Ansa POL 27/06/2014 PIR CITY -
Alla terza votazione del senato per elggere il presidente dell'assemblea a sorpresa quasi tutte le forze politiche convergono sulla candidatura del senatore comunista Thomas Lenin appoggiato dal BNP come presidente di garanzia di tutte le opposizioni
Dopo un durissimo braccio di ferro durato per due votazioni di seguito al senato tra la maggioranza (repubblicani, partito del progresso e partito socialdemocratico dei lavoratori) che voleva la presidenza del Senato per il repubblicano Centrale e la quasi totalità delle opposizioni (Partito Cristiano delle Famiglie, Forza Delle Libertà , Progetto Liberale , Partito comunista e Britney Party) che preferivano una presidenza di garanzia per le minoranze alla terza votazione del senato è finalmente arrivata una svolta. A sorpresa quasi tutte le forze politiche (tranne Pol a 5 Stelle che ha votato per Centrale) convergono con il loro voto sulla candidatura del senatore comunista Thomas Lenin candidato dal BNP come presidente di garanzia di tutte le opposizioni
Di fronte all'ormai insperata svolta politica del senato il membro del comitato centrale del PCF Cascista dichiara alla stampa: " Di fatto al Senato siamo già arrivati all'elezione del senatore Thomas Lenin (anche se formalmente l'elezione terminerà solo domani alle ore 22) ed era un elezione assolutamente non scontata.Trovo estremamente positivo che si sia riuscito a sorpresa ad arrivare almeno in un ramo del parlamento ad un elezione condivisa e trasversale allargata anche al BNP e al partito comunista oltre alla maggioranza e ai partiti di opposizione del centrodestra.Vedo poi con piacere che anche i repubblicani hanno finalmente mostrato un po di saggezza rinunciando alle loro pretese sulla presidenza del senato smettendo di seguiire i massimalismi di Laico
E' una vittoria politica di tutto il forum"
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