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  1. #1
    ascpe' mo' vengo!
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    Predefinito Braccio di ferro tra Crocetta e il PD siciliano sugli enti per i corsi di formazione

    Benissimo. Parliamo pure di destra e di sinistra. Anzi: di centrodestra e di centrosinistra. Una volta si faceva distinzione anche tra il centrosinistra e il centro-sinistra (col trattino e senza trattino). La differenza io non l'ho mai capita; diciamo che non ho mai avuto voglia di approfondirla.

    Colpa dei giornalisti? Sicuramente: non hanno un cazzo da scrivere e devono riempire le pagine di giornali che sempre meno persone leggono, e magari quelli che li leggono sono anche gli addetti al mestiere. Insomma si leggono tra di loro. Io non li leggo: m'informo sulla rete; mi cerco le notizie, cerco le corrispondenze, i collegamenti con altre notizie simili, e cerco di farmi un'idea.

    Questo per dire cosa...? Che questo vizio del giornalismo italiano di parlarsi addosso fa il paio con lo stesso vizio della politica. Le sigle servono solo per confondere le idee. Dici: ma come! Crocetta è stato eletto con l'appoggio del PD e adesso non sono d'accordo!?

    Prendiamo ad esempio il caso degli enti di formazione in Sicilia: sono un mare! Impiegano circa 10.000 persone, regolarmente stipendiate. A volte no. Sono enti privati per cui qualcuno potrebbe dire che cavolo vuoi? E invece no: sono enti privati che campano con i soldi pubblici. Se la regione Sicilia non sganciasse loro i soldi per le "formazioni" (sono circa 300 milioni di euro!) non avrebbero ragione di esistere. Ebbene, Crocetta ha deciso di eliminarli tutti e creare un unico ente di formazione regionale. Risparmio previsto: il 60% di quanto si spende ora.

    Però, guarda caso, il PD siciliano non è d'accordo... perché...!?

    Forse se leggiamo questo stralcio da un articolo del Giornale della Sicilia, si capisce meglio:

    E Crocetta parte proprio dall’ente in passato di proprietà della Cisl e oggi vicino alla corrente ex margheritina del Pd: «Hanno fatto sparire 20 milioni. Fino a quando non chiariranno come li hanno spesi con lo Ial non possiamo più avere a che fare. E comunque i dossier su questo ente sono già stati chiesti dalla Procura, secondo me ci sono gli estremi per parlare di reato». Lo Ial ha contestato questa versione e fa sapere di avere un accordo con i sindacati che avrebbe permesso di pagare gli stipendi entro fine anno: «Ma se hanno i soldi, perchè devono aspettare quattro mesi?» è la replica, gelida, di Crocetta.

    Crocetta: elimino gli enti di formazione- gds.it


    Ora il PD, non si sa per quale motivo, vuole sostituire i suoi stessi assessori della giunta Crocetta. Il famoso "rimpasto". vecchie logiche, vecchio modo di fare politica.

    E' forse una questione di destra, o di centrodestra, o di centro-destra, o di sinistra, o di centrosinistra, o di centro-sinistra...? No: è una questione di serietà e di senso del ridicolo. Certa gente pensa ancora di poter fare le loro belle manovre di sottopotere senza essere notati da nessuno. Ma siamo nel 2014, c'è internet, ci sono i social, gli smartphone... insomma siamo tutti nelle vasca del pesciolino rosso. Ma le vecchie cariatidi della vecchia politica ancora non se ne rendono conto.

  2. #2
    ascpe' mo' vengo!
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    Predefinito Re: Crocetta e i rapporti col PD. Un esempio: i corsi di formazione

    Ah Ah! bello l'incipit di questo articolo! Mi ricorda Flaiano:

    All'inizio erano 500 gli Enti inutili da cancellare. Poi una nuova lista ne individuò un migliaio. Per raggiungere lo scopo venne creato un apposito Ente.
    http://sorvolando-il-sud.com.unita.it/politica/2014/04/enti-inutili-e-costosi:-10-miliardi-di-euro-all-anno/

    Consumano circa 10 miliardi di euro l'anno: praticamente una finanziaria. Cosa fanno...? Niente!


