La Salerno-Reggio e il pedaggio «Un'autostrada? È una mulattiera» - Corriere della Sera
L'ipotesi nella manovra correttiva: a rischio anche il grande raccordo anulare
La Salerno-Reggio e il pedaggio
«Un'autostrada? È una mulattiera»
Il Pd e Udc: «Invitiamo Tremonti a percorrerla»
MILANO - «Prontooo?»
Autostrada Salerno-Reggio Calabria?
«Sì, qui è l'autostrada» urla l'operatore del numero verde. Poi riparte: «Cosa ha bbisogno? Vuole sapere di rallentamenti o del tempo?».
Entrambe le cose, siamo quasi a Salerno e non sappiamo cosa ci aspetta...
«Tutto a pposto. C'è il soole. Però c'è la chiusura tra Cascineto e Altomonte. Ma solo fino alle 21 di stasera».
La chiamata è gratuita ne approfittiamo per fare amicizia con questo simpatico operatore calabrese. Bene, allora se lo merita il pedaggio...
«Quale pedaggio? Non si paga nella nostra autostrada».
Per ora ma poi il governo dice che tra poco si deve pagare...
«Ancora non si paga, poi vediamo».
Questo al numero verde. Ma non è l'unico numero. Si può provare anche con quello che appare sopra lo slogan da film degli anni Settanta: «La strada chiama, l'Anas risponde». Sul sito dell'Anas si legge anche: «L'autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria rappresenta la principale arteria di scorrimento che collega la Sicilia e le estreme regioni meridionali tirreniche alla grande rete autostradale europea allacciandosi al Corridoio 1 che collega Palermo a Berlino». Già il famoso corridoio con almeno due problemi. Il primo: il ponte sullo Stretto. Il secondo: i 494,9 chilometri della Salerno-Reggio Calabria attualmente considerati una sorta d'imbuto che attraversa la Campania, la Basilicata e la Calabria. Nel 1964 fu deciso di costruirla per collegare «la Terza Isola» (la Calabria) con il resto d'Italia. Finita (si fa per dire) nel 1974, si presentava con due corsie per senso di marcia e si caratterizzava per l'assenza della corsia d'emergenza. Inevitabili quindi interruzioni, ingorghi e incidenti. Il completamento dell'ammodernamento (scusate il bisticcio), inizialmente previsto per il 2003, è stato rinviato prima al 2008 e adesso al 2013. Adesso l'ipotesi dell'introduzione del pedaggio previsto dalla manovra correttiva che aiuterebbe i conti dell'Anas, che avendo ricevuto euro «zero» per la manutenzione delle strade italiane, è alla disperata ricerca di finanziamenti: Obiettivo fondamentale per Anas «è il raggiungimento della autonomia finanziaria, attraverso l'incremento dei ricavi propri legati alla logica di mercato, al fine di uscire dal comparto della pubblica amministrazione e di non incidere più sui conti pubblici», ha detto il presidente dell'Anas Pietro Ciucci dopo l'approvazione del bilancio 2009.
LE OPINIONI - «L'autostrada A3 è una mulattiera, è la strada più pericolosa d'Italia, la più inadeguata, la più violentata da mafia, Stato e governi. Si chiama autostrada per un "disguido", per un errore di battitura al momento in cui venne realizzata». Il deputato del Pd, Franco Laratta, dopo aver saputo delle intenzioni di Tremonti, cioè di introdurre un pedaggio, ha fatto suo il pensiero dell'uomo della strada, anzi degli automobilisti della Salerno-Reggio. Laratta ha preso carta e penna e ha scritto al ministro: «Visto che la manovra di Tremonti prevede che non solo i raccordi autostradali, ma anche autostrade in gestione diretta dell'Anas, come ad esempio la Salerno-Reggio Calabria, saranno sottoposti all'applicazione del pedaggio, invitiamo il Ministro a far un viaggio in auto fino a Reggio Calabria. Così si vergognerà - aggiunge - di essere il Ministro che ha imposto il pedaggio su una strada che è un pugno in faccia alla civiltà». Per Laratta, la Salerno-Reggio, in realtà è una buona statale. «Anzi, propongo all'Anas di declassarla in Superstrada. Così non parleremo più di pedaggio». «E sempre nella lettera a Tremonti - prosegue Laratta - l'ho invitato a farsi vedere in Calabria, a parlare con gli automobilisti sempre in coda e sempre in pericolo sull' A3. Tremonti si metta al volante e percorra la Salerno-Reggio. E se arriverà vivo e vegeto dopo 7-8 ore, sono sicuro che cambierà idea». Quasi la stessa musica leggendo le parole di Roberto Occhiuto capogruppo dell'Unione di Centro in Commissione finanze della Camera: «Evidentemente - aggiunge - sia al premier che al ministro dell'Economia non è mai capitato di percorrere l'A3. Avrebbero constatato di persona che l'incompiuta per eccellenza delle infrastrutture italiane è composta per la maggior parte da tratti a corsia unica, dove si procede a passo di lumaca e tra mille pericoli a causa di lavori interminabili». «Il pedaggio sulla Salerno-Reggio Calabria - aggiunge Occhiuto - ha un senso solo una volta terminata l'opera. Obbligare ora gli utenti a pagare il transito in un'autostrada che non esiste è alquanto singolare». E Giuseppe Scopelliti, Pdl, neogovernatore della Calabria cosa dice? «Se è vero lo contesteremo, lo farò in prima persona: dobbiamo essere pagati noi che l'attraversiamo. Ci vuole un bonus per chi l'attraversa».
GRANDE RACCORDO ANULARE ROMA - L'aumento potrebbe scattare non solo per la Salerno-Reggio Calabria ma anche per altre undici autostrade e 12 raccordi per un totale di 23 autostrade su tutto il territorio italiano, tra cui la Roma-Fiumicino e la Palermo-Catania. Ma le misure introdotte nel decreto legge relativo alla manovra finanziaria introdurrebbero il pedaggio anche sul grande raccordo anulare di Roma. Nel testo si sancisce che «entro 45 giorni dall'entrata in vigore del presente decreto-legge sono stabiliti criteri e modalità per l'applicazione del pedaggio sulle autostrade e sui raccordi autostradali in gestione diretta di Anas spa, in relazione ai costi di investimento e di manutenzione straordinaria oltre che quelli relativi alla gestione, nonché l'elenco delle tratte da sottoporre a pedaggio». Una delle soluzioni potrebbe consistere nell'applicare maggiorazioni di tariffe solo qualora gli automobilisti usassero il Gra come «anello di collegamento» con arterie autostradali, e la maggiorazione potrebbe essere corrisposta, verosimilmente, nei caselli autostradali già esistenti. Allo stato delle cose, secondo quanto si apprende, sarebbe quindi escluso il pagamento di pedaggio nei tratti esclusivamente urbani. In generale le maggiorazioni saranno di 1-2 euro, a seconda delle classi di pedaggio, e scatterebbero dal primo luglio. Modifiche parlamentari permettendo.
Nino Luca
27 maggio 2010
N.B. Non esiste nessuna uscita "Cascineto", ma "Frascineto"