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Discussione: Accade in Europa.

  1. #3901
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    Predefinito Re: Accade in Europa.

    Aveva rifiutato il rinnovo e con quella "posizione" sarebbe stato un bell'intralcio per il teatrino che dovrà recitare il PD per il colle.

  2. #3902
    Blut und Boden
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  3. #3903
    Blut und Boden
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    Predefinito Re: Accade in Europa.

    Bloody Sunday -50 anni fa il massacro degli indipendentisti cattolici nordirlandesi. Mostra fotografica a Milano di Butturini e su Raiplay “Le donne dell’Ira”
    30 GENNAIO 202230 GENNAIO 2022 POLITICA LETTURA 6 MIN

    Era il 30 gennaio 1972, ed era una domenica, quando 13 giovani manifestanti nordirlandesi furono uccisi dalle forze dell’ordine britanniche trasformando quella tragica giornata nel “Bloody Sunday“, il giorno piu’ simbolico dei tre decenni di conflitto armato in Nord Irlanda, i cosiddetti “Troubles”, celebrato anche nella omonima hit mondiale della piu’ celebre band irlandese, gli U2.

    Nel cinquantesimo anniversario della ‘domenica di sangue’, consumatisi il 30 gennaio del 1972, quando i paracadutisti britannici spararono su una manifestazione di protesta di civili disarmati a Derry causando 14 vittime sono stati organizzati una serie di eventi. Alle 16.45 nella citta’ nordirlandese che i britannici e gli unionisti chiamano Londonderry si terra’ una marcia pacifica alla quale parteciperanno i parenti delle vittime che ripercorreranno la stessa strada della manifestazione finita in tragedia 50 anni fa. Prevista anche la proiezione nella Guildhall Square di un videomessaggio inviato dal presidente irlandese Michael Higgins e un intervento dell’ex leader laburista britannico, Jeremy Corbyn. Il tema scelto per commemorare questo importante anniversario dal Bloody Sunday Trust, il fondo creato nel 1997 per sostenere le famiglie delle vittime, e’ ‘One World, One Struggle’, ‘Un mondo, una lotta’. L’associazione ha chiesto ai cittadini di Derry di partecipare alla marcia nel rispetto delle norme anti-Covid.

    In occasione di questo anniversario a Milano, Still fotografia, ha aperto la mostra, aperta fino al 6 marzo, ‘Gian Butturini. Londra 1969 – Derry 1972. Un fotografo contro’ che espone cinquanta scatti tratti da due dei suoi lavori piu’ famosi: ‘London by Gian Butturini’ e ‘Dall’Irlanda dopo Londonderry’. London racconta la Londra del 1969, con tutte le sue contraddizioni e le sue sfaccettature, lontana dagli stereotipi: dalla signora della borghesia con cappellino, a ragazzi che si iniettano eroina, da giovani in minigonna agli homeless per la strada. Sono foto elaborate e scontornate di cui in alcuni casi si vede anche l’originale come lo hippy che scende le scale della metro con il look di Gesu’ Cristo, che nella versione per il libro, con un ingrandimento del viso diventa veramente un Cristo. Immagini provocatorie anche, che nel 2017, al momento della ristampa, hanno creato uno ‘scandalo’ dopo che una studentessa aveva trovato offensive due foto accostate (presenti in mostra) di una bigliettaia della metro di origine africana sfiancata e quella del Gorilla Guy Fawkes dello zoo di Londra. E poco importa se per Butturini l’immagine del gorilla e’ un simbolo del post colonialismo ed esempio di segregazione, il libro nel Regno Unito e’ stato ritirato dal commercio. “Butturini era un uomo di sinistra e della controinformazione” ha spiegato Gigliola Foschi che con Stefano Piantini ha curato la mostra, promossa dall’associazione Gian Butturini. E questo suo essere traspare anche dalle immagini di Derry, dell’Irlanda dopo la strage, dove lo incarico’ di andare la rivista Schema, con le barricate per la strada, i bambini in mezzo alla devastazione che testimoniano l’orrore di quanto stava accadendo

