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    Predefinito Russia e brics contro il nwo, o forse no

    RUSSIA E BRICS CONTRO IL NWO, O FORSE NO







    Come non provare ammirazione per i lodevoli successi di Vladimir Putin? Da molti, non solo in Russia, dove il suo tasso di approvazione si aggira intorno all'80%, ma anche nel resto del mondo, perfino tra gli statunitensi più informati, Putin viene ormai considerato il leader mondiale più importante del momento, l'uomo che, con abilità e sangue freddo, sta ostacolando l'imperialismo americano e i piani mondialisti del NWO sionista. Colui che ha risollevato la Russia dal disastro degli anni '90, che ha cacciato gli oligarchi, che ha fatto espandere grandemente la classe media, che incentiva le famiglie numerose, che ha legiferato per impedire che gli orfani russi vengano adottati da coppie omosessuali, che ha impedito agli USA di attaccare la Siria, che ha rinnovato il volto della Russia con le belle olimpiadi di Sochi, che è vicino alla Chiesa ortodossa, che vieta gli OGM, e che ha tanti altri meriti.
    Come non ammirare il nuovo zar, e non confrontarlo con il suo corrispettivo oltre Atlantico, che non fa che sfornare menzogne, invasioni, destabilizzazioni, minacce, che ha distrutto la prospera Libia, che vuole imporre all'Europa un trattato commerciale che la renderà un'appendice americana, che finanzia i tagliagole in Medio Oriente e in Ucraina, e che combina tante altre nefandezze?
    Non si può. E' inevitabile ammirare Putin. E, di fronte alla prepotenza, le minacce, le guerre americane, è inevitabile confidare nella speranza che un cambiamento globale possa arrivare dalla Russia e dagli altri paesi che si contrappongono agli Stati Uniti e, così si crede, alla finanza internazionale, ovvero dai cosiddetti BRICS: Brasile, Russia, India, Cina e Sud Africa, oltre ad Iran, Venezuela ed altri minori.
    Perciò la speranza che va diffondendosi suona così: finalmente l'imperialismo americano-sionista ha trovato pane per i suoi denti, Russia e Cina sono militarmente abbastanza forti per fermarlo, e in più i BRICS abbandoneranno presto il sistema di pagamenti internazionali basato sul dollaro, facendo finalmente crollare la potenza americana e sionista e aprendo la strada ad un mondo più equo, più pacifico, più prospero, un mondo "multipolare".
    Ebbene, non è mia intenzione tagliare le ali a tale speranza, né contestare tale interpretazione dei fatti. Vorrei solo condividere i miei dubbi, così che si tenga la porta aperta a spiegazioni diverse. Solo il tempo poi potrà dire come stanno effettivamente le cose.
    Cominciamo da una frase ben nota a chi legge l'informazione alternativa: quella di Mayer Amschel Bauer Rothschild, che disse: "Datemi il controllo del denaro di una nazione, e non mi interessa chi fa le sue leggi."
    Nel nostro caso, vediamo un po' chi ha il controllo del denaro della Russia: chiaramente la Banca Centrale Russa. E chi ne è il proprietario? Per qualche ragione, questa informazione non si riesce a reperire. Vero è che l'attuale sua governatrice, Elvira Nabiullina, è una fedelissima di Putin. Ma non è strano che l'effettiva proprietà della banca sia un mistero?
    Consideriamo poi il prossimo abbandono, da parte dei BRICS, del sistema del dollaro; mossa che, nelle intenzioni di Glaziev, consigliere economico di Putin, ridurrà drasticamente la domanda mondiale di dollari, impedendo quindi a Washington di stamparne all'infinito per finanziare le sue guerre in giro per il pianeta. Molti evidenziano come la decisione russa di formare con i BRICS un'alleanza anti-dollaro, e la spinta a trovare l'accordo con la Cina per la vendita di gas, siano state accelerate dal colpo di stato degli USA in Ucraina, che ha creato problemi nel transito del gas russo verso l'Europa, il che è lampante. Ora, mi chiedo: quando lorsignori a Washington hanno deciso di rovesciare Yanukovych e cominciare il massacro dei russi d'Ucraina, possibile che tutti i loro think-thank non abbiano previsto che ciò avrebbe inevitabilmente avvicinato Russia e Cina, creando un blocco economico pericoloso per gli USA? Tutti quegli esperti sono davvero stupidi e miopi, come dice Paul Craig Roberts, oppure sapevano benissimo che il colpo di stato in Ucraina avrebbe causato problemi al dollaro, e magari è proprio quello che vogliono?
    Perché noi, ingenuamente, continuiamo a ragionare in termini di America, Russia, Cina. Ma l'elite finanziaria non ha patria. Non per nulla li chiamiamo "i banchieri internazionali". Il crollo del dollaro danneggerà qualcuno a Washington, senza dubbio, ma siamo sicuri che questo non rientri nelle intenzioni di lorsignori lì in alto?
    Il presidente della Banca di Francia, sig. Noyer, di recente ha affermato che, come ritorsione per quanto gli americani hanno fatto alla BNP Paribas, il commercio con la Cina dovrebbe essere effettuato in yuan o in euro. Cosa devo pensare quanto sento che la banca di Francia suggerisce di abbandonare il dollaro? Che i sionisti non vogliono più essere sionisti, o piuttosto che abbandonare il dollaro rientra nei piani sionisti?
    Ho letto recentemente (Russia Hires Goldman as Corporate Broker to Boost Image - Bloomberg) che nel 2012 Putin ha dato incarico al governo di migliorare la posizione della Russia nella classifica stilata dalla Banca Mondiale sui paesi più attraenti per gli investitori. La Russia era oltre il 100° posto, e Putin la vuole al 20° entro il 2018. Vuole anche trasformare Mosca in un centro finanziario mondiale di prim'ordine. Per questo, indovinate a chi ha deciso di chiedere consiglio? A 23 banche russe e straniere, tra cui... Goldman Sachs! Ma come, la banca al centro del sistema finanziario globale, cuore della potenza americana e delle nefandezze? Sì, proprio quella. Ha stipulato un accordo di 3 anni, anche per ottenere consulenza riguardo a un piano di privatizzazioni per 33 miliardi di dollari. Inoltre la Goldman Sachs, insieme alla BlackRock Inc. e a una compagnia di Singapore, ha firmato un accordo con il fondo sovrano russo per investire nelle aziende russe. E chi è il direttore del fondo? Kirill Dmitriev, già banchiere di Goldman Sachs.
    Al che, la domanda che mi pongo è duplice: in primo luogo, come mai la Russia ha bisogno di promuovere la sua immagine per attirare gli investitori stranieri? Ma non era un paese sovrano? Possiede il territorio di gran lunga più vasto al mondo, trabocca di risorse naturali, e ha bisogno dei pezzetti di carta o bit elettronici stranieri? In secondo luogo, perché si affida a Goldman Sachs? Credere alla sua indipendenza dal sistema finanziario sionista a questo punto non mi riesce facile.
    Tra l'altro, mi viene in mente un documentario dove si mostrava che gli uffici commerciali di Gazprom sono in Olanda, nello stesso grattacielo dove hanno sede molte altre compagnie "occidentali" interessate ad eludere le tasse. Il che fa pensare: un paese che noi speriamo porti avanti un'alternativa al sistema finanziario "occidentale", che ne usa la stessa struttura?
