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Discussione: Accade in Europa.

  1. #4081
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    Predefinito Re: Accade in Europa.

    Cosa sta per succedere in Kossovo
    Maurizio Blondet 2 Agosto 2022

    ORECCHIE APERTE A QUELLO CHE STA ACCADENDO AD EST!
    Invito tutti a stare a orecchie ben tese e a diffondere al massimo la notizia delle provocazioni kosovare (quindi albanesi) contro la Serbia.

    Lo schema è esattamente ed evidentemente lo stesso e la NATO è al solito la protagonista della provocazione. Come per l’Ucraina, se i serbi esasperati per la provocazione contro la loro minoranza in Kosovo si muovessero al fine di tutelarla, l’assordante silenzio su quel che sta accadendo alla frontiera serbo-kosovara si trasformerebbe in immediato clamore mediatico: gli occidentali non informati avrebbero l’impressione di un attacco serbo al Kosovo analogo a quello russo all’Ucraina nel febbraio scorso.

    La NATO sta allargando il conflitto russo-americano a Occidente colpendo al Serbia, solo spazio aereo di accesso all’Europa ancora consentito alla Russia; e tra le forze NATO presenti in Kosovo gli italiani sono in primissima linea. Bisogna cominciar a parlarne SUBITO, prima che lo facciano gli altri: bisogna impedire che di nuovo i provocati finiscano col far la figura degli aggressori, e gli aggressori effettivi quella delle vittime.

    Prof. Franco Cardini



    https://www.maurizioblondet.it/cosa-...re-in-kossovo/
    Da riportare!
    Ultima modifica di Eridano; 03-08-22 alle 07:26

  2. #4082
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    Predefinito Re: Accade in Europa.

    Zelenski cerca il disastro nucleare di cui incolpare i russi
    Maurizio Blondet 8 Agosto 2022

    Sono gli ucraini quelli che bombardano la centrale nucleare di Zaporozhye e non i russi, come lasciano credere i media occidentali giocano ambiguamente di omissione: i russi hanno occupato la centrale per metterla in sicurezza, non hanno alcun motivo di bombardare se stessi. A rafforzare i peggiori sospetti è il fatto che la AIEA, l’ente dell’ONU che controlla la sicurezza nucleare nel mondo, ha adottato la stessa tattica di omissione nei suoi comunicati: il che fa temere che false flag “atomico” sia stato deciso dal Sistema e sia imminente.

    A riprova del fatto che si cerca l’incidente gravissimo,

    L’attacco è stato effettuato utilizzando una munizione a grappolo, munizioni sono cadute a circa 400 metri dall’unità di potenza di una delle più grandi centrali nucleari del mondo. È noto che per lo stoccaggio degli elementi nucleari esauriti oggi ci sono circa 156 contenitori con un numero totale di elementi combustibili di 3744 unità. Nel caso in cui le munizioni a grappolo coprissero il sito per lo stoccaggio di elementi esauriti, ciò potrebbe portare al più grande disastro causato dall’uomo: secondo varie stime, in caso di detonazione, l’esplosione distruggerebbe qualsiasi vita entro un raggio di 130 chilometri.
    Подробнее на: https://avia.pro/news/vsu-obstrelyali-uraganami-zaporozhskuyu-aes-s-hranilishchami-yadernogo-topliva

    “Il bombardamento della centrale nucleare di Zaporozhye da parte delle forze armate ucraine rappresenta una minaccia per il mondo intero”, ha avvertito l’analista militare statunitense Scott Ritter:



    “In questo caso non ne risentirà solo il paesaggio fisico dell’Ucraina sul territorio e nelle vicinanze della centrale nucleare, si tratta dell’inquinamento del Mar Nero, che si diffonderà poi al Bosforo e ai Dardanelli e oltre . Le implicazioni saranno regionali e globali.



    Quindi l’AIEA sta facendo la cosa giusta esprimendosi, ma perché non nomina il colpevole? Non si tratta di un’azione militare [regolare], si tratta di un attacco delle forze armate ucraine a un impianto nucleare pacifico”.



