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Discussione: News da Mosca

  1. #21
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    Predefinito Re: News da Mosca

    I russi ci metteranno le armi nel borsc
    Addio Tomàs
    siamo fatti della stessa materia di cui sono fatti i 5 stelle

  2. #22
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    Predefinito Re: News da Mosca

    News da Mosca - Analisi Difesa
    NEWS DA MOSCA


    di Maurizio Sparacino
    15 maggio 2016, pubblicato in Analisi Industria

    Realizzati i primi modelli di pre-produzione del MiG-35
    Sergei Korotkov, CEO di Russian Aircraft Corporation MiG (RAC MiG), ha dichiarato che il primo lotto di pre-produzione del nuovo caccia multiruolo MiG-35 (Fulcrum-F per la NATO) inizierà quest’anno.

    Korotkov successivamente, benché non abbia specificato il numero dei MiG-35 inclusi nel lotto di pre-produzione, ha affermato che questo lavoro è stato finanziato nell’ambito di un contratto di ricerca e sviluppo commissionato dal Ministero della Difesa russo.
    “Abbiamo compiuto la prima fase di questo importante lavoro – ha riferito Korotkov nel comunicato ufficiale emesso dalla società RAC MiG – il Ministero della Difesa russo ha esaminato ed accettato il progetto. Adesso stiamo portando avanti il lavoro in conformità con il programma specificato sul contratto. Il velivolo – ha aggiunto – attualmente in fase di montaggio, sarà ultimato e consegnato al cliente per le prove di volo”.
    Secondo Korotkov, il MiG-35 sarà in grado di utilizzare l’intera gamma di armi aviolanciabili in servizio con le Forze Armate della Russia. Il velivolo può tracciare dieci obiettivi contemporaneamente e ingaggiarne fino a quattro simultaneamente. Il MiG-35 avrà una velocità di Mach 2,23 e avrà un raggio d’azione superiore di 1,5 volte rispetto al classico MiG-29.
    Mil Mi-171Sh per l’Angola
    L’Angola ha ricevuto da parte di Russian Helicopters quattro elicotteri multiruolo Mil Mi-171Sh.

    La società russa ha rivelato per la prima volta che la consegna di questo lotto di elicotteri è stata realizzata in aggiunta ad una consegna di quattro identici esemplari avvenuta lo scorso anno.
    Sono dunque otto gli elicotteri destinati all’Angola anche se non è dato sapere finora qual è il numero esatto degli esemplari ordinati. È molto probabile tuttavia che il tutto si rifaccia al contratto del valore di 1 miliardo di dollari firmato da Rosoboronexport col paese africano nel 2013 per un numero imprecisato di armi leggere, munizioni, artiglieria varia, pezzi di ricambio ed elicotteri multiruolo.
    Il costruttore ha dichiarato per l’occasione che i Mi-171Sh forniti all’Angola hanno una moderna avionica che ottimizza il profilo di volo e migliora i livelli di sicurezza mediante l’uso di un sistema di navigazione satellitare e di un sistema radar meteorologico con un display multifunzione. Ulteriori serbatoi integrali aumentano l’autonomia di volo di 1.065 chilometri.
    Inoltre, gli elicotteri in questione includono un verricello capace di sollevare fino a 300 chilogrammi, sedili pieghevoli, barelle per 12 persone e un’imbracatura per trasportare fino a quattro tonnellate di merci di grandi dimensioni, senza tralasciare il sistema di visione notturna NVG.

    Gli elicotteri sono stati realizzati e testati dalla Ulan Ude Aircraft Plant; sono stati trasportati in Angola a bordo di aerei Antonov An-124 Ruslan, ri-assemblati, provati e infine formalmente accettati dal ministero della Difesa angolana.
    Il Mi-171Sh (noto come Mi-8AMTSh sul mercato interno russo) è un derivato da esportazione del Mi-171; è alimentato da due motori turboalbero Klimov TV3-117VM ed è utilizzato in primis per il trasporto aereo armato delle forze d’assalto (fino ad un massimo di 36 soldati completamente equipaggiati); può essere anche configurato per eseguire fuoco di supporto alle truppe, trasporto merci (fino a 4000 Kg di carico utile), scorta delle colonne militari, operazioni MedEvac e operazioni di soccorso in tutte le condizioni climatiche.
    Iniziano le consegne dei Mi-35 al Camerun
    Le Forze Armate del Camerun hanno ricevuto il primo di due nuovi elicotteri d’attacco Mil Mi-35; l’interesse mostrato dal paese verso questo tipo di velivolo era stato anticipato da Analisi Difesa nel maggio del 2015 poiché tra i continui attacchi condotti dalla fazione di Boko Haram, uno di questi avvenuto presso la base aerea di Maiduguri aveva causato la perdita di due Mi-24 e tre MiG-21.

    Il contratto di fornitura del primo esemplare era previsto per il mese di ottobre dello scorso anno ma la dotazione di nuovi sistemi avionici richiesti dal paese africano hanno fatto slittare di sei mesi le operazioni di consegna.
    Il secondo esemplare, secondo fonti del settore industriale militare russo, sarà consegnato entro la fine dell’anno in corso.
    Questi esemplari saranno destinati presso la base aerea di Maroua sotto la diretta autorità del comando del BIR Operation Alpha e saranno utilizzati assieme a due Mi-17 acquistati dalla Russia nel 2013 e ai Bell-412 e ai Gazelle nella lotta al gruppo terroristico Boko Haram nel nord del paese.

