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CASERTA - Papa Francesco ricambierà la visita al pastore Giovanni Traettino: è stata confermata ieri da padre Federico Lombardi, direttore della sala stampa vaticana, la imminente presenza di Bergoglio a Caserta.
Francesco sarà in città nella mattinata di sabato 26 luglio, accolto da Traettino e da una ampia delegazione del corpo pastorale delle chiese evangeliche della Riconciliazione.
La visita, di carattere privato, segue l'incontro in Vaticano del giugno 2013, nel corso del quale Traettino e Bergoglio avevano passato insieme mezz'ora in un clima di cordialità, rinsaldando il rapporto di amicizia che risale ai tempi in cui Bergoglio era arcivescovo di Buenos Aires; «ci siamo lasciati col desiderio di tenerci in contatto», aveva rivelato Traettino a margine del colloquio, e il nuovo incontro tra i due sembra confermare un fattivo interesse in questa direzione.
AGGIORNAMENTO DEL 17/7/2014:
La visita alla Chiesa della Riconciliazione è stata spostata a lunedì 28 luglio.
Per venire incontro alla richiesta della diocesi cattolica locale, infatti, Bergoglio sarà a Caserta in due giornate distinte: sabato 26 luglio in visita ufficiale, mentre lunedì 28 tornerà in forma privata per il previsto incontro con Traettino. (fonte: La Stampa)
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ROMA - Nessuna “iniziativa”, “apertura” né “ansia unionista”: è un “no” netto quello espresso in un comunicato congiunto da cinque sigle evangeliche di area pentecostale che sabato scorso, in occasione della tavola rotonda promossa dall’Alleanza Evangelica Italiana ad Aversa (CE) sul tema “Il cattolicesimo contemporaneo: una prospettiva evangelica”, hanno voluto ribadire una posizione critica verso le recenti «aperture ecumeniche da parte di ambienti evangelici e pentecostali internazionali e nazionali nei confronti della Chiesa cattolica romana e del suo attuale Pontefice».
Tre i punti focali sottolineati da AEI, Federazione delle Chiese Pentecostali, Assemblee di Dio in Italia, Chiesa Apostolica in Italia e Congregazioni Cristiane Pentecostali, che avvertono come «incompatibile con l’insegnamento della Scrittura» una chiesa che si sente «mediatrice di salvezza e che presenta altre figure come mediatrici di grazia», «che si è assunta la responsabilità di aggiungere dogmi» e «che ha il suo cuore in uno stato politico, retaggio di una chiesa “imperiale”». Tre differenze teologiche “inconciliabili” che, si afferma nel documento, non permettono al momento di «dare inizio e corso a qualsiasi iniziativa o apertura ecumenica nei confronti della Chiesa cattolica romana».
Una presa di distanze nei confronti delle velleità di dialogo sorte in ambito evangelico con l'elezione di papa Bergoglio e della disponibilità verso «le apparenti somiglianze con la fede e la spiritualità evangelica di settori del cattolicesimo», che per i firmatari «non sono di per sé motivi di speranza di un vero cambiamento».
luglio 2014