Ultima modifica di Pestis nigra; 26-06-14 alle 14:19
Religione per noi significa la dottrina (...) dell'allevamento che renda possibili le anime superiori a spese di quelle inferiori.
Religion bedeutet uns die Lehre von (...) der Züchtung und Ermöglichung der höheren Seelen auf Unkosten der niederen.
Amico inimicoque bonum semper praebe consilium, quia amicus accepit, inimicus spernit
All'amico e al nemico dà sempre buoni consigli, perchè l'amico li accetta il nemico li rifiuta
Ma io non miravo a te personalmente....ma alla tua ideologia e propensione berluskoniana, che è diverso profondamente diverso...molti qui dentro ci rinunciano.. quando vengono messi all'angolo...e se provocati si scoprono...ecco tutto qui...e non mi dire che non è vero...amen
sprezzante del pericolo il pregiudicato Sallusti titola così.
"L’orgoglio di avere il lettore come padrone"
http://www.ilgiornale.it/news/cronac...e-1031499.html
il titolo più ridicolo della storia del giornalismo mondiale.
o forse lettore ė diventato sinonimo di nano?
Ultima modifica di LiberoCittadino; 26-06-14 alle 21:45
"True terror is to wake up one morning and discover that your high school class is running the country"
Per dirla con Eco " mundus senescit" - e dei nanerottoli deformi tengono la.scena, un tempo calcata da uomini con la schiena dritta
Io trovavo le opinioni di montanelli a volte stupide, pero' NON si vendeva
Sallusti e' un homunculus, al confronto
Il giornale di Montanelli fu un caso pressoché unico di bel giornalismo, coraggioso, onesto. Gli articoli di fondo del grande direttore e le stilettate che lanciava dai suoi "controcorrente" costituiscono un esempio insuperabile di scrittura schietta efficace e comprensibile. In un epoca di statalismo imperante, di eskimi in redazione e derive marxiste, il quotidiano si erse a difensore delle idee liberali e di quella destra minoritaria legata indissolubilmente ai valori democratici, al senso dello stato e all'amor di patria. Infatti all'epoca si rischiavano un paio di pistolettate nelle gambe se ti vedevano con il Giornale tra le mani quelli di Lotta Continua. Ha sempre criticato il potere nonostante avesse votato DC turandosi il naso e in pura funzione anticomunista. Celebre la sua ironia su De Mita che fu definito non ricordo da chi, il più grande intellettuale della Magna Grecia. Sono d'accordo, scrisse Indro, ma c'è qualcosa di troppo: la Grecia.
Tenetevi gli Ostellino, i Battista e i Panebianco.
Quelli de (l'attuale) Giornale e Libero manco li nomino, che mi verrebbe il vòmito ...