User Tag List

Pagina 1 di 7 12 ... UltimaUltima
Risultati da 1 a 10 di 66
  1. #1
    de-elmettizzato.
    Data Registrazione
    29 Jul 2009
    Località
    Piave
    Messaggi
    50,256
     Likes dati
    13,971
     Like avuti
    22,719
    Mentioned
    233 Post(s)
    Tagged
    4 Thread(s)

    Predefinito E il Cristianesimo lasciò l'Europa...

    E il cristianesimo lasciò l’Europa



    C’è un processo straordinario che sta avvenendo sotto i nostri occhi e dentro le
    nostre menti di cui non cogliamo la portata e che è ben più importante e
    radicale della crisi economica: il cristianesimo sta lasciando l’Europa.

    Tre fattori stanno spingendo in quella direzione. Il primo è l’ormai secolare
    scristianizzazione dell’Europa che sta accelerando a passi da gigante. Un
    processo che non riguarda solo il sentimento religioso, la partecipazione ai
    riti e alle messe, il crollo delle vocazioni, ma che investe il senso di
    appartenenza alla civiltà cristiana e va dalla cultura al sentire popolare,
    dagli orientamenti di fondo alla vita quotidiana.

    Quel che appariva come naturale e civile, consolidato nei millenni, nei
    costumi e nei cuori, sta cadendo a una velocità sorprendente e investe in primo
    luogo la persona in rapporto alla vita e al sesso, alla nascita e alla morte;
    subito dopo travolge la famiglia in ogni aspetto. E la morale, i costumi, i
    linguaggi. Sconcertano e indignano convinzioni comuni da secoli, in vigore fino
    a vent’anni fa. I mutamenti che sta imponendo la crisi economica alla vita
    quotidiana europea sono ben poca cosa rispetto alle mutazioni antropologiche di
    portata radicale che stiamo vivendo. Profetica visione di questo crepuscolo
    espresse Sergio Quinzio in un testo del 1967 ora ripubblicato da Adelphi,
    Cristianesimo dall’inizio alla fine.
    Al primo fattore sociale e culturale si
    è unito un secondo fattore istituzionale: la Ue non esprime una comune visione
    storica e strategica, culturale e spirituale ma è forte, evidente e prevalente
    la spinta a emanciparsi da ogni legame con la civiltà cristiana. Il peccato
    originale dell’UE si rivelò già nel rifiuto di riconoscere, come chiesero invano
    San Giovanni Paolo II e Ratzinger, le radici cristiane dell’Europa, insieme alla
    civiltà greco-romana. Quelle origini erano peraltro l’unica base comune su cui
    poter fondare l’Europa, che per il resto è divisa e si è lacerata nei secoli. Ma
    tutte le norme che sono seguite, gran parte delle decisioni assunte dai consessi
    e delle sentenze delle corti europee, sono state improntate a un’evidente
    scristianizzazione dell’Europa.

    Ciò è avvenuto nonostante la presenza di un partito popolare europeo
    d’ispirazione cristiana per anni maggioritario in seno all’Europa. E nonostante
    la leadership europea di Angela Merkel, alla guida di quel partito e della
    nazione-egemone nell’Unione. Il filo comune che ha tessuto l’Europa è stato
    affidato alla moneta e alle linee economico-finanziarie, sradicando ogni
    possibile richiamo all’unità di natura meta-economica, salvo un vago illuminismo
    imperniato sui diritti umani.
    Il terzo fattore è la massiccia pressione degli
    immigrati, in prevalenza di religione islamica che si ammassa sulle sponde del
    Mediterraneo. Gli 800mila migranti pronti a partire, di recente paventati,
    costituiscono solo una parte. Perché, come ha notato l’ex presidente della
    commissione europea Romano Prodi, la migrazione nordafricana sarà ben poca cosa
    rispetto all’esodo delle popolazioni subsahariane che ci attende. A parte gli
    evidenti traumi e disagi sociali e civili, in tema di accoglienza e ordine
    pubblico, quell’invasione produrrà un’ulteriore alienazione della cristianità in
    Europa. Certo, avverrà pure l’inverso, la conversione di molti di loro al
    cristianesimo; ma più difficile sarà nei confronti di chi ha già una forte
    impronta islamica.
    A questi tre fattori imponenti se n’è aggiunto da un anno
    un quarto, che da un verso risponde ai primi tre, dall’altro induce la Chiesa a
    non subire ma favorire questo «decentramento» del cristianesimo: l’elezione di
    un Papa venuto dalla fine del mondo e i primi passi del suo pontificato. Finora
    i Papi, in stragrande maggioranza, erano italiani, se non romani (Santa
    Romanesca Chiesa, diceva il Cardinal Ottaviani); ora, per la prima volta,
    proviene da fuori d’Europa. Del resto i cattolici devoti sono più numerosi in
    Sud America che qui in Europa. Bergoglio non ha vissuto la crisi spirituale
    europea se non di riflesso, non ha dovuto confrontarsi col nichilismo pratico di
    un continente sazio di storia e declinante né con la relativa scristianizzazione
    delle società vecchie avanzate.