    Record di volo no stop per un MiG-31BM
    Yaroslav Rashchupkin, portavoce del Distretto Centrale Militare, ha reso noto all’agenzia di stampa Interfax che nell’ambito di un’esercitazione militare un caccia intercettore MiG-31BM ha battuto il record di volo non stop più lungo per la classe di velivoli della sua categoria.

    Il “Foxhound” (nome in codice NATO del MiG-31) ha volato ininterrottamente per 7 ore e 4 minuti effettuando un trasferimento dall’Oblast di Krasnoyarsk in Siberia orientale fino all’Oblast di Astrachan (che si affaccia sul Mar Caspio) coprendo una distanza in volo di circa 8.000 chilometri.
    Durante il volo sono state effettuate tre operazioni di rifornimento in volo con degli Ilyushin Il-78.
    “Attualmente – ha aggiunto Rashchupkin – gli equipaggi della 14^ Forza Aerospaziale Air Defense Force del Distretto Militare Centrale sono gli unici ad effettuare i voli a lungo raggio a bordo dei MiG-31 con tre operazioni di rifornimento aereo”.

    Secondo uno dei due piloti artefici di questa impresa si tratta del volo più lungo nella storia della carriera operativa del MiG-31, che per inciso ha toccato quota 35 anni essendo entrato in servizio nel 1981 nell’allora Aeronautica militare sovietica.
    Il MiG-31BM è l’ultima versione aggiornata del caccia intercettore supersonico russo; è dotato specificatamente di un sistema di controllo degli armamenti più sofisticato e di un upgrading generale dell’avionica: data link digitale, cockpit con display a colori multi-funzionale e un nuovo radar Zaslon-AM multi-mode con range di 320 km e capacità di monitorare fino a 24 bersagli aerei ingaggiandone fino a 10 contemporaneamente.
    Parte integrante della rete di difesa aerospaziale russa, il MiG-31BM può trasportare un carico bellico massimo di 9.000 kg, tra cui missili aria-superficie Kh-29 (AS-14 “Kedge”) e missili cruise aria-superficie Kh-59 o Kh-59M (AS-13 “Kingbolt”); bombe di precisione fire-and-forget a guida TV o laser KAB-1500 o KAB-500; missili antinave a medio raggio UR Kh-31A (AS-17 “Krypton”); missili antiradar Kh-31S, Kh-25MR o MPU; un cannone GSh-6-23 da 23mm e missili aria-aria Vympel R-73 (AA-11 “Archer”), R-77 (AA-12 “Adder”), K-37M (AA-X-13 “Arrow”) e R-33S (AA-9 “Amos”).
    In arrivo due Mi-17V-5 per la Serbia
    Sono apparse sulla pagina Facebook del Ministero della Difesa serbo le foto di due elicotteri Mi-17V-5 in via di completamento presso gli stabilimenti Kazan Helicopters Plant.

    Entrambi gli elicotteri saranno a breve destinati alla Serbia poiché nell’agosto dello scorso anno Belgrado e Rosoboronexport firmarono un contratto del valore di 12,65 milioni di dollari per la fornitura di due elicotteri Mi-17V-5 (inclusa formazione del personale) che intendeva sopperire la grave carenza di velivoli ad ala rotante della nazione serba ampiamente trattata da Analisi Difesa.
    Secondo fonti militari interne, entro la fine dell’anno verrà siglato un nuovo contratto per un’ulteriore coppia di elicotteri, al fine di ampliare e rinnovare l’esigua disponibilità di mezzi.
    Ricordiamo che il Mi-17-V5 è una versione modificata ed aggiornata del Mi-17; è dotato di nuove turbine VK-2500 che riescono ad operare efficacemente in condizioni di volo “hot and high”, in ambienti desertici o marittimi.
    Per questa speciale versione è stato sviluppato un nuovo autopilota, un radar meteorologico allo stato dell’arte, un nuovo sistema di NVG (occhiali per visione notturna) e un sistema di navigazione che mostra tutte le informazioni di pilotaggio e navigazione su quattro schermi multifunzionali a colori, riducendo in modo significativo il carico di lavoro dell’equipaggio. Il peso massimo al decollo della macchina è di 13 tonnellate ed il velivolo è in grado di trasportare 36 soldati o 4 tonnellate di carico in cabina.

  3. #23
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    Predefinito Re: News da Mosca

    Il “Foxhound” (nome in codice NATO del MiG-31) ha volato ininterrottamente per 7 ore e 4 minuti effettuando un trasferimento dall’Oblast di Krasnoyarsk in Siberia orientale fino all’Oblast di Astrachan (che si affaccia sul Mar Caspio) coprendo una distanza in volo di circa 8.000 chilometri

    Me cojoni !!!! La distanza di volo "piu lunga"della sua vita operativa!! Sara vero????

    No perche penso alle centinaia di volte che gli F15C/E hanno coperto un analoga distanza trasferendosi dalle basi USA a quelle del medio oriente o quelle europee!!!

  4. #24
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    Predefinito Re: News da Mosca

    Citazione Originariamente Scritto da paulhowe Visualizza Messaggio
    Me cojoni !!!! La distanza di volo "piu lunga"della sua vita operativa!! Sara vero????

