della radio russa in indiano Indian.ruvr.ru. In particolare, dà voce a Pavel Zolotarev, vicedirettore dell’Istituto per Stati Uniti e Canada di Mosca (importante istituto russo che collabora con la leadership russa).
    A quanto pare, tutti gli sforzi per riattivare l’”AEGIS” e fornire informazioni sull’obiettivo per la difesa, sono falliti. La reazione della Russia alla pressione militare degli Stati Uniti è stata profondamente calma, afferma il politologo russo Pavel Zolotarev: “La dimostrazione è stata abbastanza originale. Un bombardiere senza armi, ma con attrezzature per il disturbo radar, ha operato contro un cacciatorpediniere dotato di “AEGIS”, il sistema più moderno di difesa area e missilistica. Ma questo sistema di localizzazione mobile, in questo caso sulla nave, ha uno svantaggio significativo. Cioè, le capacità di tracciamento del bersaglio funzionano bene quando vi sono numerose navi di questo tipo che possono coordinarsi. In questo caso c’era solo un cacciatorpediniere, e apparentemente l’algoritmo del radar del sistema “Aegis” a bordo non ha funzionato sotto l’influenza del disturbo generato dal Su-24. Non era quindi solo una reazione nervosa al sorvolo del bombardiere russo, pratica comune durante la Guerra Fredda. La reazione degli statunitensi era dovuta al fatto che il maggior sistema moderno, in particolare la sua parte informatica e radar, non funzionò adeguatamente. Pertanto, c’è stata una reazione così nervosa all’episodio (…) Quali sono le possibili conseguenze dell’incidente provocato dagli Stati Uniti nel Mar Nero? Pavel Zolotarev prevede: “Penso che gli statunitensi in qualche modo rifletteranno su come migliorare il sistema “AEGIS”. Questo è un aspetto puramente militare. In termini politici, non vi è alcun rischio di simili dimostrazioni dall’altra parte. Questo è sufficiente. Nel frattempo, per gli statunitensi è un momento assai sgradevole. In generale, il sistema di difesa missilistico che dispiegano comporta enormi spese. Devono dimostrare ogni volta che è necessario stanziare fondi, allo stesso tempo, la componente terrestre dell’ABM è stata testata in condizioni ideali, dimostrando scarsa efficienza. Questo fatto viene nascosto dal Pentagono. La componente più moderna, il sistema navale “AEGIS”, ha mostrato le sue lacune nel caso in questione”.
    Dopo aver citato Vineyard of the Saker avvertendo di questa notizia, riproduciamo la reazione di Saker, che sembra di una prudenza abbastanza neutra e giustificata, né positiva o negativa. Saker risponde così a un lettore anonimo (“l’alta tecnologia militare russa supera quella degli americani. Date un’occhiata a questo spettacolo di superiorità [...] Gli americani si sono bagnati i pantaloni”): “Ho sentito questa voce, ma devo ancora vederla confermata, anche indirettamente, da qualsiasi fonte credibile. Da ex-pioniere della guerra elettronica, posso dirvi che è difficile da credere, essendovi molta più potenza su una nave dell’USN che su un aereo russo, soprattutto a distanza ravvicinata. Non dico che non sia vero, solo che ho bisogno di altre conferme. Inoltre, la storia dei 27 marinai dell’USN dimessisi perché non vogliono morire, mi sembra falsa. Quindi, se avete altre fonti, fatemelo sapere”. Da parte nostra, facciamo diverse osservazioni relative alla notizia, il cui l’interesse speculativo e di comunicazione, senza pregiudizio per la sua realtà o falsità, ci sembra chiaro; anche le nostre osservazioni saranno generali, senza approfondire. Tuttavia, il primo punto è proprio tecnico. Il Su-24 è un vecchio aereo (del 1970) da penetrazione profonda e attacco al suolo. Il suo uso in una missione di “dimostrazione della comunicazione” è una scelta che potrebbe essere curiosa perché mostra un aereo superato impiegato in una dimostrazione che comporta l’affermazione del potere attraverso la comunicazione. A questo proposito, l’utilizzo di un potente Su-34 (sostituendo il Su-24), o di qualsiasi altro moderno caccia russo sarebbe stato più appropriato. Per contro, questa scelta rafforza la versione proposta dalla notizia citata. Si tratta di un’abitudine comune sviluppare aerei da combattimento nella versione per la guerra elettronica, che rimangono in servizio attivo molto più a lungo rispetto alle versioni da combattimento: l’USAF ha creato la versione da guerra elettronica EF-111A Raven del cacciabombardiere F-111 radiato alla fine degli anni ’70; e lo stesso EF-111A fu dismesso alla fine degli anni ’90, con una decisione che fu anche considerata un errore; l’US Navy ha sviluppato negli anni ’60 l’EA-6B Prowler, versione da guerra elettronica del caccia A-6: il caccia A-6 fu ritirato nei primi anni ’80, l’EA-6B è ancora presente, e comincia ad essere sostituito dall’EF-18G Growler. In ogni caso, questa notizia, o meglio detonatore di speculazioni sul gioco delle potenze nella crisi ucraina, si sposa perfettamente con la tendenza attuale, soprattutto riguardo la Russia contro gli Stati Uniti. Davanti agli Stati Uniti che intraprendono numerose missioni di proiezione in tutti i continenti e senza riguardo per sovranità e diritto internazionale; in ciò, soprattutto da un punto di vista operativo grazie alla potenza e sofisticazione tecnologica dei loro sistemi militari, la Russia ha una politica molto