Reggio E: grillini votano emendamento Pd per Tasi al 3,3 per mille.
In questo modo pagheranno meno tasi quelli con rendite catastali fino a 700 euro e chi ha figli a carico. Pagheranno un pò di più (ma sempre meno rispetto all'Imu 2012) i proprietari con rendite catastali sopra i 700 euro.
Il comune incasserà comunque 1 milione in meno rispetto all'Imu prima casa del 2012.
Ci sono anche dei grillini bravi a questo mondo.
Invece altri hanno postato per mesi spazzatura sull'aumento possibile della Tasi dal 2,5 al 3,3 per mille dimenticando che servirebbe per aumentare le detrazioni a favore di chi ha figli a carico e di chi ha case con rendite catastali non altissime.
Cambia l’aliquota della Tasi (Tassa comunale sui servizi indivisibili) applicata nel Comune di Reggio per il 2014, che passa dal 3 per mille al 3,3 per mille (di cui lo 0.8 per mille destinato alle detrazioni) e che sarà pagata solo dai proprietari di case e non dagli inquilini. Restano invece invariate rispetto allo scorso anno sia l’aliquota addizionale Irpef (compresa l’esenzione per i redditi fino a 15mila euro) sia Imu e Tari (tariffa rifiuti). Come anticipato sulla Gazzetta venerdì scorso, l’aumento approvato che porta l’aliquota Tasi al massimo consentito dalla legge sarà destinato ad aumentare le detrazioni e non a incrementare le entrate comunali: aumenta cioè la fascia dei contribuenti che saranno esentati dal pagamento di questa imposta (un incremento di altre 1.638 persone), con un aumento proporzionale delle detrazioni per circa il 60% dei proprietari di case e con un’imposizione comunque inferiore all’Imu pagata nel 2012, ha spiegato il consigliere Federico Montanari, primo firmatario dell’emendamento approvato con i voti del Pd e del M5S. Questa la modifica più significativa apportata ieri dal consiglio comunale alle proposte avanzate dalla giunta alla tassazione locale, a cui va aggiunta anche la modifica della detrazione di 20 euro riconosciuta per i figli a carico. L’emendamento, proposto anche in questo caso dal Pd (primi firmatari i consiglieri Caselli e Ridolfi) e subito ribattezzato “emendamento Delrio”, prevede per le famiglie numerose – con quattro o più figli a carico – che la detrazione passi da 20 a 30 euro. Ma per far quadrare i conti è stato anche deciso che la detrazione spetti solo per i figli a carico fino a 25 anni e non più fino a 26 come proposta dalla giunta. Insomma da una parte si prende e dall’altra si toglie, in un provvedimento passato con soli 18 voti del Pd e l’astensione di tre consiglieri di maggioranza, perché ha spiegato una degli astenuti, Gigliola Venturini, «le famiglie in difficoltà a Reggio non sono quelle più numerose, ma quelle che hanno uno o due figli o che proprio per la situazione di crisi figli non possono farne». Archiviata questa piccola polemica interna al Pd, visto che la coperta è corta e che per aumentare da una parte si doveva caricare ulteriormente di imposte un’altra parte, l’approvazione dell’emendamento che innalza l’aliquota della Tasi al 3.3 per mille è stata motivata dal capogruppo del Pd Luca Vecchi «come una misura che consente di maggior equità nella tassazione a vantaggio dei proprietari di case con una rendita catastale più bassa, fermo restando che tutti i proprietari di immobili pagheranno meno rispetto a quanto pagato nel 2012 di Imu». Esaurita la discussione per l’approvazione dei regolamenti attuativi di Irpef, Tasi, Imu e Tari, è stato anche approvato il bilancio consuntivo dell’Istituzione scuole e Nidi d'infanzia, che ha chiuso l'esercizio 2013 in sostanziale pareggio intorno ai 30 milioni di euro.
Roberto Fontanili
Tasi, aumentano aliquota e detrazioni - Cronaca - Gazzetta di Reggio