    No perche penso alle centinaia di volte che gli F15C/E hanno coperto un analoga distanza trasferendosi dalle basi USA a quelle del medio oriente o quelle europee!!!
    Ah si'? pregasi indicarle.
    In un trasferimento a Farnborough ho' trovato questo:

    F-15 flying 3,000 miles in 4 hours and 59 minutes, che vuol dire circa 4800 Km alla media di circa 965 Km/h.


    Per il Mig-35:
    MIG-31BM broke record of longest non-stop flight, never reached by an interceptor fighter airplane.
    La media e' stata di circa 1200 Km/h


    Avionews.com | MIG-31BM broke record of longest non-stop flight, never reached by an interceptor fighter airplane

  5. #25
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    Predefinito Re: News da Mosca

    NEWS DA MOSCA

    di Maurizio Sparacino
    11 giugno 2016, pubblicato in Analisi Industria

    Primo volo per il prototipo del Kamov Ka-62
    L’ufficio stampa di Russian Helicopters ha comunicato che il primo prototipo dell’elicottero medio multiruolo Ka-62 ha svolto il suo volo di debutto presso la base dello stabilimento Progress Arsenyev Aviation Company.
    Si è trattata della prima ascensione verticale e di un hovering compiuto dal prototipo denominato OP-1 a seguito dei numerosi test svolti a terra.
    Il volo in questione operato dai piloti collaudatori della Kamov Design Bureau è servito a valutare le prestazioni complessive e per testare i principali sistemi di alimentazione e dell’avionica del Ka-62.

    Soddisfatto il CEO di Russian Helicopters Alexander Mikheev: “Questo è un evento molto significativo per Russian Helicopters e un risultato significativo del lavoro svolto finora. Il nuovo Ka-62 – ha proseguito Mikheev – completerà le versioni civili dell’elicottero più prodotto nel mondo, il Mi-8/17, e il suo ingresso nel mercato risponderà alla forte domanda di velivoli ad ala rotante nella classe dei 6/7 tonnellate di peso”.
    L’elicottero multiruolo medio Ka-62 è una delle ultime progettazioni della Russian Helicopters; è stato sviluppato tenendo conto dei più elevati standard in materia di sicurezza, eco-efficienza e risparmio di carburante e per la prima volta nella storia del settore elicotteristico russo il progetto è attuato in stretta collaborazione con partner stranieri: il Ka-62 è dotato infatti di motori Ardiden 3G da 1680 hp realizzati dalla francese Turbomeca, di un sistema di alimentazione prodotto dalla Zodiac Aerospace (anche questa francese) e di un sistema di trasmissione austriaco sviluppato dalla società Zoerkler Gears GmbH & Co KG.
    Il Ka-62 non è provvisto della consueta architettura Kamov con rotori principali coassiali e contro-rotanti, bensì di un rotore principale a cinque pale e un fenestron (rotore incassato) nella coda, sistema idraulico a doppio circuito, carrello d’atterraggio con maggiori capacità di assorbimento d’urti e sedili ammortizzati per equipaggi e passeggeri; è stato progettato per il trasporto fino a 12-14 passeggeri o 2,5 tonnellate di carico mediante un’imbracatura esterna.
    L’industria russa pensa al trasporto strategico
    Il vice ministro della Difesa russa Yuri Borisov ha comunicato ai media nazionali che l’industria aeronautica si occuperà dello sviluppo di un nuovo aereo da trasporto aereo strategico per le Forze Armate e il mercato civile.
    “Lavoreremo seriamente ad un nuovo sistema aereo, un velivolo da trasporto strategico – ha dichiarato Borisov – e il suo sviluppo avverrà sulla base dell’interesse della Difesa in prima istanza e successivamente per il mercato civile”.
    Attualmente infatti sono gli Antonov An-124 Ruslan ad assolvere la funzione del trasporto aereo pesante nell’Aviazione militare ed è fisiologico pensare ad un futuro sostituto in virtù del fatto poi che i rapporti con l’ucraina Antonov sono stati oramai irrimediabilmente compromessi a causa dei recenti conflitti tra i ribelli filo russi e le forze governative di Kiev.
    Primo ordine per i Mil Mi-38
    Andrey Shibitov, vice CEO di Russian Helicopter, aveva annunciato lo scorso mese che il nuovo elicottero medio multiruolo Mil Mi-38 aveva trovato il suo cliente di lancio; pur non specificando di quale paese si trattasse, Shibitov aveva riferito che l’ordine in questione era relativo a tre Mi-38 più un opzione per ulteriori cinque velivoli.

