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  1. #1551
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    Predefinito Re: Tensioni tra Israele e Palestina. Un’altra guerra all’orizzonte?

    a prescindere dai fanatismi io difendo il diritto dell'autodeterminazione del popolo palestinese,ad avere un suo stato e di non venire occupato ogni volta,il resto non conta

  2. #1552
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    Predefinito Re: Tensioni tra Israele e Palestina. Un’altra guerra all’orizzonte?

    Ripeto io non son Sionista, ma cacchio dopo 60 anni di guerra e di morti , sarebbe ora che si facessero 2 stati . Basta sangue !!
    Ultima modifica di Ada De Santis; 24-07-14 alle 12:43
    _Non rinnegare e non restaurare__


    Difendi la nazione come nei tempi passati, in modo moderno:" fotti lo Stato antifascista! "(Giò)
    L'invidia ha due bocche; con una sputa miele , con l'altra sputa veleno e fiele

  3. #1553
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    Predefinito Re: Tensioni tra Israele e Palestina. Un’altra guerra all’orizzonte?

    Citazione Originariamente Scritto da THE MATRIX Visualizza Messaggio
    Guarda che non gli importa. A parole certa sinistra si dichiara nemica dell'e3strema destra, ma nei fatti si accordano sempre. Nelle scuole superiori romane si registra da sempre la presenza di formazioni estremiste di destra e sinistra. Trascurando il fatto che costoro vanno nelle scuole a cercare di fare proseliti, nessuno può non notare che si alleano sempre. Insieme fanno le occupazioni, insieme si dividono gli spazi ... cioè, diciamo la verità: non si riesce a fare distinzioni fra gli uni e gli altri. E sono anche molto democratici. Fra loro ovviamente.


    Siamo nel 2014, uno stato che si dichiara democratico (ma non lo è) sta ammazzando civili, questi sono i fatti, a sparare sono i TERRORISTI israelani e non Hamas. quindi loro sono i colpevoli, il resto è fuffa che si tira fuori per giustificare questo schifo, poi lei fa dei discorsi che definire incomprensibili è farle un complimento.
    In Italia se un carabiniere spara in mezzo alla massa per prendere un delinquento e fa fuori 10 innocenti se ne va dritto in galera, giustamente.
    Chi sono i filosudici? Quelli che definiscono filoterroristi i difensori dei palestinesi.
    I fascioleghisti sono quelli che vogliono farvi dire che la meloni è bella e intelligente
    Israele=Paese Terrorista - Ai pazzi si da sempre ragione

  4. #1554
    Me ne frego
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    Predefinito Re: Tensioni tra Israele e Palestina. Un’altra guerra all’orizzonte?


    Tutti noi abbiamo sentito parlare del conflitto tra Israele e popolazioni palestinesi, particolarmente accentuato negli ultimi giorni: chi da Facebook, chi dal telegiornale, chi dai giornali. Sappiamo tutti che è una brutta cosa, che dura da tempo e che c’è un sacco di odio da entrambe le parti.Ma meno chiaro, per chiunque sia sotto gli ottant’anni, quali siano le cause e le ragioni del conflitto. Perchè, ad esempio, Israele ha invaso via terra Gaza dopo giorni di raid aerei? Perchè Hamas ha lanciato missili sui quartieri israeliani? Perchè tutto questo è cominciato e soprattutto perchè circola così tanto odio?
    Queste sono le risposte più semplici alle domande che vi imbarazza chiedere; quelle che tutti danno per scontato ma che in realtà nessuno sa; i fondamenti. Un avviso: non saranno esaustive nei dettagli, a causa delle complicanze della storia; ma è ciò che ci serve sapere.