    Ancora: la Cina, ci dicono, sta diventando la prima economia mondiale, surclassando gli Stati Uniti. Com'è stato possibile? La globalizzazione. In Cina la manodopera costa poco, e quello è stato il suo punto di forza perché moltissime manifatture, tra cui anche quelle statunitensi, hanno delocalizzato laggiù. Vero. Ma chi l'ha voluta, la globalizzazione? Chi ha deciso le nuove regole per cui un imprenditore può chiudere bottega e riaprirla dove meglio crede, chi ha voluto la libera circolazione di merci e capitali a livello globale? Pare sia stato Ronald Reagan. Fu lui ad eliminare le barriere commerciali e a spingere per la "deregulation", o almeno fu lui a darvi l'impulso decisivo. Ovviamente, delocalizzare le imprese aumentava i profitti di Wall Street, ma ha finito con il rendere la Cina un gigante manufatturiero che ora, dicono, impensierisce gli USA, tanto che questi la stanno circondando di basi militari per controllarla. Di nuovo, mi chiedo: possibile che i think-thank di Reagan non l'avessero previsto? Furono stupidi e miopi anche quelli, come sostiene il già citato Paul Craig Roberts? Sarà. Eppure, a ben guardare, ci potrebbe essere un'altra spiegazione. Ovvero, che ai "globalizzatori" di Wall Street non interessasse minimamente il futuro degli americani, perché i banchieri internazionali sono per loro natura parassiti: prima sfruttano un paese, poi finiscono con il distruggerlo e con il trasferire il quartier generale altrove, lasciando il guscio vuoto a sbrigarsela da solo. Se questo è vero, l'ascesa della Cina non sarebbe una conseguenza non prevista da lorsignori, ma semplicemente la loro scelta di usare al posto degli USA un altro braccio armato. Qualcosa di simile al passaggio dello scettro di superpotenza dall'Inghilterra agli USA, dopo la prima guerra mondiale. Questo spiegherebbe come mai gli Stati Uniti stiano seminando distruzione a destra e a manca senza preoccuparsi troppo del crollo della loro reputazione a livello globale. Ormai tre quarti di mondo li considerano bulli esaltati e pericolosi, hanno perso qualsiasi credibilità. Ma ai banchieri dei piani alti forse questo va bene, forse stanno sfruttando al massimo il braccio armato americano finché dura, per poi trasferire il "quartier generale" in Russia e Cina se e quando gli USA cadranno in disgrazia.
    A questo proposito, non vi pare strano che Russia e Cina stiano facendo incetta di oro? Guarda caso, l'oro si sta trasferendo in massa da occidente a oriente... e chi mai starà dirigendo tale processo? Proviamo a indovinare. Sarà più probabile che le dinastie bancarie che da secoli hanno dato forma al mondo moderno siano prese alla sprovvista dal "crollo del dollaro", oppure che siano esse stesse a volerlo e dirigerlo, per ottenere finalmente il loro sogno: una valuta unica mondiale basata sull'oro, di cui nel frattempo magari saranno gli unici proprietari? Chissà.
    Però, mi si dirà, se i banchieri al vertice della piramide stanno di proposito affondando gli USA per portare il quartier generale a oriente, come mai dall'altra parte stanno armando USA e paesi NATO fino ai denti, per contrastare Russia e Cina?
    E qui viene il bello (si fa per dire). Forse il punto non è che vogliono impedire l'ascesa di Russia e Cina, ma che vogliono creare una grande guerra che porti l'umanità alla disperazione e la convinca che è assolutamente necessario dare vita ad un unico governo mondiale, ovvero al NWO. Questo spiegherebbe come mai stanno armando non solo USA e NATO, ma anche Cina e Russia, fino ai denti. Insomma la contrapposizione tra "Occidente" e BRICS sarebbe costruita apposta. Esattamente come lo era quella tra USA e URSS, che davanti al mondo davano spettacolo di guerra fredda mentre ai livelli superiori erano complici, perché entrambe nelle mani di lorsignori. Del resto, se davvero il mondo fosse diviso in blocchi contrapposti, come potremmo spiegare che la Francia, paese NATO e sionista per eccellenza, sta costruendo per la Russia porta-elicotteri di classe Mistral? Ma come: fornisce al nemico armi avanzate? Il che invece si spiega se pensiamo che i banchieri lassù, che di fatto controllano le maggiori industrie di armamenti, stiano preparando il mondo per un conflitto che illustri la necessità del governo centralizzato globale. La solita strategia massonica: problema-reazione-soluzione. La corrispondenza del 1871 tra Albert Pike e Giuseppe Mazzini definiva il piano massonico per tre guerre mondiali. Vedremo presto se verrà portato a compimento.
    Guerra a parte, davvero i BRICS rappresentano un modello alternativo al cosiddetto "Occidente"? La Cina, dove ogni anno 600.000 persone muoiono per troppo lavoro? (fonte: China Youth Daily, il giornale ufficiale della Lega Giovanile Comunista). La Cina che produce il 60% del cemento mondiale, dove nelle regioni carbonifere tutti indossano abiti scuri perché la polvere li renderebbe grigi comunque, e la luce del sole è perpetuamente oscurata? Il Sud Africa, dove viene disincentivata l'assunzione di bianchi a cariche governative, e dove la polizia spara ai minatori in sciopero? Sono questi, i modelli alternativi al capitalismo sionista? Oppure, forse, ne fanno parte? Forse è solo un caso che Sir Evelyn Rothschild abbia aperto negli anni '90 una banca dell'oro a Hong Kong, o che Mandela fosse una spia dei servizi britannici. Quante coincidenze, a questo mondo.
    Quindi ricapitoliamo: abbiamo una banca centrale russa di proprietari ignoti; il governo Putin che affida le privatizzazioni alla Goldman Sachs; Gazprom che elude le tasse come qualsiasi altra multinazionale; la Cina che diventa potenza mondiale grazie alle politiche di Reagan; Russia e Cina che stanno facendo incetta d'oro; i Rothschild che hanno la banca dell'oro a Hong Kong; le industrie belliche che stanno rifornendo sia USA e NATO che Russia e Cina. E aggiungiamo: Putin che, per qualche strano motivo, non denuncia né l'11 settembre né le scie chimiche, anche se così facendo potrebbe annientare per sempre la fiducia dei popoli "occidentali" nei loro governi, portandoli tutti dalla sua parte in un batter di ciglio.
    Be', almeno a me, tutto questo fa venire qualche dubbio sul fatto che Russia e Cina stiano davvero contrastando il piano per il NWO. Mi sembra quasi che, al contrario, siano funzionali al piano. Poco importa se Putin o gli altri leader dei BRICS siano parte attiva, passiva, o inconsapevole. Il presunto confronto tra "Occidente" e BRICS, sia esso solo economico o anche militare, pare porterebbe comunque a un governo unico mondiale ancora bancario-capitalista, ancora tecnocratico, ancora industrialista, ancora in mano ai Rothschild, magari però non più con capitale a Washington.
    Mi sbaglio? Lo spero. Però, prima di affidare le mie speranze alla Russia o ai BRICS, preferisco pensarci molto bene. Vi immaginate che sorpresa sarebbe aver partecipato alla lotta, dall'una o dall'altra parte, per poi scoprire che era l'ennesima manipolazione e che, senza volerlo, ho dato una mano a realizzare il piano di lorsignori? No. Preferisco non affidare le mie speranze a nessuno e continuare a fare i conti con la mia realtà quotidiana, per capire cosa posso fare concretamente per vivere il può possibile senza la grande industria, gli OGM, i centri commerciali, lo stato, le banche, le farmacie, e consumando meno gas possibile. Non importa se di Gazprom o di qualche magnate "occidentale". Il vero cambiamento, per me, è questo.