    Qualche giorno dopo tuttavia è stata l’agenzia di stampa TASS a completare la notizia: sarebbe il Ministero della Difesa russo infatti il destinatario dei nuovi Mi-38.
    Ricordiamo che lo scorso 30 dicembre 2015 il Mi-38 (velivolo che si pone per categoria di carico tra il best seller Mi-8/17 e il mastodontico Mi-26) ha completato il programma di prove e certificazione, consentendo così la consegna del primo modello di produzione.
    Vanta la più grande cabina della sua classe e pertanto è in grado di trasportare una considerevole varietà di merci; le caratteristiche distintive dell’elicottero comprendono inoltre un elevato livello di sicurezza in volo e un basso livello di vibrazioni.
    Per la cronaca, in occasione del 14° FAI World Helicopter Championship (2012) il Mi-38 ha stabilito un nuovo record mondiale per gli elicotteri classe E1h (categoria per mezzi con peso al decollo tra 10.000 e 20.000 kg), riuscendo a superare una quota di 8.600 m. Il record è stato fissato dai piloti collaudatori Mil Moscow Helicopter Plant composta dal Capitano Vladimir Kutanin, dal secondo pilota Capitano Salavat Sadriev, dal navigatore Oleg Repitilo e dall’ingegnere collaudatore Igor Klevantsev.
    Colloqui tra Tanzania e Russia per l’acquisto di Mi-17
    L’agenzia di stampa RIA Novosti ha riferito che i vertici della Tanzania hanno avviato dei contatti con la Russia per la fornitura di nuove armi ed equipaggiamenti militari.
    A tal proposito il portavoce del Servizio federale per la cooperazione tecnico-militare (FSMTC) ha aggiunto che l’interesse principale verterebbe su una fornitura di elicotteri militari (nello specifico un lotto di Mil Mi-17 multiruolo), veicoli blindati e armi di piccolo calibro.
    Dopo aver analizzato numerosi fornitori il paese africano avrebbe formalizzato la possibilità di colloqui in merito, tanto che alcuni delegati russi avrebbero programmato un incontro per discutere la proposta con il locale Ministro della Difesa.
    Secondo un portavoce della Tanzania l’invito rivolto ai colloqui con Mosca riguarderebbe anche sistemi di difesa aerea, carri armati e aerei militari di categorie non meglio specificate.
    Gli eventuali futuri accordi commerciali tra Russia e Tanzania fanno certamente seguito alle dichiarazioni rese a fine aprile scorso dal Ministro dell’Industria e del Commercio della Russia Denis Manturov in occasione del Forum russo-africano 2016 (RAF-2016) che si è tenuto presso il Julius Nyerere International Convention Centre (JNICC) a Dar es Salaam, secondo cui la Tanzania sarebbe potuta diventare un trampolino di lancio per l’espansione della Russia nel vasto mercato africano orientale.
    Un folto gruppo di rappresentanti del governo russo, quali industriali e magnati guidati da Mansurov, si è recato in Tanzania al fine di aumentare la presenza di Mosca in questa zona del continente africano e di esplorare il potenziale esistente per la cooperazione sociale ed economica in settori quali l’agricoltura, la pesca, l’estrazione mineraria, petrolifera e del gas, del turismo, della realizzazione delle infrastrutture economiche e persino nei settori delle banche e delle assicurazioni, così come quelli dell’educazione e della salute.
    Pronto l’aggiornamento dei Mi-26T2
    Il vice CEO per la produzione e l’innovazione di Russian Helicopter Andrey Shibitov ha confermato agli organi di stampa russa che l’aggiornamento della recente versione dell’elicottero da trasporto pesante Mil Mi-26T2 è pronto per la sua attuazione.
    “Abbiamo preparato l’aggiornamento del Mi-26T2 ad uso esclusivo del Ministero della Difesa della Federazione Russa – ha dichiarato Shibitov – e si tratta di ulteriori innovazioni da implementare sulla base degli esemplari forniti recentemente all’Algeria”.
    Il Mil Mi-26 è il più grande e potente elicottero del mondo prodotto in serie, è entrato in servizio nel 1983 ed è stato impiegato da ben tredici forze aeree differenti. È in grado di trasportare carichi fino a 20 tonnellate o in alternativa 90 soldati o 60 barelle.
    Foto: Russian Helicopters, Airliners e Aeronautica Russa
    Argomenti: Kamok KA-52 | Kamov Ka-62 | Mil Mi-17 | Mil Mi-26T2 | Mil Mi-38 | Russian Helicopter |






    MAURIZIO SPARACINO



    News da Mosca - Analisi Difesa

  6. #26
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    Predefinito Re: News da Mosca

    NEWS DA MOSCA

    di Maurizio Sparacino
    25 luglio 2016, pubblicato in Analisi Industria

    Contratto di manutenzione per i Mi-17 del Laos…
    Russian Helicopters, nel quadro della 9^ mostra HeliRussia 2016 che si è tenuta alla fine di maggio presso il Crocus Expo di Mosca, ha stipulato un contratto con il Ministero della Difesa del Laos relativo alla manutenzione di elicotteri di costruzione russa.
    L’accordo, siglato tra il Vice Direttore Generale per il post-vendita Igor Czeczik e dal Ministero della Difesa del Laos Colonnello Sengphachan Khamlek, prevede che gli specialisti della holding russa effettueranno riparazioni per un periodo specifico di quattro anni su due Mil Mi-17-1B e due Mi-17 della Lao People’s Liberation Army Air Force; questi ultimi, inoltre, verranno aggiornati allo standard 17-1B al fine di uniformare l’intera flotta.
    “Questo accordo – ha dichiarato Czeczik – è di grande importanza per entrambe le parti e contribuirà ad un ulteriore sviluppo delle relazioni tra i due Paesi. Consideriamo il Laos come un partner affidabile e siamo pronti ad effettuare le riparazioni concordate dei quattro elicotteri al più presto possibile”.

