La Bundesbank si arrende alla Fed: l’oro tedesco non potrà tornare in Germania

[Immanuel]

St'oro esiste solo su carta da molto tempo.

[TEBELARUS]

no, cari tedeschi, l'oro VE L'HANNO RUBATO. E finchè non cacciate a calci nel culo gli yankee dalle basi nel vostro paese, non lo rivedrete più, perchè siete una colonia.

Il grosso comanda e il piccolo subisce, funziona così il mondo reale, è ora che gli europei si sveglino dai sogni sciocchi.

Solo gli Stati Uniti d'Europa potrebbero fare la voce grossa contro il governo americano.

Quando avremo fatto gli Stati Uniti d'Europa ci costruiamo una Fort Knox a Berlino, ancora più grande e sicura della Fort Knox americana, e ci mettiamo tutto l'oro d'Europa.

[MaIn]

pure l'Italia dovrebbe chiedere un rientro graduale dell'oro.
senza polemica e accontendosi di poco (che è meglio di nulla)
tanto abbiamo ora in sovrabbondanza rispetto agli altri Paesi

[MaIn]

Ora Sappiamo Dove è L'Oro della Banca d'Italia (Grazie all'M5S) - Rischio Calcolato

L'oro italiano depositato a Fort Knox? Gli Usa potrebbero averlo ceduto | IL PRIMATO NAZIONALE

L'oro è degli italiani

leggo che l'abbiamo anche nei forzieri inglesi e svizzeri.
beh da quelli inglesi si potrebbe richiedere in tempi rapidi.

[Amati75]

La Bundesbank si arrende alla Fed: l?oro tedesco non potrà tornare in Germania - Economia - Investireoggi.it
La Bundesbank si arrende alla Fed: l’oro tedesco non potrà tornare in Germania

Pubblicato il 12 febbraio 2014, ore 11:21. Ultimo aggiornamento 12 febbraio 2014 , ore 11:22
La Bundesbank ammette che probabilmente l'oro tedesco non potrà essere rimpatriato dagli USA. Polemiche sul caso.

2 Commenti

PER APPROFONDIRE: banca centrale americanabanca centrale tedescaforzieri fort knoxJens Weidmannoro federal reserveoro tedescorimpatrio oro tedesco

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Oro #



Clamorosa resa del governatore della Bundesbank, Jens Weidmann, sulla questione del rimpatrio dell’oro tedesco, depositato ad oggi in grossa parte nei forzieri di Fort Knox della Federal Reserve. Per la prima volta, Weidmann ha ammesso che esiste la possibilità concreta che i lingotti non tornino in patria o quanto meno, non nei tempi previsti.
Era stato lo stesso numero uno della banca centrale tedesca a chiedere, nell’ottobre del 2012, che la Germania tornasse in possesso “fisico” di tutte le 3.400 tonnellate di oro registrate come riserva. Di queste, però, più dei due terzi si trovano all’estero, essendo state prese in custodia dall’America, la Francia e la Gran Bretagna, subito dopo la Seconda Guerra Mondiale, per timore che a causa di una possibile occupazione russa i lingotti cadessero nelle mani di Mosca.
L’obiettivo minimo per il 2013 era il rimpatrio di almeno 50 tonnellate, ma ne sono giunte a destinazione appena 37, di cui soltanto 5 dalla Federal Reserve. Quasi la totalità dei lingotti, infatti, è stato spedito dalla Banca di Francia. L’obiettivo di rimpatriare entro il 2020 300 tonnellate da New York e altre 374 da Parigi (già 150 dalla Fed entro il 2015) non sembra più alla portata.
Naturale che in Germania sia esplosa la polemica, con il deputato conservatore bavarese, Peter Gauweiler, che ritiene che ormai sia chiaro che l’oro non è più fisicamente disponibile.
La stampa, i politici e l’opinione pubblica in Germania s’interrogano su che fine abbia fatto: se l’oro sia stato concesso in leasing, peggio ancora venduto.
Tuttavia, che l’oro tedesco sia presente o meno fisicamente nei forzieri americani non è in sé importante, perché continuerà ad assolvere ugualmente la sua funzione di garanzia per le operazioni intraprese dalla Bundesbank e comparirà lo stesso come capitale nei registri della banca centrale tedesca. Solo nel caso servisse da impiego “fisico”, il problema si porrebbe realmente. Ma non è questo il caso.
Di certo, l’episodio getta un’ombra lunga sulla credibilità della Fed, perché difficilmente si potrà ritenere d’ora in poi che la banca centrale americana disponga in effetti delle circa 8.500 tonnellate di oro registrate ufficialmente. L’importante è che stiano tutti zitti e fingano di non sapere quello che tutti sappiamo da tempo.

