25 marzo, 16:14
Gli aerei militari russi si prendono il mercato asiatico
Foto: RIA Novosti
Gli aerei russi alla conquista del mercato asiatico. Mikhail Pogosyan presidente della Aircraft Company United (UAC) ci illustra dei piani ambiziosi: in programma è di rilasciare fino a 600 caccia T-50 di quinta generazione. I test confermano le alte prestazioni dei velivoli T-50. Nel 2016, inizierà la produzione di massa di questi velivoli per l'Aeronautica Militare russa. In parallelo, si sta lavorando alla progettazione del velivolo sulla base del T-50 per l'India. Il marketing conferma anche l’alta competitività dei Superjet sul mercato degli aeromobili civili nel sud-est asiatico.
La posizione dominante nel mercato globale del caccia Sukhoi Su-27 e Su-30, costruito sulla base del T-10 sta gradualmente volgendo al termine. Ovviamente, sarà ancora in vendita: l'ultima versione del T-10 il Su-35 sta entrando nel mercato e il potenziale di esportazione del Su-30 non è ancora esaurito. Non è esclusa l’esportazione del Su-32, la versione export del bombardiere Su-34. Nello stesso tempo la prospettiva è l'uscita al mercato del velivolo da combattimento di quinta generazione sulla nuova piattaforma Sukhoi T-50 PAK FA (promettente complesso di velivoli tattici), tra cui la versione indiana di questa macchina, la FGFA (aerei da combattimento di quinta generazione).
La fabbricazione di una serie di caccia di quinta generazione per le forze aeree russe è prevista nel 2016 e per l'aeronautica militare indiana (FGFA) nel 2020. Le prime esportazioni verso Paesi terzi diversi da Russia e India, saranno possibili nella prima metà degli anni 2020, cioè entro 5-8 anni dopo il lancio della serie. Per raffronto, il MiG-29 è stato esportato quattro anni dopo il lancio della serie (1982 e nel 1986 l’India è diventato il primo cliente straniero), il Su-27 - 8 anni dopo (1984 e nel 1992 la Cina è diventata il primo cliente). A parte l'India, che sta progettando di acquistare 150 velivoli di nuova generazione, gli acquirenti dei nuovi aeromobili sulla base del T-50 potrebbero essere il Brasile, l’Algeria, la Malesia e alcune altre potenze regionali che dispongano di fondi sufficienti per riorganizzare le relative forze aeree. È improbabile che il costo del T-50 sia inferiore ai $100 milioni per unità.
Tuttavia, dobbiamo comprendere che l'esportazione del T-50 di massa non avverrà prima della seconda metà degli anni 2020, e prima, come reddito principale, venderemo veicoli per l’export già in costruzione. Oltre al Su-30, 35 e, probabilmente, il Su-34, saranno Yak-130 e le variante perfezionata del MiG-29 e il MiG-35. Tuttavia, la quantità di forniture probabilmente sarà inferiore nei prossimi 10 anni in ragione dell'introduzione del T-50.
L'industria aeronautica opera in sinergia con quella militare, ma anche con quella civile. Dopo un forte calo nella produzione di aerei da combattimento negli anni '90 e la rapida crescita delle vendite, l'industria aeronautica civile è diventata na fonte di reddito principale. A questo proposito, le speranze sono riposte su due principali progetti "civili" di aerei russi: l’aereo di linea regionale SSJ-100, lanciato in produzione nel 2010, ed il promettente aereo a medio raggio MS-21, la cui produzione comincerà nel 2017.
Il successo di questi progetti dipende dalla loro promozione sui mercati esteri. Il mercato interno russo, purtroppo, non è grande abbastanza per garantire la quantità necessaria di acquisti. Attualmente il più grande acquirente di SSJ-100 al di fuori della Russia è la compagnia aerea messicana Interjet, cui sono stati consegnati già cinque aeromobili di questo tipo. Spesso si tratta di acquisti pari a 20 aeromobili di questo tipo, con un'opzione per altri 10.
Inoltre, l’SSJ-100 attualmente operativo nel sud est asiatico nei prossimi mesi lo sarà in Nord Africa. Il biennio 2014-15 sarà la chiave per il programma: le statistiche sulle ore operative permetteranno di far decidere i restanti clienti per l’acquisto di questi velivoli. Nel frattempo i nuovi vettori russi mostrano buoni risultati, superando i principali concorrenti sui principali indicatori tecnici ed economici, il che lascia ipotizzare un incremento delle esportazioni dopo il 2015.
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