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  1. #701
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    Predefinito Re: Antigiudaismo, antisionismo, antisemitismo.

    Citazione Originariamente Scritto da El Gran Capitan Visualizza Messaggio
    Ecco, come volevasi dimostrare, poco conoscenza dell'argomento e sicumera a non finire: Arminius - Wikipedia, the free encyclopedia

    Arminius, born in 18 or 17 BC, was son of the Cheruscan chief Segimerus (German: Segimer) and trained as a Roman military commander. He had lived in Rome as a hostage in his youth, where he had received a military education, and obtained Roman citizenship as well as the status of equestrian (petty noble) before returning to Germania and driving the Romans out.
    Arminio comunque trascorre i primi anni della sua vita con i genitori naturali e riceve un primo fondamentale imprinting germanico. Solo successivamente si reca a Roma come ostaggio secondo l'uso del periodo. Li riceve una educazione prettamente militare e a 23 anni è già di ritorno in Pannonia a capo di un contingente di troppe cherusche. Dimmi tu se può essere considerato un barbaro romanizzato di quarta generazione.


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  2. #702
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    Predefinito Re: Antigiudaismo, antisionismo, antisemitismo.

    Citazione Originariamente Scritto da TheMeroving Visualizza Messaggio
    Le tensioni razziali negli Stati Uniti non sono dovute certamente ad una forma di intolleranza cromatica alla pelle bianca da parte dei neri, ma sono invece il portato storico di due secoli di discriminazione razziale e di sostanziale subordinazione dei neri ai bianchi. Un processo che soltanto negli ultimi decenni si è arrestato, ma che evidentemente ha creato un clima di diffidenza e di rancore non ancora sopito. È una evidente dimostrazione di come le discriminazioni, che qualche illiberale vorrebbe reintrodurre, lungi dal risolvere i problemi razziali, li aggravano. Quindi invece che biasimare le società multirazziali, sarebbe più logico riflettere su come si impostano i rapporti di convivenza fra le varie componenti etniche. Fermo restando che negli Stati Uniti il multi etnicismo non ha in tutta evidenza ostacolato la costruzione del suo ruolo di nazione egemone nel mondo. Sul fatto che nelle periferie la delinquenza sia più diffusa che in altri luoghi anche qui sarebbe opportuno fare un ragionamento. Sono le differenze etniche a creare un clima delinquenziale o è invece il sostanziale regime di emarginazione che le contraddistingue? Se si osserva il fenomeno, c'è da rilevare che nelle periferie, abitate da bianchi e da stranieri, delinquono sia italiani che stranieri suddivisi in base alle varie distribuzioni etniche nei quartieri.Nei quartieri più ricchi, abitati prevalentemente da italiani invece non si delinque. Direi che se si applica un ragionamento esclusivamente deduttivo ne consegue che il motivo che spinge alla delinquenza, non è la differenziazione etnica, ma l'emarginazione. Anche sulle carceri va fatta una precisazione. Il 75% dei carcerati stranieri sono irregolari. Perché gli irregolari delinquono più degli stranieri regolari e quindi integrati nel tessuto sociale ? Questa volta lascio a te la risposta.
    Posto che sia l' "emarginazione" e non le naturali tensioni razziali a generare criminalità e degrado sociale, questo succede in ogni grande città multirazziale e non solo negli Stati Uniti, dove determinati conflitti hanno una storia precedente. In tal caso, ovunque ci si fregi di applicare un regime di tolleranza e di accoglienza indiscriminata si è fallito nel processo di "integrazione", e quindi ha fallito la società multirazziale, posto che il suo intento fosse realmente di garantire l'ordine, la stabilità e la coesione sociale, e non - al contrario - di distruggere le nazioni stesse, come hanno ammesso esplicitamente molti ex-marxisti che sostennero il mito dell'anti-razzismo per "disintegrare la società borghese", alcuni pentendosi amaramente una volta accortosi che era il popolo a pagare maggiormente il prezzo delle loro teorie idiote. La società multirazziale ha fallito, e di questo bisognerebbe domandarsi il perché, ma ad un occhio sveglio basta osservare ciò che è sempre accaduto e che succede ancora nel mondo quando dei popoli diversi si ritrovano a convivere forzatamente in un comune spazio, laddove non c'è un'autorità legittima e stabile che garantisca l'ordine (non è il caso delle moderne democrazie liberali): nel migliore dei casi scontri, nel peggiore dei casi sangue e pogrom.

