M5S, Villarosa “Abbiamo superato il Pd, andremo oltre il 30%”

[ConteMax]

Per me Fi sarà ltre il 20% e NCD - UDC faticheranno a passare lo sbarramento. La Lega la vedo oltre il 5%.

[Undertaker]

Solo per curiosità, ma le verginelle di FdI, quando erano ancora nel PDL, non è che hanno votato tutte le porcate di Monti e della Fornero, vero?

No...

[BlackSheep]

Il Pd ora ha paura: i sondaggi premiano Grillo

di Marco Esposito - 19/05/2014 - La forbice tra democratici e M5S si riduce sempre di più. A Roma, secondo la Ghisleri, i grillini sarebbero avanti al PD. Si prevede un arrivo al fotofinish







Ora al Nazareno, la sede nazionale del Partito Democratico, la preoccupazione è palpabile. I sondaggi, da almeno una settimana, hanno iniziato a “cambiare verso”. Il recupero di Beppe Grillo e del Movimento 5 Stelle è segnalato da quasi tutti gli istituti di ricerca. La forbice con il Pd, che fino a dieci quindici giorni fa era di circa 8-10 punti, si riduce giorno dopo giorno, e la tendenza sembra ormai diffusa.

Anche per questo motivo Matteo Renzi, dopo un primo periodo in cui era più concentrato sul versante degli impegni istituzionali, è ormai costantemente in campagna elettorale, giorno dopo giorno, battendo il paese palmo a palmo.
GRILLO PRIMO AL SUD - La preoccupazione dei democratici riguarda soprattutto il sud Italia. Dalle isole alla campania, passando anche per la Calabria, l’avanzata del M5S sembra inarrestabile. Secondo i più ottimisti il divario con Beppe Grillo sarà molto piccolo, altri, più pessimisti, temono addirittura un arrivo testa a testa. Addirittura alcuni sondaggi darebbero i grillini avanti al Partito Democratico. A Roma, dove si parlerebbe apertamente di “effetto Marino”, un sondaggio della Ghisleri, sondaggista di fiducia del Cavaliere, il M5S sarebbe avanti di due punti sui democratici.
NUOVO BIPOLARISMO - L’impressione è che, probabilmente, scegliere il M5S come avversario con cui dar vita ad una sorta di nuovo bipolarismo sia stata una scelta che non ha pagato. Il corpo a corpo contro Grillo, infatti, mette in secondo piano il lato “rottamatore” e anti establishment che ha sempre caratterizzato, in maniera positiva per quanto riguarda il consenso, Matteo Renzi. La rabbia che sembra pervadere il paese, almeno in questo momento, sembra premiare il “disfattismo” grillino. Non solo. Scegliere come alter ego un partito evidentemente anti sistema può avere ripercussioni sul già fragile sistema politico italiano. Il rischio che il nuovo bipolarismo non sia tra centrodestra e centrosinistra, ma tra sistema e antisistema è ormai dietro l’angolo.
RIFORME A RISCHIO - E’ chiaro che un risultato che ridimensionasse oltremodo Forza Italia, che pare stia evaporando in molte zone d’Italia, metterebbe a rischio qualsiasi riforma sulla quale si è oggi al lavoro. Diventerebbe difficile per Renzi continuare a tenere in piedi la doppia maggioranza: quella con cui governare, senza Berlusconi, e quella con cui fare le riforme, che viaggia in asse con il fronte Berlusconiano. Senza contare che per un governo come quello di Matteo Renzi, costituzionalmente legittimo ma nato senza mandato popolare, un’eventuale bocciatura elettorale varrebbe quasi come richiesta di dimissioni.
INCERTEZZA - Quel che è certo, comunque,è chetutti i sondaggi riportano un alto tasso di indecisi. Sarà proprio su costoro che si definirà il testa a testa tra Grillo e Renzi. Una vasta fascia di elettori che in alcuni sondaggi raggiunge ancora il 40%. Anche se al Nazareno qualcuno teme che, tra quegli indecisi si nascondano molti elettori di Beppe Grillo che, come avveniva qualche anno fa con Berlusconi, non ha il coraggio di esplicitare il proprio voto al comico genovese.

I sondaggi elettorali spaventano il Pd

[Gonfu]

Pecora sta sereno.
35
25
15

....

....lega 8

[nuovorizzonte]

GRILLO PRIMO AL SUD

Certo ma il problema è che se i 5 Stelle non sfondano al nord, che ha più abitanti del sud e si vota di più, non supererà mai il pd.

[BlackSheep]

Pecora sta sereno.
35
25
15

....

....lega 8

la Lega tornerà al 10 e lo supererà per le politiche...

[Desmond]

sulle percentuali ripeto che non mi pronuncio, perchè dipendono moltissimo da quanto sarà forte l'astensionismo. Ma sui voti assoluti, ci scommetto quello che vuoi che il PD ne prenderà meno dell'anno scorso.

Scommessa facile da vincere, dato che tra le Europee e le Politiche ci sta mediamente uno scarto di affluenza del 15% (a favore delle seconde, ovviamente). Alle elezioni contano le percentuali, non i numeri assoluti.

[7stelle]

...io sono un po' pessimista...