Abbiamo appurato, chiaro e tondo, che i vincitori del secondo conflitto mondiale hanno trionfato, la loro supremazia nel mondo si è via via rafforzata, esponenzialmente, con il progredire della complessità dell' economia, dell' interdipendenza tra aree geografiche e sopratutto del progresso scientifico e tecnologico, al punto da rendere impossibile persino soltanto lo sviluppo di un movimento di massa improntato alle ideologie del secolo XX, blocco consolidato in aggiunta dai grandi cambiamenti a livello sociale e culturale come la scomparsa delle classi e dei popoli come erano prima del 1945 e fino agli 60'.
Cosa sarebbe meglio faccia un nemico culturale-spirituale di questo mondo, di questa società, nel frattempo che il sistema diventa più forte ma anche più fragile nel momento in cui si fanno strada limiti esterni e contraddizione interne? Quale sarebbe, secondo voi, la strada più congeniale da seguire per un camerata (o un compagno, qualunque altra cosa di antagonista)?
Vi descrivo più approfonditamente le opzioni, scritte in maniera concisa, e siete esortati alla lettura di esse, prima di esprimere il vostro "voto":
1) Adattarsi al ruolo di buon cittadino, lavoratore, elettore, contribuente, insomma, lo schiavo modello possiamo dire, che studia con impegno sempre se capace, non ha grilli per la testa, lavora accettando tutto e non protesta, va a votare, non contesta, non infrange mai la legge e la buona educazione, si conforma, compra e si indebita pure, difende la società, le versioni ufficiali. Questa è la strada più tetra ma quella adatta per donarsi e dare agli altri, che può da un lato offrire modo di ammortizzare i problemi dall' interno.
2) Adeguarsi ma non per ottenere giusto il posticino di lavoro, no ci si integra per sguazzare come un suino, quindi aspirando a lavori dove non fai un cazzo possibilmente guadagnando benone, per entrare in quei giri dove si fanno le orge, frequentare locali, night club dove c'è sesso, promiscuità, club privè (dove vanno anche gli scambisti). Adatta a chi se decide di fottersene e magari gustarsi tutto che va in rovina.
3) Asocialità, delinquenza, emarginazione sociale, psicopatia, vagabondaggio, criminalità, bullismo; è questa la sola strada adatta alla realizzazione della via guerriera, senza pippe mentali, in questa società, è adatta al temperamento guerriero, anti-conformista, bellicoso, predatore, egocentrico, conforme al ribellismo vivo nel fascismo movimentista e a tutte quelle correnti nichiliste del XX secolo.
4) Militanza nonostante tutto, malgrado tutto sia perduto, fottuto, ne sei consapevole, continui a lottare con la politica attiva, di strada, confidando nel trionfo della volontà. Fai informazione, trasmetti messaggi, provi a svegliare eventuali coscienze dormienti, fai vedere che un altro mondo fu possibile nel secolo scorso. Rischi di avere guai per quanto protesti pacificamente. Provare a forzare le cose, tranquillo nella vita quotidiana ma provocatorio e deciso nella lotta politica, pronto alla guerra quando ci saranno minime possibilità, a prescindere dall' esito.
5) Cercare di isolarsi in maniera pacifica e tranquilla, dedicandosi a letture, mare, campagna, pronti tuttavia qualora questa quiete venga rotta e resa impossibile, a fare casini, fare dispetti, per non subire, obbedire e omologarsi. Forse più conforme a coloro aventi cultura ma allo stesso tempo ostili alla società. Certamente questo compresso di isolamento e neutralità col sistema spesso diventa impossibile, ti romperanno le scatole e quindi si perviene ad una soluzione prossima alla terza strada su descritta, ti indispettisci, fai casino, devi scaricarti.
6) Difficile capire cosa fare, la situazione è sporca, oscura, confusa, non sai che pesci prendere.
PS: mi sono accorto per sbaglio, nella quinta opzione di aver scritto "piacchia", anziché "picchia", quindi è "isolarsi ma se ti rompono, picchia". Mi scuso per l' errore.