il 18 politico non esiste.
la cazzata è adeguare il sistema dell'istruzione ad una piccola minoranza. in realtà è corretto che le persone particolarmente dotate possano abbreviare il percorso di studi, ma qui è solo una questione di permettere loro di superare determinati esami anche senza avere fatto tutto il percorso preparatorio: se sono capaci, ben venga.
ma l'istruzione è fatta per tutti, quindi deve prevedere un percorso graduale.
Secondo me il vero problema del sistema scolastico italiano è quella stupida distinzione fra gli indirizzi dei licei - classico, scientifico e psicopedagogico.
E' una distinzione che non ha assolutamente nessuna utilità.
Le Superiori dovrebbero essere divise fra un unico Liceo con indirizzo generico e i vari istituti professionali (per questi invece sì, le distinzioni fra gli indirizzi sono necessari, ma per i Licei non hanno ragione di esistere).
Mi pare che anche in Germania i Licei abbiano un unico indirizzo didattico.
Ultima modifica di - SAVONAROLA -; 29-06-14 alle 17:14
mantenere l'attuale durata dei cicli scolastici elementare, media e superiore (al limite anticipare da a 6 a 5 anni l'ingresso a scuola)
dopodichè rendere effettivamente possibile in qualunque corso di laurea il completamento del percorso di studi in 3 o 5 anni (eliminare esami propedeutici inutili creati solo per elargire poltrone, e qualsiasi programma basato sull'apprendimento mnemonico anzichè sull'intelligenza e l'applicazione pratica)
Comunque il problema non è l'età a cui si esce (tra l'altro uscire più tardi fa comodo anche a mantenere migliori le statistiche sui disoccupati) ma il livello di conoscenza che ti da questa scuola. Le università vengono premiate in base al numero di laureati che cacciano e per questo costringono i professori a regalare gli esami...
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