    Viene dalla periferia giovane e parla un linguaggio che sembra postconciliare
    ma che è anche premoderno, quando la cristianità permeava la vita quotidiana e
    non era un fenomeno minoritario. Un catechismo elementare, Dio, il Diavolo, i
    santi, tutto a portata di mano. E i suoi messaggi, dal Brasile a Lampedusa,
    hanno spostato la visione della Chiesa e il suo baricentro dall’Europa al sud
    del mondo. L’elezione di Papa Francesco avviene dopo la sconfitta culturale e
    pastorale dei due papi precedenti, soprattutto Benedetto XVI, che erano
    ripartiti da dove si perse Cristo, dall’Europa, tentando di affrontare la crisi
    religiosa. Con la loro sconfitta va declinando il cattolicesimo romano. Ora si
    tenta di riavviare il cristianesimo partendo dalle periferie, dai più umili, dai
    devoti più ingenui.
    Insomma il cristianesimo sta ritirandosi dall’Europa e
    sta cercando di risalire dai bordi, visto che il portone principale è inagibile.
    Dal punto di vista religioso, evangelico e pastorale, è arduo esprimere un
    giudizio, soprattutto se si crede ai disegni della Provvidenza. La Chiesa muta
    registro, e non si tratta di sinistra, di terzomondismo o pauperismo. È un
    fenomeno più grande, che peraltro reagisce a un evidente processo di espulsione
    del cristianesimo dalla vita europea. È più saggio sospendere il giudizio sulla
    Chiesa di Bergoglio, pur non mancando di criticare le singole scelte. È vano
    arroccarsi in una posizione di pura difesa del cattolicesimo romano. Non si può
    pensare che la Chiesa possa ridursi a una setta di ortodossi, decisamente
    minoritaria ed estranea rispetto al mondo che la circonda. La purezza si addice
    agli gnostici, agli iniziati, mentre il cristianesimo è una religione coram
    populo, perché lì avverte la voce di Dio.
    Il problema da affrontare non
    riguarda il versante religioso ma quello civile ed esistenziale, di un’Europa
    privata delle sue tradizioni e in fuga dalla sua civiltà, devota solo a Economia
    e Tecnica. L’Europa non sta sostituendo la visione cristiana della vita con
    un’altra visione, ma con la perdita di ogni visione e il primato del puro
    vivere. Assoluto non è l’Essere ma ciò che mi sento di essere. Io, ora. E chiama
    libertà il suo disperato perdersi nel nulla.

    E il cristianesimo lasciò l?Europa | CR ? Agenzia di informazione settimanale
    Preferisco di no.

  2. #2
    libero
    Data Registrazione
    22 Nov 2012
    Messaggi
    25,628
     Likes dati
    17,530
     Like avuti
    8,843
    Mentioned
    666 Post(s)
    Tagged
    9 Thread(s)

    Predefinito Re: E il Cristianesimo lasciò l'Europa...

    L’Europa non sta sostituendo la visione cristiana della vita con un’altra visione, ma con la perdita di ogni visione e il primato del puro vivere.
    Assoluto non è l’Essere ma ciò che mi sento di essere.
    Io, ora.
    E chiama libertà il suo disperato perdersi nel nulla.

    Molto vero!
    Ultima modifica di Ucci Do; 14-05-14 alle 17:53
    se non ci metterai troppo io ti aspetterò tutta la vita...

  3. #3
    libero
    Data Registrazione
    22 Nov 2012
    Messaggi
    25,628
     Likes dati
    17,530
     Like avuti
    8,843
    Mentioned
    666 Post(s)
    Tagged
    9 Thread(s)

    Predefinito Re: E il Cristianesimo lasciò l'Europa...

    L'oggettivo processo dominante (o almeno quello teso sempre piu' ad una sorta di accettazione eterodiretta dei nostri giorni) è quello di un'unificazione positivistica e materialistica della cultura.

    Nelle sistemazioni precedenti il principio unificante e legittimante era costituito dall'orizzonte filosofico-metafisico-teologico mentre ora appare essere ampiamente costituito, sovente in sostituzione (questo trend è indubbio), dall'orizzonte scientista, materialista, edonista e relativista.

