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  1. #21
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    Predefinito Re: Terminate le comunali la campagna elettorale per le regionali è già cominciata

    Citazione Originariamente Scritto da Flaviogiulio Visualizza Messaggio
    Ma una volta il pd non sosteneva a spada tratta il doppio turno? Come sempre, di fronte alla poltrona, la coerenza diventa un dettaglio. Magari, quando il problema delle divisioni interne torneranno ad avercelo loro, cambieranno di nuovo idea!
    Ricci mi pare che si stia muovendo molto bene (a parte il patrocinio dato alla manifestazione gay di S. Valentino, ma va beh...coi tempi che corrono, a chi si può chiedere di essere "più papista del Papa"?) ma col turno secco credo che il massimo cui possa aspirare sia quello di capo dell'opposizione.
    In effetti proprio oggi i grillini e alcuni militanti di alcune liste civiche hanno dichiarato dche questa settimana presenteranno un ricorso alla magistratura contro la nuova legge elettorale (che secondo loro sarebbe incostituzionale) approvata dal Consiglio regionale umbro chiedendone l'annullamento.

    Ultima modifica di C@scista; 02-03-15 alle 20:29

  2. #22
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    Predefinito Re: Terminate le comunali la campagna elettorale per le regionali è già cominciata

    Claudio Ricci invece nel frattempo è ormai stato accettato come candidato presidente dell'intero centrodestra a parte l'UDC (che non lo appoggia per ostilità contro la Lega grande "sponsor" di Claudio Ricci). Ricci si presenterà quindi alle elezioni appoggiato da due liste civiche (in cui sono candidati molti riciclati provenienti dalla sinistra) da Fratelli D'Italia e alla fine anche dalla recalcitrante Forza italia (che fino all'ultimo ha cercato di evitarlo e sperava in un suo candidato presidente)
    Ultima modifica di C@scista; 11-03-15 alle 18:14

  3. #23
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    Predefinito Terminate le comunali la campagna elettorale per le regionali è già cominciata

    Legge elettorale, il Consiglio approva a maggioranza con tre voti del centrodestra | Umbria Domani

