La Bce mette in guardia dai rischi geopolitici. Consiglio unanime su eventuali nuove misure - Repubblica.it
La Bce mette in guardia dai rischi geopolitici.



La Bce mette in guardia dai rischi geopolitici. Consiglio unanime su eventuali nuove misure Il nuovo edificio della Bce a Francoforte



MILANO - "I rischi per le prospettive economiche dell'area dell'euro restano orientati al ribasso". In particolare, secondo il bollettino di luglio della Banca centrale europea, "i rischi geopolitici nonché gli andamenti nei paesi emergenti e nei mercati finanziari mondiali potrebbero essere in grado di influenzare negativamente le condizioni economiche, anche tramite effetti sui prezzi dell'energia e sulla domanda mondiale di beni e servizi provenienti dall'area dell'euro". Secondo l'Eurotower "un altro rischio al ribasso è connesso a riforme strutturali insufficienti nei paesi dell'area nonché a una domanda interna inferiore alle attese". Gli indicatori economici a tutto giugno lasciano d'altronde poche speranze in quanto, secondo il rapporto, "segnalano il procedere di una ripresa molto graduale nel secondo trimestre del 2014".

Per la Bce - che dedica una sezione del suo bollettino alle Pmi e certifica come la contrazione del credito abbia portato a costi di finanziamento molto più alti in Italia e Spagna - i rischi per l'andamento dell'inflazione nell'Eurozona "sia al rialzo sia al ribasso sono limitati e bilanciati nel medio periodo". L'Eurotower precisa che "in tale contesto il Consiglio direttivo terrà sotto stretta osservazione le possibili ripercussioni dei rischi geopolitici, nonchè l'evoluzione dei tassi di cambio". Secondo la Bce le "prospettive di inflazione a medio-lungo termine per l'area euro restano saldamente ancorate in linea
con l'obiettivo del Consiglio direttivo di mantenere i tassi di inflazione sui livelli inferiori ma prossimi al 2%". Man mano che le misure lanciate dalla Bce a giugno si trasmetteranno all'economia, inoltre, "contribuiranno a riportare i tassi di inflazione in prossimità del 2%".

Quanto alle scelte di politica monetaria, secondo le indicazioni prospettiche del consiglio direttivo,i tassi "si attesteranno sui livelli attuali per un prolungato periodo di tempo, in considerazione delle attuali prospettive di inflazione". Il consiglio direttivo "è unanime nel suo impegno a ricorrere anche a strumenti non convenzionali nel quadro del proprio mandato qualora si rendesse ancora necessario affrontare rischi connessi con un periodo di bassa inflazione eccessivamente prolungato". Per questo la Bce è "fermamente" determinata "a salvaguardare il saldo ancoraggio delle aspettative di inflazione a medio-lungo termine".

(10 luglio 2014)