    1) Cosa sono Israele e Palestina?
    Sembra una domanda semplice, ma in realtà è la base della questione.
    Israele è uno Stato ufficiale ebreo, situato in Medio Oriente. La Palestina è una zona composta da due regioni fisicamente separate, la West Bank e Gaza, a maggioranza araba e musulmana, che costeggiano lo Stato di Israele. Questi territori non sono indipendenti. Messi assieme, i territori israeliani e palestinesi hanno la stessa popolazione dell’Illinois e metà della sua grandezza.
    Ufficialmente non c’è una linea di separazione internazionale tra Israele e Palestina; i confini sono oggetto di disputa da decenni. Questo è quindi lo status della Palestina: alcune nazioni la riconoscono come Stato indipendente, mentre altri (come gli Stati Uniti) la considerano un territorio sotto l’occupazione israeliana. Sia gli israeliani che i palestinesi reclamano la terra da secoli, avendo dei ambedue dei diritti sopra di questa, ma gli Stati di cui parliamo sono relativamente nuovi.

    2) Perchè Israele e Palestina combattono?
    Non è un questione religiosa. In teoria, perlomeno la questione è semplice: il conflitto finirà quando ci sarà un solo occupante della terra e la controllerà come vuole. Nella pratica, si entra in un rovo di situazioni spinose, come: dove sono i confini? I rifugiati palestinesi potranno tornare nelle loro case anche nello Stato di Israele?
    Il processo che dura da decadi per risolvere QUESTO conflitto ne ha creato UN ALTRO, che si sovrappone: cercare di render vivibile la spiacevole convivenza tra popolo israeliano e popolo palestinese, nella quale Israele ha messo i palestinesi sotto una soffocante occupazione militare e i palestinesi terrorizzano gli israeliani con gruppi militari terroristici.
    Queste due dimensioni del conflitto sono rese peggiori dalla lunga e amara storia di violenza tra i due popolo. Non è solo questione di risentimento e sfiducia: hanno anche due versioni della Storia degli ultimi settant’anni totalmente diverse, e riconciliare queste due realtà è estremamente difficile. Tutto ciò rende la vita molto più facile agli estremisti che si oppongono ad ogni compromesso.
    Uno spiraglio di luce arrivò con l’accordo di Oslo dal ’93 al ’95, ma subito svanito. I cicli di guerra e pace sono continui. Spesso di sente dire che è “colpa di tutti e due” se il conflitto ancora persiste, ed è fondamentalmente vero. La colpa è degli individui e dee dei gruppi che da entrambe le parti si sono rifiutati di accettare degli accordi. E mentre Israele soffre di grandi perdite, la maggior parte di queste avviene tra i civili palestinesi.
    3) Com’è nato questo conflitto?
    Dobbiamo risalire fino al primo ’900, quando la regione a maggioranza arabo-musulmana era parte dell’Impero Ottomano e, a partire dal 1917, andò sotto mandato britannico. Centinaia di migliaia di ebrei furono mandati in quest’area, come parte del movimento chiamato “Sionismo”, un tentativo di scappare dalle persecuzioni e di tornare nella terra nativa (un tentativo si era fatto anche con la pampa argentina, ma si riteneva troppo costoso il trasporto).
    La violenza tra gli ebrei e gli arabi nella Palestina Britannica cominciò così. Nel 1947 le Nazioni Unite proposero di dividere la regione in due Stati indipendenti: un piano rifiutato dagli arabi che lo vedevano come un furto perpetrato dall’Europa. Nel 1948, quindi invasero la Palestina per riprendere il controllo, perdendo la battaglia e finendo ben al di là dei confini preposti dalle Nazioni Unite. Gli ebrei, in risposta, espulsero 700mila rifugiati palestinesi dal loro Stato, creando così una discendenza di 7 milioni di palestinesi ancora considerati così.
    La guerra del ’48 lascio quindi i confini che conosciamo ora.
    Questa è stata la prima dimensione del conflitto; la seconda comincerà nel ’67, quando Israele metterà i tue territori palestinesi sotto occupazione militare.