    Per la cronaca il Laos ha acquistato nel 1997 dalla Russia dodici Mi-17, ma a quanto pare solo un terzo della flotta acquistata quasi vent’anni fa sembra essere operativa; nella lista della piccola flotta laotiana appare anche un Mil Mi-26 da trasporto pesante e due Kamov Ka-32 di costruzione russa.
    …e per i Mi-18T della Repubblica Ceca
    Russian Helicopters e la società di stato ceca Lom Praha hanno siglato un accordo sulla riparazione di componenti di elicotteri Mil Mi-8T della Difesa della Repubblica Ceca.
    In base all’accordo gli specialisti russi dovranno effettuare le operazioni entro la fine del 2016.

    Attualmente sono diverse le decine di elicotteri prodotti in Russia in servizio con la Repubblica Ceca, tra cui gli elicotteri di trasporto Mi-8T, Mi-17, Mi-171 e gli elicotteri d’attacco Mi-24/35.
    Technodinamika lavora al propulsore per elicotteri leggeri
    In occasione della mostra HeliRussia 2016 la società JSC Technodinamika Holding (facente capo a Rostec State Corporation) ha annunciato l’inizio dei lavori di sviluppo di una famiglia di motori destinati alla propulsione di elicotteri leggeri Ansat e Kamov Ka-226, attualmente dotati rispettivamente di motori Pratt & Whitney PW206 e Turbomeca Arrius 2G1.
    I motori in questione sono chiaramente in fase di sviluppo nel quadro del programma di sostituzione delle importazioni da paesi stranieri. Il progetto relativo al quadriennio 2016-2020 prevede lo sviluppo di 12 motori (di cui cinque per prove di volo).
    Il nuovo motore TD-701, secondo quanto dichiarato dal CEO Technodinamika Maxim Kuzyuk, sarà progettato per operare in una vasta gamma di temperature di esercizio, ben più ampie rispetto alle loro controparti, e sarà certificato secondo gli standard internazionali per essere offerto successivamente anche ai mercati esteri.
    Appalti della Difesa russa per la modernizzazione dei Su-25
    Come riportato recentemente dall’agenzia RIA Novosti, il Ministero della Difesa russo ha avviato sul portale degli appalti pubblici un’asta elettronica per un contratto di riparazione e modernizzazione di nove aerei da interdizione Sukhoi Su-25 (allo standard SM3) con un prezzo massimo iniziale del valore di 3.341 miliardi di rubli.
    Il bando pubblicato dichiara che la modernizzazione dei Su-25 viene effettuata per assicurarne il mantenimento del livello di efficacia e sicurezza richiesto dalle Forze Armate russe e specifica inoltre che il lavoro richiesto dovrà essere svolto in un periodo compreso tra la data di entrata in vigore del contratto e il termine ultimo del 25 novembre 2017.
    Secondo il portale degli appalti pubblici inoltre, il Ministero della Difesa aveva annunciato in precedenza un’identica operazione di aggiornamento per un lotto di cinque Su-25 con un prezzo di partenza pari a 1,75 miliardi di rubli i cui lavori si sarebbero dovuti concludere entro il 20 dicembre di quest’anno. Quest’ultimo contratto è stato vinto dalla “JSC 121 ARZ – Aircraft Repair Plant” sita nell’Oblast di Mosca.
    Come ampiamente trattato da Analisi Difesa, il Su-25SM3 sarà dotato di un nuovo sistema di navigazione e attacco, inclusi nuovi sistemi di puntamento elettro-ottici, TV, laser e IIR e display multifunzione a colori. Il nuovo “Frogfoot” sarà fornito inoltre di nuove contromisure elettroniche di autoprotezione e sarà in grado di utilizzare i missili Kh-58USh (AS-11 ‘Kilter’), Kh-25ML (AS-10 ‘Karen’) e Kh-29L (AS-14 ‘Kedge’), i missili a guida laser, i missili a guida TV come i Kh-29T/TD/TE, nonché le bombe KAB-500S (a guida satellitare) e le KAB-500KR (a guida TV).
    Ogni aereo nella nuova versione sarà in grado di trasportare infine due missili aria-aria R-73 (AA-11 “Archer”) per autodifesa, oltre ovviamente aD una vasta gamma di bombe non guidate (tra cui le FAB-500, OFAB-500U e OFZAB-500) e razzi (S-13, S-24 e S-25).
    Secondo il piano della VKS saranno almeno 40 i Su-25 aggiornati allo standard SM3 entro la fine del 2020.

    In consegna i primi due Mi-8AMTSh-VA per impiego artico
    Le Forze Armate russe riceveranno nell’ambito di un contratto siglato lo scorso febbraio con Russian Helicopters cinque elicotteri Mil Mi-8AMTSh-VA, una speciale versione creata appositamente per l’utilizzo nel nord del Paese o in zone polari con temperature inferiori a -40° С.
    Secondo gli accordi la società Ulan-Ude Aviation Enterprise, nota anche con la sigla UUAP e sita nella Siberia meridionale, realizzerà nel biennio 2016-2017 i primi cinque elicotteri Mi-8AMTSh-VA con un’opzione per ulteriori velivoli da consegnarsi entro il 2020.
    Secondo l’ufficio stampa della UUAP, due macchine sono in via di completamento e poiché i primi piloti militari hanno completato con successo il corso di riqualificazione per volare con i 8AMTSh-VA, i due esemplari saranno direttamente assegnati presso la base aerea di Tiksi, una cittadina della Russia siberiana settentrionale che si affaccia sul mare di Laptev.
    Il Mi-8AMTSh-VA, una versione speciale modificata dell’elicottero medio biturbina Mi-8AMTSh-V “Terminator”, utilizza nuovi motori turboalbero Klimov VK-2500-03, un impianto di potenza ausiliaria (APU) TA-14 più prestante e nuova avionica aggiornata.
    Gli esemplari saranno realizzati con una speciale e accattivante livrea a due toni di nero opaco e rosso lucido altamente visibile in un ambiente in cui tonalità bianche del paesaggio la fanno da padrone.
    Il Mi-8AMTSh-VA, che è certamente un velivolo chiave della strategia russa relativa all’aumento della propria presenza nella regione artica, potrà volare fino a 1000 miglia senza rifornimento in qualsiasi condizione meteo, di giorno e di notte, e persino in caso di perdita del segnale satellitare.

