
Originariamente Scritto da
sorci verdi
I VERBALI
Lotta per la casa, la leader: «L’ho fatto con la destra, vi metto in ginocchio»
Le minacce della Vitale all’assessore comunale Ozzimo durante una cena. Le feste dell’«Angelo Mai» organizzate sfruttando il lavoro degli stranieri
ROMA - «In cinque mesi non avete fatto un c...», dice Giuseppina Vitale durante una cena in casa di Daniele Ozzimo, assessore comunale alla casa: verità o millanteria?
In una telefonata intercettata dalla Digos a dicembre scorso, la leader del Coordinamento di Lotta per la Casa, indagata per associazione a delinquere, riepiloga quella cena a un amico, un collaboratore di Giorgina Pilozzi, Gianmarco Di Lecce. Racconta di aver incalzato l’assessore sul problema dell’occupazione di via Tuscolana: «Vi metto in ginocchio come ho fatto con la destra».
Lui, a giustificarsi: «Pina, ti prego, dacci un pò di tempo siamo qui solo da 5 mesi...». E lei: «Ora comincio a sterminare la Hertz, dieci famiglie, le prendo a calci sulla f... una dopo l’altra fino a fargli male... Io alla Hertz ho speso 33mila euro, sono soldi miei e questi non pagano la cassa, ma stiamo giocando? E’ come in via delle Acacie che pagano in 10 persone e dentro ci stanno 40 famiglie» lamenta la Vitale. Che,
riferita agli occupanti stranieri, aggiunge: «’Sti quattro pidocchiosi». Altrove, soddisfatta, sintetizza: «
La parte Pd è da paura, è stato proprio lui a dirmi “io sono l’assessore se vi serve una mano”... mentre quella dei Cinque Stelle è inconsistente». Malgrado la doppia personalità politica - filantropi in piazza, concreti in casa - i leader del Coordinamento dialogavano con assessori e politici. Da Gianni Paris (indagato), ex XV Municipio, a Susi Fantino ex presidente del IX (non è indagata) che con la Vitale ragionava di politiche abitative.
Immigrati sfruttati
Alle
feste dell’«Angelo Mai» (organizzate sfruttando il lavoro degli stranieri) andavano in molti. Il 4 ottobre 2012 si presentarono, oltre alla Fantino, Gianluca Peciola, Sandro Medici e Roberto Mastrantonio, anche Niccolò Rinaldi (europarlamentare Idv), Angelo Scozzafava assessore capitolino alle Politiche sociali e Fabrizio Donati (V Municipio).
Difficile rintracciare principi di solidarietà nella storia della marocchina Souad Belakraquer però. Minacciata di morte perchè non «obbediva», ha denunciato tutto: «Il 15 aprile 2011 c’è stata la prima occupazione della Hertz. Io non ho potuto partecipare perchè stavo partorendo. Ricordo che mio marito era andato ad avvisare Giulio (Zabeo, ndr), marito di Pina che non poteva andare perché io stavo in ospedale. Mio marito però mi ha detto che doveva comunque andare, perché Giulio gli aveva detto “tua moglie è in ospedale e non per strada. Se non rimani con noi sei fuori dalla lista”».
Lotta per la casa, la leader: «L’ho fatto con la destra, vi metto in ginocchio» - Corriere.it