E' un capro espiatorio facilissimo.
E ci sono politici (caso strano: tutti di destra radicale) che hanno scoperto questo elisir di lunga vita politica.
Se mi si dice che la struttura politica dell'europa va rivista è diverso. Ma la moneta non ha nulla che non vada.
Anzi.
C. De Gaulle: "l'Italia non è un paese povero. E' un povero paese".
Siamo in una profondissima crisi economica e sociale.
Ma dare colpa all'Euro per la cosa è assurdo , insensato e stupido...
Mi viene in mente Manzoni , nei "Promessi sposi" , dove Don Ferrante dà la colpa della peste alla congiunzione fra Giove e Saturno......
La colpa della crisi è delle scelte politiche ed economiche degli ultimi 50 anni , quindi sono tutte italiane , e qui emerge la contraddizione di Salvini , che nel momento in cui emerge la responsabilità di Roma , si scaglia , come Don Chisciotte contro i mulini a vento di Bruxelles......
Ultima modifica di Watson; 10-05-14 alle 14:46
Borghi dice che la sua teoria "potrebbe essere non giusta". E quanto agli economisti stranieri...son pochini e di soliti inglesi o amerrregani. Tutta gente che ha un grandissimo interesse a che l'euro non decolli.
Al di là di questo, poi, mi pare di averti già fatto presente che uscire dall'euro danneggerebbe in primis quelle fasce che sono più sensibili all'antierupeismo.
C. De Gaulle: "l'Italia non è un paese povero. E' un povero paese".
Perché uscire dall'euro comporta la svalutazione.
E la svalutazione vuol dire che CHIUNQUE abbia un reddito fisso perderebbe potere di acquisto.
IVorrebbe dire che le materie prime costerebbero di più...e l'Italia vive di importazioni, per quel che riguarda le materie prime...e certamente la cosa non aiuterebbe.
Ancora, più in generale: considerando che le esportazioni in Italia (credici o no) vanno bene e che il problema è il mercato interno svalutare la moneta non risolverebbe nulla.
Sai qual'è il "meccanismo di fondo" di chi vuole uscire dall'euro, alla fin fine?
rendere il lavoro più economico svalutando i salari.
Ovvero: scaricare sulla povera gente il costo della crisi.
E non serev che sia io a spiegarti che è appunto la povera gente ad essere in primis sensibile ai messaggi antieuropeisti.
C. De Gaulle: "l'Italia non è un paese povero. E' un povero paese".
il potere d'acquisto rimane lo stesso entro i confini nazionali chi ci perde è chi investe all'estero...
non proprio i piu poveri.. perchè sai chi compra una casa all'estero non se la passa male...
per quanto riguarda le materie prime ... hai la piu pallida idea di quanto incidono su un ciclo di produzione??? non credo...
per quanto riguarda l'energia vatti a vedere una bolletta e vedi quanto incide realmente l'erogazione...
idem per i carburanti vatti a vedere il costo effettivo..
clash bankrobber