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  1. #1
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    Predefinito Nietzsche, nietzschismi e varie interpretazioni

    se vi va potremmo utilizzare questo topic per parlare della figura del grande filosofo, forse quello che piu' ha subito riletture e interpretazioni nella storia.
    Personalmente, mi sento piu' incline a ritenere interessante l'interpretazione che di N. ne hanno dato pensatori come Deleuze e Focault, cioè di un anti-Hegel
    Naturalmente il superuomo è l'elemento filosofico che più ha subito riletture e distorsioni, interessante è l'analisi che ne fornisce il filosofo francese michel onfray, che in alcune sue opere parla di un Nietzsche diverso dall'interpretazione non solo filosofica, ma anche politica, che anticipa tesi reazionarie e suprematiste, quanto piuttosto di un N. legato alla tradizione materialista, contrario alle superstizioni e ai contromondi, volto al superamento di sè e quindi all'accesso alla Vita intesa come espansione e potenza dell'io lontana dal dominio
    ovviamente mi aspetto la discordanza dei fan del nietzsche "losurdiano".
    Ultima modifica di Lèon Kochnitzky; 30-06-14 alle 19:32
    "Sono contro tutti i sistemi, il più accettabile è quello di non averne nessuno"
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  2. #2
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    Predefinito Re: Nietzsche, nietzschismi e varie interpretazioni

    il Nietzsche losurdiano mi manca. in che consiste

  3. #3
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  4. #4
    Il Sogno Di Una Cosa
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    Predefinito Re: Nietzsche, nietzschismi e varie interpretazioni

    Citazione Originariamente Scritto da Artaud Visualizza Messaggio
    se vi va potremmo utilizzare questo topic per parlare della figura del grande filosofo, forse quello che piu' ha subito riletture e interpretazioni nella storia.
    Personalmente, mi sento piu' incline a ritenere interessante l'interpretazione che di N. ne hanno dato pensatori come Deleuze e Focault, cioè di un anti-Hegel
    Naturalmente il superuomo è l'elemento filosofico che più ha subito riletture e distorsioni, interessante è l'analisi che ne fornisce il filosofo francese michel onfray, che in alcune sue opere parla di un Nietzsche diverso dall'interpretazione non solo filosofica, ma anche politica, che anticipa tesi reazionarie e suprematiste, quanto piuttosto di un N. legato alla tradizione materialista, contrario alle superstizioni e ai contromondi, volto al superamento di sè e quindi all'accesso alla Vita intesa come espansione e potenza dell'io lontana dal dominio
    ovviamente mi aspetto la discordanza dei fan del nietzsche "losurdiano".
    vabbè tanto se non ci sono superstizioni ad ammanettare l'agire non è detto che il potenziamento dell'io vada per forza in direzioni innocue per gli altri uomini

  5. #5
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    Predefinito Re: Nietzsche, nietzschismi e varie interpretazioni

    Citazione Originariamente Scritto da Troll Visualizza Messaggio
    vabbè tanto se non ci sono superstizioni ad ammanettare l'agire non è detto che il potenziamento dell'io vada per forza in direzioni innocue per gli altri uomini
    non è detto, ma in nessuna opera di Nietzsche, de facto, è specificato che l'uomo debba sottomettere altri uomini. Di certo, la tesi del superuomo (così come, eroneamente, è stata anche intepretata da D'Annunzio e Rilke) non coincide con questa idea. Senza le falsificazioni della sorella avremmo magari avuto un'altra rilettura.
    Ultima modifica di Lèon Kochnitzky; 18-07-14 alle 13:10
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  6. #6
    Il Sogno Di Una Cosa
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    Predefinito Re: Nietzsche, nietzschismi e varie interpretazioni

    Citazione Originariamente Scritto da Artaud Visualizza Messaggio
    non è detto, ma in nessuna opera di Nietzsche, de facto, è specificato che l'uomo debba sottomettere altri uomini. Di certo, la tesi del superuomo (così come, eroneamente, è stata anche intepretata da D'Annunzio e Rilke) non coincide con questa idea. Senza le falsificazioni della sorella avremmo magari avuto un'altra rilettura.
    in realtà non nella "Volontà di potenza" riassemblata dalla sorella ma in testi precedenti come "Al di là del bene e del male", "Genealogia della morale" e "L'Anticristo" si trovano le enunciazioni più esplicite; due esempi fra i molti riscontrabili nel primo dei testi citati sono questi (la lista sarebbe molto più lunga e richiederebbe soltanto tempo e pazienza per ricoprire pagine e pagine):

