La Stampa - Il Censis: ?Meno si studia, più si lavora?
Il Censis: “Meno si studia, più si lavora”
Il rapporto presentato questa mattina: “La scuola è percepita non solo come incapace di attivare un ascensore sociale, ma addirittura come inutile”. E i numeri lo confermano: solo il 16,4% di chi ha studiato ha fatto un salto di qualità rispetto alla condizione della sua famiglia, mentre il 29,5% è addirittura sceso al di sotto di quel livello
ROMA
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«Tu pensa a studiare, che poi vedrai …», raccomandavano, un tempo, i genitori e i nonni, sapendo di essere facili profeti: studiare equivaleva non solo a trovare un lavoro certo, ma anche a risalire la scala sociale. Bene (anzi, male): non è più così, e questo – forse – si cominciava a capire da tempo. Ciò che invece stamattina il Censis ha spiegato, illustrando una sua apposita ricerca, è che la scuola è percepita non solo come incapace di attivare un ascensore sociale, ma addirittura come inutile: si lavora o non si lavora indipendentemente da quanto si è studiato. Anzi: meno hai studiato più hai possibilità di lavorare. E i numeri – purtroppo – avvalorano questa percezione.