    Anacronista


    PerChiunqueHaCompreso: RUSSIA E BRICS CONTRO IL NWO, O FORSE NO
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    Gli umori corrodono il marmo

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    Predefinito Re: Russia e brics contro il nwo, o forse no

    Si, il guaio è che anche i BRICS sono appunto regimi oligarchici, e le oligarchie loro non sono diverse da quelle occidentali. Alla fine il nemico per tutti questi oligarchi, cinesi, bianchi, anglosassoni, ebrei, africani, indiani, russi, sono sempre i popoli buoi, e per fottere i popoli buoi si mettono sempre d' accordo. Infine sono sempre nazioni dentro la modernità becera, talvolta peggio dei paesi occidentali. La Russia ha mostrato qualche segnale interessante, ma Cina, India, Sudafrica, Brasile ... cosa hanno mostrato di autenticamente alternativo, obiettivamente? Al più abbiamo delle classi dirigenti più orientate sul modello ottocentesco, meno technocolor di quelle occidentali anglosassoni orientate al transumanismo e al gay-friendly, che si richiamano ai valori "tradizionali" tipo patria, famiglia, ordine, disciplina. Io dico: "e che ci faccio?" Quello ti fotte in maniera tradizionale, l' altro in maniera innovativa.
    FASCISMO MESSIANICO E DISTRUTTORE. PER UN MONDIALISMO FASCISTA.

    "NELLA MIA TOMBA NON OCCORRE SCRIVERE ALCUN NOME! SE DOVRO' MORIRE, LO FARO' NEL DESERTO, IN MEZZO ALLE BATTAGLIE." Ken il Guerriero, cap. 27. fumetto.

