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  1. #1
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    Predefinito La mia ricetta per far ripartire veramente l'Italia .

    ESPONGO QUI LE MIE IDEE PER FAR RIPARTIRE L ITALIA AD UN RITMO DI CRESCITA DECENTE (ALMENO 3 PER CENTO )

    NON CI VUOLE MOLTO ... CI VORREI IO PRESIDENTE DEL CONSIGLIO...


    Primo punto ::: mettere il debito in sicurezza assoluta, ogni mossa che by passi questa è inutile,e rischia di non essere efficace...


    COME FARE??? ECCO LA MIA IDEA :: Mobilitare in meno di due mesi 300000 vagabondi della finanza, agenzia entrate ,ed altri funzionari . preparare una lista di famiglie con risparmio(hanno l anagrafe tributaria) .dovrebbero essere da miei calcoli intorno a 10 15 milioni ( andare famiglia per famiglia e convincerli in maniera del tutto volontaria e bonaria di versare dai 10000 ai 30000 euro senza interessi in un conto corrente intestato al tesoro .

    questi soldi soldi restano di proprietà della famiglia che può tramite richiesta riprenderseli in maniera integrale....

    La famiglia che aderisce avrà diritto a tutta una serie di vantaggi da parte dello stato ..

    punteggio concorsi pubblici per tre generazioni ingresso gratis musei canone rai azzerato per sempre ed altro....

    DA questa mossa potremmo avere una cifra enorme dai 150 ai 500 miliardi di euro ...( anche se dovessero aderire solo in parte.)..ma sono convinto che aderirebbero tutti o quasi dal momento che in fondo ci perderebbero poco o niente...(interessi di 10000 euro di un anno)

    CON QUESTI SOLDI andiamo ad azzerare lo spread comprando i nostri titoli per cui i titoli sono a garanzia dei soldi e i soldi sono a garanzia dei titoli..

    azzerando lo spread per un anno avremmo subito altri 80 miliardi di euro a disposizione per ridurre ulteriormente il debito

    ORA CHE IL DEBITO è A POSTO possiamo lavorare tranquilli e concentrarsi sulla ripartenza economica...

    ABOLIRE SUBITO OGNI FORMA DI LIMITE AI CONTANTI E TOGLIERE SUBITO REDDITOMETRO ED ALTRE CAZZATE DEL GENERE introdotte da un handicappato....

    aumenterei l irpef e toglierei in toto tutta la tassazione locale e lo farei per un motivo preciso( non economico in se.).,ma psicologico...

    CON le tasse locali non sai mai quanto paghi, quando paghi ,dove paghi ,creando quella sorte di incertezza che tanto male fa ai consumi...e che fa dire ;;;aspettiamo il prossimo mese a comprare....

    tre tasse in tutto : irpef iva una piccola tassa sulle case e patrimoni ..

    IL MIO CUORE MI DIREBBE DI LICENZIARE UN MILIONE DI VAGABONDI STATALI ,MA il mio cervello sa che queste cose vanno fatte quando tutto va bene, altrimenti si rischia di fare peggio.

    TERZO PUNTO :: FAREI STAMPARE TRAMITE ZECCA DI STATO dei buoni sconto incentivi a percentuale( come i buoni pasto )ma più solidi) che sembrino veri soldi ,questi devono avere scadenza mensile e per un periodo prestabilito (non per sempre)

    I buoni possono essere spesi per ogni bene e servizio (che sia il dottore ,il dentista ,una macchina ,una casa . per essere riscossi da chi li riceve devono avere allegato uno scontrino o fattura del 70 per cento superiore al valore dello stesso)

    CON QUESTO INCENTIVO i consumi decollerebbero e lo stato incasserebbe più iva ancor prima di rimborsare il buono all esercente che va all incasso..



    QUANDO LA CRESCITA veleggia intorno al tre per cento è ora di passar all ultima fase:: licenziare in tronco un milione e mezzo di statali che avranno in queste condizione la possibilità di ritrovarsi un vero lavoro o di aprire un azienda..
    Ultima modifica di anticomunista; 24-05-14 alle 15:00

  2. #2
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    Predefinito re: La mia ricetta per far ripartire veramente l'Italia .

    io dico che sei pronto per fare il grillino, forse ancora non lo sai, ma ormai sei in zona.
    Le plus grand soin d’un bon gouvernement devrait être d’habituer peu à peu les peuples à se passer de lui.

  3. #3
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    Predefinito Re: La mia ricetta per far ripartire veramente l'Italia .

    Citazione Originariamente Scritto da elnick Visualizza Messaggio
    io dico che sei pronto per fare il grillino, forse ancora non lo sai, ma ormai sei in zona.

    scommetto che la ricetta che non ti piace è l ultima quella di mandare a casa un milione di vagabondi

  4. #4
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    Predefinito Re: La mia ricetta per far ripartire veramente l'Italia .

