Il declino del paganesimo in Occidente

[Stella Maris]

Ucci, ucci, sento odor di cristianucci.

Comunque, stai tergiversando, dicci, una volta per tutte, quale sarebbe la "vera religione", anche se forse abbiamo già capito...

"Non conta null'altro che il vero. Se il cristianesimo ha riaffermato il vero di certo non si può dire ciò del multiculturalismo e del globalismo che tu citi."

Delirio completo :sofico:

[...II...]

ahah eccome se lo è , poi in parte europeizzatasi , anche perchè ogni razza interpreta un pò la religione a modo suo ma di radice è semitica , come ebraismo e islam , le altre due religioni rivelate.

Ed è qui che sbagli caro Robert ed è qui che si creano ed alimentano confusioni e quindi divisioni UTILI AL SISTEMA ed al contempo dannose per la nostra spiritualità come lo fu per l'organizzarsi Tradizionale che perdendo cognizione di ciò creò la degenerazione cattolica...

Il cristanesimo fu una via. Diventando religione non poteva non prendere quel che prima già c'era.

Di semita si ha la semplicità e la derivazione , anzi, ma il cristianesimo è SVINCOLATO da ciò e semmai si può dire che si è andato semitizzandosi nel tempo grazie al luteranesimo ed il calvinismo e quindi la controriforma e guardacaso potremmo trarne deduzioni a iosa...

Quel che si vuole rifiutare è la comprensione del cristianesimo come via. Difatti esso è intermedio tra il monoteismo puro ed un vario politeismo e ciò NON SOLO per via del suo inglobare le varie religioni delle genti ma anche perché era una via unicamente esoterica al suo inizio.

Se inoltre si vuole negare la decadenza intellettuale e sociale nell'impero , ciò non solo dovuto alla scarsa "materia prima" che si formò ma anche alla discesa ciclica , e quindi avversa il NECESSARIO cambio di forma potete farlo benissimo e difatti lo state facendo.

Di certo non sarà il sottoscritto a negare valore a figure come Reghini od Armentano, ciònonostante abbiano operato in organizzazioni iniziatiche, il ché spiega la stessa esistenza di quel che esponevano, ma non quelle velleità di cui Evola si fece indebito portabandiera.