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    Predefinito Re: Russia e brics contro il nwo, o forse no

    Se anche Putin cede alla finanza
    Il Premier russo suggerisce un’unione monetaria, storia già vista in U.R.S.S. e finita male. Intanto a godere saranno le solite elite finanziarie
    DI GUIDO ROSSI - 25 MARZO 2015

    “Crediamo che sia arrivato il momento di parlare della possibilità di formare una Unione valutaria in futuro”, ha detto il Premier Russo parlando anche a nome dei rappresentanti Bielorussi e Kazaki, per poi aggiungere: “unendo le proprie forze, sarebbe più facile proteggere il mercato finanziario comune”. Tu quoque fili mi?
    Negli ultimi tempi a Putin il mondo intero guardava come ultimo baluardo contro il liberismo americano, come estremo difensore della tradizione. Allora, facendo le veci di quel mondo, gli chiedo: perché adesso proponi un’unione monetaria? Forse che non vedi, caro Vladimir, cosa ha portato la moneta unica in Europa? Come puoi parlare di “monopolio dell’euro” che vuoi sfidare? Perché questo solo soggetto monetario ha ben pochi vantaggi dovuti al suo essere unico, parola di milioni di europei affamati, cassaintegrati, sfrattati e finanche suicidi. Non la vedi l’antica Ellade pronta ad esalare l’ultimo respiro? Che proprio come disse Monti “il successo più grande dell’euro è la Grecia”. Un “successo”, si aggiunge qui, per la Germania che ha fatto dell’intera Europa il suo personale curatore fallimentare. Un “successo” per gli investitori stranieri che si comprano per due spicci la culla della vera Europa. Evidentemente non un “successo” per i poveri greci.
    Cos’hai Putin bello? Gli occhi stanchi, la vista annebiata? Una moneta unica non protegge il mercato finanziario comune, lo affonda. E una valuta forte non è un bene, o meglio, ogni economia vuole la propria moneta. E la tua di economia com’è, forte o debole? Non importa, è evidente che ad andamenti flessibili servono cambi flessibili.


    Tu dunque, Vladimirovic, cosa vuoi? Un mercato interno comune fra Russia, Bielorussia e Kazakistan? Immagino con la Madre Patria Sovietica quale perno, né più nemmeno come la Germania per l’Europa. Ma la Germania –che sì, si è ingozzata di miliardi in surplus, depredando a mani basse l’intero continente- adesso piange, avendo segato il ramo sul quale poggiava (Europa del Sud), tanto che ha ventilato l’ipotesi di uscire essa stessa dall’euro. E che dire poi dei bielorussi e kazaki? Per loro stessa sorte di Grecia o Spagna o Italia?
    Ma poi, soprattutto, non ricordi nemmeno la tua storia personale? Che un’unione monetaria è durata in Unione sovietica per settantanni, ma con risultati disastrosi, tanto che nel 1992 tutte le repubbliche sovietiche -prossime al collasso- abbandonarono e smantellarono la “rublo zone”. Certo, l’unione sovietica di quegli anni era estranea ai mercati internazionali, pertanto doveva autofinanziarsi. Tuttavia era evidente che la Russia (epicentro di quel sistema) da sola non fosse in grado di sostenere il deficit di tutte le quindici repubbliche all’interno dell’unione, motivo per il quale le repubbliche in questione cominciarono a litigare fra di loro ed a competere per deficit sempre maggiori. A questo punto la scelta di tornare a monete uniche fu dettata dai criteri della disciplina fiscale. Infatti se la Russia non poteva farsi carico del debito dell’intera area (sarebbe infatti come chiedere oggi alla Bce di incollarsi tutto il deficit dei Paesi membri per decine di migliaia di miliardi) gli stati indipendenti avevano ed hanno miglior possibilità di autoregolarsi, conoscendo al meglio le proprie esigenze e potenzialità.


    Ovviamente la cosa non è rimasta priva di sofferenze, ma i benefici in termini di maggiore competitività e l’erosione del valore del debito hanno subito mostrato i loro vantaggi.
    Perché dunque, Putin, proponi un’altra esperienza fallimentare, un nuovo modello unico? Non starai mica inseguendo (pure te? Proprio te? Ma perché?) il sogno del nuovo ordine mondiale, un’organizzazione sovranazionale globale con un unico governo, un unico modello, un’unica moneta?
    Perché ad essere contrari allo smantellamento del rublo furono solamente Fmi, Ue e NATO, e per motivi meramente ideologici. Proprio in quel momento infatti nel vecchio continente andava formandosi un’altra unione internazionale (con Maastricht), che prevedeva a sua volta una futura unione monetaria. Un risultato tanto negativo e tanto vicino come la realtà russa non sarebbe stato un buon esempio. Ovviamente sono gli stessi che si scagliano oggi contro gli euroscettici. Fatto sta che le ex repubbliche sovietiche (per loro fortuna) riacquistarono tutte una propria autonomia monetaria, mentre noi ci siamo beccati (con nostro estremo dolore) la famigerata unione. Fortunatamente, a parte certi diamanti, non tutto è per sempre: “l’unione monetaria può morire. Non c’è niente di irreversibile per quanto riguarda l’unione monetaria. Sono finite tutte con un incredibile sofferenza mai necessaria (Brigitte Granville).
    Ultima modifica di Avanguardia; 25-03-15 alle 13:58
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    "NELLA MIA TOMBA NON OCCORRE SCRIVERE ALCUN NOME! SE DOVRO' MORIRE, LO FARO' NEL DESERTO, IN MEZZO ALLE BATTAGLIE." Ken il Guerriero, cap. 27. fumetto.

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    Predefinito Re: Russia e brics contro il nwo, o forse no

    Pirelli e altri: perché la Cina compra in Italia? | IL PRIMATO NAZIONALE
    chemchinaRoma, 25 mar – L’ingresso di China National Chemical Corporation, altrimenti nota come ChemChina, nel capitale di Pirelli, solleva non pochi dubbi sulla tenuta del capitalismo nazionale italiano nei confronti nei concorrenti globali. L’Italia sarà in grado di resistere alle sirene cinesi?
    L’operazione Pirelli non è stata la prima e nemmeno sarà l’ultima della sua specie. I casi di Mediobanca, Eni, Cdp Reti (Terna e Snam) sono i più noti, ma Pechino è abile nel diversificare e puntare -spesso in silenzio- verso strategie più di ampio respiro e lungo termine. La Cina ogni anno reinveste almeno all’estero risorse nell’ordine degli oltre 100 miliardi di dollari. L’Italia è la seconda meta europea preferita, la quinta al mondo: nel solo 2014 gli investimenti diretti nel nostro paese sono stati circa 3 miliardi. Di questi, 2.1 per l’acquisto del 35% di Cdp Reti. La disponibilità di queste risorse viene dalle riserve accumulate nel tempo, in larga parte grazie all’apertura commerciale su scala mondiale che ha permesso alle imprese occidentali le pratiche di delocalizzazione produttiva, andando alla ricerca di condizioni di lavoro peggiorative ma utili per abbattere i costi. Una pratica commerciale scorretta, ma che da parte sua è stata consentitva dalla totale assenza di una qualsiasi forma di politica doganale che potesse contrastarla. Così, i miliardi di cui la Cina dispone non sono altro che -in buona parte- risorse trasferite da quella stessa parte di mondo che ora sta finendo nel suo mirino.


