Alla vigilia delle elezioni del Parlamento europeo i partiti conservatori, di centro e anche i partiti socialisti di Francia, Germania, Gran Bretagna, fanno molti sforzi per far spaventare gli elettori della xenofobia, razzismo, neonazismo, antidemocraticità dei partiti di destra. E qui è opportuno offrire al lettore un'intervista con il fondatore del Front National francese di Jean-Marie Le Pen. Abbiamo avuto con lui una franca conversazione nel gennaio 2011, poco prima che passasse il Front National nelle mani di sua figlia.
- Come Lei definisce il proprio atteggiamento nei confronti della Russia, della sua politica estera e del Presidente Putin?
- Io russofilo, penso che il futuro del nostro continente passi dall’”arco settentrionale” che da Brest arriva a Vladivostok e che contiene una popolazione di oltre un miliardo di persone. Da qui passa la sopravvivenza della nostra civiltà. Naturalmente, ci sono molte altre civiltà. Ma questa mi si addice di più. E mi sembra che abbiamo molto in comune con gli interessi vitali della Russia. Tutto questo costituisce una vera e propria alleanza, che è stata avviata da Chirac, creando l'asse Parigi-Berlino-Mosca. I nostri paesi hanno molto in comune, e questo, nonostante il parere personale, può essere la base per una forte alleanza. Non dimentichiamo che una delle regine francesi era la nipote di San Vladimiro. E spesso rendiamo grazie a Dio per quanto ci accomuna alla Russia.
Penso che Putin e la politica del Cremlino sia molto ragionevole e saggia. È sulla strada giusta. Nel XIX secolo Stolypin disse che in termini economici la Russia sarebbe stata più forte degli Stati Uniti. E non stava scherzando. La Russia ha le risorse intellettuali, culturali umane e sociali. Ha un territorio enorme e vaste riserve naturali. Ma la cosa più importante è che la gente che è in grado di sviluppare la scienza e contribuisce ad incrementare la ricchezza nazionale. Tutto questo aiuta a mantenere un equilibrio di valori umani fondamentali. E mi auguro vivamente che il Presidente Putin si renderà molto più utile per la prosperità della Russia. Sono sicuro che avrà successo.
- È vero che Lei conosce la vecchia melodia dell’inno "Dio salvi il Re". Che conosce l’Inno dell'Unione Sovietica e ora della Russia?
- Sì, lo conosco, mi piace molto. Il compositore Aleksandrov è riuscito a creare una musica molto bella e solenne. Si imprime nella mente praticamente dal primo ascolto. (Canta)
Jean-Marie Le Pen, canta l'inno nazionale russo! Siete d'accordo che quello non si ascolta spesso? La figlia di Jean-Marie Le Pen, Marine, da lungo tempo considera la Russia amica della Francia. Ha detto molte volte che Parigi dovrebbe smettere di seguire Washington e di sviluppare più attivamente un partenariato strategico con Mosca. Marine Le Pen ha riconosciuto i risultati del referendum in Crimea: A mio parere, i risultati del referendum non hanno creato alcuna controversia. E' stato aspettato. E il popolo della Crimea, che viveva nella paura, si è precipitato nelle braccia del Paese da cui proviene, come sapete, la Crimea è parte dell'Ucraina solo da 60 anni.
Il 25 maggio saranno eletti 74 deputati dalla Francia su 763 deputati. E oggi i francesi non escludono che Marine Le Pen e il suo partito possano ancora consolidare il loro successo alle elezioni comunali di marzo.
Le Pen: ?Rendiamo grazie a Dio per quanto ci accomuna con la Russia? - Notizie - Politica - La Voce della Russia