La celebrazione della primavera

[Heidi]

Il risveglio della natura, dopo il “buio” dell’inverno, ha affascinato da sempre ogni individuo.
Conquistati dai colori, dalla nuova luce e dal verde intenso delle foglie, molti artisti hanno “celebrato” questo momento come una festa, capace di arricchire l’animo umano di buoni sentimenti. Emblema della primavera è senza dubbio il meraviglioso dipinto di Botticelli, la cui datazione non è del tutto certa, alcuni la collocano tra il 1477 e il 1478, altri nel 1482.

Questa stupenda "Primavera" è conservata a Firenze nella Galleria degli Uffizi.

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Un pittore amante dei fiori, tanto da essere conosciuto come Mario de’ fiori, invece di Mario Nuzzi, vissuto tra il 1603 edil 1673.

Mario de' fiori (Mario Nuzzi) "La Primavera" (1660 circa)

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Pensando alla primavera, come non ricordare gli impressionisti, che esaltando la pittura“en plein air” ci hanno regalato delle tele bellissime, davanti alle quali non si esaurisce mai il piacere di osservarle.

Claude Monet “Printemps” (1886) - Fitzwilliam Museum, Cambridge

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[Betelgeuse]

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[Betelgeuse]

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Sempre di Monet questa splendida tela, piena di luminosità e freschezza primaverile.




"Campi in primavera", Claude Monet, realizzato nel 1887 e custodito nella Staatsgalerie di Stoccarda

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Una curiosità: questo bellissimo dipinto di Monet venne venduto,nel febbraio del 2009, a Londra, dalla casa d’aste Christie’s, per la “modica”somma di 11.4 milioni di sterline.

"Dans la Prairie" di Claude Monet, del 1876

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E dopo le fresche pennellate impressioniste di Monet, una bella "Allegoria della Primavera" di Bartolomeo Guidobono, pittore e sacerdote, vissuto dal 1654 al 1709.

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Delicatissima anche l’immagine "primaverile" di questa giovane donna di Arnold Böcklin.

“Spring evening” di Arnold Böcklin, realizzata nel 1879 e conservata nel Museum of Fine Arts di Budapest.


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Quasi tutte "primaverili" le tele di John William Waterhouse, di origine inglese (1849-1917), che amava dipingere giovani donne, emanatrici di freschezza e fascino.

A song of Springtime – JohnWilliam Waterhouse 1913

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