    « Ogni elevazione del tipo “uomo” è stata, fino a oggi, opera di una società aristocratica – e cosí continuerà sempre a essere: di una società, cioè, che crede in una lunga scala gerarchica e in una differenziazione di valore tra uomo e uomo, e che in un certo senso ha bisogno della schiavitú. Senza il pathos della distanza, cosí come nasce dalla incarnata diversità delle classi, dalla costante ampiezza e altezza di sguardo con cui la casta dominante considera sudditi e strumenti, nonché dal suo altrettanto costante esercizio nell’obbedire e nel comandare, nel tenere in basso e a distanza, senza questo pathos non potrebbe neppure nascere quel desiderio di un sempre nuovo accrescersi della distanza all’interno dell’anima stessa, la elaborazione di condizioni sempre piú elevate, piú rare, piú lontane, piú cariche di tensione, piú vaste, insomma l’innalzamento appunto del tipo “uomo”, l’assiduo “autosuperamento dell’uomo”, per prendere una formula morale in un senso sovramorale. »

    « Ma l'essenziale di una buona e sana aristocrazia è che essa si senta non funzione (che sia della monarchia o della collettività) bensi il senso e la suprema giustificazione di essa - che accolga perciò con tranquilla coscienza il sacrificio di tutta una quantità di esseri umani che per amor suo devono essere spinti in basso e ridotti a uomini incompleti, a schiavi e strumenti. »

    in una maniera abbastanza contraddittoria o al più deliberatamente ironica Nietzsche insiste a impiegare termini come "superiore" e "sano", quando il suo vangelo emancipatore ci mostra la futilità dei tentativi di gerarchizzare concetti e valori in senso normativo: dopo Nietzsche diventa perfettamente ridicolo rinfacciare "malvagità" o "volgarità" a chicchessia, per cui se anche Nietzsche soggettivamente si opponesse alle logiche della sopraffazione e della riduzione dell'altro uomo a strumento dei propri scopi dopo di lui è venuto a mancare qualsiasi solido terreno con cui la preminenza del bene sul male, della bontà sulla crudeltà veniva precedentemente fatta valere
    Ultima modifica di Troll; 18-07-14 alle 16:04

  7. #7
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    Predefinito Re: Nietzsche, nietzschismi e varie interpretazioni

    Tommaso si augura che non dalle esortazioni morali ma dalle condizioni materiali emerga una nuova costrizione mentale a esercitare le logiche della solidarietà e della condivisione: questo è un modo altrettanto risolutivo di azzerare il valore di ogni appello prescrittivo ("perdonami se non ti assecondo ma il mio agire riflette uno stato di cose esterno alla mia soggettività nient'affatto autonoma; prova a ripassare quando le condizioni obiettive avranno eventualmente mutato il nostro essere sociale")
    Ultima modifica di Troll; 18-07-14 alle 16:11

  8. #8
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    Predefinito Re: Nietzsche, nietzschismi e varie interpretazioni

    Citazione Originariamente Scritto da Troll Visualizza Messaggio
    in realtà non nella "Volontà di potenza" riassemblata dalla sorella ma in testi precedenti come "Al di là del bene e del male", "Genealogia della morale" e "L'Anticristo" si trovano le enunciazioni più esplicite; due esempi fra i molti riscontrabili nel primo dei testi citati sono questi (la lista sarebbe molto più lunga e richiederebbe soltanto tempo e pazienza per ricoprire pagine e pagine):

    « Ogni elevazione del tipo “uomo” è stata, fino a oggi, opera di una società aristocratica – e cosí continuerà sempre a essere: di una società, cioè, che crede in una lunga scala gerarchica e in una differenziazione di valore tra uomo e uomo, e che in un certo senso ha bisogno della schiavitú. Senza il pathos della distanza, cosí come nasce dalla incarnata diversità delle classi, dalla costante ampiezza e altezza di sguardo con cui la casta dominante considera sudditi e strumenti, nonché dal suo altrettanto costante esercizio nell’obbedire e nel comandare, nel tenere in basso e a distanza, senza questo pathos non potrebbe neppure nascere quel desiderio di un sempre nuovo accrescersi della distanza all’interno dell’anima stessa, la elaborazione di condizioni sempre piú elevate, piú rare, piú lontane, piú cariche di tensione, piú vaste, insomma l’innalzamento appunto del tipo “uomo”, l’assiduo “autosuperamento dell’uomo”, per prendere una formula morale in un senso sovramorale. »

    « Ma l'essenziale di una buona e sana aristocrazia è che essa si senta non funzione (che sia della monarchia o della collettività) bensi il senso e la suprema giustificazione di essa - che accolga perciò con tranquilla coscienza il sacrificio di tutta una quantità di esseri umani che per amor suo devono essere spinti in basso e ridotti a uomini incompleti, a schiavi e strumenti. »

    in una maniera abbastanza contraddittoria o al più deliberatamente ironica Nietzsche insiste a impiegare termini come "superiore" e "sano", quando il suo vangelo emancipatore ci mostra la futilità dei tentativi di gerarchizzare concetti e valori in senso normativo: dopo Nietzsche diventa perfettamente ridicolo rinfacciare "malvagità" o "volgarità" a chicchessia, per cui se anche Nietzsche soggettivamente si opponesse alle logiche della sopraffazione e della riduzione dell'altro uomo a strumento dei propri scopi dopo di lui è venuto a mancare qualsiasi solido terreno con cui la preminenmoza del bene sul male, della bontà sulla crudeltà veniva precedentemente fatta valere
    Da che libro è tratto e da chi è tradotto?
    Ultima modifica di Lèon Kochnitzky; 20-07-14 alle 22:06
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  9. #9
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    Predefinito Re: Nietzsche, nietzschismi e varie interpretazioni