    In precedenza, il ministero della Difesa russo aveva avvertito che gli attacchi alla stazione potrebbero portare a un incidente che supererebbe l’emergenza a Chernobyl e Fukushima”.

    https://www.maurizioblondet.it/zelen...lpare-i-russi/
    Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero; infine, dove fanno il deserto dicono che è la pace.
    Tacito, Agricola, 30/32.

  3. #4083
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    Predefinito Re: Accade in Europa.

    Ucraina: Amnesty svela la verità proibita

    Categoria: Geopolitica
    Pubblicato: 08 Agosto 2022
    Visite: 6266

    Nei giorni scorsi Amnesty International ha pubblicato un rapporto nel quale denuncia il reiterato uso da parte dei militari ucraini delle strutture civili (scuole, caseggiati, ospedali, ecc.) per scopi militari.

    Questa scomoda verità non è piaciuta ai poteri occidentali, che pur non smentendo una sola virgola di quanto scritto nel rapporto, hanno imposto le dimissioni (https://www.washingtonpost.com/world...k-resignation/) di Oksana Pokalchuk, la responsabile di Amnesty per l’Ucraina.

    E poi saremmo noi occidentali quelli che difendono la libertà, la democrazia e il diritto di parola nel mondo.

    Dei seguito alcuni estratti del rapporto. Qui l’originale. https://www.amnesty.org/en/latest/ne...ger-civilians/

    *****

    Oggi Amnesty International ha dichiarato che le forze ucraine hanno messo in pericolo i civili stabilendo basi e utilizzando sistemi armati in aree residenziali popolate, comprese scuole e ospedali, mentre respingevano l'invasione russa iniziata a febbraio,

    Tali tattiche violano il diritto umanitario internazionale e mettono in pericolo i civili, poiché trasformano oggetti civili in obiettivi militari. I conseguenti attacchi russi nelle aree popolate hanno ucciso civili e distrutto infrastrutture civili.

    “Abbiamo documentato un modello in cui le forze ucraine mettono a rischio i civili e violano le leggi di guerra quando operano in aree popolate”, ha affermato Agnès Callamard, segretaria generale di Amnesty International.

    "Trovarsi in posizione difensiva non esenta l'esercito ucraino dal rispetto del diritto umanitario internazionale".

    […]

    Tra aprile e luglio, i ricercatori di Amnesty International hanno trascorso diverse settimane a indagare sugli attacchi russi nelle regioni di Kharkiv, Donbas e Mykolaiv. L'organizzazione ha ispezionato i luoghi colpiti, intervistato sopravvissuti, testimoni e parenti delle vittime degli attacchi, e ha effettuato il rilevamento a distanza e l'analisi delle armi usate.

    Nel corso di queste indagini, i ricercatori hanno trovato prove di forze ucraine che hanno lanciato attacchi dall'interno di aree residenziali popolate e si sono stabilite in edifici civili in 19 città e villaggi della regione. Il Crisis Evidence Lab dell'organizzazione ha analizzato le immagini satellitari per corroborare ulteriormente alcuni di questi incidenti.

    La maggior parte delle aree residenziali in cui si trovavano i soldati erano a chilometri di distanza dalle linee del fronte. Erano disponibili alternative praticabili che non mettessero in pericolo i civili, come basi militari o aree densamente boscose nelle vicinanze o altre strutture più lontane dalle aree residenziali. Nei casi documentati, Amnesty International non è a conoscenza del fatto che l'esercito ucraino che si trova in strutture civili, in aree residenziali, abbia chiesto o aiutato i civili a evacuare gli edifici vicini, non avendo preso tutte le precauzioni possibili per proteggere i civili.

    Lancio di attacchi da aree civili popolate

    I sopravvissuti e i testimoni degli attacchi russi nelle regioni di Donbas, Kharkiv e Mykolaiv hanno detto ai ricercatori di Amnesty International che l'esercito ucraino aveva operato vicino alle loro case durante il periodo degli attacchi, esponendo le aree al fuoco di rappresaglia delle forze russe. I ricercatori di Amnesty International hanno assistito a tale comportamento in numerose località.