    Rai Teche propone su RaiPlay, da venerdi’ 28 gennaio, uno straordinario documentario custodito nei propri archivi intitolato “Le donne dell’Ira”. Andato in onda il 7 gennaio del ’72, il filmato fotografa la terribile situazione in cui versava l’Irlanda del Nord in quel periodo, lacerata dalla lotta armata che vedeva contrapposti il fronte dell’Ira (l’esercito di volontari nazionalisti cattolici) e quello dei lealisti protestanti, supportati dall’esercito britannico. Questi avvenimenti, durati decenni, sono noti come “The Troubles”. Citta’ come Belfast, Londonderry, Newry, sono state teatro di sanguinosi scontri, attacchi terroristici, violenze di ogni genere. Il documentario, girato pochi mesi prima del famigerato “Bloody Sunday“, pone l’accento sul ruolo delle donne nella lotta armata dei cattolici repubblicani che aspiravano a un’Irlanda indipendente e unita e che consideravano il regno di Sua Maesta’ niente piu’ che un oppressore che andava cacciato con ogni mezzo possibile. Uno statuto speciale all’epoca prevedeva l’internamento dei terroristi, o presunti tali, senza prove o processo nel durissimo carcere di Long Kesh. Molte donne restavano sole con i figli, mentre i mariti si davano alla macchia o venivano imprigionati. Da qui la spinta ad arruolarsi nelle fila dell’IRA per prendere parte attiva al conflitto e supportare la causa. Come si evince dalle testimonianze raccolte, il 90 per cento delle donne cattoliche sono al fianco dei combattenti: trasportano materiale bellico, danno asilo agli uomini in fuga, si battono per la liberta’ senza alcuna distinzione di classe o eta’, alcune partecipano anche attivamente alla lotta armata. Una giovane moglie e mamma racconta perche’ ha deciso di arruolarsi nell’Ira, parlando dell’oppressione degli inglesi che la sua famiglia subisce da generazioni: il marito e’ a Long Kesh, lei viene continuamente controllata e minacciata, tra quelle mura vige la paura e il sospetto, e solo l’appartenenza al gruppo le permette di aiutare ed essere aiutata, restando a disposizione come le altre donne 24 ore su 24 per la causa. Una pagina buia e dolorosa che prende vita tra queste immagini in bianco e nero, un paese ferito, scosso, squarciato, incapace di trovare un punto d’incontro per restituire a quella terra martoriata un po’ di pace..

    https://www.lanuovapadania.it/politi...donne-dellira/

    La memoria, quella giusta.
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  4. #3904
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    Predefinito Re: Accade in Europa.

    Mai avrei pensato di dover rimpiangere la Merkel.
    Quelli nuovi sono il peggio che potesse capitare.
    Complimenti ai krukki!

  5. #3905
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    Predefinito Re: Accade in Europa.

    Dura accusa anglo contro la Germania: “Stai con la NATO o con Mosca?”
    Maurizio Blondet 8 Febbraio 2022
    A rinforzo delle pressioni brutali che Biden ha fatto sul povero Scholz e a cui sembra che il cancelliere abbia resisto per il momento (“il presidente Biden ha dichiarato che se la Russia invaderà, il gasdotto NordStream 2 è terminato: il cancelliere ha rifiutato anche di nominare il progetto e ha rifiutato di impegnarsi a porvi fine”, secondo Zero Hedge), un durissimo attacco del britannico (j) Wolfgang Munchau del Financial Times, che configura un’accusa di tradimento e doppio gioco.

    Titolo:

    Le due Germanie

    La Germania finge di essere un partner Nato affidabile, pur avendo le sue relazioni speciali con la Russia. E’ l’ora di fare alcune domande scomode.

