....ma non erano gli zingari a rapire i bambini?
Monteroni, bimba rapita da coppia di leccesi: ritrovata dai carabinieri dopo poche ore | Tr News, Notizie Lecce, Brindisi, Taranto
Ore di angoscia quelle vissute a Monteroni: una bimba di 6 anni è stata rapita ieri pomeriggio da una coppia di tossicodipendenti, lui di Monteroni, lei di Lecce. L'hanno adescata in un parco giochi e portava via su uno scooter. Indagini lampo dei carabinieri e poi il blitz in un appartamento a Lecce: la bimba dormiva nel letto dalla donna. Il movente potrebbe essere banale: la voglia di avere una figlia.
10 giugno 2014 Cronaca
MONTERONI- I pensieri di una bambina di soli 6 anni strappata alla sua famiglia con l’inganno, caricata su uno scooter da due sconosciuti come un pacco, incapace di reagire, sono davvero difficili da comprendere. Quello che si può immaginare è l’ansia , il terrore, l’angoscia dei suoi genitori, della sorellina di 10 anni che giocava con lei nel parco, unica testimone, dei fratelli adolescenti che si erano spostati di qualche centinaia di metri. Dalle 19 a mezzanotte circa di ieri, ora in cui dopo ricerche convulse i Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Lecce insieme a quelli della Stazione di Monteroni, ha trovato la bimba, un buco pieno dei sospetti più terribili: Pedofilia? Traffico di bambini? Rapimento a scopo estorsivo? Poi a poco a poco i pezzi si sono ricomposti grazie alla testimonianza della sorella, l’unica ad aver indirizzato le ricerche nella giusta direzione: dopo essere stata lei stessa l’oggetto dell’attenzione di una coppia di adulti, uomo e donna arrivati nel parco giochi nell’area mercatale di Monteroni a bordo di uno scooter , si è resa conto che la sorellina era scomparsa. L’avevano avvicinata con la scusa di comprarle un gelato e delle patatine. Lei non si era fatta convincere e i due avevano spostato le loro attenzioni sulla più piccola. Alle 19, tornata a casa da sola, ha capito che qualcosa di grave doveva essere accaduto. E lo hanno capito anche i genitori, nazionalità bulgara da 10 anni in Italia. Lei badante presso un’anziana del posto, lui giardiniere. Persone perfettamente inserite nel contesto sociale, lavoratrici, residenti proprio vicino al parco che i figli frequentavano ogni giorno. Un luogo sino a questo momento tranquillo . Quello che è seguito dopo è stato un vortice di angoscia . Le ricerche dei carabinieri nei dintorni non hanno dato esito. La bimba era scomparsa, non poteva essersi allontanata da sola. Più facile che qualcuno l’avesse presa. L’uomo alla guida dello scooter aveva detto di chiamarsi Gianni. Si tratta di Giovanni Giancane, 45 anni di Monteroni. In paese lo conoscono tutti. È stato trovato in un bar del paese. Era solo. Con non poca fatica i carabinieri sono riusciti a spillargli il nome della donna che era con lui e che poco prima lo aveva accompagnato nel bar insieme alla bimba. Poi, ha confessato, lei si era allontanata a sua insaputa. Valentina Piccinonno, 31 anni era sparita insieme alla bimba. I carabinieri hanno sperato che l’avesse portata a casa senza farle del male. La donna, così come il compagno, sono già noti per furti e per droga, conosciuti come tossicodipendenti abituali.
L’appartamento di via Marcianò, al primo piano del civico 10 sembrava vuoto. Al citofono e al campanello non rispondeva nessuno, poi un militare ha notato da una luce da una finestra laterale. Allora è scattato il blitz. La porta è stata aperta con la forza e tutti hanno tirato un sospiro di sollievo: la bimba era viva. Dormiva nel letto matrimoniale insieme alla donna. È scoppiata in lacrime terrorizzata , poi l’abbraccio e il conforto dei carabinieri l’hanno tranquillizzata sino al ricongiungimento con la famiglia. “Un sospiro di sollievo lo abbiamo tirato tutti”, ha sottolineato il colonnello Saverio Lombardi, a capo del Reparto Operativo di Lecce, “temevamo il peggio perché conoscevamo i personaggi”. Giovanni Giancane e Valentina Piccinonno sono stati ammanettati per sequestro di minore in concorso. Dietro le sbarre avranno molto da chiarire al pm Elsa Valeria M,ignone e agli inquirenti che stanno continuando nelle indagini acquisendo tutte le immagini registrate dalle telecamere del paese per ricostruire ogni movimento dei due, per verificare se il racconto di Giancane sia attendibile , per chiarire in che modo la donna sia arrivata da Monteroni a Lecce con una bimba rapita, senza destare sospetti. E per comprendere il perchè di un gesto tanto sconsiderato.
Senza viaggiare troppo con la fantasia, sembra che la donna avesse, semplicemente , un forte desiderio di maternità , la voglia incontrollabile di diventare madre. Mariella Costantini