    Non si tratta, tuttavia, di una mera questione finanziaria. Pechino non ha, vale a dire, interesse ad investire nell’ottica di ottenere una rendita, come fosse un socio qualunque. Il caso di Pirelli è emblematico: nonostante la sede e il centro di ricerca rimarranno in Italia, come previsto dall’accordo, ChemChina otterrà significative concessioni in termini di governance, nominando sì un numero di consiglieri di amministrazione pari a quelli nominati dai soci italiani, ma garantendosi la scelta del presidente del Cda che, in caso di parità fra voti a favore e contrari su una determinata decisione, potrà esprimere un voto doppio, superando così eventuali scoglio. Analogo discorso -sia pur senza maggioranza- vale anche per Snam e Terna, nelle quali State Grid Corporation of China ha già provveduto all’indicazione dei consiglieri da collocare.Chinese workers assemble televisions at a factory of leading electronics producer Hisense





    La strategia cinese è quindi tutt’altro che finanziaria ma, al contrario, prettamente industriale. Nonostante i recordo sulle richieste di brevetti, fra Shanghai e Guangzhou hanno bisogno, per sostenere una crescita sempre vicina alle due cifre (in media il 10% l’anno negli ultimi tre decenni), di continuare ad acquisire tecnologie e competenze. E dove farlo, se non in realtà centenarie che hanno nel tempo accumulato un bagaglio di conoscenze, malizie e capacità applicative? Ecco allora l’ingresso in AnsaldoEnergia, ecco l’acquisto delle quote di Ferretti (nautica), ecco le numerosissime operazioni condotte con con le piccole e medie imprese, sconosciute ai più, ma sulle quali le banche del fu Celeste Impero hanno ricevuto l’ordine dal governo di sostenere acquisizioni o joint venture, spesso non paritetiche.


    Ed è proprio il ruolo politico a fungere da volano per la marcia “commerciale” di Pechino verso l’estero. State Grid Corporation, ChemChina, People’s Bank of China -i principali protagonisti dello shopping in Italia- hanno tutti un elemento in comune: sono di proprietà pubblica. Tramite questo controllo diretto il governo si garantisce l’utilizzo di importanti leve al fine del perseguimento dei suoi scopi di politica economica ed estera. Una strada che l’Italia e l’Europa hanno abbandonato da almeno un quarto di secolo, senza essere in grado di costruire modelli alternativi di sviluppo. E che ci sta sempre più esponendo alla colonizzazione industriale.


    Filippo Burla
    Ultima modifica di Avanguardia; 25-03-15 alle 14:34
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    Predefinito Re: Russia e brics contro il nwo, o forse no

    Putin sta commettendo l'errore tipico dei affascinati dal liberismo o forse non potrà fare altrimenti , rimane un'enigma .
    Il Silenzio per sua natura è perfetto , ogni discorso, per sua natura , è perfettibile .

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    Predefinito Re: Russia e brics contro il nwo, o forse no

    Metto un pò di materiale su Astana, la presunta capitale degli Illuminati. E' una metropoli in costruzione nel nord del Kazakhstan. il Kazakhstan è un grande stato dell' Asia Centrale, confinante con Russia e Cina, inserito pienamente nella loro sfera geopolitica di influenza. Già Kazakhstan potrebbe, per via del nome, avere a che fare con i Kazhari, popolazione che nel medioevo si convertì al giudaismo, e che attualmente costituisce la maggioranza etnicamente prevalente del popolo eletto. I Kazhari abitavano la Russia meridionale e quindi stavano un pò anche nello stato asiatico in questione.
    L' improvvisa mobilitazione di risorse per fare questa grande città fa riflettere. A voi.
    FASCISMO MESSIANICO E DISTRUTTORE. PER UN MONDIALISMO FASCISTA.

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    Predefinito Re: Russia e brics contro il nwo, o forse no

    https://www.google.it/url?sa=t&rct=j...4wMEFglWiGdzWA
    Astana: Capitale degli Illuminati




    Gli Illuminati hanno gli occhi su tutto. Multinazionali, media, televisione, banche e altro. Figuriamoci se non hanno anche una città capitale.
    Questa città è chiamata Astana e si trova in Kazakistan. Innanzitutto, vi propongo brevemente la sua storia; poi vi farò da guida per le strade della capitale.