    Il diritto umanitario internazionale richiede a tutte le parti in conflitto di evitare di localizzare, nella misura massima possibile, obiettivi militari all'interno o vicino ad aree densamente popolate. Altri obblighi per proteggere i civili dagli effetti degli attacchi includono l'allontanamento dei civili dalle vicinanze di obiettivi militari e l'avviso efficace di attacchi che potrebbero colpire la popolazione civile.

    […]

    "Non abbiamo voce in capitolo su ciò che fanno i militari, ma ne paghiamo il prezzo", ha detto ad Amnesty International un residente la cui casa è stata colpita dalle bombe.

    Basi militari negli ospedali

    I ricercatori di Amnesty International hanno visto le forze ucraine utilizzare gli ospedali come basi militari de facto in cinque località. In due città, dozzine di soldati riposavano, si aggiravano e mangiavano negli ospedali. In un'altra città, i soldati stavano sparando vicino all'ospedale.

    L'uso degli ospedali per scopi militari è una chiara violazione del diritto umanitario internazionale.

    Basi militari nelle scuole

    L'esercito ucraino ha regolarmente allestito basi nelle scuole di città e villaggi del Donbas e nell'area di Mykolaiv. Le scuole sono state temporaneamente chiuse agli studenti dall'inizio del conflitto, ma nella maggior parte dei casi gli edifici si trovavano vicino a quartieri civili popolati

    In 22 delle 29 scuole visitate, i ricercatori di Amnesty International hanno trovato soldati che utilizzavano i locali o hanno trovato prove di attività militari attuali o precedenti, inclusa la presenza di tute militari, munizioni scartate, pacchi razioni dell'esercito e veicoli militari.

    Le forze russe hanno colpito molte delle scuole utilizzate dalle forze ucraine. In almeno tre città, dopo il bombardamento russo delle scuole, i soldati ucraini si sono trasferiti in altre scuole vicine, mettendo a rischio di attacchi simili i quartieri circostanti.

    […]

    Il diritto umanitario internazionale non vieta specificamente alle parti in conflitto di stabilirsi in scuole che non sono in sessione. Tuttavia, le forze armate hanno l'obbligo di evitare di utilizzare scuole che si trovano vicino a case o condomini pieni di civili, mettendo a rischio queste vite, a meno che non vi sia un'impellente necessità militare. Se lo fanno, dovrebbero avvertire i civili e, se necessario, aiutarli a evacuare. Ciò non sembra essere accaduto nei casi esaminati da Amnesty International.

    […]

    “Il governo ucraino dovrebbe assicurarsi immediatamente di localizzare le sue forze lontano dalle aree popolate, o dovrebbe evacuare i civili dalle aree in cui opera l'esercito. I militari non dovrebbero mai usare gli ospedali per impegnarsi in guerra e dovrebbero usare le scuole o le case dei civili solo come ultima risorsa quando non ci sono alternative praticabili", ha affermato Agnès Callamard.

    Il 29 luglio 2022 Amnesty International ha contattato il Ministero della Difesa ucraino per mostrargli i risultati dell’indagine. Al momento della pubblicazione di questo documento, non avevano ancora risposto.

    https://www.luogocomune.net/16-geopo...C3%A0-proibita
    Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero; infine, dove fanno il deserto dicono che è la pace.
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  4. #4084
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    Predefinito Re: Accade in Europa.