    Con 19 voti favorevoli e 11 contrari il Consiglio regionale ha approvato la nuova legge elettorale al termine di una intensa due giorni di discussione. Un’approvazione che ha visto una maggioranza bipartisan: a favore hanno votato oltre al Pd e ai Socialisti, i consiglieri del centrodestra Monni (Ncd), Modena (FI) e Lignani Marchesan (FdI). Passa l’impianto della proposta presentata dal presidente della commissione Statuto, Andrea Smacchi, che prevede l’abolizione del listino, il collegio unico, il turno unico, la doppia preferenza di genere.
    Ecco le principali caratteristiche della legge così come risulta dopo l’approvazione degli emendamenti relativi, sono: abolizione del listino; turno unico (vince il candidato che ottiene il risultato migliore), collegio unico regionale; doppia preferenza di genere; la coalizione vincente ottiene fino a un massimo di 12 seggi (più il presidente) e i restanti 8 vanno alla minoranza; la lista che ottiene il migliore risultato, tra quelle che appoggiano il presidente eletto, può ottenere fino a un massimo di 10 seggi, i restanti 2 vanno alle liste che ottengono il risultato migliore tra quelle che superano il 2,5 per cento; al candidato presidente “miglior perdente” spetta di diritto un seggio e le liste che lo sostengono rientrano comunque nel riparto degli altri 7 seggi, se hanno superato il 2,5 percento; il numero delle firme per la presentazione delle liste è fissato tra un minimo di 500 e un massimo di 1000. La legge fissa anche una quota massima di spesa elettorale: 100mila euro per i candidati presidenti e 25mila per i candidati consiglieri.
    La cronaca della giornata
    La votazione di oggi si è stata abbastanza complessa. Una sessantina di emendamenti più una quindicina di sub-emendamenti, presentati dal centrodestra che ha cercato di apportare delle modifiche rispetto alla proposta licenziata dalla commissione Statuto per quanto riguarda in particolare la doppia preferenza di genere e il voto disgiunto.
    Dopo il dibattito serrato di ieri, oggi si è andati avanti a oltranza con la votazione. La seduta è cominciata intorno alle 10.30 e poco dopo sospesa per consentire all’assessore Riommi e ai capigruppo di incontrare i sindacati e i lavoratori dell’Isrim di Terni dichiarato fallito.
    Intorno alle 12.45, dopo la conferenza dei capigruppo, è ripresa la seduta con l’approvazione dei primi due articoli della legge. Respinti invece i primi 3 emendamenti all’articolo 3, che proponevano la cancellazione dei commi che prevedono: il turno unico (firmato da Nevi – FI, De Sio – FdI; 17 no, 10 sì, 2 astenuti); l’elezione a consigliere regionale dei candidati alla presidenza sconfitti collegati a liste che abbiano conseguito almeno un seggio (firmato da Monacelli – Udc; 18 no, 6 sì, 4 astenuti); il collegio unico regionale (firmato da Nevi – FI, De Sio – FdI; 18 no, 9 sì, 2 astenuti). Con quest’ultimo emendamento si chiedeva di mantenere due collegi. Alle 13 il consiglio viene sospeso per un’ora. Alla ripresa dei lavori si procede alla votazione sugli emendamenti. Intorno alle 14.45 si affronta il tema del premio di maggioranza.
    Seduta del consiglio regionale interrotta per cinque minuti intorno alle 16,10. Tre esponenti di associazioni civiche e dei Radicali di Perugia che assistevano ai lavori sugli spalti hanno indossato ed esposto delle magliette con la scritta “Furto di democrazia”. E’ stato lo stesso presidente dell’Assemblea, dopo cinque minuti, a convincerli a togliersi le magliette. I lavori sono ripresi e sono stati approvati i primi 6 articoli.
    Tra gli emendamenti presentati, sono stati bocciati quelli di: Cirignoni (misto) che ipotizzava il limite dei due mandati, anche non consecutivi, per i consiglieri regionali; Lignani Marchesani (FdI) che limitava ad uno solo i mandati per i consiglieri regionali; Monacelli (Udc) che prevedeva il ballottaggio se nessuna coalizione raggiunge il 50 percento dei voti. Approvata invece la proposta di modifica (su cui convergevano due emendamenti a firma Nevi, Lignani Marchesani, Monacelli, Mantovani, Monni, De Sio, Modena, Valentino, Rosi e Stufara) che prevede l’elezione a consigliere regionale del candidato presidente collegato a liste o coalizioni che abbiano conseguito almeno un seggio (16 sì, 14 no). Voto favorevole (3 no da Stufara, Goracci e Brutti) anche per l’emendamento Nevi, Lignani Marchesani, Monacelli, Mantovani, Monni, De Sio, Modena, Valentino e Rosi che prevede l’elezione a consigliere regionale, negli 8 seggi riservati alle opposizioni, del candidato presidente della coalizione miglior perdente.
    E proprio quest’ultimo emendamento ha provocato le maggiori polemiche. Dura, su questo punto, la polemica di Damiano Stufara (Prc): “Sembra – ha detto – un ‘Patto del Nazareno’ in salsa umbra. Il seggio attribuito al miglior perdente viene sottratto agli otto che spettano alle liste di opposizione, che pure hanno preso voti. Si tratta di un inciucio che va a modificare l’esito del voto dei cittadini”. Anche per Orfeo Goracci (Comunista umbro), “Si tratta di una regalia, di una maggiore attenzione per un soggetto politico”. “Non si capisce perché – ha osservato Paolo Brutti (Idv) – venga riconosciuto un premio di minoranza alla coalizione migliore sconfitta. In questo modo i voti di una coalizione sconfitta conteranno di più do quelli di un’altra, anch’essa sconfitta, senza un motivo chiaro e senza una soglia minima per conseguire il premio”.
    L’aula ha poi approvato a maggioranza gli ultimi 12 articoli della norma predisposta dalla Commissione Statuto. Tra gli emendamenti presentati, sono stati bocciati quelli presentati dal consigliere Nevi (Forza Italia) sulla parità assoluta di genere nelle liste, sul voto disgiunto, e sulla preferenza unica. Bocciati anche gli emendamenti presentati da Brutti (Idv) sull’introduzione di una soglia minima per assegnare il premio di maggioranza alla lista che ottenga almeno 8 seggi (quindi circa il 36 per cento dei voti) altrimenti i seggi vengono attribuiti su base proporzionale e il presidente eletto va in Consiglio a cercare i voti. Approvati invece l’emendamento presentato da Goracci (Comunista umbro) sull’abbassamento delle firme per la presentazione delle liste portando il numero richiesto ad un minimo di 500 e un massimo di mille (16 si, 15 no, 1 astenuto).
    Approvato anche l’emendamento presentato da Nevi, Modena, Valentino e Rosi (FI), Lignani Marchesani e De Sio (FdI) Monacelli (Udc), Mantovani e Monni (misto Ncd) per la ripartizione dei seggi alle liste collegate fatta sulla base dei voti ottenuti del candidato presidente (30 sì). Approvato anche (27 sì e tre no di Gorccai-Misto/CU, Stufara-Prc/Fds, e Brutti-Idv) l’emendamento che sostituisce totalmente l’articolo 14 della proposta uscita dalla Commissione a firma Nevi e Valentino (FI), Lignani Marchesani (FdI), Monni (misto Ncd), e Monacelli (Udc).
    Il sistema di riparto rimane l’Hagenbach-Bischoff, con 12 seggi assegnati alla maggioranza e 8 all’opposizione, il riparto dei seggi alle liste collegate viene fatta sulla base del risultato ottenuto dal candidato presidente. La novità introdotta e condivisa sta nel fatto che al candidato presidente miglior perdente spetta un seggio di diritto che però non viene scorporato dal riparto delle liste che abbiano preso almeno il 2,5 per cento. Terminata intorno alle 18 la votazione articolo per articolo, il consiglio entra nella fase finale dell’approvazione delle legge con le dichiarazioni di voto.