    4) Perchè Israele occupa i territori palestinesi?
    La domanda del secolo, specialmente per i palestinesi.
    L’occupazione militare israeliana della West Bank e di Gaza comincia nel 1967. Fino a quel momento, Gaza era sotto il controllo (più o meno) dell’Egitto e la West Bank della Giordania. Ma nel 1967 ci fu un’altra guerra tra Israele e i suoi vicini arabi, durante la quale vennero occupate le due regioni (anche la pensola del Sinai, che poi tornerà all’Egitto).
    Da allora le forze israeliani controllano la West Bank. Hanno ritirato le truppe da Gaza nel 2005, ma mantenendo un blocco del territorio, trasformandolo così in una prigione a cielo aperto.
    Israele dice che l’occupazione è necessaria per la propria sicurezza, per prevenire attacchi terroristici. Ma non spiega la presenza dei coloni. I coloni sono israeliani che si sono trasferiti nella West Bank. Violano le leggi internazionali che proibiscono lo spostamento di civili in territori occupati, ma la maggior parte di loro non si sposta dal confine e sono solamente in cerca di case più economiche. Appaiono tra i coloni dei ferventi religiosi che vorrebbero la West Bank parte di Israele, ma lo stesso Stato israeliano proibisce questa evangelizzazione e spesso trasferiscono questi pericoli.
    Guardandola da un punto di vista pratico, i coloni sono un problema per i palestinesi perchè forzano le truppe israeliane a costruire muri e intensificare i turni di guardia per garantire la loro sicurezza. Se ci spostiamo in un’ottica più estesa, le comunità israeliane diventano un “fatto oggettivo”: potrebbero espandere i territori che Israele può reclamare in caso di pace.
    I muri della West Bank sono molto alti, soggetti al sistema di giustizia militare israeliana, per il quale è previsto di media l’arresto di due bambini al giorno.
    5) Perchè questa violenza continua?
    La versione più semplice è che la violenza sia oramai divenuta uno status quo e cercare la pace sia troppo pericoloso; perciò i leader di entrambe le parti credono che cercare di contenere la violenza sia più efficace, mentre le popolazioni mostrano sempre meno interesse nel far pressione sui governi per rischiare.
    La devozione di Hamas al terrorismo e alla distruzione di Israele hanno intrappolato Gaza in un conflitto che non sarà mai vinto e produrrà sempre più vittime civili palestinesi. Il blocco di Gaza imposto da Israele, che strangola l’economia e punisce i civili, aiuta a produrre un clima favorevole agli estremismi, che permette ad Hamas di diffondere la credenza che, anche se i palestinesi non vinceranno mai, almeno rifiutarsi di metter via le armi sarebbe una forma di liberazione.
    Molti palestinesi a Gaza comparano Hamas ai leader palestinesi della West Bank, che hanno promosso la pace e le negoziazioni e hanno ricevuto in cambio un’occupazione militare. Ovviamente non è andata così, ma la maggior parte dei palestinesi preferisce crederci e arrivare alla conclusione che la “resistenza” (questo il messaggio che vien fatto passare) sia preferibile alla resa.
    Il senso di disperazione e sfiducia palestinese nei confronti di Israele e nel processo di pace è stato uno dei maggiori propulsori al crescendo di violenza negli ultimi anni. La Seconda Intifada nel 2000, culmine della frustrazione palestinese dopo il fallimento delle negoziazioni del 1990, produsse solamente una miriade di attacchi kamikaze a bus e bar, seguiti dalla risposta israeliana. Il totale fu di 3.200 morti palestinesi e 1.100 israeliani. Tutti civili.
    La sfiducia non è solo palestinese: molti israeliani non di fidano dei leader opposti, che non sono di certo favorevoli alla pace. “Non abbiamo un partner per la pace”, questa l’espressione più in uso in Israele. Mesi di esplosioni a bus e bar hanno portato a questo sentimento, facendo sì che gli israeliani perdessero fiducia in un dialogo e semplicemente ignorassero con rassegnazione l’occupazione israeliana della Palestina.
    Il senso di apatia viene ulteriormente accresciuto dal sistema Iron Dome, che intercetta i missili da Gaza, rendendo più facile agli israeliani non capire ciò che succede fuori. Il grande supporto che gli israeliani davano ai palestinesi in cerca della pace è ormai svanito.
    6) Come potrebbe finire?
    Ci sono tre soluzioni possibili:
    - Un unico Stato: Cancellare i confini e far convivere le due popolazioni. Una soluzione improponibile soprattutto dal punto di vista demografico, dato che gli arabi spazzerebbero via gli ebrei numericamente. La maggioranza araba, dopo anni di odio verso la popolazione ebraica, con una sola elezione potrebbe votare per la cancellazione dello Stato di Israele e far tornare gli ebrei una minoranza perseguitata.
    - Distruzione di un lato: Potrebbe finire con un vincitore; una soluzione che porterebbe ad un abuso catastrofico dei diritti umani. Questa è l’opzione che Hamas ha sempre desiderato, appoggiata da un’ala di destra della West Bank israeliana. Nella versione palestinese, Israele verrebbe abolita per avere uno Stato di Palestina; ebrei in minoranza. Nella versione estremista israeliana, Israele annette Gaza e la West Bank, creando un altro apartheid. Violazione dei diritti umani a bizzeffe.
    - Due Stati: Quella proposta nel 1947 e rifiutata dagli Stati Arabi. Ci vogliono negoziazioni, è un lungo processo di pace; forse l’unico attuabile senza l’annientamento dei due popoli.
    7) Perchè è così difficile riportare la pace?
    Nella teoria, la soluzione dei Due Stati sarebbe la via più giusta. Nella pratica, sarebbe molto difficile perchè porrebbe delle questioni pratiche mai affrontate.
    A chi dare la capitale e centro religioso, Gerusalemme?
    Quali sono i chiari confini della West Banck, con i coloni israeliani?
    Cosa farne dei rifugiati?
    E la sicurezza? Le garanzie?

