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  1. #11
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    Predefinito Re: L’America Latina si rifiuta di vivere nella “caserma globale” degli Stati Uniti

    Citazione Originariamente Scritto da paulhowe Visualizza Messaggio
    Era un benessere sopratutto agro-alimentare.

    Il paese e' ricco di materie prime che sono buone per fare quello che Marx chiamava l' "accumulazione primaria del capitale".

    Dopo si passa ad altro, industria, servizi....altra tecnologia.

    E' qui che l'argentina si e' persa, complice una classe dirigente inadeguata e anacronistica.
    Una classe corrotta e venduta agli usurai. Usurai di quale paese?
    La famosa artista idolo delle folle :" si figuri che uno ha addirittura scritto che avrei dovuto investire i MIEI soldi comprando un bar! Io!!!! La barista!!!!"

  2. #12
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    Predefinito Re: L’America Latina si rifiuta di vivere nella “caserma globale” degli Stati Uniti

    Citazione Originariamente Scritto da Shambler Visualizza Messaggio
    Una classe corrotta e venduta agli usurai. Usurai di quale paese?


    Si vabbe c'e sempre il "gomblotto", i rettiliani e le scie chimiche.

  3. #13
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    Predefinito Re: L’America Latina si rifiuta di vivere nella “caserma globale” degli Stati Uniti

    Citazione Originariamente Scritto da paulhowe Visualizza Messaggio
    Si vabbe c'e sempre il "gomblotto", i rettiliani e le scie chimiche.
    No c'è l'evidenza dei fatti. La classe politica che ha fatto indebitare il paese alla morte in modo da permetterne il saccheggio andrebbe punita in modo esemplare. e non parlo dell'interdizione dei pubblici uffici .
    La famosa artista idolo delle folle :" si figuri che uno ha addirittura scritto che avrei dovuto investire i MIEI soldi comprando un bar! Io!!!! La barista!!!!"

  4. #14
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    Predefinito Re: L’America Latina si rifiuta di vivere nella “caserma globale” degli Stati Uniti

    Nel frattempo...