  4. #24
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    Predefinito Re: Terminate le comunali la campagna elettorale per le regionali è già cominciata

    Nel frattempo una durissima contestazione alla nuova legge elttorale regionale è stata fatta dal Corriere della sera
    "Legge elettorale fatta a misura di Pd». A dirlo con un editoriale che parte dalla prima pagina è il giornalista del Corriere della Sera Giovanni Belardelli, professore di Storia delle dottrine politiche all’Università di Perugia. Nel mirino di Belardelli c’è prima di tutto il premio di maggioranza: «Il 60 per cento dei seggi alla lista vincente, ma senza alcuna soglia minima di voti. Pur sapendo che, dopo la sentenza della Corte costituzionale del 2014 sulla legge elettorale nazionale, un premio di maggioranza che non preveda una soglia è probabilmente incostituzionale». Una «trovata», continua il professore, «imposta dal Pd al consiglio regionale umbro» e che «conferma l’anomalia delle leggi elettorali regionali, in contrasto con l’uniformità di quelle per i Comuni».Una soglia, quella del 60 per cento, «probabilmente incostituzionale» e «di sicuro politicamente indifendibile»; e se è vero che anche altre regioni non hanno previsto una soglia minima, «questo era appunto consentito prima che un anno fa intervenisse la Consulta pronunciandosi sul Porcellum». . Belardelli cita invece come esempio virtuoso (opposto a quello preso dalla nostra regione) il caso della Toscana, che ha votato mesi fa una legge che prevede il ballottaggio nel caso in cui un partito o una coalizione non riesca a conquistare almeno il 40 per cento dei voti.«Perdere fa parte della democrazia. Ma questa possibilità – scrive – è ancora difficile da metabolizzare in una regione in cui la sinistra è abituata a vincere sempre e non ha ancora assorbito il trauma della perdita del Comune di Perugia». Il professore mette nel mirino anche un centrodestra «consociativo» che «dopo essersi opposto» con alcuni suoi esponenti ha detto sì grazie a quello che è stato ribattezzato il «premio di minoranza». Secondo il professore il caso della legge umbra segnala «le difficoltà del nuovo corso renziano» a «separarsi dai vecchi potentati locali, soprattutto se e quando questi si sono proclamati renziani». Da ultimo Belardelli esprime l’auspicio che la legge venga impugnata dal governo (che ha sessanta giorni di tempo per farlo); in caso contrario, «non sarebbe un buon segno».

