«Non ti fidar di me se il cuor ti manca».
Identità; Comunità; Partecipazione.
In effetti l'ambiguità nasce ab origine, cioè dalla difficoltà d'inquadrare una identità ebraica che è costitutivamente sfuggente. Per cui, per mimesi, diventa difficile da inquadrare anche l'ostilità verso gli ebrei/giudei/sionisti
Premetto che con il termine "antisemita", anche se etimologicamente sbagliato, mi riferisco al significato originale e di uso corrente del termine, ovvero avversione nei confronti degli ebrei.
Poi si potrebbe discutere per ore su chi sia ebreo. Atteniamoci, anche in questo caso, alla definizione più comune, cioè chi pratica la religione ebraica (anche dopo una conversione) e/o discende da madre ebraica pur non praticando la religione.
Sionista invece è l'ebreo favorevole alla nascita di uno stato del popolo ebraico. Il non ebreo favorevole allo stato ebraico invece è definito filo-sionista.
Secondo queste definizioni, che ripeto sono quelle comunemente accettate:
- L'antigiudeo avversa l'ebreo praticamente la religione ebraica
- L'antisionista avversa l'ebreo favorevole allo stato di Israele
- L'antisemita avversa l'ebreo in quanto tale
Quindi anche se con motivazioni diverse, l'oggetto dell'ostilità di queste 3 categorie di persone è sempre l'ebreo.
Ovviamente non è detto che un ebreo sia sionista e che sia praticante e quindi tecnicamente potrebbe non essere oggetto dell'odio rispettivamente di un antigiudeo e di un antisionista.
Del resto è vero il contrario, spesso chi è antigiudeo è antisionista e anche se non lo dichiara è antisemita.
Ultima modifica di Venom; 01-08-14 alle 11:27
Io non mi sento italiano,
ma per fortuna o purtroppo lo sono.
Esattamente.
L'antigiudaismo è riconducibile all'ostilità verso la religione ebraica: in questo caso, possiamo distinguere un antigiudaismo di tipo confessionale e teologico, soprattutto di matrice cattolica, che si rivolge al cosiddetto "ebraismo post-cristico" e - sostanzialmente - talmudico, ed un antigiudaismo che invece si rivolge criticamente anche all'ebraismo veterotestamentario.
L'antisionismo ha una matrice più politica, in quanto si sostanzia in una avversione per il sionismo - nelle sue varie sfaccettature e declinazioni - e quindi in quello che potremmo considerare il nazionalismo ebraico.
L'antisemitismo è l'ostilità o l'odio per gli ebrei in quanto popolo ed etnia, a prescindere dalla religione. Il problema dell'antisemitismo, tralasciando il fatto se sia o meno condivisibile, è la natura dell'identità ebraica.
Credere - Pregare - Obbedire - Vincere
"Maledetto l'uomo che confida nell'uomo" (Ger 17, 5).
Non si tratta solo di questioni razziali o religiose, uno può riconoscere che non esiste una vera e propria unità etnica ebraica, e allo stesso tempo non prendere in considerazione l'aspetto teologico, eppure essere anti-giudaico a causa della funzione storica che ha avuto il "giudaismo internazionale" e dell'idea del mondo di cui si è fatto portatore (non è complottismo, è una constatazione, per sdrammatizzare: non sono io antisemita, sono loro ebrei).
Riguardo al sionismo per quanto mi riguarda vale la stessa cosa, alcuni hanno individuato nel nazionalismo ebraico una natura diversa rispetto a quella del giudaismo classico apolide, ma in realtà si tratta di due "correnti interne" al giudaismo, che portano entrambe avanti interessi che cozzano con quelli degli europei.
Ma infatti lo stesso Telesio Interlandi (che era comunque un positivista) ha sempre basato la sua critica antiebraica sul fatto che gli ebrei, a causa della, per così dire, "ambiguità" della loro coscienza nazionale e culturale, non possono che costituire per natura (consapevolmente o meno) un elemento sovversivo rispetto all'identità etnica e culturale della Nazione che li ospita, il che è diverso dal dire "non mi piacciono gli ebrei perché c'hanno il labbrone e il naso lungo" (nessun antisemita ha mai basato le sue opinioni su una simile affermazione, in nessun periodo storico, tant'è che la posizione dei Nazionalsocialisti stessi era identica a quella di Interlandi, solo un po' più radicale sul tema del meticciamento con gli ariani).
Certo.Da bambino non ti hanno mai insegnato che non importa quello che gli altri pensano di te, ma ciò che conta è come tu ti senti dentro?
Quelli mi vogliono truffare e ammazzare e io devo far finta di niente......
Ultima modifica di - SAVONAROLA -; 01-08-14 alle 18:03
Anti Giudaismo = essere contrari al fatto che una sparuta minoranza, gli ebrei, abbiano in mano la maggioranza dei mezzi di informazione, dei posti di potere ecc (per chi crede che le cose stiano così ovviamente) in quanto, secondo chi è "anti-giudaico", gli ebrei fanno i loro interessi a scapito degli altri.
Anti Sionismo = essere contrari all'esistenza dello Stato di Israele o essere critici nei suoi confronti.
Anti Semitismo = essere contrari agli ebrei in quanto tali.
Spesso chi è anti-giudaico o anti-sionista (uno può essere entrambe le cose o solo una delle due cose) viene accusato di "anti-semitismo" perchè va di moda così, un po' come dare del "razzista" ad minchiam a chi crede che l'immigrazione di massa sia dannosa.