    L’America Latina sceglie armi russe

    aprile 3, 2014 2 commenti

    Nil Nikandrov Strategic Culture Foundation 03/04/2014 Gli esperti latinoamericani lo sanno bene, le armi prodotte dalla Russia sono note per la qualità. Rosoboronexport (l’agenzia intermediaria di Stato per le esportazioni/importazioni di prodotti, tecnologie e servizi per la Difesa della Russia) ha una vasta esperienza di proposte nell’emisfero occidentale, dal Messico al Cile. I suoi sforzi non sono falliti. I tempi in cui i militari latino-americani erano sotto stretto controllo del Pentagono sono ormai lontani. Le offerte di aeromobili ad ala rotante e fissa, e di carri armati ai vecchi clienti del complesso militare-industriale degli Stati Uniti, sono diventate argomenti quotidiani… sempre più spesso i latino-americani scelgono produttori russi perché, a differenza delle compagnie statunitensi, non impongono mai condizioni politiche. FIDAE-2014, la Fiera Internazionale della Difesa ed Aerospaziale, s’è svolta il 25-28 marzo 2014 a Santiago del Cile. E’ un altro passo sull’espansione della presenza della Russia sul mercato delle armi latino-americane… L’esposizione russa presentava i prodotti di dieci aziende della Rostekh, come Russian Helicopters, SPA Bazalt, High-Accuracy Complexes e United Shipbuilding Corporation. Negli ultimi dodici anni, la Russia ha venduto più di 14 miliardi di dollari di equipaggiamenti ed aerei militari all’America Latina. Le armi offerte da Rosoboronexport sono vantaggiose sul piano “costo-efficacia”. Piani di cooperazione tecnologica sono allo studio. La produzione congiunta di sistemi di nuova generazione è l’opzione più redditizia. Inoltre, i latino-americani hanno la triste esperienza della cooperazione con gli Stati Uniti, che limita l’accesso alla tecnologia militare d’avanguardia e utilizza la corruzione per vendere armi obsolete.
    Durante la fiera gli esperti della Rosoboronexport hanno avuto una serie di colloqui con alti ufficiali di numerosi Paesi latino-americani. Il Cile ha espresso maggiore interesse per l’aereo d’addestramento Jak-130, gli elicotteri d’assalto Mi-17, i sistemi portatili di difesa aerea Igla-S ed armi come il fucile automatico Kalashnikov serie-100. Il radar di sorveglianza navale e terrestre Podsolnukh-E ha attirato particolare attenzione. Il Cile studia l’acquisizione di autocarri pesanti Kamaz e Ural da utilizzare in zone montagnose e nel deserto. I team Kamaz hanno preso i primi tre posti nel recente rally Dakar-2014. Il percorso che attraversa Argentina, Bolivia e Cile passa su un terreno estremamente accidentato. Russia e Perù hanno una lunga cooperazione. Nel dicembre 2013 il Perù ha firmato un accordo da 500 milioni di dollari per acquistare 24 elicotteri da trasporto Mil Mi-171 per il suo esercito. I carri armati T-90S sono i prossimi sulla lista. Un vero e proprio ampio contratto per l’acquisto di 110 veicoli è previsto, così nel 2013 Rosoboronexport ha lasciato che i peruviani testassero il carro armato nelle condizioni locali. É andata proprio bene. Una delegazione peruviana visiterà la Russia e valuterà le capacità di combattimento del carro in prove sul campo. Il Perù prevede un accordo per l’acquisto di mezzi blindati (APC) BTR-80A, che si distingue come il veicolo più affidabile tra gli APC contemporanei.