    GHIACCIAI ALPINI SI RIDUCONO, PIU’ DI 200 GIA’ SCOMPARSI
    10 AGOSTO 202210 AGOSTO 2022 CRONACA LETTURA 5 MIN

    Ghiacciai fragili e sempre più a rischio per effetto della crisi climatica. Siccità, ondate di calore senza precedenti, temperature record e assenza di neve: tutte facce della stessa inarrestabile emergenza che minaccia lo stato di salute del nostro arco alpino. Infatti, a causa del riscaldamento globale, i ghiacciai alpini si stanno riducendo ad un ritmo inimmaginabile anche dagli esperti, più di 200 sono già scomparsi da fine Ottocento, lasciando il posto a detriti e rocce. Al via la terza edizione di Carovana dei Ghiacciai, la campagna itinerante promossa da Legambiente nell’ambito della campagna ChangeClimateChange, con la partnership scientifica del Comitato Glaciologico Italiano, con partner sostenitori Sammontana e FroSta e partner tecnico Ephoto. Un viaggio in cinque tappe, dal 17 agosto al 3 settembre, che monitorerà lo stato di salute di una decina di ghiacciai alpini, di questi gran parte già sotto la lente d’ingrandimento dell’edizione 2020 della campagna. Si partirà dai ghiacciai del Monte Bianco del Miage e Pré de Bar (Valle D’Aosta) dal 17 al 19 agosto, proseguendo poi con i ghiacciai del Monte Rosa di Indren (Piemonte) dal 20 al 22 agosto e ancora l’himalayano ghiacciaio dei Forni (Lombardia), dal 23 al 26 agosto; il ghiacciaio della Marmolada (Veneto -Trentino) dal 27 al 31 agosto e per finire con il ghiacciaio del Montasio (Friuli-Venezia Giulia) dal primo al 3 settembre. In ogni tappa monitoraggi, escursioni, conferenze stampa, momenti di arte e musica dedicati ai ghiacciai, per riflettere su un futuro sostenibile delle nostre montagne e del pianeta, spingendo decisori politici verso scelte lungimiranti e le persone verso stili di vita più sobri.

    Ad essere coinvolti nella campagna testimonial d’eccezione come Enrico Camanni (scrittore, giornalista e alpinista), Steve Della Casa (critico cinematografico e direttore artistico), Tessa Gelisio (conduttrice televisiva, blogger e imprenditrice), Martin Mayes (musicista eclettico), Nives Meroi e Romano Benet (alpinisti) e Isabella Morlini (tre volte campionessa mondiale di racchette da neve).

    ”A poco più di un mese dalla tragedia della Marmolada – dichiara Giorgio Zampetti, direttore nazionale Legambiente – torniamo a richiamare l’attenzione sull’emergenza climatica, ormai inarrestabile, che compromette lo stato di salute di tutto il nostro arco alpino. Incendi, siccità, ondate di calore, eventi estremi sempre più frequenti, temperature record: non c’è più tempo per le nostre montagne, che ci lanciano un SOS forte e chiaro. Con la terza edizione di Carovana dei ghiacciai vogliamo tornare a fornire dati ed elementi concreti per chiedere al governo italiano di spingere l’acceleratore per arrivare a emissioni di gas a effetto serra nette pari a zero nel 2040, in coerenza con l’Accordo di Parigi (COP 21), e di dotarsi di un piano di adattamento al clima per tutelare i territori e le comunità. A partire dalle aree più colpite, come le Alpi”. ”Un viaggio di tre settimane – aggiunge Vanda Bonardo, responsabile nazionale Alpi di Legambiente e coordinatrice della campagna – per raccontare in tempo reale non di un futuro probabile, ma della crisi climatica che oggi viviamo, di cui la montagna è la sentinella principale.

    L’impensabile emorragia dei ghiacciai a cui assistiamo non è che una spia, infatti, di fenomeni che si stanno verificando su scala molto più vasta e che richiedono soluzioni coraggiose. La decisione di ritornare su molti dei ghiacciai visitati due anni fa non è casuale: abbiamo seri motivi per credere che la situazione sia peggiorata al di là di ogni razionale previsione”. L’alta quota che cambia: nelle Alpi le temperature stanno crescendo a una velocità doppia rispetto alla media globale. L’atmosfera, soprattutto al di sopra dei 3.500 metri di quota, è in totale disequilibrio: si pensi che, a fine luglio, lo zero termico è stato registrato da MeteoSvizzera sulle Alpi svizzere a 5184 metri. Un dato senza precedenti. In aggiunta gli effetti dell’inverno 2021/2022, estremamente mite e siccitoso in tutto l’arco alpino italiano (in molte aree si è superata la soglia dei 100 giorni senza pioggia). Senza contare che, la neve al suolo, negli ultimi dieci anni ha subito un costante decremento lasciando sempre più spazio ad aride sterpaglie; in primavera l’innevamento è stato prossimo ai minimi storici tanto che, molti nivometri, già a maggio sono arrivati a zero. Effetti destinati a segnare sempre più profondamente gli ecosistemi delicati di montagna, con ripercussioni importanti anche in pianura.

    https://www.lanuovapadania.it/cronac...gia-scomparsi/
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  5. #4085
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    Predefinito Re: Accade in Europa.

