Decreto Lavoro: che ne dite?

[Roberto il Guiscardo]

Premessa. Nel merito le proposte di modifica dell'esecutivo al provvedimento "partono dallariscrittura del preambolo, con il compito di attribuire al decreto funzione di raccordo con il disegno di legge delega, ricordando che tutti i provvedimenti in esso contenuti hanno come obiettivo il contratto a tempo indeterminato a protezione crescente che sarà esaminato nella delega" spiega ancora Bobba.

Sanzioni. Il governo modifica quindi, pur rispettando la validità del principio, la sanzione prevista per le aziende che non rispettino il tetto del 20% per il numero dei contratti a tempo determinato rispetto a quelli a tempo indeterminato. Ora la sanzione non è più l'obbligo dell'assunzione a tempo indeterminato, ma diventa di tipo amministrativo, con una multa pari al 20% dello stipendio del 21esimo contratto a tempo determinato per tutta la sua durata, che sale al 50% per gli ulteriori contratti successivi al 21esimo.

Enti ricerca e 5 dipendenti. Significativa novità riguarda quindi gli istituti pubblici e privati che operano nella ricerca, per i quali il limite del 20% non vale, proprio in ragione della specificità dell'attività svolta. Esclusi dall'obbligo del tetto del 20% anche le aziende con meno di 5 dipendenti.

Apprendisti. Per quanto concerne l'apprendistato, si stabilisce che il 20% degli apprendisti deve essere stabilizzato solo per le aziende con oltre 50 dipendenti (non più come prima con oltre 30 dipendenti).

Stagionali. Sempre per l'apprendistato le proposte del governo prevedono la possibilità del suo utilizzo a tempo determinato per le attività stagionali. Le Regioni devono però aver definito un sistema di alternanza scuola-lavoro e la possibilità dovrà essere prevista nei contratti di lavoro collettivi.

Formazione. Altro punto su cui si era acceso il dibattito politico è quello dell'offerta formativa pubblica: con un ulteriore emendamento, il governo specifica che la Regione dovrà indicare anche "sedi e calendario" e potrà anche avvalersi "delle imprese e delle loro associazioni che si siano dichiarate disponibili". Infine, spiega sempre Bobba, sarà "responsabilità della Regione comunicare entro 45 giorni" le modalità di svolgimento "e non se ne potrà far carico né esimere l'impresa".

Regime Transitorio. Un'altra modifica riguarda una riformulazione del regime transitorio per i contratti a termine. Viene specificato che nel periodo fino al 31 dicembre oltre alla "norma nazionale del 20%" varranno anche le regole già scritte nei contratti vigenti. Le imprese devono cioè adeguarsi al tetto del 20%, a meno che non il contratto collettivo applicabile sia più favorevole. Quindi, il datore di lavoro che all'entrata in vigore del decreto abbia in corso rapporti di lavoro a termine superiori al tetto del 20% dovrà rientrare a meno che "un contratto collettivo applicabile nell'azienda disponga un limite-percentuale o un termine più favorevole". E, infine, viene previsto che il diritto di precedenza per le donne in gravidanza sia prevista nel contratto.

http://www.repubblica.it/economia/2014/05/02/news/scheda_ecco_come_cambia_il_decreto_lavoro_il_gover no_interviene_dalle_multe_agli_apprendisti-85059546/

[Roberto il Guiscardo]

Confesso di avere difficoltà di interpretazione...

[Roberto il Guiscardo]

O', ragazzi...! Tutti pensionati!?

O tutti sistemati?

[Roberto il Guiscardo]

Innanzitutto, il contratto a tempo indeterminato a protezione crescente... che d'è...???
Serve veramente o piuttosto è un incentivo a licenziare con qualche scusa chi comincia a costare troppo?

E poi le sanzioni per quelle aziende che superano il 20% dei contratti a tempo determinato rispetto al totale dei dipendenti... cche vvor di'...???
diventano sanzioni amministrative con un calcolo che mi è veramente ostico: non ci ho capito niente!