    La Storia




    Astana è una città relativamente giovane. Il primo insediamento di quella zona risale al 1824, quando un gruppo di cosacchi siberiani fondò una fortezza sul fiume Isim. La fortezza divenne una città e fu chiamata Akmolinsk. Nel ‘900, essendo un importante nodo ferroviario, si espanse economicamente fino alla guerra civile russa. Nel 1961, con la campagna delle terre vergini ( progetto di coltivazione di vaste aree della steppa), la città venne denominata Tselinograd (Città delle terre vergini). In questo periodo immigrarono nella città molti braccianti russi. Quando, nel 1990, il Kazakistan divenne indipendente dall’Unione Sovietica, la città e la regione a cui appartiene vennero rinominate Akmola (mausoleo bianco). Inizialmente la capitale del Kazakistan era Almaty; in seguito, nel 1997, fu spostata ad Akmola e fu rinominata ancora una volta: il nome definitivo è Astana e in kazako significa letteralmente “capitale”; tuttavia deriva dal lontano persiano “Istadan” e significa “soglia” (reale o sublime).




    il presidente NazarbayevI motivi dello spostamento sono molti, ad esempio si voleva spostare la capitale dal confine cinese oppure perché Almaty si trovava in una zona altamente sismica e ciò limitava l’espansione urbana o ancora perché il presidente Nursultan Nazarbayev ha voluto imitare il suo idolo Mustafa Kemal Ataturk, che spostò la capitale turca da Istanbul ad Ankara. Oggi la popolazione della città è in rapido aumento.






    La città


    Ora vi mostrerò perché è ritenuta la capitale degli Illuminati, descrivendovi alcuni degli edifici più significativi di Astana.




    Il Palazzo della Pace e della Concordia


    È un enorme piramide progettata dal noto architetto inglese, Sir Norman Foster. È divisa in tre parti:




    -alla base c’è il teatro dell’opera, dove la gente viene intrattenuta dagli artisti; l’ambiente è oscuro e cavernoso, inoltre un enorme immagine del sole sovrasta la sala




    -nella zona intermedia c’è una sala usata per riunioni degli esponenti delle maggiori religioni del mondo; al centro della sala c’è un grande “tavolo solare” attorno al quale tutti si riuniscono.




    -sulla cima, in corrispondenza della cuspide, si riuniscono i leader del mondo.

    Questa piramide dovrebbe rappresentare il percorso degli iniziati e la filosofia degli Illuminati.




    Torre Bayterek




    Questa torre è stata progettata, come la piramide, da Sir Norman Foster su richiesta del presidente Nazarbayev. Dovrebbe rappresentare la leggenda dell’uccello divino Samruk che depositava le sue uova in alto negli alberi, dove gli umani non potevano arrivare; le uova contenevano i desideri degli uomini e le risposte del futuro. La sfera rappresenta l’uovo e il Sole, la torre rappresenta l’albero di pioppo. All’interno della sfera sono presenti due strani oggetti: un triangolo con l’impronta della mano di Nazarbayev, e un globo con le firme di diciassette rappresentanti religiosi.






    Colonne massoniche e Palazzo presidenziale


    Due enormi torri che ricordano palesemente le due colonne del Tempio di Salomone, Boaz e Jachin. Queste colonne sono usate nella simbologia massonica e nei loro templi. Perciò, il Palazzo presidenziale, tra le due colonne, potrebbe rappresentare proprio il Tempio di Salomone




    Altre opere


    Il Khan Shatyry Enterainment Center, il tendone più grande al mondo.




    Lo Stadio a forma di occhio, in grado di aprirsi e richiudersi.




    Le Crazy Towers (non è il nome ufficiale).






    I Mercati Centrali.






    Concludendo, vi lascio con una curiosità: Astana è l’anagramma di Satana, casualità?

    Ultima modifica di Avanguardia; 20-04-15 alle 10:57
    FASCISMO MESSIANICO E DISTRUTTORE. PER UN MONDIALISMO FASCISTA.

    "NELLA MIA TOMBA NON OCCORRE SCRIVERE ALCUN NOME! SE DOVRO' MORIRE, LO FARO' NEL DESERTO, IN MEZZO ALLE BATTAGLIE." Ken il Guerriero, cap. 27. fumetto.

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    Predefinito Re: Russia e brics contro il nwo, o forse no

    FASCISMO MESSIANICO E DISTRUTTORE. PER UN MONDIALISMO FASCISTA.

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    Astana - città esoterica, simbolo del Nuovo Ordine Mondiale
    Astana – città esoterica, simbolo del Nuovo Ordine Mondiale



    Martedì, Aprile 7th/ 2015- Redazione Qui Europa -Redazione Quieuropa, Astana, Nursultan Nazarbayev, Kazakistan, Presidente del Kazakistan, Città faraonica, massoneria, illuminati, satanisti, culto solare, Flash Gordon, Metropolis, la prima capitale del Nuovo Millennio, New World Order, seguaci di satana, Protocolli dei Savi di Sion, giudeo-massoneria, Agenda degli Illuminati, Bayterek Tower, Sir Norman Foster Astana, Kazakistan - La prima capitale esoterica del 21° Secolo
    Astana – città esoterica, simbolo del NWO
    La città più strana ed inquietante al mondo

