Buonasera,
nei giorni scorsi a nome del centrodestra avevo dichiarato a proposito della celebranda ottava votazione della Corte Costituzionale, nella quale ancora una volta si discute di un posto da magistrato che spetta alle opposizioni nel rispetto della prassi istituzionale:
"Per questo oggi, nuovamente auspichiamo che il Presidente del Senato che dichiara se stesso "oppositore" voti un esponente dell'opposizione alla Corte o getti la maschera e si dichiari di maggioranza, perchè il concomitare di ciò che lascia fare al VicePresMinistro Centrale con i ricorsi che egli stesso firma descrivono continuativamente la realtà di un bugiardo che si dichiara di opposizione mentre agisce da membro di maggioranza, aggredendo l'opposizione.
Dirò di più: Se il Presidente del Senato non procederà a conclamare se stesso come esponente di opposizione votando un giudice di opposizione, noi inizieremo a chiederne le dimissioni per l'appartenenza a quello schieramento che non vanta nessun diritto morale ad occupare quello scranno, poichè è noto che le due camere non sono state entrambe di maggioranza quando noi eravamo al potere, di conseguenza egli è un abusivo."
Oggi noi prendiamo atto che con questo voto, che rompe una teoria di pelose astensioni, il presidente del Senato ha provveduto, sì, a conclamare la sua posizione, ma come esponente di maggioranza! Coerentemente ai ricorsi contro di noi firmati assieme col suo fidato vice, a cui delega tutto, che è attualmente Ministro delle Riforme nel Governo del centrosinistra, assistiamo così alla fine della pantomima di un comunista che proclamava se stesso di opposizione per dire, al nostro indirizzo, che la presidenza del Senato era stata data alle opposizioni.
A fronte di tutto ciò, ricordando che noi avevamo dato la presidenza di una camera, la vicepresidenza dell'altra e due giudici su tre alla opposizione dell'epoca e che nulla di tutto questo abbiamo ricevuto in questa legislatura, chiediamo le dimissioni del presidente del Senato. Egli ha già dimostrato di violare la legge, come una sentenza della Corte Costituzionale ha chiarito, e di essere colluso con la maggioranza. Egli non rappresenta una garanzia, ma un problema ambulante: finchè cammina da presidente egli smentisce la giusta prassi di riconoscimento delle opposizioni. Egli, in breve, deve andarsene. Assieme col vice.
Ronnie
Capogruppo del Centrodestra al Senato