No.
La cina e' una superpotenza demografica e questo e' allo stesso tempo una risorsa ma anche un grande fardello, appunto perche le risorse pro capite di acqua, energia e cibo sono limitate.
La Cina dipende dall'import di energia, il benessere delle aree costiere ha fatto impennare l'import agroalimentare.
Il giappone infatti e' la seconda potenza economia del mondo. Se vai in giappone ti rendi conto di quale organizzazione hanno, di quale e' il loro livello di civilita e tecnologia, ben superiore a quello cinese, che possono compensare solo attraverso i grandi numeri, che a livello pro-capite sono pero molto bassi.
L'ascesa della cina e' avvenuta sopratutto ai danni del giappone, non degli USA, che gia negli anni 90 avevano un economia fortemente dipendente dai servizi, e molto meno dal manifatturiero.
I cinesi si sono industrializzati, con produzioni in segmenti a bassa e media tecnologia.
Gli USA stanno gia finanziando il passaggio ad un nuovo modello economico, networkcentrico, robotizzato, a basso consumo di energia.
Infatti i cinesi hanno mandato i rover su Marte, costruito aerei stealth, fabbricato aerei civili di nuova generazione con materiale leggero, inventato social network, stampanti 3D per produrre merci, laser, cannoni rail gun, drones, cloud computer, messo appunto software che fanno girare tutti i computer del mondo, microprocessori che fanno girare devices di ogni tipo, vendere sofisticate macchine per movimento terra, turbine, attrezzature agricole o per estrarre petrolio.....
A blob, ma non hai il senso del ridicolo, ogni tanto?
Fai il serio dai....
Ultima modifica di paulhowe; 07-06-14 alle 16:15
Questo e' il bollettino aggiornato mensilmente sui detentori esteri del debito pubblico USA:
http://www.treasury.gov/ticdata/Publish/mfh.txt
Come potrai notare la Cina dal Marzo 2013 fra alti e bassi ha mantenuto le proprie posizioni, alcuni calate (esempio Russia) ed altri aumentati, nel globale la richiesta di buoni USA "tira" nonostante Russia e Cina, perhce'? Perche' semplicemente NON esiste mercato cosi grande ed allo stesso tempo cosi liquido come quello dei Bond USA.
Con queto voglio dire che sia impossibile che se ne svilupi un altro ? No, ovvio che no. Facile ceh si sviluppi? Ma neanche lontanamente.
Qui di sta parlando di processi che, a fare i veloci, richiederebbero 50 anni.
Il USD rappresente oltre i 2/3 delle riserve mondiali, e' presente in oltre il 85% delle transazioni nel forex (i cui volumi sono di 5 trillioni al giorni ).
Il segmento del Forex che ha a che vedere con l'interscambio commerciale fisico, ovvero quello di cui si sta parlando anche in questo 3d rappresenta il 10% aprox dei volumi giornalieri, ma questo 10% include TUTTE le transazioni tangibili, dalla penna bic al barile di petrolio.
Ovvero NON esiste nessun volume sufficentemente grande al presente e nel prevedibile futuro che possa alterarele dinamiche in essere, per quanto Putin, ed in secondo luogo la Cina (nel luyngo periodo) vogliano.
Alla fine quello che importa sono i numeri, i volumi, al "mercato" inrteressa una cippa se il dollaro, l' Euro ecc ecc che ti trovi in tasca derivi dalla vendita di una bicicletta o dalle commissioni di un Merger, quando vai a comprare al negozio, te lo accettanno in ogni caso indipendentemente dalla sua orgine.
Questo spiega molto bene cosa intendo:
The Dollar Trap:
How the U.S. Dollar Tightened Its Grip on Global Finance
Eswar S. Prasad
Eswar Prasad examines how the dollar came to have a central role in the world economy and demonstrates that it will remain the cornerstone of global finance for the foreseeable future. Marshaling a range of arguments and data, and drawing on the latest research, Prasad shows why it will be difficult to dislodge the dollar-centric system. With vast amounts of foreign financial capital locked up in dollar assets, including U.S. government securities, other countries now have a strong incentive to prevent a dollar crash.
Prasad, E.S.: The Dollar Trap: How the U.S. Dollar Tightened Its Grip on Global Finance. (eBook and Hardcover)
Globalizzazione..... si grazie.
