Ultime battute in commissione Affari costituzionali del Senato per il ddl Boschi sulle riforme, atteso in Aula oggi pomeriggio alle 16.30. Partita ancora aperto per il nodo dell’elezione dei futuri senatori e sulla composizione del futuro Senato. Tensioni fra il leghista Calderoli e il governo potrebbero far slittare l’approdo del disegno di legge in aula programmato per oggi pomeriggio. “Sulla base dell’andamento dei lavori, dubito che si vada in Aula alle 16.30″, ha dichiarato il senatore Calderoli, pessimista sull’esito dei lavori in commissione, che ha aggiunto: “L’elezione indiretta deve essere vera e non fatta a tavolino”.*La tensione è tanta e si avverte plasticamente, con il continuo via vai dalla Commissione. Secondo quanto hanno riferiscono fonti interne al Senato, Calderoli contesta l’emendamento che assegna allo Stato una riserva di legge sui criteri generali riguardanti gli Enti di area vasta, che l’esponente del Carroccio vorrebbe lasciare in esclusiva alla competenza delle Regioni. Altro punto di scontro sono le norme transitorie applicative del principio della proporzionalità con cui i senatori sono scelti dai consigli regionali in base alla consistenza dei gruppi. Avvicinato dai giornalisti, Calderoli non ha voluto rilasciare dichiarazioni, limitandosi a dire mentre rientrava in commissione “io la firma non la metto”. L’esponente del Carroccio, che è uno dei due relatori della riforma insieme alla democratica Anna Finocchiaro, ha a lungo parlato con lo staff del ministro Maria Elena Boschi, che si è poi allontanata dalla Commissione con il proprio ufficio legislativo.*Dopo le*prime due ore di lavoro, però,non c’è stata ancora nessuna votazione in commissione.Ai dubbi della Lega, si aggiungono quelli di Sel e l’ostruzionismo del Movimento Cinque Stelle. Malumori anche da Forza Italia, che ha sollevato perplessità sulla composizione delle liste. A quanto si apprende, Forza Italia respingerebbe la parte dell’emendamento sulle liste. La formula contestata non è quella dell’articolo 2 del ddl (modifiche all’articolo 57 della Costituzione elezioni di secondo grado e seggi distribuiti in maniera proporzionale ai gruppi consiliari), ma la modifica dell’articolo 34: le modalità delle liste tra cui i consiglieri regionali devono scegliere tra consiglieri regionali e sindaci.Carmela Adinolfi




Scritto da: Carmela Adinolfi
----------------------------------------------------------------
|Clicca qui per leggere l'articolo|
----------------------------------------------------------------
|Clicca qui per leggere gli articoli in Primo piano|