    La cooperazione militare tra Russia e Brasile è un successo. Gli elicotteri sono centrali. Elicotteri d’attacco Mi-35 e la versione civile del Mi-17 sono già stati consegnati. Il Brasile ha espresso il desiderio di acquistare il Ka-62, in fase di sviluppo. Ha anche acquisito il sistema d’arma combinato d’artiglieria antiaerea e missili superficie-aria a breve-medio raggio russo Pantsir-S1 (SA-22 Greyhound) e il sistema di difesa antiaerea portatile a corto raggio Igla (SA-18 Grouse). A giugno-agosto le parti hanno intenzione di firmare un contratto. I brasiliani hanno ricevuto informazioni dettagliate su Pantsir-S1 grazie agli stretti legami con l’Impresa Federale Statale Unita – Instrument Design Bureau Tula. La russa Rostekh e la brasiliana Odebrecht Defesa e Tecnologia hanno firmato un accordo di cooperazione esteso al 2015. Un altro elemento della cooperazione strategica bilaterale, comprendente sistemi ad alta tecnologia militari. La Russia ha invitato il Brasile a partecipare al programma del caccia di quinta generazione T-50, e s’è offerta anche di avviare la produzione su licenza con un nuovo marchio del Pantsir-S1. I colloqui con il partner brasiliano continuano.
    Il Venezuela è un grande importatore latinoamericano di armi russe. Rosoboronexport ha firmato il suo primo contratto il 10 marzo 2005 a Caracas, non badando all’opposizione veemente degli Stati Uniti. Grazie alla Russia l’esercito ha potenziato rapidamente le sue capacità di combattimento. Il Paese è stato il primo a ricevere gli elicotteri da combattimento Mi-35M e l’avanzato sistema russo di difesa aerea antimissile balistico Antej-2500 S-300VM (SA-23 Gladiator/Giant). L’Antej-2500 è stato progettato per abbatter missili balistici a breve e medio raggio, missili da crociera, velivoli ad ala fissa, così come piattaforme ECM e per munizioni a guida di precisione. Il Venezuela ha il sistema di difesa aerea Pechora-2M nell’arsenale, il migliore del suo genere. Si tratta di un sistema missilistico superficie-aria antiaereo a corto raggio progettato per la distruzione di aerei, missili da crociera, elicotteri d’assalto e altri bersagli aerei a quota bassa e media. La capacità della difesa aerea venezuelana è inoltre integrata dai sistemi Buk-M2 (SA-17 Grizzly), un sistema missilistico semovente superficie-aria a medio raggio per una solida difesa dei suoi cieli. L’arsenale dell’esercito vanta gli MLRS (sistema lanciarazzi multipli) Smerch, pezzi di artiglieria-obici da 155mm MSTA-S. L’aeronautica ha gli aerei da combattimento SU-30MK2 che hanno dimostrato le loro capacità neutralizzando in breve tempo circa due dozzine di aerei dei narcotrafficanti in volo tra Messico, America Centrale, Colombia e Caraibi. La costruzione di una fabbrica di fucili d’assalto K-103 a Maracay, capitale dello stato centrale di Aragua, volge al termine, così come quella della fabbrica per la produzione di munizioni. Tutto sommato, il Venezuela ha speso 12 miliardi dollari per acquistare armi russe.
    Altri Stati seguono. Gli esperti militari di ALBA (Alleanza Bolivariana per le Americhe) notano sempre più spesso che il Pentagono non è onnipotente. Il desiderio degli Stati latino-americani nel rafforzare la cooperazione militare con la Russia diventa sempre più forte con gli avvertimenti da Washington. Gli elicotteri russi hanno avuto una notevole spinta sul mercato latino-americano. Vi sono oltre 500 velivoli ad ala rotante negli arsenali dei Paesi dell’America latina, dal Messico all’Argentina! L’industria militare russa avrà bisogno di un paio di anni di intensi sforzi per adempiere ai propri obblighi sui sistemi di difesa aerea da consegnare all’America Latina. Veicoli corazzati, sistemi lanciarazzi multipli e armi russi sono sempre al centro dell’attenzione delle fiere per attrezzature militari latinoamericane. Il Pentagono fa del suo meglio per evitare che le armi russe arrivino nella regione, ma i giorni dei regimi fantoccio e dei ministri della Difesa corrotti diventano storia. Sempre più spesso l’America Latina parla con la propria voce, senza badare a Washington. La Cina, non gli Stati Uniti, sembra essere il principale rivale della Russia sul mercato delle armi latinoamericane. La ripubblicazione è gradita in riferimento al giornale on-line della Strategic Culture Foundation. Traduzione di Alessandro Lattanzio – SitoAurora