Il mercato Cinese non sara' in grado di controbilanciare i volumi USA, nello scenario che tu prospetti se non per decenni e decenni, (decisamente piu' di 30), per fare qeusto dovranno prima superare la trappola del reddito medio, che al presente stanno cercando di farlo aumentando sempre di piu' il credito, situazione che ha gia' portato il Giappone prima ed anche gli USA poi (subprime) ad uno sgonfiamento repentino e poco felice, la Cina per tenere a "bada" tali naturali ed inevitabili conclusioni deve avere un controllo ferreo sulla movimwentazioni dei capitali, per arrivare a superare la trappola del debito medio, tali limitazini sara' necesario invece rimuoverle(cosa che sarebbe nelle loro intenzioni come annunciato a Novembre 2013), ma come potrai capire trattasi di una situazione complicata nel senso che per evitare uno scoppio della bolla dovrebbero mantenere ferrei controlli, ma per poter continuare ad aumentare il benessere del mld e passa di persone (considerata la crisi demografica della popolazione attivia nella quale sta entrando a casua della politica pluridecennale del figlio unico (l'hano tolta.. ma gli effetti si vedranno fra decenni) dovrebbero invece allewntarli, quindi e' "catch 22", ovvero un cane che si rincorre la coda, non e' quindi una situazione "ideale".
Non impossibile, ma appunto richiedera' decenni (parecchi) dato che un cambio troppo reptentino avrebbe conseguenze inattese e non "felici", che il risutlato di questo cambiamento graduale sia scontato e' altresi errato, che il finale sia quello che ci si prospetta implica uno scenario "ceteris paribus", ovvero dove nulla cambi rispetto alle dinamiche attuali, il che e' francamente impossibile, specie quando si parla di decenni.
Globalizzazione..... si grazie.
In uno scenario di crollo economico degli USA, la Cina vedrebbe svanire 30 e passa anni di risparmi nazionali (i 2/3 delle riserve valutarie Cinesi sono in Dollari), con una popolazione che oramai non si ricorda piu' cosa voglia dire non avere una ciotola di riso da mettere sotto i denti (dubito che l' attuale regime sopravvivirebbe).
Cosa accadrebbe alla Cina nel caso descritto lo si puo' intuire anche da cosa accadde durante l'epicentro della crisi Subprime.
Gli USA risposero con uno stimolo da 750 mld di Dollari (o un 3/4% del PIL di allora aprox), la Cina con uno da 540 mld di Dollari, (aprox un 10% del PIL di allora), ed anche oggi gli USa hannoin essere un QE, la Cina ogni anno rivede la sua uscita dallo stimolo, il FMI nei giorni scorso ha dovuto consigliare alla Cina di trattenersi dall aumentare lo stimolo "fantasma" (il taglio delle riserve delle banche per cosi aumentare i prestiti) vista la gia' pesante bolla del debito locale e "ombra", e questo che la Cina cresce al 7%, ovvero nonostante abbia una cresita del 7% sente la necessita' di stimolo, appunto perche' il nuemro nominale per economia nella fascia di pil per capita che ha la Cina, ci dice ben poco.
Globalizzazione..... si grazie.
Ha ingenti risorse umane, non materiali, specialmente in relazione alla popolazione che ha. Gia' ora, che ha un reddito pro capite basso, le sue risorse materiali, esempio materie prime, sono "stirate", basti pensare all' acuqa, che ne ha relativamente poca, concentrata, e per bjuona parte altamente inquinata (quando vado a Guangzhou, sul lungo fiume la sera ci sono persone che pescano, ma non hanno la canna, hannoil retino.... aspettano che i pesci affiorino e li tirano su gia' semimorti).
Globalizzazione..... si grazie.
Per molti aspetti sono situaizoni distinte, vero, per altre non tanto.
La Cina ha una situaizone critica, ed ogni anno questa non diminuisce di certo, che e' quella relativa ai debiti locali ed ombra. Dopo lustru e lustri di tappo sigillato, stanno iniziando i primi defaults. Per ora la cosa e' contenibile dato che la Cina ha ancora il controllo sui movimenti dei capitali, am entro determinati limiti dato che dovranno eventualmente allentarli fino a farli sparire.
In Cina il settore immobiliare cresce nonostante il govenro abbia cercato di sgonfiarlo (leggi, bolla), dato che i Cinesi, che risparmiano a livelli enormi, semplicemente NON hanno molte alternative dove mettere i propi soldi, quindi comprano propieta'. Una apertura dei movimenti dei capitai,e quindi dei mercati finanziari, implichera' che ci saranno piu' opzioni su come e dove investire i propri soldi, e quindi che succedera' al settore immoboliare?
Globalizzazione..... si grazie.