più cauta e non espansiva (la crisi ucraina in questo caso particolare colpisce direttamente la Russia e non rientra nella categoria della “spedizione”); svolge essenzialmente una politica di comunicazione soprattutto nella Difesa, per le sue presupposte capacità nella guerra elettronica e nei missili. Sappiamo dell’odissea non dell’S-300 (missile superficie-aria a lungo raggio), ma della reputazione dell’S-300 (e dei successori S-400 e S-500), spesso presentati come una sorta di “arma assoluta” della difesa aerea, con speculazioni circa la sua consegna a Iran e Siria; questa “Odissea” è meno operativa e più politica, e chiaramente coinvolge le tattiche del sistema di comunicazione. La questione dell’S-300 ha indubbiamente influenzato, ad esempio, le relazioni politiche tra Russia e Israele, più che le relazioni della Russia con i Paesi indicati quali possibili acquirenti del sistema.
    Nel caso del Su-24 contro l’USS Donald Cook, versioni intermedie dell’incidente sono possibili tra la piena accettazione della versione proposta e la completa negazione, ed è probabile che sarà grande oggetto di discussioni informali, senza pregiudicare la verità di questa situazione. Il Su-24 ha potuto compiere una dimostrazione parziale di alcune funzionalità contro il sistema AEGIS, il cui effetto sarebbe d’indurre un dubbio estremamente dannoso negli Stati Uniti (nell’US Navy), sulle capacità operative del sistema AEGIS. La famosa nebbia di guerra non è mai più densa che in tali questioni di dimostrazione di capacità, di cui non è noto se siano piene o parziali, con l’introduzione del dubbio in un campo (la guerra elettronica) dove la certezza dell’efficacia (o inefficienza) è molto più importante che in altri campi militari. E’ lì che passa il tecnologismo avanzato, quando comincia a essere contro-produttivo: per giudicarne l’efficacia, quindi la fiducia assegnatagli e la strategia da essa determinata, sempre più spesso si deve avere una certezza al 100% che le capacità corrispondano ai dati teorici; qualsiasi riduzione di questa percentuale sconvolgerebbe completamente le proposizioni che si basano su di essa. La guerra postmoderna, che in teoria consegna il trionfo quasi senza combattere, è un formidabile “tutto o niente” che non abbiamo finito di conoscere a nostre spese. Ma è in definitiva un riflesso del sistema in generale, e della sua dinamica superpotenza-distruzione. C’è un’altra estensione possibile, se non probabile, considerando soprattutto che il caso tende a minare uno dei tre pilastri fondamentali dello status di potenza dell’US Navy nello Stato della Sicurezza Nazionale vigente a Washington. Questi tre pilastri, che in realtà hanno una rilevanza politico-militare statutaria, sono la forza di proiezione di potenza (portaerei), la forza nucleare strategica (sottomarini lanciamissili balistici e d’attacco) e il sistema AEGIS perché fornisce alla flotta di superficie tutta la potenza e un ruolo nel sistema generale di sicurezza nazionale, in particolare presso la rete antimissile globale. La valutazione generale dell’US Navy presso le altre armi, agenzie d’intelligence, i diversi poteri politico-militari dell’americanismo è che l’US Navy deve proteggere gli artigli di questi tre pilastri. Perciò, l’insieme degli AEGIS di cui è dotata la flotta, è un elemento essenziale del suo potere nella burocrazia del sistema americanista, così i suoi status, bilancio, peso nel processo decisionale, ecc. Pertanto, e considerando il clima di forte concorrenza, sospetti, ecc. tra i diversi centri di potere, l’incidente del Su-24 contro l‘USS Donald Cook può essere considerato, a seconda della versione che offre l’US Navy, un elemento che alimenta i sospetti contro di essa. Tuttavia dobbiamo fare attenzione nel valutare questa notizia, come raccomandato da Saker, mentre i nostromi della burocrazia di Washington s’avviano con tutta cautela a suggerire che la Marina degli Stati Uniti potrebbe nascondere qualche elemento dell’incidente, come una particolare osservazione sulla capacità dell’AEGIS, ecc. La nebbia di guerra nella guerra della comunicazione, a volte e spesso, è più densa a Washington, tra i diversi centri di potere che beneficiano dell’esaurimento di un potere centrale completamente scoperto, che tra “partner” internazionali che sembrano sempre più dei nemici. Traduzione di Alessandro Lattanzio – SitoAurora

    Pert certo... ecco cosa dice il costruttore (KRET) del sistema di EW che teoricamente sarebbe coinvolto nell' incidente dell' articolo...:

    By the way, nowadays Khibiny is being installed on Su-30, Su-34 and Su-35, so the famous April attack in the Black sea on USS Donald Cook by Su-24 bomber jet allegedly using Khibiny complex is nothing but a newspaper hoax. The destroyer's buzzing did take place. This EW system can completely neutralise the enemy radar, but Khibiny are not installed on Su-24.

    KRET :: Media :: Top 5 Russian radio electronic warfare systems

    Ovvero, il SU-24 NON installa il sistema e il costruttore dice che la sotria dello "spegnimento" del sistema AEGIS e' una BALLA (hoax)... oh che strano... NON si era mica capito (supermegafantablogs et seguaci a parte).
    Globalizzazione..... si grazie.

 

 
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