  3. #703
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    Predefinito Re: Antigiudaismo, antisionismo, antisemitismo.

    Citazione Originariamente Scritto da El Gran Capitan Visualizza Messaggio
    Non estrapolare la frase da solito furbo (tu e certi altri su questo forum avete lo stesso vizio), rispondi al tutto, in ogni caso ricevere una determinata cittadinanza, non cambia la tua identità etnica, lo sai vero che negli stati uniti quando fanno i censimenti della popolazione fanno censimenti "etnici", nel senso che chiedono ad ogni soggetto la sua etnia di appartenenza, una cosa è essere dipendente/referente ad un certo stato, una cosa è appartenere ad un determinato gruppo etnico, se sei un francese lo sei pure dopo che i tuoi antenati hanno cambiato continente 500 anni prima (vedi i francesi del quebec o i cajun, guarda un pò dopo 500 anni ancora non sono stati assimilati e vivono e si sposano tra loro, un'altra negazione ai tuoi assunti precedenti), figurati quanto ciò può valere per uno che viene da un contesto ancora più diverso ed opposto come gli arabi-musulmani. Sei un pò confuso the meroving, ti mancano le basi. Tra l'altro se tu rispondessi a tutto io ho scritto di come determinati gruppi etnici vivano in quartieri omogeneamente abitati da loro e da dove i nativi scappano, informati, elaborare concetti e proferire sentenze su ciò che non si conosce è follia.
    Perché dici che devo rispondere a tutto? Mi sembra di aver risposto. Hai liquidato la mia riflessione riportando la circostanza che i barbari furono accolti nei confini dell'impero. Ti ho ricordato che i popoli foederati vivevano in spazi circoscritti all'interno dell'impero. Il fatto che fossero stati chiamati dagli stessi romani è irrilevante perché la loro situazione se comparata con la nostra è del tutto dissimile. Anche sui censimenti etnici non vedo il punto. Gli Stati Uniti sono una società multietnica fin dalla fondazione. La Francia lo è diventata soltanto negli ultimi decenni. Inoltre negli USA non vi sono soltanto due etnie come in Francia, ma ve ne sono in numero infinitamente maggiore. Ovvio che in un simile contesto multiculturale se si devono opportunamente tarare i registri delle politiche di integrazione occorre avere ben chiaro il quadro della realtà sul territorio. I francofoni del Canada o i cajun della Louisiana sono probabilmente etnicamente autosufficienti, ma si riconoscono inequivocabilmente come canadesi e statunitensi. Ma senza scomodare i cajun lo stesso vale per gli italiani,gli irlandesi, i cinesi, i giapponesi, i cubani, gli indiani,i pachistani e in un certo senso per estensione anche gli ebrei. Tutti quanti mantengono un legame con la patria di origine, ma allo stesso tempo tutti quanto si percepiscono e si definiscono inequivocabilmente americani.
    Ti ricordo infine che il tuo messaggio originale era questo:

    Citazione Originariamente Scritto da El Gran Capitan Visualizza Messaggio
    Bello mio, studiati la storia, l'"invasione dei barbari" avvenne su invito dell'impero, chi ha invitato i popoli barbari a stabilirsi nei territori dell'impero? Basta questo per negare quello che dici..
    Vorrei capire dove in questo messaggio avresti scritto che "scritto di come determinati gruppi etnici vivano in quartieri omogeneamente abitati da loro e da dove i nativi scappano". Forse stai facendo in po' di confusione fra i post


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  4. #704
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    Predefinito Re: Antigiudaismo, antisionismo, antisemitismo.