    È credibile inoltre che dalla versione militare verrà sviluppata una macchina per il mercato civile off-shore e per operazione SAR in ambienti rigidi (l’Argentina ad esempio utilizza da anni i Mil Mi-171E per operazioni di ricerca e soccorso e di collegamento alle stazioni polari in Antartide).
    Infine una curiosità: l’orso bruno posto lateralmente sulla fusoliera, che è un simbolo tradizionale delle macchine realizzate dalla Ulan-Ude Aviation Plant, appare in questo caso colorato di bianco in omaggio alle speciali funzioni di utilizzo dell’elicottero.
    Foto: Aeronautica Russa, Defence Blog, Flickr, Russian Military Photos e Rostec
    News da Mosca - Analisi Difesa


  7. #27
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    Predefinito Re: News da Mosca

    @Metabo hai la posta piena non riesco ad inviarti nessun messaggio privato.

    di Maurizio Sparacino20 agosto 2016, pubblicato in Analisi Industria

    Il contributo dei Mi-28 e Mi-35 nella liberazione di Falluja
    Vivo apprezzamento da parte delle Forze Armate irachene nelle parole del Generale di Brigata Yahya Rasul al-Zubaidi circa le operazioni condotte dagli elicotteri d’attacco Mil Mi-28NE Night Hunter “Havoc” e Mil Mi-35 “Hind” per la liberazione di Falluja.
    Al-Zubaidi, rappresentante ufficiale del Comando Congiunto delle Operazioni speciali irachene ha dichiarato all’agenzia TASS che – “Gli elicotteri di fabbricazione russa Mi-28 e Mi-35 hanno mostrato la loro elevata efficacia giocando un ruolo fondamentale nella recente offensiva che ha visto la liberazione della città di Falluja.
    Hanno sostenuto da un lato l’avanzata delle truppe di terra e al contempo, grazie ai moderni sistemi d’arma, sono stati in grado di colpire obiettivi in operazioni chirurgiche”.
    Per la cronaca è opportuno ricordare che le truppe governative hanno conquistato il sobborgo nordoccidentale di al-Julan, ovvero l’ultima area di Falluja che era sotto il controllo dell’Isis alla fine dello scorso giugno, a poco più di un mese dall’inizio dell’operazione dell’esercito che era stata avviata il 23 maggio 2016. La città era caduta nelle mani dei jihadisti nel gennaio 2014.
    150 addestratori Yak-152 per la VKS
    Il Ministero della Difesa russo ha ordinato 150 addestratori basici turboelica Yakovlev Yak-152.
    Secondo Sergei Yamanov, direttore di produzione della Irkut Corporation, l’impianto sito nella Siberia centrale noto per la realizzazione dei caccia Su-30SM e Su-30MK e dell’addestratore avanzato Yak-130 avrebbe iniziato ad adempiere l’ordine con l’assemblaggio dei primi tre esemplari.
    Dello Yak-152 avevamo parlato in passato: lo Yakovlev Design Bureau vinse infatti nel 2014 la gara d’appalto per lo sviluppo di un addestratore basico a elica del valore di 300 milioni di rubli (pari a circa 4,6 milioni di euro).
    Il programma designato “Ptichka-VVS” (ovvero “uccellino” della VVS, sigla quest’ultima che identificava fino a poco tempo fa’ l’Aeronautica Militare russa) prevedeva che il nuovo addestratore fosse operativo entro il novembre di quest’anno. Secondo Yamanov rispettato il termine del primo volo la produzione in serie dovrebbe iniziare già a partire dal 2017.
    Nel programma di realizzazione di questo nuovo addestratore basico c’è la necessita di mandare definitivamente in pensione ben 339 vecchi Yakovlev Yak-52.
    Lo Yak-152, ricordiamo, è un addestratore basico monomotore ad ala bassa di costruzione interamente metallica dotato di carrello di atterraggio triciclo retrattile. Tra le sue dotazioni spiccano due seggiolini eiettabili Zvezda SKS-94M e un motore radiale M-14X da 360 hp realizzato dalla Voronezh Menchanical Plant che muove un’elica a tre pale.
    Con una velocità massima di 500 Km/h, un raggio d’azione operativo di 1000 km e un peso al decollo di 1320 Kg, lo Yak-152 possiede dei carichi limite di +9 e -7 G.
    Consegnati i due Mi-17V-5 alla Serbia
    Come avevamo annunciato in questa rubrica, sono giunti a Belgrado a bordo di un An-124 Ruslan della Volga-Dnepr i due nuovi elicotteri utility Mi-17V-5 destinati alla Forza Aerea serba.
    A seguito del contratto siglato nel settembre del 2015 i due velivoli sono stati realizzati dalla Kazan Helicopters Plant (parte di Russian Helicopters) ad un prezzo unitario di 12,65 milioni di dollari per esemplare; gli accordi prevedevano inoltre la riqualificazione dei piloti serbi e del personale tecnico che si è svolta presso la Kazan Helicopter Plant’s Aviation Training Center.
