La famosa artista idolo delle folle :" si figuri che uno ha addirittura scritto che avrei dovuto investire i MIEI soldi comprando un bar! Io!!!! La barista!!!!"
"L'odio per la propria Nazione è l'internazionalismo degli imbecilli"- Lenin
"Solo i ricchi possono permettersi il lusso di non avere Patria."- Ledesma Ramos
"O siamo un Popolo rivoluzionario o cesseremo di essere un popolo libero" - Niekisch
Questo generale ha vissuto a lungo negli Usa, è tornato nel 2011, e adesso sta facendo ciò che il cosiddetto "governo" della Libia non è in grado di fare. Speriamo dia una bella ripulita.
Chi è Khalifa Haftar, il generale che ha tentato il golpe in Libia - Squer.it
Ecco chi è Khalifa Haftar , l'artefice del colpo di stato .
Mi pare chiaramente un uomo degli Stati Uniti visti i trascorsi decennali .
Insomma la democrazia non funziona , torniamo ai vecchi schemi .
Ultima modifica di kodiak; 18-05-14 alle 18:43
Questo sarebbe il bel risultato della cd"rivoluzione"Libica anti-Gheddafiana del 2011,sponsorizzata,oltre che finanziata e supportata militarmente sia dagli USA/NATO che anche dalla UE stessa?
Come si diceva nei bei tempi andati"aridatece er puzzone"!
Insomma,"si stava meglio quando si stava peggio"(scusate il luogo comune)
Con 80 e più morti e con centinaia di feriti solo nei primi 2 giorni di combattimenti e solo a Bengasi!
Se continua così altro che martiri anti-Gheddafi,che stando ai ns media sarebbero stati relativamente pochissimi,
anche se alcune stime indipendenti calcolano che le vittime totali della guerra civile Libica sarebbero,almeno da 10.000 a 30.000,ma spalmate in almeno 10 mesi di guerra,x cui...
Se continua così ne vedremo di tutti i colori.
un saluto
Alexfaro
Diamo per scontato che la Libia è persa perché i francesi ed i suoi protettori l'hanno distrutta e consegnata alle bande armate islamiche di vario indirizzo che si fanno guerra.
Come la si deve intendere la "pacificazione" della UE ,in Africa? Ci hanno fregato le forniture di gas e ora dovremmo ancora servirli in Ukraina?
Ma il PD e Renzi pensano che gli Italiani non siano abbastanza informati di quello che hanno combinato e stanno combinando i nostri politici che meritano di trovare una pernacchia nelle urne fra qualche giorno?
GLF
Si riaccendono i riflettori internazionali sulla Libia; il paese che fu del “colonnello” Gheddafi – a tre anni dalla deposizione di quest’ultimo, non ha ancora trovato pace – è ripiombato nel caos venerdì quando, a Bengasi (la più grande città della Cirenaica) l’Esercito Nazionale Libico, comandato dall’ex generale Khalifa Haftar, ha dato inizio a un’offensiva contro le formazioni islamiste che di fatto esercitavano ( e tuttora esercitano) il controllo sulla città; sia il governo sia il Parlamento di Tripoli hanno dichiarato fermamente che, quello di Haftar a Bengasi, è stato un golpe, l’ex generale ha risposto di non essere interessato al potere ma di mirare piuttosto a liberare la Libia dai terroristi.
Nella giornata di ieri il conflitto si è esteso anche alla capitale Tripoli dove, le milizie berbere che fanno base nella città di Zintan, comandate da Mukhtar Farnana ex capo della polizia militare, hanno attaccato il Parlamento: al momento dell’attacco vi si stava discutendo la conferma della fiducia al premier Ahmed Maiteeq, eletto la settimana scorsa con la risicata maggioranza di 121 voti su 200: Maiteeq, giovane uomo d’affari, è considerato il “cavallo di Troia” delle componenti dell’integralismo islamico (tra cui spiccano le milizie di Ansar al-Sharia, vicine ai nigeriani di Boko Haram) all’interno del governo libico.
Le fonti ufficiali del governo libico ritengono che i due attacchi non siano in relazione, tuttavia, sembra più probabile che, le milizie di Zintan e l’Esercito Nazionale Libico di Haftar, abbiano fatto fronte comune, probabilmente – visti i mezzi che entrambe le formazioni hanno dimostrato di avere nelle proprie possibilità – appoggiati da un fronte che da Washington passa per Roma (si teme fortemente il ruolo delle milizie islamiche nel traffico di esseri umani, come rilevato dal Senatore Marco Minniti) arrivando a Il Cairo (l’ex capo dell’esercito e, quasi sicuramente prossimo presidente dell’Egitto, Abdel Al Sisi ha giurato guerra al “terrorismo”).
Sulla stessa figura di Haftar aleggia il “fantasma” della CIA: ufficiale gheddafiano durante la guerra in Ciad, una volta catturato viene abbandonato dal “colonnello” e salvato, invece, dalle truppe americane che lo portano negli Usa, dove vivrà per 20 anni vicino alla sede della CIA presso Langley, fino al ritorno in Libia nel 2011.
Guglielmo Sano
Scritto da: Guglielmo Sano
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