Originariamente Scritto da
furioso2013
Come da titolo, se usciamo dalla "filosofia" ideologica, come si attuerebbe il socialismo nella vita reale ?
allora è abbstanza chiaro che fino a quando si parla per macro-categorie (sanità, scuola, lavoro...) è abbastanza facile capire, parlarne e anche condividere.
Io poi divento avverso al socialisto che viene qui indicato come modello se scendo nei casi pratici:
a) le industrie, la ricerca.... dipendono da un entità superiore, mi sembra di aver capito, che indica cosa fare, e elargisce gli strumenti materiali ed immateriali per farlo.
ora la domanda che mi pongo è: ma sono io che decido che lavoro fare o è questo ente superiore ?
b) poi passiamo alle cose più "banali" ma che fanno parte della vita di tutti i giorni:
oggi come oggi "dovrebbe" essere il "merito" , la "capacità" che determina la richiesta.
mi spiego:
se voglio comprare un vasoio di paste alla crema, sò che se vado in tale pasticceria sono eccezionali, ma pago 30, poi c'è ne un altra dove sono un po' meno buone, ma costa 20, ed un altra dove sono "normali", nulla di eccezionali, ma costano 15.
ora da quanto detto si evince che è il mercato che seleziona acquirente e fornitore, e questo fa si che la richiesta sia "distribuita".
nel momento in cui per tutti il lavoro è uguale a 1, tutti vorranno le paste più buone, creando caos ed insoddisfazione.
perchè non tutti potrenno essere soddisfatti, e nello stesso tempo alcuni fornitori non sapranno a chi dare le proprie paste, mentre chi le fa buone avrà code di ore alla sua bottega.
Finite le paste chi le fa buone chiude, e chi è rimasto senza si rivolgerà agli altri, formando altrettante code nelle varie botteghe, che esaurito il prodotto chiuderanno, e allora altre code.... alla fine per avere le paste da mangiare il venerdì dovrò iniziare la ricerca il lunedì e non lavorare per una settimana intera.
(ovvio ho banalizzato, ma il senso penso possa essere chiaro)
ora, se invece delle paste (di cui posso fare a meno) si parla di idraulico, elettricista, medico... la cosa è un po' più seria e complicata.
c) parliamo di viaggi, perchè non credo che il socialismo significhi tornare indietro nel tempo e tornare a pensare che qui sono nato e tutto quello che vedrà è quì intorno.
Chi decide dove e come posso andare ?
ad esempio, vorrei fare una crociera, ma tutti vorrebbero fare la più bella,....
d) devo lavorare, voglio fare l'ingegnere, ma non sono bravissimo, impiego 10 anni a laurearmi, una volta finito, cosa faccio ?
voglio fare l'idraulico, sarei pure molto bravo, sono portato, ma di idraulici ce ne già a sufficienza, cosa faccio ?
e) in una società da voi invocata, sbaglio o tutto deve essere prefissato da un ente superiore ?
insomma mi spiegate con casi concreti come funzionerebbe la vita di ognuno di noi ?