    I due nuovi Mi-17V-5 sono stati destinati all’890th Mixed Helicopter Squadron basato sulla base aerea di Batajnica; si tratta del primo acquisto di velivoli russi da parte della Difesa serba, poiché da 35 anni la Forza aerea locale gestiva sette Mi-8T ereditati dall’ex Jugoslavia ed un Mi-17 costruito nel 1989 e trasferito nel 2006 dal Ministero degli Interni all’Aeronautica militare.
    Inizia la produzione dei propulsori Klimov per il Mi-38
    Secondo un dossier pubblicato dal quotidiano russo Izvestia la società Klimov, consociata della United Engine Corporation (UEC), ha iniziato la produzione in serie dei motori turboalbero TV7-117V per il nuovo elicottero Mil Mi-38.
    La Klimov che ha sviluppato il propulsore si avvarrà di diversi subappaltatori russi che produrranno tutte le parti e le componenti costituenti il motore in oggetto; obiettivo finale è la sostituzione dei TV3-117VM realizzati dall’ucraina Motor Sich che equipaggiano la serie di elicotteri Mil Mi-8/17/171 e Mi-28.
    La società russa si prepara dunque a soddisfare il contratto firmato a metà 2015 del valore di 3,9 miliardi di rubli (pari a 59,7 milioni di dollari) per la fornitura di 50 motori TV7-117V alla Kazan Helicopter Plant per i prossimi tre anni.
    Com’è noto, la decisione di progettare e realizzare autonomamente parti di tecnologie è dovuto all’introduzione di sanzioni da parte di USA e UE ai danni della Russia e alla rottura completa delle cooperazioni tecnico-militari tra Mosca e Kiev nel 2014.
    Il piano originale della realizzazione dei Mi-38 prevedeva addirittura la dotazione di propulsori realizzati dalla statunitense Pratt & Whitney per le forniture ai paesi occidentali.
    Ricordiamo infine che il Ministero della Difesa russo, come riportato lo scorso mese da Analisi Difesa,
    ha accettato di acquistare tre Mil Mi-38 dotati di questi motori con un’opzione per altri cinque velivoli.
    Prosegue in solitaria lo sviluppo dell’Il-214 (ex MTA)
    Il bureau Ilyushin ha ripreso lo sviluppo a proprie spese del bimotore da trasporto medio Il-214.
    Questo velivolo è di fatto una versione dell’aereo inizialmente ideato in collaborazione con l’India nel quadro del programma denominato MRTA (MultiRole Transport Aircraft) o MTA.
    Ricordiamo infatti che tale programma iniziò con le firme congiunte dei governi di Mosca e New Delhi nel 2000 per la realizzazione di una joint venture paritetica i cui costi di sviluppo furono precedentemente stimati in 600 milioni di dollari; costi che per l’appunto dovevano essere coperti da entrambe le parti a parità di condizioni.
    Il progetto comprendeva la progettazione e lo sviluppo del velivolo da trasporto IL-214T e una variante civile passeggeri da 100 posti denominata IL-214-100 la cui indiana HAL sarebbe stata la prime contractor.
    Il programma Il-214, inizialmente designato nel 2003 come progetto IRTA-21 da parte di HAL e successivamente come MRTA arrivò così nel giugno del 2004 alla firma del protocollo d’intesa per la realizzazione del velivolo anche in virtù del completamento degli studi di fattibilità completati nello stesso anno.
    La russa JSC Irkut Aviation e l’indiana JSC IAIA furono selezionate dai due rispettivi paesi per la realizzazione del velivolo, tuttavia nel marzo del 2008 HAL rilevò il ritiro della JSC IAIA e a seguire la Ilyushin Aviation Complex fu scelta come nuova contraente russa per lo sviluppo di IL-214.
    Nel 2012 i due partner firmarono nuovi accordi che stabilirono un team congiunto di 150 ingegneri provenienti da Mosca e Bangalore, un team che iniziò a lavorare già dal dicembre dello stesso anno sulle documentazioni tecniche dell’MTA.
    Poco dopo, però, il programma fu più volte interrotto per via di disaccordi e incomprensioni varie.
    Nel mese di gennaio 2016, il CEO di Ilyushin Sergei Velmozhkin ha dichiarato agli organi di stampa che il progetto congiunto era stato messo in standby su richiesta del partner indiano.
    “Gli indiani sono persone con cui è molto difficile fare affari” – dichiarò seccamente il progettista generale Nikolai Talikov alla stampa specializzata – “In un primo momento sembrava che le cose stessero andando per il verso giusto, ma poi hanno iniziato ad esitare sempre più spesso… alla fine questo aereo verrà realizzato dalla Russia con la denominazione di Il-214.”
    I progettisti di Mosca in realtà hanno continuato a lavorare sullo sviluppo della documentazione tecnica del velivolo sulla base delle esigenze della VKS, tanto che già nel settembre dello scorso anno un protocollo siglato col Ministero della Difesa russa chiedeva il completamento della realizzazione del prototipo dell’aereo da trasporto.