    il segretario del Pd umbro Giacomo Leonelli risponde al durissimo attacco allalegge elettorale voluta dal suo partito in modo non proprio elegantissimo cercando di mettere in ridicolo il giornalista del Corriere Belardelli: «Come, per cultura, siamo abituati a rispettare i pareri di tutti, a cominciare da quelli di autorevoli costituzionalisti, rispettiamo oggi le opinioni del professor Belardelli, laureato in Lettere e docente di Storia, che dopo essersi speso nella sua carriera nello scrivere riguardo al ventennio, a Mazzini e al Risorgimento oggi si riscopre esperto di diritto costituzionale e leggi elettorali regionali».

    Ultima modifica di C@scista; 11-03-15 alle 17:46

  5. #25
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    Predefinito Re: Terminate le comunali la campagna elettorale per le regionali è già cominciata

    Figuriamoci se il governo la impugnerà... ma non c'è altro modo per arrivare ad una pronuncia della Consulta?

  6. #26
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    Predefinito Re: Terminate le comunali la campagna elettorale per le regionali è già cominciata

    Citazione Originariamente Scritto da Flaviogiulio Visualizza Messaggio
    Figuriamoci se il governo la impugnerà... ma non c'è altro modo per arrivare ad una pronuncia della Consulta?
    L'unico altro modo è se qualche candidato alle regionali facesse ricorso ad un tribunale ordinario contro la legge elettorale regionale per aver violato qualche suo diritto (che ne so la raccolta firme) e il tribunale decidesse di rinviare il caso alla Corte Costituzionale.
    Ma la vedo difficile...
    Per quel che riguarda invece la campagna elettorale appare stavolta molto probabile che la sinistra radicale (Rifondazione Comunista per prima) non appoggerà il PD e che corra da sola con un suo canidato presidente anche se la nuova legge elttorale regionale è fatta apposta per scoraggiare un ipotesi del genere.
    in consiglio regionale Rifondazione e Itaia dei valori che in questa legislatura erano finora alleati del PD hanno infatti rotto con la coalizione votando no al documento di programmazione della giunta regionale di Catiuscia Marini. Va anche detto che l’assessore regionale di Rifondazione comunista Stefano Vinti in seguito a questo ha abbandonato Rifondazione ed pronto a fare una sua lista di sostegno alla presidente Marini.Resta però da decidere chi verrà candidato a presidente dalla sinistra radicaleForse il Professore univeristario Mauro Volpi, o forse Fabio Amato (già responsabile Esteri del Prc) o forse Lucia Maddoli, candidata con l’Altra Europa alle europee.
    Ultima modifica di C@scista; 13-03-15 alle 21:37

  7. #27
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    Predefinito Re: Terminate le comunali la campagna elettorale per le regionali è già cominciata