    Gli utili ENI che distruggono l’economia
    Maurizio Blondet 11 Agosto 2022

    La prossima volta che in televisione sentirete qualcuno dire che l’aumento delle bollette di gas e luce è causato dalla guerra, voi ricordatevi di questo numero:
    7 miliardi. https://t.me/ivetasemetkova/2531
    Sono gli utili fatti da Eni, solo nel primo semestre 2022.
    Ricordo ai meno esperti che gli utili rappresentano i ricavi meno i costi. Quindi per aver fatto il 700% di utili in più, rispetto al semestre precedente, significa che gli aumenti che stiamo pagando non sono il frutto di maggiori costi che loro stanno sostenendo. È solo cinica speculazione, supportata dall’ignoranza di chi crede che sia la guerra la causa degli aumenti. Quindi accetta passivamente che le famiglie più disagiate vengano messe in difficoltà o che le piccole imprese non possano più competere a livello produttivo, distruggendole così pian piano.
    Ci avviciniamo all’autunno e all’inverno. La speculazione da parte di queste grandi aziende sarà ancora maggiore. E se continueremo a subire silenziosamente tutto questo diventeremo, di fatto, loro complici. Dal web �� Se per gli italiani il primo semestre del 2022 verrà ricordato tra i peggiori a causa dell’aumento del costo della vita e per il caro energia, le aziende che operano nel settore hanno invece registrato numeri record. L’impennata dei prezzi di gas e petrolio ha riempito le casse di Eni. Il gruppo del petrolio e del gas partecipato dal Tesoro ha chiuso il primo semestre con un utile di 7,39 miliardi contro gli 1,1 dei primi sei mesi del 2021, in aumento quasi del 700%, e si appresta a migliorare la remunerazione degli azionisti, come annunciato dall’ad Claudio Descalzi, aumentando da 1,1 a 2,4 miliardi il programma di riacquisto di azioni proprie. https://www.tpi.it/economia/energia-col-boom-dei-prezzi-volano-gli-utili-di-eni-20220730919361/



    Energia, col boom dei prezzi volano gli utili di Eni: quasi il 700% nel primo semestre 2022 con oltre 7 miliardi di euro


    https://www.maurizioblondet.it/gli-u...ono-leconomia/
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  6. #4086
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    Predefinito Re: Accade in Europa.

    Papà Zelenski diventa israeliano
    Maurizio Blondet 22 Maggio 2022

    Il 6 maggio 2022 i genitori di Vladimir #Zelensky hanno ottenuto la nazionalità israeliana. Suo padre era categoricamente contrario all’ottenimento di una seconda cittadinanza, soprattutto britannica o israeliana. Tuttavia, per ordine personale del primo ministro Bennet, i documenti sono stati accettati senza la presenza personale dei genitori e i passaporti sono stati rilasciati all’Ambasciatore di Ucraina a Tel Aviv

    Il nuovo passaporto è stato utilizzato per acquistare una casa di campagna da 8 milioni di dollari nella città di Rishpon. Misura 950 mq, dispone di una piscina con 9 tonnellate di acqua di mare e un’altra casa di 120 metri per le guardie di sicurezza. Quattro ex guardie del corpo della SAS mantengono la coppia tranquilla, a un costo mensile di £ 12.000

    Sono state acquistate anche tre vetture: due Lexus in versione blindata e una Maybach in versione antiproiettile per 790.000 euro

    I genitori di Zelensky si sono trasferiti in Israele il 19 maggio 2022

    https://www.maurizioblondet.it/papa-...ta-israeliano/
    Ultima modifica di Eridano; 23-08-22 alle 11:13

  7. #4087
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    Predefinito Re: Accade in Europa.