    Questi sono tutti problemi concreti, ma il maggiore è questo: il tempo sta per finire.
    Più il conflitto si trascina, più sarà difficile risolvere certe questioni. Sarà difficile per Israele giustificare il blocco di Gaza e gli attacchi terroristici palestinesi. Il rifiuto di Hamas. Semplicemente perchè non ce ne sarà più memoria, i bambini nascono e vivono conoscendo solo la propria versione.
    La violenza è uno status quo, un evento ciclico che ha rimpiazzato lo stesso processo di pace. Il tempo sta per scadere, e la pace va trovata subito.

    7 domande su Israele e Palestina che vi imbarazza fare
    _Non rinnegare e non restaurare__


    Difendi la nazione come nei tempi passati, in modo moderno:" fotti lo Stato antifascista! "(Giò)
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  5. #1555
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    Predefinito Re: Tensioni tra Israele e Palestina. Un’altra guerra all’orizzonte?

    Citazione Originariamente Scritto da kudlum Visualizza Messaggio
    I sionisti sono dei santi, basta accusarli.
    Stanno solo occupando territori concessi loro dal proprio Dio.

    Inviato dal mio XT1032 con Tapatalk 2
    Veramente qualcuno ha detto che sono dei santi? Perchè ame non pare di averlo letto se non da voi come estremizzazione prettamente funzionale al ragionamento che volete imporre. Ma potrebbe essermi sfuggito, mi fai notare chi lo ha detto? Perchè, se nessuno lo sostiene, state mistificando.
    Mentre non ho dubbi che ci sia chi sostiene che sono i nuovi nazisti e che stanno massacrando il popolo palestinese e che lo vorrebbero sterminare.
    Sai, giusto per mettere i puntini sulle i.
    Il sonno della ragione genera mostri.


    Divergevano due strade in un bosco, ed io...io presi la meno battuta, e di qui tutta la differenza è venuta.

  6. #1556
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    Predefinito Re: Tensioni tra Israele e Palestina. Un’altra guerra all’orizzonte?

    Citazione Originariamente Scritto da Galletto Visualizza Messaggio
    a prescindere dai fanatismi io difendo il diritto dell'autodeterminazione del popolo palestinese,ad avere un suo stato e di non venire occupato ogni volta,il resto non conta
    D'accordo con la prima parte, che il resto poi non conti .,... abbi pazienza, se glielo occupano invece, vedi un pò come conta il resto. E vai tranquillo che qualora sparissero gli ebrei, così, per magia, o per intervento divino per chi ci crede, glielo occuperebbero gli egiziani, i giordani .....
    Il sonno della ragione genera mostri.