    Citazione Originariamente Scritto da C@scista Visualizza Messaggio
    L'unico altro modo è se qualche candidato alle regionali facesse ricorso ad un tribunale ordinario contro la legge elettorale regionale per aver violato qualche suo diritto (che ne so la raccolta firme) e il tribunale decidesse di rinviare il caso alla Corte Costituzionale.
    Ma la vedo difficile...
    Per quel che riguarda invece la campagna elettorale appare stavolta molto probabile che la sinistra radicale (Rifondazione Comunista per prima) non appoggerà il PD e che corra da sola con un suo canidato presidente anche se la nuova legge elttorale regionale è fatta apposta per scoraggiare un ipotesi del genere.
    in consiglio regionale Rifondazione e Itaia dei valori che in questa legislatura erano finora alleati del PD hanno infatti rotto con la coalizione votando no al documento di programmazione della giunta regionale di Catiuscia Marini. Va anche detto che l’assessore regionale di Rifondazione comunista Stefano Vinti in seguito a questo ha abbandonato Rifondazione ed pronto a fare una sua lista di sostegno alla presidente Marini.Resta però da decidere chi verrà candidato a presidente dalla sinistra radicaleForse il Professore univeristario Mauro Volpi, o forse Fabio Amato (già responsabile Esteri del Prc) o forse Lucia Maddoli, candidata con l’Altra Europa alle europee.
    E invece contrariamente alle mie previsioni il ricorso contro la legge elettorale regionale è stato presentato per davvero
    A presentare il ricorso è stato, questo lunedì 16 marzo 2015 a Perugia, il "Comitato per la democrazia in Umbria", formato da Radicali, Scelta Civica, Alternativa riformista e Sinistra Capitalista al quale si sono uniti anche l’Altra Umbria, i deputati del M5S e Progetto Terni. A guidare le operazioni è il professor Felice Besostri, avvocato che insieme ad altri colleghi è riuscito a far mandare in soffitta il Porcellum. Il ricorso è stato presentato al Tribunale civile di Perugia ai sensi dell’articolo 702 del Codice di procedura civile, chiedendo quindi la piena tutela di un diritto. Come ha spiegato l’avvocato Giuseppe Pennino, il Comitato punta alla fissazione dell’udienza entro 60 giorni, con la Giunta Regionale che a quel punto avrebbe altri 30 giorni per costituirsi in giudizio e scrivere le proprie deduzioni. Ma cosa potrebbe fare concretamente il Tribunale in questa fase? «Non credo – dice l’avvocato Michele Ricciardi di Scelta civica – che il giudice emetterà subito un provvedimento. Più probabile una sospensione del giudizio con una richiesta alla Corte costituzionale di esprimersi». I tempi quindi sono necessariamente lunghi: «Potremmo fare la fine del Piemonte».
    Ultima modifica di C@scista; 18-03-15 alle 12:56

  8. #28
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    Predefinito Re: Terminate le comunali la campagna elettorale per le regionali è già cominciata

    Citazione Originariamente Scritto da C@scista Visualizza Messaggio
    E invece contrariamente alle mie previsioni il ricorso contro la legge elettorale regionale è stato presentato per davvero
    A presentare il ricorso è stato, questo lunedì 16 marzo 2015 a Perugia, il "Comitato per la democrazia in Umbria", formato da Radicali, Scelta Civica, Alternativa riformista e Sinistra Capitalista al quale si sono uniti anche l’Altra Umbria, i deputati del M5S e Progetto Terni. A guidare le operazioni è il professor Felice Besostri, avvocato che insieme ad altri colleghi è riuscito a far mandare in soffitta il Porcellum. Il ricorso è stato presentato al Tribunale civile di Perugia ai sensi dell’articolo 702 del Codice di procedura civile, chiedendo quindi la piena tutela di un diritto. Come ha spiegato l’avvocato Giuseppe Pennino, il Comitato punta alla fissazione dell’udienza entro 60 giorni, con la Giunta Regionale che a quel punto avrebbe altri 30 giorni per costituirsi in giudizio e scrivere le proprie deduzioni. Ma cosa potrebbe fare concretamente il Tribunale in questa fase? «Non credo – dice l’avvocato Michele Ricciardi di Scelta civica – che il giudice emetterà subito un provvedimento. Più probabile una sospensione del giudizio con una richiesta alla Corte costituzionale di esprimersi». I tempi quindi sono necessariamente lunghi: «Potremmo fare la fine del Piemonte».
    Ho letto di questo ricorso...speriamo bene, ma certo, i tempi saranno inevitabilmente lunghi. Certo, se si fosse evitato di fare una legge che è la brutta copia di una già dichiarata incostituzionale...