    Citazione Originariamente Scritto da ventunsettembre Visualizza Messaggio
    Papà Zelenski diventa israeliano
    Maurizio Blondet 22 Maggio 2022

    Il 6 maggio 2022 i genitori di Vladimir #Zelensky hanno ottenuto la nazionalità israeliana. Suo padre era categoricamente contrario all’ottenimento di una seconda cittadinanza, soprattutto britannica o israeliana. Tuttavia, per ordine personale del primo ministro Bennet, i documenti sono stati accettati senza la presenza personale dei genitori e i passaporti sono stati rilasciati all’Ambasciatore di Ucraina a Tel Aviv

    Il nuovo passaporto è stato utilizzato per acquistare una casa di campagna da 8 milioni di dollari nella città di Rishpon. Misura 950 mq, dispone di una piscina con 9 tonnellate di acqua di mare e un’altra casa di 120 metri per le guardie di sicurezza. Quattro ex guardie del corpo della SAS mantengono la coppia tranquilla, a un costo mensile di £ 12.000

    Sono state acquistate anche tre vetture: due Lexus in versione blindata e una Maybach in versione antiproiettile per 790.000 euro

    I genitori di Zelensky si sono trasferiti in Israele il 19 maggio 2022

    https://www.maurizioblondet.it/papa-...ta-israeliano/
    A sua insaputa?
    Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero; infine, dove fanno il deserto dicono che è la pace.
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  8. #4088
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    Predefinito Re: Accade in Europa.

    I nostri media continuano a riportare notizie secondo le quali gli Usa e i nostri servi vogliono che la guerra continui.
    Ovviamente tutti hanno capito la verità, ma nessuno la dice.
    Putin, lui si, ha tutto l'interesse a fare una guerra di logoramento. E solo per questo, non per le cazzate scritte, non ha conquistato l'Ucraina in due giorni come avrebbe facilmente potuto.
    Sta usando la sua "missione speciale" per distruggere le economie europee.
    E ci sta riuscendo benissimo.
    Al punto che viene da chiedersi se non lavori, più che per sé, per il Grand Reset. Tanto coincidono gli obiettivi.
    Personalmente non lo credo.
    Molto più facile pensare che siano i nostri governanti, compresi quelli europei, talmente servi da scegliere di mandarci tutti in rovina pur di accontentare il WEF e gli USA.
    E che lui, da marpione qual'è approfitti semplicemente di questa imbecillità.

  9. #4089
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    Predefinito Re: Accade in Europa.

    La Polonia entra in guerra contro la Russia
    RETE VOLTAIRE | 27 AGOSTO 2022

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    Testimoni riferiscono della presenza in Ucraina di truppe regolari polacche che combattono contro l’esercito russo.

    Alla fine della prima guerra mondiale il governo ucraino si alleò con la Polonia contro la Russia. Contrariamente a una convinzione diffusa, lo scopo dell’Ucraina non era recuperare la parte di territorio annesso dall’URSS, ma respingere l’influenza russa in Europa centrale. Il governo ucraino offrì perciò la Galizia alla Polonia per ricompensarla dell’impegno contro Mosca (Trattato di Varsavia, 1920). L’esercito ucraino venne posto sotto comando polacco e la guerra terminò con la disfatta di entrambi i Paesi.

    Il primo ministro dell’epoca era Symon Petlioura, mentore del fondatore del “nazionalismo integralista” ucraino, Dmytro Dontsov, che fece parte della delegazione ucraina alla Conferenza di pace di Versailles. Donstov era un ammiratore del fondatore del “nazionalismo integralista” francese, Charles Maurras. Dontsov era però germanofilo, Maurras invece germanofobo.

    L’attuale presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, persegue la medesima strategia. Si allea alla Polonia e le promette la Galizia orientale in cambio dell’impegno militare contro la Russia. La storia si ripete, sempre a danno del popolo ucraino.

    Non si può capire quel che accade oggi in Ucraina se non si conosce la storia dei “nazionalisti integralisti” ucraini e delle loro alleanze, prima con la Polonia, poi con il Reich nazista. Diversamente da quanto raccontano i grandi media, la Russia non combatte l’Ucraina, ma i “nazionalisti integralisti”, che chiama “neonazisti”.