    Secondo la società Ilyushin, l’Il-214 avrebbe un peso massimo al decollo di 68 tonnellate e la capacità di trasportare un carico massimo di 20 tonnellate a 2.250 Km (o 10 tonnellate a 6.400 Km) con capacità di operazioni di decollo e atterraggio anche in presenza di piste sterrate (comprese quelle situate in montagna). La durata di vita del velivolo dovrebbe essere stimata in 35 anni e 30.000 ore di volo.
    Un nuovo lotto di Mil Mi-8AMTSh per la Difesa russa
    L’ufficio stampa della società Russian Helicopters ha comunicato di aver consegnato un lotto di nuovi elicotteri Mil Mi-8AMTSh al Ministero della Difesa russo.
    Il comunicato in questione, che non specifica né il numero di esemplari né il contratto a cui fa riferimento la suddetta consegna, ha indicato soltanto che i velivoli sono stati realizzati dallo stabilimento della Ulan-Ude Aviation Plant situato nella Siberia meridionale e che un secondo lotto di Mi-8AMTSh sarà consegnato a breve, probabilmente entro la fine dell’anno in corso o all’inizio del 2017.
    Il Mi-8AMTSh, in grado di trasportare fino a 37 paracadutisti o 12 barelle con personale medico o ancora 4 tonnellate di carico, è idoneo per numerose tipologie di missioni, incluse operazioni SAR e MedEvac e persino missioni di supporto alle truppe di terra essendo dotato di varie armi tra cui razzi e missili anticarro 9M120 Ataka-V o 9M114 Shturm, finanche missili aria-aria IGLA-V che danno al Mi-8AMTSh la possibilità di neutralizzare elicotteri nemici, UAV o velivoli a bassa quota.
    Confrontando questa nuova versione con la serie Mi-8 da cui deriva il MI-8AMTSh è ovviamente dotato di un’avionica migliorata e potenziata; il “Terminator” (nome con cui è conosciuto il Mi-8AMTSh) può operare in qualsiasi condizione climatica anche di notte. È dotato di sistemi di navigazione GLONASS/GPS e di radar meteorologico, motori VK-2500 più potenti e pale del rotore strutturalmente migliorate.
    La versione da esportazione è denominata Mi-171Sh ed è attualmente in servizio con le forze aeree di numerosi paesi tra cui Angola, Bangladesh, Croazia, Repubblica Ceca, Ghana, Iran, Kazakistan, Kenya, Nigeria, Pakistan, Perù, Sri Lanka.
    Come per l’intera serie dei Mi-8/17/171, anche questo velivolo è apprezzato nel mondo per le sue doti di versatilità, robustezza, semplicità d’uso e di manutenzione e non ultimo per un prezzo d’acquisto economico rispetto alla concorrenza.
    Contratto di manutenzione per quattro Mi-17 ungheresi
    Il ministero della difesa ungherese ha firmato un contratto con la società Russian Helicopters per una serie di lavori di manutenzione da effettuare su quattro Mil Mi-17 in carico alle Forze Armate di Budapest.
    Secondo l’agenzia di stampa locale MTI, la Difesa ungherese aveva lanciato per lo scopo una gara d’appalto del valore di quasi 4 miliardi di fiorini (pari a 12,75 milioni di euro).
    Il contratto firmato il 7 luglio – comunica il ministero della Difesa ungherese – ribadisce che i lavori verranno effettuati presso lo stabilimento della Novosibirsk Aircraft Repair Plant, struttura consociata della Russian Helicopter e specializzata nella manutenzione, revisione e aggiornamento della serie di elicotteri Mil. Il documento siglato ha una validità di 2 anni ma la scadenza dei lavori di riparazione è stato fissato in 10 mesi per ciascun velivolo.
    L’Ungheria sceglie dunque così per la terza volta di rimandare il bisogno impellente di rinnovare la propria flotta ad ala rotante così come avevamo annunciato a marzo di quest’anno e nel giugno del 2014 decidendo di procedere momentaneamente ad un update per una parte della propria flotta di Mi-17.
    Foto: Air Recognition, Defence Blog, Yakovlev Design Bureau, Novosti, Klimov, Iliyushin e Panetspotter

    News da Mosca - Analisi Difesa

  8. #28
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    Predefinito Re: News da Mosca

    Why Russia Has To Spend $350 Million Fixing Its Broken-Down Aircraft Carrier


    I russi cercano di tenere a galla il catorcio Kutznesov.

  9. #29
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    Predefinito Re: News da Mosca

    Citazione Originariamente Scritto da paulhowe Visualizza Messaggio
    Why Russia Has To Spend $350 Million Fixing Its Broken-Down Aircraft Carrier


    I russi cercano di tenere a galla il catorcio Kutznesov.
    intanto non e' una portaerei .

  10. #30
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    Predefinito Re: News da Mosca

    Citazione Originariamente Scritto da bimbogigi Visualizza Messaggio
    intanto non e' una portaerei .
    No e' una portaerei.

    Non nucleare e non dotata di catapulta. I russi chiaramente se avessero soldi e tecnologie se ne sarebbero gia sbarazzati e avrebbero costruito una simil "Queen Elizabeth" come hanno appena fatto i britannici.

 

 
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