Il sonno della ragione genera mostri.
Divergevano due strade in un bosco, ed io...io presi la meno battuta, e di qui tutta la differenza è venuta.
Si si così regaliamo tutti i gangli vitali della nostra economia alle multinazionali straniere e noi rimaniamo con un pugno di mosche mentre gli altri paesi continuano a farci la festa. No, non solo non bisognerebbe continuare le privatizzazioni ma bisognerebbe ritornare indietro ricostituendo il vecchio e glorioso IRI come era fino al 1982 (quando era la più grande azienda industriale al di fuori degli Stati Uniti) quando venne Prodi al comando e cominciò a smantellarla. Fu grazie all' IRI cuore pulsante dell' economia italiana che ci fu il boom economico degli anni 50 e 60 e che l' Italia superò il PIL del Regno Unito. Grazie ad esso andavano avanti le PMI comprese quelle di molti forumisti che parlano allegramente di quanto potrebbero essere benefiche le privatizzazioni perché lo stato è brutto e cattivo ahahah
SVEGLIA!!!
Ma chi se vuoi che se le accatti le partecipate del comune di roma e della regione lazio, tutte indebitate fino al collo nonchè poltronifici intoccabili per sinistrati/berlusconidi trombati alle elezioni?
Padoan vuole privatizzare quel poco di gioielleria che ancora resta in italia. Eni, Enel, Poste, ecc. Tutta roba che, miracolosamente, fa utili.
E voialtri pensate di svenderle al primo che passa per tappare la voragine del debito pubblico.
Follia. Pura follia.
Ultima modifica di Alla Pugna; 28-07-14 alle 18:54
Esatto. Pensano che facendo così le loro impresette riceveranno ossigeno perché si potranno abbassare le tasse su di esse e quindi l' economia italiana si riprenderà ahahah CHE RIDICOLI!!!!! Non hanno capito che se non ritorna l' IRI (grazie al quale andavano avanti le loro impresette) questo paese è destinato alla morte definitiva e a diventare terzo mondo.
Ultima modifica di Murru; 28-07-14 alle 19:03
In mezzo ad un mare di errori fatti per decenni , le privatizzazioni fatte in parte negli anni '80 , e poi in modo strutturale dal 1992 al 2001 , sono state una delle pochissime cose giuste fatte dai vari governi che si sono succeduti.
Le aziende , alcune monopoliste (vedi ENEL e SIP) , perdevano ijn certi anni anche diverse migliaia di miliardi di lire dell'epoca (e un monopolio che perde soldi è grossa , quasi un ossimoro).
L'Alfa Romeo aveva un deficit medio annuo di 200 miliardi , cioè quando uno comprava una Alfetta , per citare un modello famoso , in parte la pagava lui , il resto i contribuenti.
E potrei continuare , parlando dei transatlantici usa e getta , o delle aziende EGAM alcune delle quali incassavano il 5% dei costi.......
Perchè poste debba essere privata è un mistero. Ma che stranezza, ci sono migliiaia e migliaia di partecipate di tutti i tipi, con centinaia di migliaia di dipendenti e guarda un pò i nostri riducono tutto a Eni ed Enel.
Alla maggior parte della gente non frega nulla. Poi ci sono quelli che hanno interessi diretti a continuare a succhiare dallo Stato.
Il sonno della ragione genera mostri.
Divergevano due strade in un bosco, ed io...io presi la meno battuta, e di qui tutta la differenza è venuta.
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Sul concetto di fare utili ho cominciato ad essere dubbiosa quando in Poste, grazie a trucchetti fatti da dirigenti e sindacati, sonbo stati assunti migliaia di giovani a tempo determinato con contratti appositamente fatti per essere impugnati in tribunale e trasformati a tempo indeterminato. Mi è oscuro come si possano fare utili con migliaia e migliaia di assunzioni clientelari. Che poi ci sia una copertura da parte dello Stato?
Per il resto, mi piacerebbe che Berlusconi intervenisse per dirsi contrario alla svendita. Chissà, ma ho il sospetto che vorrete tutti vendere di corsa.
Il sonno della ragione genera mostri.
Divergevano due strade in un bosco, ed io...io presi la meno battuta, e di qui tutta la differenza è venuta.
No tesoro, è che dietro questi tuoi interventi si nasconde e prospera quel bel disegnino che ti ho messo fatto di migliaia emigliaia di assunzioni clientelari inutili e di sprechi paurosi. Dietro 2 o tre cose passabili c'è il baratro pauroso nel quale sguazzano le clientele più becere e il voto di scambio vero, quallo che fece si che il buon Rutelli smettesse di occuparsi della città per occuparsi a creare partecipate e ad assumere elettori.
Il sonno della ragione genera mostri.
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