    Di Wolfgang Munchau

    Un indicatore della leadership politica è essere in grado di confrontare la propria parte con domande scomode. Questo è ciò che dovrà fare la Nato con la Germania. Non possono frenare le ambizioni territoriali di Vladimir Putin a meno che non risolvano prima la Germania. Queste sono tre domande che devo porre:

    Se la Russia viola i confini dell’Ucraina, la Germania accetterebbe di fermare il Nord Stream 2, anche se la Russia inizialmente limitasse la sua invasione a una piccola parte dell’Ucraina?
    Se la Russia invade un paese Nato, la Germania voterebbe per attivare l’art. 5 Clausola di autotutela reciproca?
    L’SPD, o gli stati guidati dall’SPD, accettano denaro russo?
    È importante che queste domande ricevano risposta in pubblico. In caso contrario, la Germania continuerà a fare un gioco di piedi in due staffe con i suoi partner, come ha già fatto con il Nord Stream 2.

    Angela Merkel ha assicurato a Joe Biden, che il Nord Stream 2 sarebbe stato fermato una volta che la Russia avesse usato l’energia come arma strategica.

    Putin lo ha già fatto quando ha ridotto i flussi di gas lo scorso autunno. Ma la Merkel e Olaf Scholz non hanno nemmeno preso in considerazione l’idea di sanzionare il Nord Stream 2, perché l’impegno era in primo luogo una menzogna.

    Anche se la Germania accettasse di mettere sul tavolo il Nord Stream 2 se la Russia invadesse l’Ucraina, scommetto che si rimangerebbe la parola se la Russia invadesse davvero. La Germania non sacrificherà la sua sicurezza energetica per il bene del Donbas. I tedeschi sono maestri nello spostare i pali della porta.

    Ciò che non è pienamente apprezzato altrove è il grado in cui la Germania è diventata un alleato russo.

    Non si tratta solo di Gerhard Schröder, anche se la sua influenza nell’SPD è ancora molto forte. Ci sono molti tedeschi che si sentono culturalmente e politicamente più vicini alla Russia. Potrebbero non essere d’accordo con Putin, ma il leader russo è una specie di diavolo che conoscono, mentre il tedesco medio lotta per capire i leader statunitensi come George W. Bush o Donald Trump.

    Ricorda le parole di Frank Walter Steinmeier, il presidente tedesco, che disse che i tedeschi non avrebbero mai combattuto contro i russi in nessun caso. Ma da dove viene questa affermazione l’art. 5 – Clausola di autotutela reciproca? – Questo è il motivo per cui la mia seconda domanda sopra è così importante. In realtà credo che il Bundestag non approverebbe un’art. 5 .

    A seconda di chi è al governo in quel momento, la Germania potrebbe anche porre il veto a un art. 5 decisione del Consiglio Nord Atlantico. La Nato deve risolvere la questione in anticipo.

    Quando dico confrontarsi, non intendo il confronto in modo aggressivo [sic] . Quello che voglio dire è cercare chiarezza sulla loro posizione.

    C’è molto poco dibattito in Germania sulle esternalità delle proprie politiche, come il legame diretto tra il modello economico tedesco e la sua ambivalenza di politica estera. Se il tuo modello economico consiste nell’avere avanzi di conto corrente ampi e persistenti nei confronti del resto del mondo, ti rendi vulnerabile alle sanzioni [che noi vogliamo imporre alla Russia, nr.] . È così che i successivi leader tedeschi finiscono per coccolare i dittatori.

    Molti paesi dell’UE più piccoli seguono la stessa logica, motivo per cui l’UE non affronta mai la Germania su nulla. L’UE è piena di mini-Germanie. La crisi del debito sovrano dell’area dell’euro riguardava tanto gli avanzi correnti tedeschi quanto i disavanzi greci. La Germania ha cercato, con successo, di inquadrare l’intero dibattito in termini di correttezza di bilancio. E l’UE ha permesso alla Germania di farla franca.