    La Polonia è membro della Nato, ma l’art. 5 del Trattato del Nord Atlantico non si applica in caso d’iniziativa di uno dei suoi membri. Infatti la Turchia ha invaso prima Cipro del Nord, poi Iraq e Siria senza poter chiedere aiuto agli alleati, ai sensi dell’art. 5.

    Traduzione
    Rachele Marmetti

    https://www.voltairenet.org/article217846.html
    Da riportare, se possibile.
    Ultima modifica di Eridano; 27-08-22 alle 15:18

  10. #4090
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    Predefinito Re: Accade in Europa.

    L’Ungheria lancia un avviso all’UE sulle sanzioni alla Russia
    Maurizio Blondet 28 Agosto 2022

    Budapest dice a Bruxelles che non se ne parli più di aggiungere ulteriori restrizioni

    Budapest si rifiuta di negoziare qualsiasi ulteriore restrizione dell’UE nei confronti dell’energia russa perché non esiste attualmente un’alternativa alle forniture da Mosca, ha affermato sabato il ministro degli Esteri ungherese Peter Szijjarto.

    L’UE ha schiaffeggiato diversi round di sanzioni a Mosca in risposta al conflitto in Ucraina e sta spingendo per una completa eliminazione graduale delle forniture di energia dalla Russia.

    “Non siamo disposti a negoziare alcuna sanzione sull’energia, che si tratti di petrolio o gas”, ha detto Szijjarto in un forum economico a Tihany, aggiungendo che “il coraggio del governo ungherese” ha aiutato Budapest a resistere alle pressioni di Bruxelles.

    “Non c’è sicurezza dell’approvvigionamento energetico in Europa senza l’utilizzo di fonti russe”, ha affermato Szijjarto, sostenendo che il gas russo non può essere sostituito nel prossimo futuro.

    Il ministro degli Esteri ha aggiunto che la “risposta in gran parte fuorviante delle sanzioni” alla campagna militare russa è uno dei fattori che guidano l’inflazione e contribuiscono a una recessione globale.

    L’Ungheria, la cui economia è fortemente dipendente dal petrolio e dal gas dalla Russia, è stata esentata da un divieto a livello dell’UE sul greggio russo a maggio. Il blocco ha vietato l’importazione di petrolio via mare, ma l’Ungheria continua a ricevere la merce tramite un oleodotto.

    Il mese scorso il primo ministro ungherese Viktor Orban ha affermato che l’Europa si è “sparata nei polmoni” con le sue sanzioni sconsiderate contro la Russia.

    #sadefenza

    https://sadefenza.blogspot.com/2022/...-sanzioni.html

    MB: Alla guida di un popolo di 9 milioni, ha il coraggio di opporsi alla euro-oligarchia. I governanti italiani si comportano come se dovessero baciare le mani alla UE perché ci ha ammesso, noi potenza industriale, e ci “aiuta col PNRR” (che paghiamo in gran parte noi: siamo contributori netti) e ci sorveglia e ci punisce perché sennò li spendiamo male. Nessuno dei nostri avrebbe mai il coraggio di “sfidare” la Commissione né sulle sanzioni alla Russia (che sono concepite per danneggiare noi) né su alcun altro tema: incameriamo i danni e lecchiamo le mani, “ cosa faremmo fuori dalla UE” eccetera.

    I governanti dell’Ungheria sanno di poter contare su un popolo di altissima dignità, che si sa costantemente minacciato di perdere la forte identità – dalle orde mongoliche al destino di minuscolo ugrofinnico in un mare di slavi – e reagisce con quel coraggio senza cedimenti né compromessi che incute ammirazione. Dopotutto, nel 1956, fu il primo e solo popolo a sfidare il potere sovietico, lottando nelle strade, bottiglia Molotov contro carri armati; ed era un popolo esausto; la guerra era finita solo un decennio prima, e questo popolo aveva dato 900 mila vite magiare al Terzo Reich (per quella certa idea dell’Europa) , divisione dopo divisione annientata dall’avanzata dell’Armata Rossa , battendo poi fino a Berlino gli ultimi superstiti.



    https://www.maurizioblondet.it/lungh...i-alla-russia/
    Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero; infine, dove fanno il deserto dicono che è la pace.
    Tacito, Agricola, 30/32.

 

 
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