    Ammesso e non concesso che le famiglie accettino di dare 10.000 o addirittura 30.000 euro allo stato (io col cavolo che lo farei, me li tengo stretti, nemmeno 100 € darei allo stato), mi spieghi in che modo lo stato può permettersi di rimborsare quella cifra spaventosa? No perché nel tuo racconto fantascientifico, non spieghi come lo stato restituirebbe quella cifra dopo averla impiegata ad abbattere il debito.
    Il problema non è il problema. Il problema è il tuo atteggiamento rispetto al problema, comprendi?

    Mangio sempre i bambini bolliti.

  5. #5
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    Predefinito Re: La mia ricetta per far ripartire veramente l'Italia .

    L'idea va sviluppata. Ad esempio penserei ad un circuito di credito nazionale, con iscrizione automatica per ogni azienda e partita IVA. Poi gli iscritti si scambiano tra di loro merci e servizi, facendo registrare debiti e crediti in un registro nazionale che ha lo scopo di consentire l'utilizzo dei crediti all'interno del circuito, per comprare altri beni e servizi. In questo modo:

    1 - il nero viene annullato: non è possibile fare transazioni in sommerso, perché i crediti vanno registrati;

    2 - i pagamenti sono immediati, perché i crediti sono immediatamente spendibili nel circuito un secondo dopo la loro registrazione - eliminazione delle sofferenze

    3 - non c'è più bisogno di chiedere prestiti alle banche, ma chi deve investire può comprare all'interno del circuito e indebitarsi.

    4 - i debiti così creati possono venire compensati solo con il lavoro e lo scambio di merci

    5 - i crediti registrati non generano alcun tipo di interesse.


    E se anche gli enti locali e lo stesso Stato entrano nel circuito, anche le tasse possono essere pagate in parte con i crediti. e così anche parte degli stipendi dei dipendenti pubblici, facendo così risparmiare allo Stato un mare di euro. in tal modo ci sarà meno bisogno di emettere titoli di stato per coprire le spese.

    Uno degli effetti benefici di questo sistema (in realtà ce ne sono tanti!) è quello di privilegiare gli scambi economici per chi è iscritto al circuito, vale a dire per tutte le aziende e partite IVA italiane. Quindi vengono favoriti gli acquisti di prodotti italiani.

    verremo messi subito sotto esame dall'Europa, ma chissenefrega! Qua si tratta di sopravvivenza. Continueremo a stare nell'euro, ma priviligeremmo i prodotti e i servizi italiani.
    Ultima modifica di Roberto il Guiscardo; 24-05-14 alle 18:28

  6. #6
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    Predefinito Re: La mia ricetta per far ripartire veramente l'Italia .

    Citazione Originariamente Scritto da anticomunista Visualizza Messaggio
    ESPONGO QUI LE MIE IDEE PER FAR RIPARTIRE L ITALIA AD UN RITMO DI CRESCITA DECENTE (ALMENO 3 PER CENTO )

    NON CI VUOLE MOLTO ... CI VORREI IO PRESIDENTE DEL CONSIGLIO...

    Bravo Anticomunista! Questo è quello che ci vuole per questo Paese: proposte, fatti, idee concrete! Altro che le stronzate che stiamo sentendo e leggendo da anni e anni da questi politicastri da quattro soldi!

  7. #7
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    Predefinito Re: La mia ricetta per far ripartire veramente l'Italia .

    Ma te sei anticomunista perché te lo disse Berlusconi o perché lo sei veramente?

  8. #8
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    Predefinito Re: La mia ricetta per far ripartire veramente l'Italia .

    Creare un debito per abbattere un debito è un'idea geniale. Bravo, sei arruolato nell'esercito di Beppe.

  9. #9
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    Predefinito Re: La mia ricetta per far ripartire veramente l'Italia .

    Qualcuno ha capito il senso del mio post n. 5...?

  10. #10
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    Predefinito Re: La mia ricetta per far ripartire veramente l'Italia .

    Citazione Originariamente Scritto da Roberto il Guiscardo Visualizza Messaggio
    Qualcuno ha capito il senso del mio post n. 5...?

    Premetto che non desidero polemizzare.

    Non ho capito bene chi mi garantisce da parte delle aziende italiane la stessa qualità, precisione e serietà degli imprenditori stranieri.
    Non ho capito bene nemmeno chi mi garantisce il rimborso dell'importo che presto allo stato e la copertura delle perdite finanziarie date dall'inflazione dal momento del versamento a quello del rimborso.
    Cioè, poniamo il caso che io versi 20.000 euro con i quali oggi potrei acquistare un determinato quantitativo di beni e servizi vari, poniamo il caso che tale importo mi venga restituito tra tre o cinque anni, a quella data potrò acquistare lo stesso quantitativo di beni e servizi?
    Ed in caso di risposta negativa chi mi copre la differenza?
    "I carnefici hanno bisogno di urlare per imporre le proprie menzogne!
    Alle vittime basta il silenzio perchè ad esse apprtiene la verità!"

 

 
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