  5. #15
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    Predefinito Re: L’America Latina si rifiuta di vivere nella “caserma globale” degli Stati Uniti

    Vladimir Putin in America latina: BRICS e non solo

    © Collage: «La Voce della Russia»


    L’America latina è un “partner in crescita” per la Russia. Mosca ha una buona posizione nel mercato latino-americano ritiene Vladimir Davydov, direttore dell'Istituto dell'America Latina dell’Accademia russa delle Scienze. La conferenza stampa presso MIA "Rossiya Segodnya" è stata dedicata alla prossima visita del Presidente russo nella regione ed alla partecipazione di Vladimir Putin al vertice BRICS.


    Secondo i membri dell'organizzazione, simbolo della crescente influenza dei Paesi con le economie in via di sviluppo è la Banca di sviluppo dei BRICS. L’accordo che prevede la creazione di una nuova istituzione internazionale con un capitale di 100 miliardi dollari tra Brasile, Russia, India, Cina e Sud Africa sarà firmato al summit che si terrà tra il 14 e il 16 Luglio a Fortaleza.
    Lo scopo del viaggio del Presidente russo non sarà limitato al vertice BRICS. Dopo il Brasile, Vladimir Putin si recherà in visita a Cuba e in Argentina. Ci sono molti interessi comuni tra la Russia e Paesi dell'America Latina, e i quali, ovviamente, si riflettono negli accordi sottoscritti, ha detto Vladimir Davydov:
    Penso che abbiamo una buona posizione nei mercati latino-americani in un certo numero di Paesi e settori. Oltre ai prodotti tradizionali, come i prodotti chimici, abbiamo una solida posizione nel mercato dei prodotti siderurgici e dei metalli. Abbiamo anche ottime prospettive di esportazione di servizi di ingegneria e di di know-how.
    Un esempio di lavoro di successo nei mercati latino-americani, secondo l'esperto, sono gli elicotteri russi. Gli elicotteri russi vengono attualmente esportati verso sette Paesi dell'America Latina, tra cui Brasile, Argentina, Perù, Messico. Presto saranno esportati aeromobili a medio raggio e in Messico il Superjet Sukhoi.
    Nonostante il volume degli scambi commerciali tra la Russia e i Paesi dell'America Latina sia molto significativo, c'è ancora molto da fare, ha detto Davydov. Negli ultimi anni, non c'è una crescita significativa del volume del commercio con l’estero, che si mantiene su un livello di 16-17 miliardi di dollari. La Russia ha bisogno di andare sui mercati delle infrastrutture industriali e dei progetti scientifici e tecnologici in America Latina che includerà complessi e relazioni commerciali, fornitura di ricambi e così via. Il gruppo BRICS in sé è un esempio di cooperazione per tali grandi progetti. E la conferma che la Russia non dovrebbe cercare legami con quei regimi e alleanze che creano gli americani con i loro Stati vassalli, dichiara sicuro Davydov:
    Mosca deve costruire le proprie alleanze. Il BRICS è un progetto stand-alone dove la Russia può realizzare se stessa e, per quanto possibile, trovare solidarietà e sostegno e assumere un posto degno in ambito internazionale.
    I BRICS non si fermano nella tendenza alla crescita. Crescono in alta qualità, ed è possibile che aumentino anche i propri membri. In particolare, l'organizzazione ha espresso l’obiettivo di far aderire l’Argentina. Tuttavia, l’ufficializzazione non potrà avvenire così a breve, ha detto Davydov.
    Come parte dei BRICS l’Argentina ha buone relazioni con tutti i Paesi. Ma questa organizzazione si basa sul consenso, pertanto è necessaria la consultazione. Il Sudafrica espresse la volontà di adesione nel 2010 e ufficializzò la sua posizione due anni dopo. Quindi l’adesione dell’Argentina non è una soluzione rapida, ma una significativa probabilità.
    I BRICS stanno dimostrando il loro peso, guadagnandosi una risposta da parte di Washington. Appena si è iniziato a parlare della possibilità di partecipazione dell'Argentina al vertice dell'organizzazione, finora solo in qualità di osservatore, la Corte Suprema degli Stati Uniti ha deciso, punendo l'Argentina per il suo debito estero. La Corte Suprema degli Stati Uniti ha ordinato a Buenos Aires di pagare quasi mezzo miliardo di dollari ai detentori di titoli che non hanno accettato i termini della proposta di ristrutturazione dei titoli di Stato operata dal Paese. Le azioni di Washington effettivamente hanno posto l’Argentina sull'orlo di un default tecnico. Tra l'altro, a situazioni analoghe, nel prossimo futuro, potrà far fronte la Banca di sviluppo dei BRICS.
    Il primo Paese nel tour di Vladimir Putin in America Latina sarà Cuba. Il Presidente arriverà sull'isola della Libertà l’11 luglio su invito del Presidente del Consiglio di Stato Raul Castro. È in programma un incontro di Putin con il leader della Rivoluzione cubana, Fidel Castro. Il 12 luglio, il Presidente russo si recherà in visita a Buenos Aires. Vladimir Putin e il leader dell'Argentina, Cristina Fernandez de Kirchner discuteranno lo sviluppo della cooperazione economico – commerciale e degli investimenti, dei progetti comuni nei settori dell'energia, dei trasporti, dell’aviazione civile, dell'uso pacifico dello spazio e di salute.
    E dal 13 al 16 luglio Putin sarà in Brasile. Oltre a partecipare al vertice BRICS, il Presidente russo incontrerà il leader brasiliano Dilma Rousseff e i rappresentanti del mondo imprenditoriale. Per finire Vladimir Putin presenzierà alla cerimonia di chiusura della Coppa del Mondo. La Russia prenderà il testimone della Coppa del Mondo di calcio che è dove si svolgerà nel 2018.

