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    Rossobruno cattivone
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    Predefinito Intervista Denis Pushilin, Primo Ministro della Repubblica Popolare di Donetsk

    XPortal intervista Denis Pushilin, Primo Ministro della Repubblica Popolare di Donetsk

    2 giugno 2014 News
    Il 27 di Maggio, durante la loro visita a Donetsk, i redattori dixportal.pl hanno avuto l’opportunità esclusiva di intervistare il Primo Ministro della Repubblica Popolare di Donetsk, Denis Pushilin. Durante la conversazione sono iniziati gli attacchi sulla città, portati avanti per via aerea dalle truppe di Kiev, e respinti dagli insorgenti, malgrado diverse perdite tra i loro ranghi.
    Riportiamo la traduzione dell’intervista.

    Bartosz Bekier: La dichiarazione di cooperazione tra Lugansk e la Repubblica Popolare di Donetsk sarà un passo avanti per la formazione di una indipendente Nuova Russia?
    Denis Pushilin: E’ possibile che sarà una Nuova Russia, ma è solo uno dei possibili epiloghi. Non escludiamo che andremo avanti, anche molto più avanti.

    B.B.: In questo caso, sarà possibile unirsi alla Federazione Russa?
    D.P.: E’ considerata anche questa opzione, ma il primo passo sarà la Nuova Russia. Questo potrebbe esserel’inizio di una più larga unificazione. E’ possibile che altre repubbliche e la Transnistria si uniscano a noi, perché diverse regioni occidentali hanno dichiarato di essere pronte a condurre un referendum.

    B.B.: A causa dell’oscuramento dei media imparziali sugli sviluppi in Ucraina, i Polacchi [e gli Italiani, NdT] non ricevono informazioni riguardanti i crimini perpetrati dalla giunta di Kiev. Cosa potreste dire a riguardo?
    D.P.: La cosa più importante che non dovrebbe essere nascosta dai media, la società al completo e quei media che presentano i fatti così come sono, è che ogni giorno il nostro Popolo muore. La cosa peggiore è che l’esercito sta vendendo usato contro la sua propria Nazione. E’ assurdo. La cosiddetta “operazione anti-terrorismo” non è null’altro che l’utilizzo dell’esercito contro il Popolo. Per quanto Yanukovich fosse pessimo come presidente, non avrebbe comunque mai impartito questo tipo di ordine, anche quando ebbe la possibilità di farlo contro Maidan. L’esercito ha giurato fedeltà al Popolo e ora è usato per distruggere il Popolo. E’ il crimine più orribile. Un altro crimine è stato quello successo qualche settimana fa a Odessa. Persone sono state bruciate vive. E’ dalla seconda guerra mondiale che niente di simile avviene qui, e ora possiamo dire che le abbiamo viste in diretta, su Youtube ad esempio c’è diverso materiale. Un altro fatto terribile: i ragazzi che hanno preso parte a tutto ciò sono supportati dalla giunta, dall’elite politica. Non solo è immorale, ma conduce anche ad un’escalation del conflitto e dimostra che il nazismo in Ucraina esiste. Anche la Polonia ha sofferto a causa di questo. I vostri nonni che sono sopravvissuti a tutto ciò ricorderanno sicuramente. Questa volta un simile incendio è divampato sul territorio ucraino. Se Lugansk e il Sud-Est non si sollevano, questo incendio potrebbe diffondersi ancora di più. E’ per questo che noi contestiamo all’Europa che essa non stia reagendo, che non cerchi di resistere contro questi nazisti. Parlando di storia, dovremmo ricordare che addirittura i nazisti tedeschi disprezzarono Bandera e i suoi seguaci, spaventati dalla loro insensata ferocia. E ora questi personaggi sono apparsi di nuovo, uscendo dal nulla, e sono stati usati nel colpo di stato che ha insediato queste nuove “autorità” a Kiev.

