E' esattamente così. E' u tipico atteggiamento degli adepti delle sette, rifiutare ciò che non va bene e guardare solo gli aspetti considerati positivi. Questa cosa ha un nome: dissonanza cognitiva.
Ogni militante non fa caso o ritiene marginali le esternazioni che non condivide considerandole a volte "una provocazione" oppure una boutade da comico. Grillo lo sa benissimo e ci marcia, quando parla ad un certo pubblico fa passare come comiche le frasi che sa che quello specifico pubblico rifiuterebbe per fare poi l'esatto contrario con un pubblico di altro "colore" politico.
Corretto anche questo, siccome il "sistema" è il peggio che c'è, qualsiasi cosa venga è certamente migliore, soprattutto se in questa cosa nuova c'è "qualcosa" che va bene (e si dimentica inconsciamente tutto ciò che va male).Certamente e' la conseguenza di un atteggiamento di rifiuto totale del sistema ormai senza ritorno.
Difatti tutto vacilla quando devono farsi proposte importanti, ovvero quando occorre prendere decisioni dirimenti. Ma a Grillo interessa zero, lui vive di protesta e vivrà sempre di protesta, se prendesse il 51% sarebbe disperato.E' altrettanto ovvio che con una base di consenso di questo genere per Grillo sarebbe totalmente impossibile assumersi qualsiasi responsabilita' di governo.
Detto tutto quanto sopra, sono comunque convinto che serva in questo momento storico un m5s, perché è l'unico modo di spronare gli altri a fare qualcosa di buono, solo l'arma della perdita di potere può smuovere gli italioti al potere.