    Citazione Originariamente Scritto da Artaud Visualizza Messaggio
    Da che libro è tratto e da chi è tradotto?
    i passi sopracitati erano da "Al di là del bene e del male"

    "Jede Erhöhung des Typus »Mensch« war bisher das Werk einer aristokratischen Gesellschaft - und so wird es immer wieder sein: als einer Gesellschaft, welche an eine lange Leiter der Rangordnung und Wertverschiedenheit von Mensch und Mensch glaubt und Sklaverei in irgendeinem Sinne nötig hat. Ohne das Pathos der Distanz, wie es aus dem eingefleischten Unterschied der Stände, aus dem beständigen Ausblick und Herabblick der herrschenden Kaste auf Untertänige und Werkzeuge und aus ihrer ebenso beständigen Übung im Gehorchen und Befehlen, Nieder - und Fernhalten erwächst, könnte auch jenes andre geheimnisvollere Pathos gar nicht erwachsen, jenes Verlangen nach immer neuer Distanz-Erweiterung innerhalb der Seele selbst, die Herausbildung immer höherer, seltenerer, fernerer, weitgespannterer, umfänglicherer Zustände, kurz eben die Erhöhung des Typus »Mensch«, die fortgesetzte »Selbst-Überwindung des Menschen«, um eine moralische Formel in einem übermoralischen Sinne zu nehmen." (paragrafo 257)

    "Das Wesentliche an einer guten und gesunden Aristokratie ist aber, daß sie sich nicht als Funktion (sei es des Königtums, sei es des Gemeinwesens), sondern als dessen Sinn und höchste Rechtfertigung fühlt - daß sie deshalb mit gutem Gewissen das Opfer einer Unzahl Menschen hinnimmt, welche um ihretwillen zu unvollständigen Menschen, zu Sklaven, zu Werkzeugen herabgedrückt und vermindert werden müssen." (paragrafo 258)

    ovviamente sono solo due esempi fra le centinaia, ne "L'Anticristo" dopo aver teorizzato l'ordine delle caste se la prende con socialisti e anarchici colpevoli di incitare gli sfruttati alla rivolta sociale: "Chi odio maggiormente tra la plebaglia dei nostri giorni? La gentaglia socialista, gli apostoli dei Ciandala che nell'operaio corrodono l'istinto, il piacere, il sentimento di gratificazione per il suo piccolo essere, che lo rendono invidioso, che gli insegnano la vendetta... L'ingiustizia non si trova mai nella disuguaglianza dei diritti, ma nella pretesa di diritti uguali... Che cosa è cattivo"? In verità ho già risposto a questa domanda: tutto ciò che è figlio della debolezza, dell'invidia, della vendetta. L'anarchico e il cristiano hanno un'origine comune..." ("Wen hasse ich unter dem Gesindel von Heute am besten? Das Socialisten-Gesindel, die Tschandala-Apostel, die den Instinkt, die Lust, das Genügsamkeits-Gefühl des Arbeiters mit seinem kleinen Sein untergraben, - die ihn neidisch machen, die ihn Rache lehren ... Das Unrecht liegt niemals in ungleichen Rechten, es liegt im Anspruch auf "gleiche" Rechte ... Was ist schlecht? Aber ich sagte es schon: Alles, was aus Schwäche, aus Neid, aus Rache stammt. - Der Anarchist und der Christ sind Einer Herkunft ...")

    del resto non è chiaro cosa ti stupisca, la possibilità dell'otium creativo (a maggior ragione se insisti come fai tu sul lato edonistico; ma se vuoi dedicarti ai piaceri occorre che qualche instrumentum vocale provveda al tuo sostentamento e ai tuoi bisogni) presuppone lo sfruttamento di altri esseri condannati alle fatiche del lavoro e delle incombenze grossolane; poi certo gli sfruttati strilleranno il loro risentimento e condanneranno come "malvagio" ciò che li contraria, nel caso in cui l'infezione del socialismo e dell'anarchismo li avesse contagiati
    Ultima modifica di Troll; 21-07-14 alle 15:54

  10. #10
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    Citazione Originariamente Scritto da Troll Visualizza Messaggio
    vabbè tanto se non ci sono superstizioni ad ammanettare l'agire non è detto che il potenziamento dell'io vada per forza in direzioni innocue per gli altri uomini
    che non siano innocue non significa che non siano buone
    Ultima modifica di Eric Draven; 22-07-14 alle 22:50

 

 
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