    Ma perché la Nato permette alla Germania di fare lo stesso doppio gioco? Uno dei motivi è che la diplomazia tedesca è migliore della sua reputazione. Stanno giocando con abilità al gioco dei fumi e degli specchi. Ma il fattore più importante, penso, sono i preconcetti che derivano da molto tempo fa. Tra le élite statunitensi c’è un grande attaccamento emotivo alla Germania. I leader militari statunitensi ricordano il coraggio di Helmut Schmidt quando ha posizionato missili a medio raggio sul suolo tedesco, nonostante le grandi proteste all’interno del suo stesso partito. Ricordano il ruolo di Helmut Kohl dopo il crollo del comunismo in Europa. E ovviamente adorano le loro BMW e Mercedes. Le élite francesi, e in particolare i presidenti francesi, si definiscono in base alle loro relazioni bilaterali con la Germania, che la Francia ha sempre messo al di sopra dell’UE.

    Questa non è una posizione sostenibile, né per l’UE né per la Nato. La Germania è il luogo in cui l’Occidente è più vulnerabile. La scelta per la Nato è tra affrontare la Germania o lasciare che Putin vinca con l’aiuto nascosto del suo più fedele alleato”.

    “Putin vince con l’aiuto occulto del suo più fedele alleato” è una accusa gravemente offensiva. Portata da un giornalista, un “privato cittadino”, non consente una risposta diplomatica – tipo convocazione dell’ambasciatore – e può essere detta impunemente. Contiene una implicita minaccia, rivoltante, che palesemente corre negli ambienti NATO, tra Stoltenberg e Londra e Washington contro il nuovo e per questo ancora malcerto governo tedesco, mentre l’anglo può contare sull’atlantismo primario della Baerbock, la ministra de. Indica anche la fretta e l’urgenza che hanno gli anglo ed askenazi di precipitare un conflitto bellico in Europa, chela stacchi in modo traumatico dalla Russia e dalla normalità dei vantaggi reciproci energetici. Spesso, quando giudichiamo la debolezza o l’incertezza di certi governanti, non teniamo conto dell’entità delle minacce – anche personali e concretissime – che ricevono dal superstato gangster e dal suo serpente a sonagli britannico.

    Alcuni lettori vedono che Munchau parla dell’articolo 5 della NATO: se un membro della NATO viene aggredito, tutti i membri hanno l’obbligo nella guerra. Ma ha senso se la NATO fosse un’alleanza ancora difensiva. “chiedete ai cittadini di Irak, Libia, Afganistan, Belgrado” se lo è ancora, ha detto ironico Putin nel suo incontro con Emmanuel Macron.



    “Vlad ha preso le sue precauzioni…” commenta un lettore francese.
    A proposito di questo incontro, Russia Today – che esprime ovviamente il punto di vista di Mosca – dà un giudizio molto migliore e conciliante di quello che aveva dato DWN . Anzi:

    Vladimir Putin ha affermato che “alcune delle idee” avanzate da Emmanuel Macron per disinnescare la crisi russo-occidentale sull’Ucraina potrebbero consentire di andare avanti. Ha anche detto di essere pronto a fare di tutto per evitare un’escalation militare.

    Il 7 febbraio il presidente russo Vladimir Putin ha stimato che alcune delle idee del suo omologo francese Emmanuel Macron per disinnescare la crisi russo-occidentale sull’Ucraina potrebbero consentire di andare avanti, dopo più di cinque ore di colloqui a Mosca. “Alcune delle sue idee, delle sue proposte […] possono gettare le basi per un progresso comune“, ha detto Vladimir Putin, durante una conferenza stampa congiunta, pur giudicando prematuro esporle pubblicamente“.

    Ovviamente, “Putin ha criticato il rifiuto occidentale di accettare le principali richieste della Russia: la fine della politica di allargamento della NATO, l’impegno a non dispiegare armi offensive vicino ai confini russi e il ritiro delle infrastrutture militari dell’Alleanza ai confini del 1997, vale a dire prima che l’organizzazione accogliesse l’ex membri del blocco sovietico al suo interno.