    Redazione Qui Europa Astana, Capitale degli Illuminati? Astana, KazakistanAstana,la prima capitale al mondo del "Nuovo Millennio", con una popolazione di oltre 700 mila abitanti dal 1997 è la capitale del "nuovo" Kazakistan, subentrata in questo ruolo istituzionale ad Almaty. Si tratta di una città avveneristica ed unica quanto a soluzioni architettoniche, sita nel cuore della nona più grande nazione al mondo (1). Una città "faraonica",riprogettata da Sir Norman Foster (2), che lascia basito e perplesso l'occhio del visitatore quanto a bizzarrie e geometrie (vedi qui video Astana – Città esoterica): un crogiuolo di luci e stragavanti forme degne di un fanta-horror hollywoodiano o di un fumetto alla Flash Gordon, capace di ammutolire quanti oggi parlano ancora con vena ironica di "complottismo". Ma ormai abbiamo imparato che la realtà surclassa la lucida schizofrenia di qualsiasi regista.(1) Dopo Russia (1a), Canada (2a), Cina (3a), Stati Uniti (4a), Brasile (5a), Australia (6a),India (7a) e Argentina (8a)(2) Noto architetto britannico in odore di massoneria Edifici intrisi di simbologia esoterica e massonica Astana (città di sA-tana? Giudicate voi leggendo di seguito) è stata edificata nel cuore del grande paese euro-asiatico, una delle nazioni meno note alla stragrande maggioranza degli occidentali. Ma cosa ha di particolare? Beh, nulla, se non fosse per una dozzina di edifici davvero particolari sorti di recente (altri progettati e in fase di realizzazione) intrisi di simbologia esoterico-satanica e che ci fanno presumere che essa, con buona propabilità, sia stata designata quale futura capitale del folle piano di egemonia mondiale chiamato"Nuovo Ordine Mondiale" o New World Order (3). Sembra un incubo partorito dalla mente di un folle… ma è tutto maledettamente vero!(3) Per chi non lo sapesse per "Nuovo Ordine Mondiale" o NWO s'intende un piano massonico, mondialista, dittatoriale e sovversivo, ostinatamente perseguito da secoli e riconducibile a testi programmatici quali i Protocolli dei Savi di Sion e l'Agenda degli Illuminati, da realizzare (in aperta antitesi al messaggio di salvezza cristiano) ad opera dei credenti/seguaci del cosiddetto "portatore di luce" o Lucifero (vedi qui Lucifero e il Piano di Alice Bailey per un Nuovo Ordine Mondiale). Ciò sulle macerie degli stati-nazione (emblematico è oggi ilmodello UE: vedi qui Il Progetto Finale di Bruxelles – Vogliono Distruggere le Nazioni, quiIl Piano Kalergi – Quello che Nessuno ti ha mai detto sull’Europa e qui Il Piano Kalergi – La Terzomondializzazione dell’Europa e l’Eurocasta -Seconda Parte) e attraverso stategie ben pianificate: a) guerre indotte e fomentate (vedi quiIslam e Scontro tra civiltà – Mazzini, Pike e la Pianificazione Massonica del terzo caos mondiale); b) lenti ed inesorabili accentramenti politici, monetari ed economici; c) crisi indotte; d) rivoluzioni culturali, economiche e sociali create ad hoc; e) progressivi processi di regionalizzazione su scala continentale, attuati tramite la creazione di enti attrattori di sovranità (Vedi ad esempio l'UE, il NAFTA, il Mercosur, ecc..) e protesi a limitare sempre più i diritti e le libertà dei singoli mediante l'imposizione di trattatie tecnocrazie, ecc.. Astana e Metropolis Astana ricorda molto Metropolis, la mitica città del film muto del 1927 – diretto dal regista austriaco Fritz Lang - considerato il manifesto del satanismo moderno: l'emblema della società degli uomini senza Dio, anzi degli uomini seguaci dell'anti-Dio dei cristiani. Non a casoanagrammando la parola "Astana" si ottiene "Satana". Tutto un caso? Una semplice combinazione? A giudicare dal simbolismo occulto – ma poco occultato - degli edifici, non si può parlare di casualità. La città si ricollega, infatti, ad ambientazioni pagane dell'antico Egitto, tipiche dell'immaginario massonico-luciferino e strettamente connesse al culto solare: che è l'essenza della Massoneria (vedi qui Naturalismo – Essenza della Massoneria, Religione Solare e Laica). Simbolismo luciferino - "Palazzo della Pace" e "Bayterek Tower " Per comprendere le dinamiche che hanno portato all'edificazione della futuristica Astana è importante sapere come il Kazakistan sia da tempo un'oasi (si fa per dire) socialista posta storicamente sotto il giogo dell'Unione Sovietica. La radice ideologica dell'èlite governativa è quindi massonica. Il presidente è primo artefice della "grande opera" è Nursultan Nazarbayev, un comunista di vecchia scuola, multi-milionario ed ex leader del Partito comunista kazako, autoproclamatosi presidente "democratico" della nuova Repubblica "indipendente" del Kazakistan. Tra i fiori all'occhiello di Nazarbayev vi è il cosiddetto "Palazzo della Pace e della Riconciliazione": una grande piramide (tra i simboli massonici per eccellenza) situata nel cuore della città, con all'interno una tavola rotonda utilizzata per le riunioni del Congresso kazako e persummit ecumenici. All'apice della piramide vi è – guardacaso – un grande occhio, cioè una piattaforma di osservazione con pareti in vetro. Che curioso caso! Non trovate? Bayterek Tower – La Torre di Satana? Atra inquietante stranezza è la "Bayterek Tower", una grande torre con sulla sommità un globo dorato che - almeno afficialmente – rappresenta il mito kazako dell'uovo d'oro sostenuto dai rami di un albero magico (vedi foto). Ma il richiamo allegorico al culto del sole (culto pagano e luciferino) è molto forte e tutt'altro che azzardato. Lucifero per massoni, satanisti ed illuminati è il "portatore di luce" o la "Stella del mattino", identificato nei secoli con il Sole o Venere. Le torri del tempio massonico – Jachin e Boaz Ora le coincidenze iniziano ad essere un pò troppe: se tracciamo una retta perpendicolare, ideale, che attraversa il cuore istituzionale della città, passando dalla "Bayterek Tower" e dal Palazzo Presidenziale, troviamo due strane costruzioni dorate a forma di torre, che ricordano molto le due torri del tempio massonico (cosiddetto Tempio di Salomone) chiamate Jachin e Boaz(4) (vedi foto) poste all'entrata delle logge. Il cuore architettonico di Astana sembra quindi rievocare la pianta di una grande loggia massonica.(4) Jachin e Boazsono due colonne, forse di bronzo, presenti nel vestibolo del Tempio ebraico di Salomone: Boaz ("forza") era la colonna di sinistra e Jachin ("solida") era la colonna di destra. Il capomastro del Tempio di Salomone fu Hiram Abiff, figura di spicco nei rituali massonici e prefigurazione del G.A.D.U. (Satana). In Re capitolo 6,1-38, Capitolo 7 e Capitolo 8 sono descritte ledimensioni delle colonne. Nella sfera esoterica esse segnano il passaggio verso l’ignoto e l’ultraterreno, cioè verso una soglia superiore di illuminazione. Secondo gli antichi Rabbini, infatti, Salomone sarebbe stato un iniziato alle scuole misteriche e il tempio era in realtà un luogo iniziatico con una miriade di simbologie di filosofie pagane ed emblemi fallici sul modello dei santuari Egiziani e Atlantidei. Nella Bibbia cristiana Salomone negli utlimi anni della sua vita vienepunito da Dio per la sua idolatria e presunzione – egli fini per dedicare templi pagani in onore delle sue mogli pagane - finendo per perdere il dono della sua proverbiale saggezza. Tuttavia il Tempio era un luogo di culto dedicato al Dio (Padre) dei Cristiani e non ad altri dei: infatti nel Libro di Geremia il profeta preannuncia la rovina di Israele, reo di blasfemia, profanazione del Tempio e idolatria, per aver bruciato incenso ed immolato vittime a Baal e Moloch nel santo tempio di Dio. Il profeta infatti, quale punizione per i peccati di Israele, preannunzia la distruzione del Tempio, che avverrà ad opera di Nabucodonosor nel 586 A.c. La città più strana e inquietante al mondo Nel centro di Astana sorge poi il lussuoso palazzo del presidente Nazarbayev, un edificio degno di un imperatore d'altri tempi e posizionato ad est. L'impronta della mano destra "dell'imperatore di Astana" è fissata in un calco d'oro a forma di piramide all'interno della "Bayterek Tower". Insomma le stranezze in questo futuristico agglomerato urbano non finiscono mai. Ma per quanto faraonico, il cuore della città è sorprendentemente privo di vita, almeno in proporzione alla maestosità della city ed alla popolazione residente. Molte sono le opere ancora rimaste incompiute e ad oggi in cantiere: tutte rigorosamente allineate al medesimo modello massonico-satanico-esoterico. Tra di esse anche il progetto di un mega stadio a forma di occhio. L'incompletezza di Astana induce molti a credere che si tratti di un grande progetto in via di attuazione. Ma in funzione di cosa? Forse della nascita della futura capitale degli Illuminati? O sono solo le smanie di onnipotenza e manie di grandezza di un milionario, massone, malato di esoterismo? A voi le conclusioni!
    Redazione Qui Europa (Copyright © 2015 Qui Europa)Partecipa al dibattito – infounicz.europa@gmail.com / patrizia@patriziastella.com
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    Ultima modifica di Avanguardia; 20-04-15 alle 12:05
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    Predefinito Re: Russia e brics contro il nwo, o forse no