    Nel mondo, Putin, BRICS, America Latina, Economia
    Per saperne di più:
    Vladimir Putin in America latina: BRICS e non solo - Notizie - Economia - La Voce della Russia

  6. #16
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    Predefinito Re: L’America Latina si rifiuta di vivere nella “caserma globale” degli Stati Uniti

    Nonostante il volume degli scambi commerciali tra la Russia e i Paesi dell'America Latina sia molto significativo, c'è ancora molto da fare, ha detto Davydov. Negli ultimi anni, non c'è una crescita significativa del volume del commercio con l’estero, che si mantiene su un livello di 16-17 miliardi di dollari.

    Molto significativo 16 miliardi di dollari ????


    Cazzo, e l'interscambio tra gli USA e l'america latina (messico escluso) arriva a 350 miliardi di dollari.......


    Per Metabo i numeri non esistono, ecco perche imbastisce teorie e cazzate che non stanno ne in cielo ne in terra.

  7. #17
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    Predefinito Re: L’America Latina si rifiuta di vivere nella “caserma globale” degli Stati Uniti

    Citazione Originariamente Scritto da paulhowe Visualizza Messaggio
    Molto significativo 16 miliardi di dollari ????


    Cazzo, e l'interscambio tra gli USA e l'america latina (messico escluso) arriva a 350 miliardi di dollari.......


    Per Metabo i numeri non esistono, ecco perche imbastisce teorie e cazzate che non stanno ne in cielo ne in terra.
    Certo teorie Putin va in sud america a perder tempo, il troll fallo da un'altra parte.

  8. #18
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    Predefinito Re: L’America Latina si rifiuta di vivere nella “caserma globale” degli Stati Uniti

    Citazione Originariamente Scritto da Metabo Visualizza Messaggio
    Certo teorie Putin va in sud america a perder tempo, il troll fallo da un'altra parte.



    E certo basta un viaggio di Putin che i 16-17 miliardi di dollari, diventano 350 !


    A Metabo, ma tu vivi proprio in un mondo di sogni.

    La Russia esporta il 90% dei propri prodotti (idrocarburi in primis) all'europa occidentale, alla Cina ed ex paesi dell'Urss.








    L'America Latina, non c'e commercialmente parlando.


    E non c'e manco sotto il profilo politico, visto le distanze geografiche, culturali, linguistiche e storiche.

    Poop-in non ha business in questo quadrante del mondo.

  9. #19
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    Predefinito Re: L’America Latina si rifiuta di vivere nella “caserma globale” degli Stati Uniti

    Citazione Originariamente Scritto da paulhowe Visualizza Messaggio
    E certo basta un viaggio di Putin che i 16-17 miliardi di dollari, diventano 350 !


    A Metabo, ma tu vivi proprio in un mondo di sogni.

    La Russia esporta il 90% dei propri prodotti (idrocarburi in primis) all'europa occidentale, alla Cina ed ex paesi dell'Urss.








    L'America Latina, non c'e commercialmente parlando.


    E non c'e manco sotto il profilo politico, visto le distanze geografiche, culturali, linguistiche e storiche.

    Poop-in non ha business in questo quadrante del mondo.
    Chiama Putin e avvertilo subito che aspetti...

  10. #20
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    Predefinito Re: L’America Latina si rifiuta di vivere nella “caserma globale” degli Stati Uniti

    Citazione Originariamente Scritto da Metabo Visualizza Messaggio
    Chiama Putin e avvertilo subito che aspetti...

    Non ho bisogno di "chiamare" Putin che queste cose le sa benissimo, non vive in un mondo di sogni.

    Il quadrante strategico della Russia e' l'europa e l'immensa periferia dell'Asia Centrale.

    Il sud america e' lontanissimo, per storia, cultura, lingua, rapporti economici (quasi inesistenti), rapporti di cooperazione e alleanza militare (non ci sono), e garanzie geopolitiche che Putin puo dare in questa parte del mondo.

    Svegliati e fai il serio.

 

 
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