E gli apprendisti, che devono essere stabilizzati in percentuale min. il 20%...? E se per il 100% fanno tutti pietà, ne vogliamo parlare?

E gli stagionali...? Sì, campa cavallo che l'erba cresce: si delega ai contratti collettivi...

La formazione la delega alle regioni... Addìo!



Ma siamo proprio sicuri che questo pastrocchio sarà utile a far diminuire la disoccupazione??

[Roberto il Guiscardo]

Ma il lavoro non interessa proprio a nessuno...?

'mazza!

[Duca Bianco]

Flessibilizzare il mercato del lavoro è completamente inutile ai fini dell'occupazione. Basti pensare alla situazione spagnola.

Facciamo come la Spagna? Speriamo di no | Phastidio.net

Comunque la logica del contratto a tempo indeterminato a protezioni crescenti è di rendere libero il licenziamento nei primi tempi del rapporto , aggiungendo gradualmente tutele in proporzione dell'anzianità aziendale. Al tempo stesso si dovrebbero eliminare le forme di contratto a termine, così da risolvere il problema della precarietà (i giovani non devono patire ogni tot mesi in occasione della scadenza dei contratti) salvaguardando al tempo stesso le esigenze di flessibilità delle imprese.

Il fatto è che sia il contratto a termine sia l'apprendistato così come riformati dal decreto Poletti sono estremamente convenienti per le imprese (ricordiamo che il ministro è a capo delle cooperative). Per questa ragione ritengo che la legge delega si limiterà ad una diminuzione di protezioni per i lavoratori a tempo indeterminato, ma senza la corrispettiva stretta sui contratti flessibili. Per la gioia di Confindustria (rappresentata allo sviluppo economico da Federica Guidi).

[Duca Bianco]

E gli apprendisti, che devono essere stabilizzati in percentuale min. il 20%...? E se per il 100% fanno tutti pietà, ne vogliamo parlare?

E gli stagionali...? Sì, campa cavallo che l'erba cresce: si delega ai contratti collettivi...

La formazione la delega alle regioni... Addìo!

Per quanto riguarda l'apprendistato, la formazione era già delegata alle regioni (a cui la costituzioni attribuisce competenza in materia). La stabilizzazione del 20 % degli apprendisti è necessaria solo se si vuole procedere a nuove assunzioni con contratto di apprendistato. Considera che prima della riforma la quota da stabilizzare era del 50 %, e scattava nelle aziende con più di dieci dipendenti.
Sugli stagionali, le vecchie norme non prevedevano la possibilità di apprendistato a tempo determinato. La tecnica di delegare ai contratti collettivi la determinazione dei casi in cui è possibile derogare alla legge è molto usata nella regolazione dei contratti atipici a partire dalla riforma Biagi.

[WalterA]

Per me vanno aboliti tutti i contratti di lavoro eccetto quello a tempo indeterminato.
contenti?


ah...mi sono dimenticato di specificare che in cambio è necessario che i licenziamenti siano molto più semplici e prevedano solo una buonuscita.

[Duca Bianco]

Per me vanno aboliti tutti i contratti di lavoro eccetto quello a tempo indeterminato.
contenti?

Certamente non è l'obbiettivo del Job act. Non si fa una riforma della portata del decreto Poletti per cambiare tutto dopo nemmeno un anno.

[Amalie]

O', ragazzi...! Tutti pensionati!?

O tutti sistemati?

ma se non c'è lavoro che ce ne facciamo di questo decreto? un po' come mettere il carro avanti ai buoi.
Per il resto io penso siano sufficienti degli incentivi allettanti e duraturi alle aziende che assumono a tempo indeterminato ed impiegano tale personale, con dei limti per quello a tempo determinato , limiti che ,anche se oggi esistono, vengono in continuazione aggirati perchè non esistono seri controlli !
Del decreto di cui sopra francamente ho capito poco!