    Va da sè che questi ultimi tendono oggi a porsi nel contempo come punto di vista supremo della ragione e come criterio attreverso cui si deve stabilire, se si vuole rimanere agganciati al processo del progressismo sociale, il valore dell'agire umano o, meglio, i surrogati di quest'ultimo.

    Il progressivo abbandono, rispetto ad un passato anche recente, della ricerca piu' intima spirituale e della sua legittimazione "esteriore" tramite un impianto teologico di riferimento caratterizzante, sconta, per dirla con Severino, la constatazione che, se la realtà ha un senso accessibile all'uomo, esso emerge dal terreno della conoscenza, sì che alla sistemazione unitaria della natura (e della cultura) si dovrà procedere ponendosi esclusivamente dal punto di vista della scienza.

    Cio' è anche dovuto, secondo alcuni osservatori, al fatto che vi è un sostanziale accordo trasversale, nelle finalità e nelle implicazioni, tra i ricercatori scientifici a fronte di una pluralità di sistemi, nel campo filosofico e delle tradizioni spirituali, molto spesso in contrasto tra loro, quando non antitetici.

    E cosi, quest'idea laicista del reale tende a disconoscere le nostre radici cristiane, ad emendarle con la constatazione che, in maniera relativista, altre religioni ed idee debbano avere pari valenza e legittimazione.

    Sempre secondo alcuni, questo accordo intersoggettivo dei laicisti sarebbe una componente centrale per stabilire il valore razionale sulla cui base tale accordo verte e questo accordo intersoggettivo ben si sposerebbe con i metodi di verificazione materialistici.

    Cio' detto, i vuoti andranno riempiti.

    E se il presupposto scientista non negoziabile è che si è - senza verità o finalità - tra due nulla ( o tra due dimensioni solo materiali date dal nulla) il rischio nichilista non è cosi' remoto.

    Il futuro che si prospetta per il mio futuro non mi dice nulla di buono.
    Ultima modifica di Ucci Do; 15-05-14 alle 10:10
    se non ci metterai troppo io ti aspetterò tutta la vita...

  4. #4
    Moderatore
    Data Registrazione
    25 Apr 2009
    Messaggi
    6,065
     Likes dati
    1,026
     Like avuti
    794
    Mentioned
    49 Post(s)
    Tagged
    2 Thread(s)

    Predefinito E il Cristianesimo lasciò l'Europa...

    Molto interessante come lettura ( la prima in particolare) ma sembra suggerire cio' che e' stato evidente per ogni altro fenomeno umano : le religioni si affermano , diffondono , radicano e cambiano nel corso del tempo
    La seconda lettura e' analogamente molto intetessante: la chiave di lettura della realta' che si sta affermando e imponendo e' quella ' scientista' che soppianta o erode spazi a quella teologica-teleologica


    Inviato dal mio iPad utilizzando Tapatalk
    Ultima modifica di Anthos; 17-05-14 alle 07:54

  5. #5
    de-elmettizzato.
    Data Registrazione
    29 Jul 2009
    Località
    Piave
    Messaggi
    50,256
     Likes dati
    13,971
     Like avuti
    22,719
    Mentioned
    233 Post(s)
    Tagged
    4 Thread(s)

    Predefinito Re: E il Cristianesimo lasciò l'Europa...

    Citazione Originariamente Scritto da Anthos Visualizza Messaggio
    Molto interessante come lettura ( la prima in particolare) ma sembra suggerire cio' che e' stato evidente per ogni altro fenomeno umano : le religioni si affermano , diffondono , radicano e cambiano nel corso del tempo


    Inviato dal mio iPad utilizzando Tapatalk
    Mah , storicamente di popoli che hanno rinnegato ogni forma religiosa per celebrare una concezione determinata di progresso non ve n'è traccia.
    A parte forse Atlantide secondo la vulgata di Martin Mystere.
    Altro che ciclicità degli eventi.
    Preferisco di no.

  6. #6
    Moderatore
    Data Registrazione
    25 Apr 2009
    Messaggi
    6,065
     Likes dati
    1,026
     Like avuti
    794
    Mentioned
    49 Post(s)
    Tagged
    2 Thread(s)

    Predefinito E il Cristianesimo lasciò l'Europa...

    Il paganesimo fu soppiantato dal cristianesimo ... E in altri luoghi avvengono sostituzioni simili relativamente ad altre religioni
    Non si dice forse che ci stiamo avviando verso il paganesimo?
    In ogni caso il pericolo principale e attuale e' l'islamismo e spero che si riesca a debellarlo ( debellarlo chissa') con quel cumulo di sciocchezze e usanze idiote che lo costituiscono.


