Il leninismo è una corrente di pensiero politico ed economico (nell'ambito del comunismo) che si inquadra nella tradizione del marxismo. Con essa si fa riferimento sostanzialmente alle teorie dell'ideologo e leader bolscevico vladimir ullianov i'llic detto Lenin, ed alla loro messa in pratica durante e dopo la rivoluzione russa. La combinazione del marxismo con questa corrente diede vita al marxismo-leninismo, ideologia ufficiale dell' unione sovietica
Fondamentale nel pensiero di Lenin è l'idea di partito. Lenin sosteneva che il proletario potesse aspirare ad una rivoluzione per mezzo degli sforzi di un partito comunista che si assumesse il ruolo di "avanguardia rivoluzionaria". Lenin credeva altresì che un partito del genere potesse portare a termine i propri obiettivi soltanto attraverso una forma di organizzazione disciplinata nota come "centralismo democratico", dove gli esponenti del partito discutono liberamente le varie proposte ma si impegnano a non contestarle una volta sancite. Questo partito avrebbe dovuto essere costituito da militanti di elevato livello politico, alcuni dei quali dediti alla politica a tempo pieno ("rivoluzionari di professione").
Questo partito avrebbe dovuto, secondo Lenin, essere strettamente legato al movimento operiao, intervenendo coscientemente nel movimento sindacali e utilizzando "tutte le forme di lavoro, legale od illegale" (inclusa la partecipazione alle elezioni parlamentari, quando opportuno, la quale tuttavia era per Lenin, in contrasto con gran parte delle socialdemocrazie europee, solo uno dei molti terreni di intervento politico e neppure il più importante) per costituirsi come partito dirigente della classe operaia