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Ue: flessibilita' non e' piu' tabu' per Merkel (milanofinanza.it)
Giuseppe Turani. Renzi media tra Merkel e Hollande, primo successo nella Ue | Blitz quotidiano
Ma che cosa cambia allora? Quello che c’è di diverso è l’assicurazione che i paesi in difficoltà, con poca ripresa e molta disoccupazione, avranno margini più larghi entro cui muoversi. In una parola: potranno fare più debiti (procurandosi così più soldi) e cercare così di rilanciare le proprie economie.
Questo compromesso è stato trovato perché anche la signora Merkel si è resa conto che l’austerità sta soffocando una parte importante dell’Europa (quella a Sud) e che la situazione potrebbe diventare esplosiva. Oggi gli euroscettici (alla Grillo e Farage, per intenderci) contano quasi niente e non sono in grado di influire sulle scelte europee. Ma, se la crisi dovesse continuare, potrebbero diventare importanti.
Per quello che se ne sa oggi non c’è niente di scritto e non ci sono cifre. Ma ormai anche i tedeschi cominciano a essere preoccupati per la non-ripresa smagliante dell’Europa. Qualche settimana fa hanno dato via libera a Draghi. Adesso si apprestano a dire sì ai socialisti, e così il Vecchio Continente avrà un po’ più di soldi (a debito) da spendere. Speriamo bene.