Mah… a me basta leggere questa frase:

"depositato ad oggi in grossa parte nei forzieri di Fort Knox della Federal Reserve."

Per capire che e' il solito articolo farlocco scritto da chi si informa superficialmente, o che prende a casaccio articoli sparsi in giro e prendendoli per buoni senza prima controllare (ahhh non e' che perché' ci sia scritto si Internet, automaticamente lo rende vero eh…)

Qualsialsi persona che sia realmente a conoscenza di queste dinamiche dovrebbe sapere che Fort Knox centra un cacchio con l' oro che la Fed detiene per conto terzi.

A Fort Know sono detenute le riserve USA, parte di esse.

Le riserve auree Tedesche sono detenute nei sotterranei della Fed a NY…. e proprio la Banca Centrale Tedesca su insistenza dei politici Tedeschi ha effettuato controlli FISICI sulle proprie riserve detenute a NY….


Non a caso…intervista riportata dal sito della Banca Centrale Tedesca (riporto spezzoni rilevanti nel contesto, per gli altri, il link):

In October 2012, you promised the German Bundestag that you would transfer a total of 150 tonnes of gold from New York to Frankfurt by 2015.In January 2013, you extended the time frame to 2020 and increased the amount to 300 tonnes. What time frame are you looking at now?
The plans are not contradictory. We specified our initial target in October 2012. In January 2013, we then presented a new gold storage plan and specified a new target that is considerably higher than the first. Instead of only 150 tonnes, we are now transferring 300 tonnes of gold from New York to Germany.
So both targets still apply?
We now consider ourselves bound to the new gold storage plan. But the three years have not yet passed. We shall wait and see. We are on the right track in any case.
But the members of the German Bundestag have acted on the assumption of the initial promise.The second has got a more long-term oriented time frame. Was your initial promise overly ambitious? In the first year, you only returned five tonnes from the USA.
It is not a question of “returning”. The gold is being transferred to Germany for the first time. Until 1998, only 2% of our gold, or thereabouts, was stored in Germany. In the first year, we transported five tonnes from New York. This year, we will transfer 30 to 50 tonnes, or perhaps even more, from New York to Frankfurt. And there is still next year to come.
Does that mean that the target of 150 tonnes is still attainable?
Since we are in the midst of an ongoing process, I would like you to ask me the question again in two years’ time. In any case, we will store half of the German gold reserves in Germany by 2020 at the latest.
Why are you content with such a low target for this year?Is the programme still experiencing teething problems in its second year?
No, it is not. We have planned the timing of the transfers in such a way as to ensure that 300 tonnes are transferred from New York to Germany by 2020 at the latest.


There are these rumours that either the gold in New York is no longer there or you do not have unrestricted access to it.Why have you not called in auditors or other externals to oversee the transfers in response to such rumours?
It astounds me that Handelsblatt pays any attention to such absurd rumours. I was in New York myself in June 2012 with the colleagues responsible for managing the gold reserves and saw for myself how our money is stored in the vault there. The Americans have never stonewalled or hindered us in any way. On the contrary, their cooperation has been most constructive in every respect. Our internal audit team was present last year during the on-site removal of gold bars and closely monitored everything. The smelting process is also being monitored by independent experts.
Does this also apply to opportunities to inspect the stocks?You said a year ago that discussions on the matter with the Federal Reserve Bank of New York were making good progress.
That is correct. We have enjoyed an excellent relationship of trust with the New York Fed for many decades. As regards the details of the contracts, however, we are bound by confidentiality which we cannot unilaterally break. From my visit to New York, I can tell you that a number of bars selected by us were removed, inspected and reweighed even while I was there. The inspections conducted by our internal audit team, during which an external auditor was also present, were also completed to our utmost satisfaction.
Was an external auditor present during your visit to the New York Fed gold storage facility in June 2012?
No, not during my visit. However, an external auditor was present for part of the time during the internal audit team’s inspection of stocks.
Did the gold from New York have to be melted down immediately?
The gold was removed from the vault in the presence of the internal audit team and transported to Europe. Only once the gold had arrived in Europe was it melted down and brought to the current bar standard. Some of the bars in our stocks in New York were produced before the Second World War. It was confirmed after the melting process, as anticipated, that these bars were absolutely fine.
The Federal Court of Auditors (FCA) sparked the debate by calling for an inspection of Germany’s gold holdings abroad.When you announced in October 2012 that part of the holdings were to be transferred to Germany, the FCA responded that this was a first step, but not a comprehensive procedure. Is the FCA now satisfied?
The FCA never demanded that the Bundesbank transfer gold to Germany. It was more concerned with extending its rights with regard to inspecting gold reserves abroad. The Bundesbank’s internal audit department now has rights it never used to have. The Budget Committee has acknowledged the FCA’s report, which concludes this discussion. Incidentally, the FCA examined the Bundesbank’s annual accounts for 2012 and found no irregularities.
The FCA claims it has no knowledge of newly agreed audit rights.
The FCA has access to all information at all times. I am sure the President of the FCA will be able to confirm this for you.