    Divergevano due strade in un bosco, ed io...io presi la meno battuta, e di qui tutta la differenza è venuta.

  7. #1557
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    Predefinito Re: Tensioni tra Israele e Palestina. Un’altra guerra all’orizzonte?

    Citazione Originariamente Scritto da Ada De Santis Visualizza Messaggio
    Ripeto io non son Sionista, ma cacchio dopo 60 anni di guerra e di morti , sarebbe ora che si facessero 2 stati . Basta sangue !!
    Si ma vedi, sono loro che devono essere d'accordo, non noi.
    Il sonno della ragione genera mostri.


    Divergevano due strade in un bosco, ed io...io presi la meno battuta, e di qui tutta la differenza è venuta.

  8. #1558
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    Predefinito Re: Tensioni tra Israele e Palestina. Un’altra guerra all’orizzonte?

    Citazione Originariamente Scritto da FLenzi Visualizza Messaggio


    Siamo nel 2014, uno stato che si dichiara democratico (ma non lo è) sta ammazzando civili, questi sono i fatti, a sparare sono i TERRORISTI israelani e non Hamas. quindi loro sono i colpevoli, il resto è fuffa che si tira fuori per giustificare questo schifo, poi lei fa dei discorsi che definire incomprensibili è farle un complimento.
    In Italia se un carabiniere spara in mezzo alla massa per prendere un delinquento e fa fuori 10 innocenti se ne va dritto in galera, giustamente.
    Purtroppo che dire, se non ci arrivi non ci arrivi. Volendo non è nemmeno colpa tua. Mica sarai stato te ad autodotarti del cervello che ti ritrovi, te lo sei trovato e con quello hai da fare i conti.
    Ed infatti non hai ancora capito che in Italia non c'è lo Stato di guerra. Ma a Dresda si a Dresda c'era, e nessuno andò in galera per aver fatto fuori in una notte sola decine di migliaia di civili.
    Il sonno della ragione genera mostri.


    Divergevano due strade in un bosco, ed io...io presi la meno battuta, e di qui tutta la differenza è venuta.

  9. #1559
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    Predefinito Re: Tensioni tra Israele e Palestina. Un’altra guerra all’orizzonte?

    Citazione Originariamente Scritto da THE MATRIX Visualizza Messaggio
    Veramente qualcuno ha detto che sono dei santi? Perchè ame non pare di averlo letto se non da voi come estremizzazione prettamente funzionale al ragionamento che volete imporre. Ma potrebbe essermi sfuggito, mi fai notare chi lo ha detto? Perchè, se nessuno lo sostiene, state mistificando.
    Mentre non ho dubbi che ci sia chi sostiene che sono i nuovi nazisti e che stanno massacrando il popolo palestinese e che lo vorrebbero sterminare.
    Sai, giusto per mettere i puntini sulle i.


    Inviato dal mio XT1032 con Tapatalk 2

  10. #1560
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    Predefinito Re: Tensioni tra Israele e Palestina. Un’altra guerra all’orizzonte?

    Citazione Originariamente Scritto da THE MATRIX Visualizza Messaggio
    Purtroppo che dire, se non ci arrivi non ci arrivi. Volendo non è nemmeno colpa tua. Mica sarai stato te ad autodotarti del cervello che ti ritrovi, te lo sei trovato e con quello hai da fare i conti.
    Ed infatti non hai ancora capito che in Italia non c'è lo Stato di guerra. Ma a Dresda si a Dresda c'era, e nessuno andò in galera per aver fatto fuori in una notte sola decine di migliaia di civili.
    Più di 300.000 mila e non c'era nessun bersaglio strategico....
    Ultima modifica di Undertaker; 24-07-14 alle 13:52
    Primo Ministro di TPol...[MENTION]
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