    Inviato dal mio iPad utilizzando Tapatalk
    Ultima modifica di Anthos; 17-05-14 alle 08:01

  7. #7
    libero
    Data Registrazione
    22 Nov 2012
    Messaggi
    25,628
     Likes dati
    17,530
     Like avuti
    8,843
    Mentioned
    666 Post(s)
    Tagged
    9 Thread(s)

    Predefinito Re: E il Cristianesimo lasciò l'Europa...

    Citazione Originariamente Scritto da Anthos Visualizza Messaggio
    Molto interessante come lettura ( la prima in particolare) ma sembra suggerire cio' che e' stato evidente per ogni altro fenomeno umano : le religioni si affermano , diffondono , radicano e cambiano nel corso del tempo
    La seconda lettura e' analogamente molto intetessante: la chiave di lettura della realta' che si sta affermando e imponendo e' quella ' scientista' che soppianta o erode spazi a quella teologica-teleologica


    Inviato dal mio iPad utilizzando Tapatalk
    Sul cambiamento della religione, Anthos, mi permetto di aprire un enorme dubbio.
    In che senso dovrebbe cambiare?

    p.s. mi riferisco alla religione cattolica.
    Ultima modifica di Ucci Do; 17-05-14 alle 10:36
    se non ci metterai troppo io ti aspetterò tutta la vita...

  8. #8
    libero
    Data Registrazione
    22 Nov 2012
    Messaggi
    25,628
     Likes dati
    17,530
     Like avuti
    8,843
    Mentioned
    666 Post(s)
    Tagged
    9 Thread(s)

    Predefinito Re: E il Cristianesimo lasciò l'Europa...

    Citazione Originariamente Scritto da Ucci Do Visualizza Messaggio
    Sul cambiamento della religione, Anthos, mi permetto di aprire un enorme dubbio.
    In che senso dovrebbe cambiare?

    p.s. mi riferisco alla religione cattolica.
    Ho letto l'altro tuo post.
    Forse ti riferivi al cambiamento tra religioni in un dato contesto sociale e comunitario?
    se non ci metterai troppo io ti aspetterò tutta la vita...

  9. #9
    Moderatore
    Data Registrazione
    25 Apr 2009
    Messaggi
    6,065
     Likes dati
    1,026
     Like avuti
    794
    Mentioned
    49 Post(s)
    Tagged
    2 Thread(s)

    Predefinito Re: E il Cristianesimo lasciò l'Europa...

    Citazione Originariamente Scritto da Ucci Do Visualizza Messaggio
    Sul cambiamento della religione, Anthos, mi permetto di aprire un enorme dubbio.
    In che senso dovrebbe cambiare?

    p.s. mi riferisco alla religione cattolica.
    Ho solo detto che ci sono mutamenti che invariabilmente occorrono nella storia degli uomini e che non risparmiano nessuna 'religione' per diffusione e radicamento.


    Inviato dal mio iPad utilizzando Tapatalk

  10. #10
    Moderatore
    Data Registrazione
    25 Apr 2009
    Messaggi
    6,065
     Likes dati
    1,026
     Like avuti
    794
    Mentioned
    49 Post(s)
    Tagged
    2 Thread(s)

    Predefinito E il Cristianesimo lasciò l'Europa...

    Spesso la diffusione delle religioni segue l'andamento demografico delle popolazioni. Alla crescita demografica di una popolazione corrisponde un aumento della diffusione della religione di appartenenza . Se nei paesi africani e islamici figliano come conigli e' ovvio che per le altre religioni sara' piu' difficile reggere la competizione, la concorrenza . In termini strettamente antropologici la religione e' espressione del vincolo di appartenenza non a una divinita' ma a una comunita' . Allontanarsi da una religione significa rompere quel vincolo e attentare all'unita" del gruppo, per questo le 'religioni' tutte sanzionano cio' come apostasia. Solo che nell'occidente certe 'sanzioni' son venute meno per l'affermarsi del liberalismo, nessuno si sognerebbe mai di condannare al pubblico ludibrio o alla pubblica gogna chi dovesse , in ipotesi, abbandonare la religione cristiana . I paesi islamici pero' non ragionano cosi'.


    Inviato dal mio iPad utilizzando Tapatalk
    Ultima modifica di Anthos; 21-05-14 alle 12:07

 

 
Pagina 1 di 7 12 ... UltimaUltima

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •  
[Rilevato AdBlock]

Per accedere ai contenuti di questo Forum con AdBlock attivato
devi registrarti gratuitamente ed eseguire il login al Forum.

Per registrarti, disattiva temporaneamente l'AdBlock e dopo aver
fatto il login potrai riattivarlo senza problemi.

Se non ti interessa registrarti, puoi sempre accedere ai contenuti disattivando AdBlock per questo sito