    “Vladimir Putin ha anche denunciato gli aiuti militari occidentali all’Ucraina, che sono il vero responsabile dello stallo nei colloqui di pace. “Kiev rifiuta ancora tutte le opportunità per un ripristino pacifico della sua integrità territoriale”, finché la armate, ha affermato. “Il presidente russo ha anche respinto le accuse secondo cui la Russia si sarebbe comportata in modo bellicoso organizzando manovre militari sul suo territorio al confine con l’Ucraina. “Dire che la Russia si sta comportando in modo aggressivo è illogico”, ha detto prima di spiegare: “Non siamo noi che si dirigono verso i confini della NATO”.

    Quanto a Macron, arrivato a Kiev per incontrare Zelenski, ha confermato: Putin “mi ha assicurato la sua disponibilità a impegnarsi”, aggiungendo “non c’è sicurezza per gli europei se non c’è sicurezza per la Russia”.

    Frase politicamente impegnativa. Non piacerà a Munchau.

    https://www.maurizioblondet.it/dura-...o-o-con-mosca/
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  6. #3906
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    Predefinito Re: Accade in Europa.

    Pare che a Parigi succeda qualcosa di simile al Canada.
    Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero; infine, dove fanno il deserto dicono che è la pace.
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  7. #3907
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    Predefinito Re: Accade in Europa.

    Proprio come in itaglia. 😂

  8. #3908
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    Predefinito Re: Accade in Europa.


  9. #3909
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    Predefinito Re: Accade in Europa.

    È la seconda volta che va a fuoco un traghetto in arrivo dalla Grecia.
    Come la volta scorsa, ai tempi del governo Renzi, l'incendio parte dal garage con i camion.
    Come detto e ripetuto a suo tempo siamo di fronte all'ennesima via della tratta di esseri umani. I clandestini vengono caricati SISTEMATICAMENTE sui TIR con la connivenza degli autisti trasportatori ed evidentemente dei doganieri che fingono di essere severi solo con chi non ha nulla da nascondere.
    Una volta saliti a bordo dei traghetti e a garage formalmente chiusi alla partenza, escono dai loro rifugi e Dio solo sa cosa fanno per scaldarsi o cucinare.
    È indegno di paesi civili e dei media silenti non fare mai chiarezza su questa faccenda che dura con regolarità da decenni e porne fine evitando di mettere a rischio le vite di ignari passeggeri.
    Possibile che solo io, nei numerosi imbarchi, abbia notato queste cose che accadono alla luce del sole? Non credo proprio.

  10. #3910
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    Predefinito Re: Accade in Europa.

    Quando fa’ comodo agli USA vale “l’autedeterminazione dei popoli”. Altrimenti vale “l’intangibilità dei confini”
    Maurizio Blondet 22 Febbraio 2022


    (Si chiama Stato di Diritto)

    Un lettore

    un mio amico generale dell’esercito italiano mi scrive:

    “Quando una quindicina di anni fa il Kosovo si staccò unilateralmente dalla Serbia, gli Stati Uniti furono i primi a riconoscere la nuova situazione appellandosi al principio di “autodeterminazione dei popoli”
    A mio parere, fu uno sbaglio allora, ma ora non possono condannare il Donbass, applicando due pesi e due misure.
    La politica estera degli americani è rimasta sempre quella dei cow-boy.”

    A questo aggiungo che un paio di settimane fa Israele si è annesso il Golan. Sanzioni? ovviamente no. A parte le continue sue violazioni del diritto internazionale e della progressiva annessione di territori palestinesi. Sanzioni? neppure l’ombra

    La Turchia riconobbe, sola al mondo, la repubblica turca di Cipro: sanzioni? non mi pare…E sta già pensando all’annessione delle isole greche.

    Il Marocco si annesse il Sahara spagnolo che voleva diventare indipendente. Intervento della NATO? ovviamente no

    E chi si ricorda che gli USA hanno occupato varie isole del Pacifico? E i moltissimi interventi in America centrale e meridionale per conservare la propria sfera di interessi?

    Non so se i governi europei sono solo in malafede o anche stupidi. Anzi, sicuramente ambedue le cose
    l’altro Luigi

    https://www.maurizioblondet.it/quand...a-dei-confini/
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