Non forma contro sostanza, ma causa contro effetto. Tu continui ostinatamente a mostrarmi l'effetto e ritieni che di per se ciò basti ad inquadrare perfettamente la causa che fai risiedere nelle istituzioni liberali. Quando ti chiedo in quali termini istituzionali si esprime questa casa mi rispondi che non è importante perchè la "sostanza" è quella che affermi tu. Quindi ricominciamo:Originariamente Scritto da Ringhio
1) "Lo stato con le sue leggi e la sua Costituzione in apparenza garantisce tutti allo stesso modo, purtroppo la realtà, appunto la sostanza è cosa ben diversa."
La sostanza è ben diversa perchè nella tua concezione fascista dello stato pretenderesti che lo stato imponesse agli insegnanti cosa insegnare e cosa non insegnare tarando perfettamente col bilancino i diversi aspetti della realtà storica da rappresentare. Impossibile per uno stato liberale. Contraddice il principio di libertà di ricerca e di determinazione dell'offerta pedagogica. Se si impone per legge che cosa insegnare e cosa non insegnare si viola la libertà del cittadino di apprendere nei termini e secondo i percorsi a lui più congeniali.
2) "L'informazione pubblica e anche privata sono tarate su un antifascismo viscerale, dogmatico e precostituito."
Sarebbe del tutto inutile per una stato tentare di controllare e influenzare l'informazione pubblica in una società dove le informazioni sono liberamente reperibili da qualsiasi altra fonte. Quindi anche l'informazioni pubblica si muove lungo le diverse correnti delle opinione che agitano il mare magno della dialettica liberale. Le idee fasciste percorrono le stesse correnti di tutte quante le altre opinioni. Se non si affermano come vorresti è perchè non sono sufficientemente forti.
Tantomeno sarebbe possibile controllare l'informazione privata perche si limitarebbe la libertà dei cittadini alla divulgazione delle informazioni nei termini e secondo gli orientamenti a loro più congeniali. Anche qui se l'informazione privata è antifascista significa che le idee fasciste non sono sufficientemente forti da conquistare un pubblico abbastanza vasto.
3) "Tu individui la causa nei singoli, nei gruppi, io individuo la causa chiaramente all'interno delle strutture dello Stato, se non altro mi assolve la sicurezza che lo Stato è la somma dei suoi cittadini, lo so banale ma sinceramente non so in che altro modo potrei farti vedere ciò che hai deciso di non vedere!!!!!!"
Attento alle certezze assolutrici. Non si sa mai chi si cela al di la della grata del confessore. Infatti asserire che lo Stato, in un regime liberale, costituisca la somma dei cittadini significa confonderlo con lo Stato fascista omni comprensivo, organico e totalitario. In un regime liberalo lo Stato non è un moloch invincibile ed esorbitante di fronte al quale i cittadini debbono obbedienza. Lo stato liberale è un mezzo al servizio dei cittadini. Quindi insegnanti e ricercatori non sono lo Stato. Sono rappresentanti dello stato al quale per legge è concessa una discreta libertà di impostazione delle scelte pedagogiche. Quindi se la maestra ti fa cantare "Oh Bella Ciao" al posto di "Faccetta nera" la responsabilità ricade esclusivamente su di lei. E la scelta di cambiare scuola o di elevare protesta ai genitori. Se poi mi parli di cultura antifascista dominante e di società fortemente ideologizzata in senso antifascista, come poteva esserlo negli anni 50 ma non oggi , allora il discorso cambia. Però per favore lasciamo perdere le istituzioni liberali che non c'entrano niente con la questione.
4) "L'Istruzione pubblica soffre della stessa identica patologia cronica! In tutti i suoi gradi, in tutte le sue manifestazioni."
Idem come sopra
5) Per carità, la forma è salva, ma la sostanza??????
L' effetto è quello che hai indicato, ma la causa ????? E' come se tu mi spiegassi che ti sei dato una martellata su un piede e dai la colpa al martello. Quando ti faccio notare che la mano che ha mosso il martello è la tua tu mi rispondi. "Si! Tu badi alla "forma". Ma la sostanza ???? La sostanza è che io ho il piede rotto!!"
Un giorno magari aprirò un thread sulle condizioni di vita durante le "villeggiature" fasciste nelle isole del sud. Ma non oggi. Sul resto che ti posso dire. Il tuo è un atteggiamento encomiabile. Sicuramente più encomiabile di quando reclami un intervento dello stato su di una questione verso la quale lo stato non deve avere alcuna influenza ovvero l'informazione.Originariamente Scritto da Ringhio
Tre su Tre "effetti" di cui ancora non hai saputo precisare la causa se non balbettando qualche fantomatico subdolo intervento dello stato del quale però non sai indicare ne i termini, ne precisamente gli agenti coinvolti, ne gli strumenti. Parli di "modus operandi". Come si esplica ? Con quali azioni precise ? Con quali interventi? Chi li compie ? La Presidenza Del Consiglio, il Parlamento, la Magistratura ? Quale organo dello stato e COME.Originariamente Scritto da Ringhio
Plagiati! Ecco l'antico vecchi letit-motive del lavaggio del cervello nei confronti del povero cittadino-automa che ubbidisce ai comandi tramite stimoli subliminali. Mi viene in mente quel vecchio film di Woody Allen "La maledizione dello scorpione di Jada".Originariamente Scritto da Ringhio
Plagiata come ? Da chi ? Dallo stato ? Come ? Ipnosi? Riprogrammazione neuronale? Stai forse affermando che siccome l'offerta pubblica e privata è antifascista allora il pubblico ne è plagiato. C'è una soluzione molto semplice. Smettere di guardare la televisione e comprarsi un buon libro o leggersi un articolo su internte. Di www.il duce.it ce ne sono a bizzeffe e sono del tutto liberi di riproporre un punto di vista alternativo a quello antifascista. Se poi pretendi che i discorsi di fine anno del Presidente Della Repubblica siano infarciti di "eia eia alalà" allora le tue pretese sono del tutto assurde.