  9. #29
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    Predefinito Re: Terminate le comunali la campagna elettorale per le regionali è già cominciata

    Regionali, Salvini in Umbria per Claudio Ricci: «Siamo qua per prenderci l?Umbria e cambiarla» | Umbria24.it

    Tra l'altro ieri pomeriggio Salvini ha inaugurato la nuova sede della lega a Spoleto, in via XXV aprile... la cui vetrina risultava già presa a sassate stamattina. I paladini della democrazia e della tolleranza sanno agire davvero a tempo di record!

    Spoleto, sassate contro la sede della Lega Nord inaugurata da Salvini: vetrata sfondata | Umbria24.it

  10. #30
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    Predefinito Re: Terminate le comunali la campagna elettorale per le regionali è già cominciata

    Per quel che riguarda la sinistra che si trova " a sinistra del PD" contraria alla ricandidatura della Presidente Catiuscia Marini pare che abbiano trovato un candidato presidente loro. "L’Altra Umbria" infatti insieme alla lista civica di ultra sinistra "Possiamo" (esperimento politico che si sta tentando anche in Veneto) sembra infatti intenzionata a candidare la Professoressa di Economia del Welfare a Terni Rita Castellani, con una lunga militanza dentro il Pd (era di area "civatiana") ,partito che ha abbandonato la scorsa settimana in polemica con Renzi (dice che "il jobs act è stata la goccia che fatto traboccare il vaso" facendola decidere a lasciare il PD) e contro la Marini.
    La sinistra "a sinistra del PD" è però spaccata e una parte di SEL guidata da Stefano Vinti appoggia la riicandidatura alla presidenza della regione dell'atuale presidente Catiuscia Marini con la lista " L'Umbria più uguale" lista che viene appoggiata anche dal Sindaco di Gubbio Filippo Stirati (ex piddino in fortissima polemica con il PD eugubino da lui sconfitto alle comunali del 2014 ) e dalla sua lista civica eugubina "liberi e democratici"

    Nel Movimento a 5 Stelle invece oggi c'è stato un sorprendente cambio in corsa sulla candidata alla presidenza grillina (la candidata alla presidenza Laura Alunni era stata scelta mesi fa dalle solite "votazioni on line" dei militanti grillini)
    Il ternano Andrea Liberati, secondo dei votati on line nelle primarie grilline , subentra ora alla perugina Laura Alunni, che ha dovuto lasciare per motivi personali (forse). "Nel salutare tutti gli iscritti al M5S dell’Umbria e nel ringraziarli dell’appoggio accordatole, Laura Alunni a causa di sopraggiunte e imprevedibili situazioni di natura personale e familiare, è costretta suo malgrado, di comune accordo con tutti i candidati della lista che hanno ribadito la fiducia nella sua persona, ad un passaggio di testimone" scrive in una nota il M5S umbro. "Tale decisione condivisa è stata assunta nell'esclusivo interesse del M5S e della lista da presentare alle ormai prossime elezioni regionali. Sarà Andrea Liberati a proseguire il lavoro iniziato da Laura Alunni, come candidato portavoce alla presidenza della Regione Umbria più votato online dopo di lei".
    E' anche vero però che forse alla base della rinuncia non ci sono solo motivi personali dato che fin da quando fu scelta la professoressa perugina come candidata c'erano state durissime polemiche interne ai grillini (Laura Alunni è accusata di avere poca conoscenza dei territori e di impegnarsi poco nella campagna elttorale)tanto che già il mese scorso aveva minacciato di rinunciare a candidarsi.
    Poi naturlamente va anche considerato che i grillini considerano nella loro ideologia il candidato presidente (o il canidato sindaco) un semplice portavoce per cui gli danno un importanza molto relativa rispetto ai partiti tradizionali per cui un cambio in corsa non è per nulla un trauma politica presso il loro elttorato (che ci sarebbe invece stato in un partito come il PD o la Lega o Fratelli d'Italia o anche in una delle liste civiche di Ricci)
    Ultima modifica di C@scista; 17-04-15 alle 11:38

 

 
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