    B.B.: In Polonia vi è l’opinione diffusa che la Repubblica Popolare di Donetsk esiste solamente grazie al supporto russo. Vorrei quindi chiedere – se non sono informazioni riservate – quali mezzi di difesa ha la Repubblica, e se temete l’intervento ucraino.
    D.P.: Faremo qualsiasi cosa sia necessaria per difenderci da soli con quel che abbiamo, volontari e equipaggiamento. Non ci stiamo preparando per la guerra, né per la rivoluzione: questa è una genuina sollevazione di Popolo. Come ho detto, faremo tutto ciò che serve per difenderci da soli, ma non possiamo escludere la possibilità di chiedere alla Russia l’utilizzo di forze di peacekeeping, dato che carri armati e artiglieria Grad vengono usati contro il nostro Popolo. Questo è un conflitto asimmetrico. Noi non abbiamo questo tipo di armi, ma non le vogliamo nemmeno per poterle usare sulla nostra terra, perché non vogliamo distruggerla. Noi siamo in casa nostra, non siamo ospiti. Non imponiamo la nostra opinione sugli altri, ma sulla nostra terra abbiamo il diritto di decidere cos’è bene e cos’è male per noi, chi è l’eroe e chi il nazista, che monumenti erigere e che lingua parlare. Non abbiamo nulla contro le altre lingue. Il Donbass è una regione multietnica, siamo tolleranti con gli altri. Non ci sono conflitti motivati etnicamente qui. Né tra Russi e Ucraini né con gli Ebrei o le persone del Caucaso, anche se in altri posti questi conflitti accadono. L’obiettivo dell’attuale propaganda di Kiev è di incentivare l’odio tra i Russi e gli Ucraini attraverso la distorsione della storia, insultando la storia comune dei nostri antenati, che hanno agito insieme durante varie circostanze storiche. Chi ci guadagna da tutto ciò? Le forze esterne. Questo significa che la propaganda ha un background geopolitico. Il suo obiettivo è di dividere lo Stato in piccoli paesi, per manipolare più facilmente la regione, per imporre crediti del Fondo Monetario Internazionale ecc. su di loro e quindi dirigerli, proprio come sta succedendo con Yatseniuk, Turchinov e gli altri a Kiev. E’ abbastanza ovvio.

    B.B.: Vorremmo chiedere del sistema sociale e economico che sarà introdotto nella Repubblica Popolare di Donetsk. Circolano molte ipotesi su nazionalizzazioni, lotta agli oligarchi ecc.
    D.P.: Non stiamo preparando l’introduzione di un qualche sistema rigido: non stiamo preparando l’introduzione del comunismo, ad esempio. Le notizie a proposito delle nazionalizzazioni riguardano solo le branche strategiche dell’industria che sono state propriamente rubate al Popolo. Nulla a che vedere con le piccole o medie imprese. Anzi, è proprio il contrario: pianifichiamo di aiutarle. L’oligarchia criminale ucraina è corrotta fino all’osso e tutti i loro tentativi di condurre grandi affari sono stati bloccati su differenti livelli. Coloro che sono riusciti ad avere successo non sono né eroi né criminali, dato che le condizioni li hanno portati a creare vari modelli di condotta per sopravvivere nella sfera degli affari. Al di là delle crescenti tasse, molte istituzioni li hanno obbligati alla corruzione. Ci stiamo preparando a sbarazzarci di tutto questo e cambiare la situazione.

    B.B.: Ultima domanda: cosa vorrebbe dire a tutti i Polacchi che sono contrari all’atlantismo e alla presenza di basi NATO e truppe americane in Polonia?
    D.P.: Ho un’importante messaggio da dare a tutti quei Polacchi con gli occhi aperti: ricordatevi delle vostre origini! Siete anche voi Slavi! Guardate, è molto più quello che ci unisce che quello che ci divide. Solo a causa dell’ambizione politica degli ultimi tempi siamo stati messi sui lati opposti della barricata. E’ ciò che vogliono le forze esterne: dividere gli Slavi, renderli più facili da manipolare. Uniti, potremo vivere come i nostri antenati. Rivivere i loro valori, così differenti da quelli odierni, valori che non permetteranno la distruzione delle nostre tradizioni. Può essere che la nostra azione, oggi, sia l’inizio dell’unità slava.

    XPortal intervista Denis Pushilin, Primo Ministro della Repubblica Popolare di Donetsk | Millennium
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    Predefinito Re: Intervista Denis Pushilin, Primo Ministro della Repubblica Popolare di Donetsk

    La Repubblica di Donestk rappresenta un tentativo di resistenza attiva alla dittatura USA-UE (sostenuta dai neofascisti ucraini) e la possibilità di costruire, passo dopo passo, un governo socialista del popolo.

    Forse anche in Italia dovremmo secedere e proclamare nuove entità socialiste dislocate sullo stivale. Ma qui, purtroppo, la gente è impegnata a votare PD o Grillo.
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