    La Cina si espande in Africa e gli africani emigrano in Italia
    La Cina si espande in Africa e gli africani emigrano in Italia

    I problemi dell'immigrazione africana potrebbero essere aggravati dall'espansione della Cina in Africa.


    Kilamba, la città cinese in Africa
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    Mentre l'Italia impegna risorse economiche e fisiche peraccogliere migliaia di immigrati africani che fuggono dalle guerre, la Cina si sta espandendo proprio nella loro Africa. Da circa dieci anni i cinesi, organizzati e ben guidati dai loro governanti, hanno iniziato un esodo di massa che si prevede porterà in Africa 300 milioni di persone.

    Le ragioni di questo esodo cinese sono la carenza di risorse energetiche e di materie prime il sovrappopolamento che ha reso la Cina un territorio insufficiente per un popolazione in continua espansione. Pechino ritiene che l'Africa rappresenti per la Cina una risorsa irrinunciabile e mira a farla diventare uno stato satellite, per questo mastodontico progetto è disposta a sborsare fior di sterline.
    Kilamba, la città costruita per 500.000 abitanti e inaugurata nel 2011, è l'ultima realizzazione in ordine di tempo delle maestranze cinesi e sorge alla periferia diLuanda, in Angola. Altri insediamenti delle stesse dimensioni sono sorti a Dar_es_Salaam e a Nairobi. Si può dire che la Cina abbia esteso i suoi insediamenti dalla Nigeria al nord, in Guinea Equatoriale, Gabon e Angola a ovest, attraverso il Ciad e il Sudan ad est e a sud attraverso lo Zambia, lo Zimbabwe e il Mozambico. In questi luoghi i cinesi la fanno da padroni, hanno creato delle comunità chiuse che, molto spesso, escludono la gente di colore.
    Gli africani vengono tenuti lontani dalle città cinesi anche se i loro mercati vendono prodotti made in Cina, La gente di colore non viene impiegata per lavorare nei vari cantieri, sono ritenuti un popolo di fannulloni e quindi sostituiti da personale cinese, spesso sbarcato direttamente dalla Cina.
    I vari dittatori africani, che dovrebbero tutelare i loro popoli, in realtà preferiscono fare affari con i cinesi e alle loro condizioni visto che vengono pagati in contanti e riforniti di armi e munizioni per le guerre intestine che da sempre flagellano l'Africa. Per sopravvivere e per fuggire alle guerre agli africani non rimane che emigrare, così arrivano sulle coste italiane disperati, rischiando la vita sui barconi di scafisti senza scrupoli, alla ricerca di quel lavoro che in patria non hanno diritto di avere.
    La situazione meriterebbe la massima attenzione del mondo occidentale, ma, fino ad ora, nessuno si è occupato di questa faccia del problema immigrazione. Quello che è certo è che quando l'Europa affronterà seriamente il fenomeno di questo esodo di massa non potrà prescindere dal considerare la grande espansione cinese in Africa, dai metodi che caratterizzano questa espansione e del prezzo che i popoli africani stanno pagando e continueranno a pagare.



    Ultima modifica di Avanguardia; 07-05-15 alle 12:22
    FASCISMO MESSIANICO E DISTRUTTORE. PER UN MONDIALISMO FASCISTA.

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