“Circola insistentemente una voce: il ministro degli Esteri italiano, Federica Mogherini, sarebbe in procinto di diventare l’Alto Rappresentante dell’Unione Europea per gli Affari Esteri”. Un’eventualità, questa, di cui la fedelissima azzurra, Mara Carfagna, non sembra essere affatto entusiasta. L’ex ministro delle Pari Opportunità, dal suo blog sull’Huffington Post, riserva parole di fuoco all’attuale ministro degli Esteri italiano. “La Mogherini responsabile esteri Ue? No, Grazie” scrive Carfagna nel post, in cui critica aspramente la sua*candidatura*e non risparmia duri attacchi all’indirizzo del premier: “Se Renzi e il PD reputano insoddisfacente il lavoro della Mogherini, la licenzino senza far pagare pegno all’Italia, perché se veramente abbiamo la possibilità di indicare un nome italiano ai vertici dell’Europa, bisognerebbe puntare su esperienza e autorevolezza“, spiega l’ex ministro. “Capisco che Renzi non voglia correre il rischio che qualcuno gli faccia ombra – continua Carfagna – ma qui serve il coraggio di osare. Anche perché la posta in gioco è la voce dell’Italia in Europa e nel Mondo”. La Mogherini, secondo l’esponente di Forza Italia, non sarebbe la personalità più adatta a ricoprire un incarico così prestigioso ma che, a giudizio della Carfagna, è anche “fra i più appariscenti” e “insignificanti” fra quelli disponibili in Commissione. “Dalla gestione della controversia con l’India sui Marò, passando per la crisi tra Russia e Ucraina, fino ad arrivare all’attuale conflitto tra lo Stato di Israele e i terroristi di Hamas – commenta Carfagna – il Ministro Mogherini non è stata in grado di dare alcun contributo significativo sul piano internazionale”.**“È vergognoso – continua – che il Semestre Europeo presieduto dal’Italia si apra con l’esclusione del nostro Paese dal Quartetto per la risoluzione della crisi in Medio Oriente”, tuona sdegnata Mara Carfagna che aggiunge: “con il ministro in corsa per il ruolo di Lady Pesc avremmo dovuto farci noi promotori di un’iniziativa di pace, ma non l’abbiamo fatto. Ciò, ancora una volta, dimostra tutta la sua inadeguatezza”. Le critiche della moderata azzurra non risparmiano nemmeno l’esecutivo Renzi e le “mancate promesse” di autorevolezza, scrive Carfagna, che hanno accompagnato il dopo-voto e la vittoria del Pd alle europee dello scorso maggio. “Quando il PD vinse le elezioni europee con il 40,8% si ebbe l’impressione – anche per ciò che scriveva la stampa estera e per l’atteggiamento degli stessi democratici – che il peso dell’Italia in Europa fosse aumentato considerevolmente“, spiega l’ex responsabile Pari Opportunità del governo Berlusconi. “Si parlava di modello Renzi. Si diceva che l’Italia avrebbe cambiato verso all’Europa. Niente di tutto questo sta avvenendo: le maglie del rigore restano strette, mentre veniamo inaccettabilmente abbandonati a noi stessi di fronte al dramma dell’immigrazione”. Un esecutivo, quello del premier Renzi, dunque, incapace sul fronte dell’immigrazione e ancora asservito all’austerity e al rigore della cancelliera Merkel, attacca Carfagna. Con la “nomina Mogherini” a fare da specchietto per le allodole ad una politica in continuità con la tradizione della sinistra democratica. Parole, quelle della Carfagna, destinate chissà ad avere un’eco sovranazionale, o almeno ad alimentare la guerra interna fra Pd e Forza Italia. Carmela Adinolfi

Scritto da: Carmela Adinolfi
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