Deutsche Bundesbank - Interviews - Half of German gold reserves will be stored in Germany by 2020



Capisco che nei siti che diretta o indirettamente, sono interessati nel mercato dell' oro (o chi li vi scrive), sia meglio fare articoli fantasiosi e mal riportati (questo poi…. con Fort Know l'ha reso piuttosto evidente che l' ha scritto si nota che neanche s'e' preso la briga di cercar su google per meno di 5 min ), specialmente quelli "alternativi" che sono una matassa di bufale mal ragionate e peggio riportate, ma appunto, queste sono notizie di pubblico dominio da oramai anni… ovvero, da quando questa "storia" ha avuto inizio.

La Banca Centrale Tedesca e' stata chiara sin dall' inizio sia sulle tempistiche, sia sulle difficoltà logistiche sia sul fatto che periodicamente controlla le sue riserve a NY, FISICAMENTE…

[Amati75]

C'è da chiedersi a questo punto se l'articolo iniziale fosse realmente teso a tranquillizzare l'opinione pubblica (francamente non mi sembra fosse molto utile a questo riguardo, specialmente quella degli investitori) o al contrario avesse lo scopo di gettare altra benzina sul fuoco.

L'articolo iniziale e' un insieme di "notizie" prese da siti "alternativi" mal riportate ed ancora peggio presentate.

[Amati75]

Per certo, questo sarebbe l' articolo di Bloomberg "incriminato":

German Gold Stays in New York in Rebuff to Euro Doubters - Bloomberg

Che non vedo cosa abbia di "incriminato" dato che i funzionari della Bundesbank li intervistati in pratica ripetono le stesse identiche cose che stanno dicendo da due e passa anni… solo ora le hanno capite gli "alternativi"… lenti di comprendonio…?

The Bundesbank, Germany’s central bank, sent a delegation to the New York Fed’s vault in 2012 for spot checks on the hoard. As the gold’s guardian, the Frankfurt-based Bundesbank is obliged to ensure its safety. It says it’s sensible to store part of the reserves outside the country so they can be swapped more easily for foreign currency in an emergency.

...

"“The Bundesbank never doubted the integrity of the foreign gold-storage sites,” Carl-Ludwig Thiele, the bank’s council member for payments and settlements, said in an interview on May 23. “We were able to see everything we wanted to see in New York. As far as we’re concerned, there are no more open issues.”

[Gianky]

Il grosso comanda e il piccolo subisce, funziona così il mondo reale, è ora che gli europei si sveglino dai sogni sciocchi.

Solo gli Stati Uniti d'Europa potrebbero fare la voce grossa contro il governo americano.

Quando avremo fatto gli Stati Uniti d'Europa ci costruiamo una Fort Knox a Berlino, ancora più grande e sicura della Fort Knox americana, e ci mettiamo tutto l'oro d'Europa.

Prima dovresti far sgomberare le decine di basi americane che hai in Europa e ricordati che gli yankee hanno le bombe atomiche e contano le bombe, eccome se contano..................

[Amati75]

Prima dovresti far sgomberare le decine di basi americane che hai in Europa e ricordati che gli yankee hanno le bombe atomiche e contano le bombe, eccome se contano..................

La Francia espulse le basi USA e NATO dal
proprio territorio prima di avere la force de frappe.
Lo fece allora, figurarsi se non lo potrebbe fare oggi che ha la force de frappe, così come le atomiche le ha anche la GB.

Le Filippine espulsero le basi USA nel 1992 ( che poi oggi hanno richiesto ), non mi risultano funghi atomici a Manila.


L Iraq, con le truppe USA in casa ha deciso di non firmare il trattato per la presenza di truppe USA (oggi magari Maliki avrebbe preferito di di averlo firmato), e quella erano già li, non mi risulta che lo abbiano obbligato a firmare.

Stando al Trattato Nato così come per la presenza di truppe USA nei vari paesi, per l espulsione di tali forze il paese ospitante deve dare una notifica di un anno.

[deepak]

Amati basta con le cazzate e sii un po' più concreto, se questo oro c'è, perchè non è in viaggio su una grossa nave con destinazione la Germania?