    Gli Enti inutili!
    La prima legge per eliminare gli enti inutili risale al 1956. Ma la giungla degli enti inutili è ancora intatta. Difficile perfino sapere con precisione il numero esatto degli enti da sopprimere. Il governo Monti ne aveva individuati circa 500. Per mantenere i quali occorrono circa 10 miliardi l’anno! Ma quali sono questi enti? Ad esempio l’Istituto di beneficenza Vittorio Emanuele III, varato nel 1907, oppure l’Ente per il patronato pro-ciechi 'Regina Margherita', l’Istituto nazionali dei ciechi 'Vittorio Emanuele II', l'Opera nazionale dei figli degli aviatori, l'Opera nazionale per la maternità e l’infanzia dei fanciulli, l' Opera nazionale combattenti, l’Ente nazionale per i lavoratori rimpatriati e i profughi.
    Decine sono gli Enti pubblici che si occupano di formazione: vedi l’Ente nazionale per l’addestramento dei lavoratori del commercio (Enalc), l’Istituto nazionale per l’addestramento e il perfezionamento dei lavoratori dell’industria (Inapli) e l’Ente per l’istruzione e l’addestramento nel settore artigiano (Iniasa). E poi gli enti che difendono le identità locali, i mille campanili: in Veneto c'e l’Istituto per la conservazione della gondola e la tutela del gondoliere. Nel Trentino Alto Adige i ladini hanno il loro Istituto storico per l’identità della lingua. In Piemonte troviamo ilCentro piemontese per gli studi africani e in Campania resiste l’Enteper lo studio dei materiali plastici per i poteri di difesa dalla corrosione.
    Decine sono le Fondazioni che ricevono ogni anno dallo Stato centinaia di migliaia di euro per garantire il loro funzionamento, fondazioni che si occupano di storia, arte, cultura, religione, difesa, sicurezza, commercio, musica, cinema, santi, poeti e navigatori... Ma dei relativi bilanci si conosce poco o nulla.
    Decine e decine, cinquecento, forse mille gli Enti che nessuno riesce a smuovere:
    basta un bel ricorso al TAR e tutto si ferma! E ogni volta che si prova ad eliminare uno, apriti cielo: insorgono indignati i giornali locali, i potenti del posto, sindaci, presidenti e vescovi. E poi si riuniscono i consigli di amministrazione, si commissionano ricerche, studi, verbali, appelli, ricorsi.... E tutto finirà, come nel passato, nelle nebbie della potentissima burocrazia italiana, che degli enti inutili ha bisogno per ottenere incarichi e consulenze. E la politica? Anche alla politica servono: da qui vengono fuori importanti pacchetti di voti. Che di questi tempi sono preziosissimi!

  3. #3
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    Predefinito Re: Crocetta e i rapporti col PD. Un esempio: i corsi di formazione

    Yum yum
    Vuoi una soluzione VERA alla Crisi Finanziaria ed al Debito Pubblico?

    NUOVA VERSIONE COMPLETATA :
    http://lukell.altervista.org/Unasolu...risiEsiste.pdf




  4. #4
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    Predefinito Re: Crocetta e i rapporti col PD. Un esempio: i corsi di formazione

    renzi, da segretario del pd, dovrebbe dare una bella ripulita al pd siciliano.
    le persone valide sono sempre state allontanate dal pd siciliano...
    ricordo che quando si candidò alle regionali rita borsellino, dovette fare le primarie contro latteri (uno che fino a qualche mese prima era in forza italia). gente come claudio fava, orazio licandro, sonia alfano dovrebbero essere punti di riferimento del pd in sicilia. invece sono costretti a militare in altri partiti o a restare fuori dai giochi. così abbiamo gente come genovese o crisafulli che dettano legge e le persone perbene costantemente isolate.
    la questione dei corsi è l'emblema di quella che è la situazione del pd in sicilia. attorno ai corsi di formazione, come abbiamo visto con genovese, girano un bel po' di soldi, ma non solo, garantisce anche clientele... se io, politico XXX, tolgo i soldini ad enti di formazione inutili che mi garantiscono un costante bacino di voti, io quei voti li perdo.

    il buonsenso direbbe che crocetta ha ragione da vendere sui corsi professionali. spendere molto meno e garantire corsi di qualità è doveroso. però ci sono certi signori che non vogliono togliere i soldi ai soliti noti che si oppongono in ogni modo. quindi bisogna continuare a finanziare corsi di formazione per ricostruzione unghie, massaggio o altre vaccate indicibili che non creano minimamente occupazione... nel frattempo la sicilia continua a essere una delle zone europee con il maggior tasso di disoccupazione.

 

 

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