    Citazione Originariamente Scritto da El Gran Capitan Visualizza Messaggio
    Si, ma sono due situazioni diverse, quello è un italiano, di origine europea, un cristiano che accetta (in realtà noo, attenzione, gli italiani discendenti di immigrati negli USA simpatizzavano per il fascismo così come i discendenti di immigrati tedeschi simpatizzavano per il nazismo) tale bombardamento perchè lo vede come un bombardamento contro il fascismo, ma quelli sono islamici e vedranno i bombardamenti come bombardamenti contro l'islam, e ti ricordo che sono 60 che islamici migrano in francia eppure continuano ad AUTO-ghettizzarsi.
    Il fatto che tu ne faccia una questione religiosa è una scelta funzionale alle tue esigenze argomentative. In realtà è una scelta arbitraria perché i motivi di rancore potrebbero essere religiosi, ma anche politici o ideologici. Chi dice che ill risentimento religioso è sempre e comunque il più deleterio? Riguardo al mio esempio posso senz'altro fartene immediatamente un altro. Gli americani di origine giapponese, perfettamente integrati nel tessuto sociale statunitense, no n provano assolutamente nessun risentimento nei confronti dello stato che li ha internati dopo perl harbour anche se ovviamente non possono dimenticare l'accaduto : "Ma l' amarezza, dice Tateishi, rimase. E' rimasta ancora oggi che lui, 62 anni, laureato in lettere, giapponese immigrato di terza generazione - «ma non so una parola, della lingua dei miei nonni» - guida la Lega dei cittadini nippo-americani: «Non abbiamo potuto dimenticare. E quello che sta succedendo in questi giorni, con le minacce e le aggressioni agli americani di origine orientale e medio-orientale, non fa che ravvivare i brutti ricordi. Siamo molto, molto preoccupati. Io sento certa gente dire: "sospendiamo certi diritti, non possiamo fidarci dei musulmani"; ecco, chi vuole ciò non è migliore dei terroristi, e se prevarranno queste tesi, la nostra democrazia sarà in grave pericolo. Perché noi sappiamo che il razzismo, qui, c' è sempre stato, ed è sempre pronto a riemergere. Godiamo di una democrazia come non esiste in alcuna altra parte della terra, questo è il Paese più libero del mondo: che però a volte non riesce a garantire questa stessa libertà. E proprio la nostra storia lo dimostra»". Come vedi parlano di "nostra democrazia" e di "paese più libero del mondo" anche se non ne nascondono i limiti ed i problemi. Questo è un discorso da americano e non certo da giapponese rancoroso.
    Per quanto riguarda il tuo ragionamento sull'auto-ghettizzazione dei magrebini francesi, bisogna vedere quanto questa ghettizzazione è auto imposta o imposta dalla società francese.


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  5. #705
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    Predefinito Antigiudaismo, antisionismo, antisemitismo.

    Citazione Originariamente Scritto da Orco Bisorco Visualizza Messaggio
    Posto che sia l' "emarginazione" e non le naturali tensioni razziali a generare criminalità e degrado sociale, questo succede in ogni grande città multirazziale e non solo negli Stati Uniti, dove determinati conflitti hanno una storia precedente. In tal caso, ovunque ci si fregi di applicare un regime di tolleranza e di accoglienza indiscriminata si è fallito nel processo di "integrazione", e quindi ha fallito la società multirazziale, posto che il suo intento fosse realmente di garantire l'ordine, la stabilità e la coesione sociale, e non - al contrario - di distruggere le nazioni stesse, come hanno ammesso esplicitamente molti ex-marxisti che sostennero il mito dell'anti-razzismo per "disintegrare la società borghese", alcuni pentendosi amaramente una volta accortosi che era il popolo a pagare maggiormente il prezzo delle loro teorie idiote. La società multirazziale ha fallito, e di questo bisognerebbe domandarsi il perché, ma ad un occhio sveglio basta osservare ciò che è sempre accaduto e che succede ancora nel mondo quando dei popoli diversi si ritrovano a convivere forzatamente in un comune spazio, laddove non c'è un'autorità legittima e stabile che garantisca l'ordine (non è il caso delle moderne democrazie liberali): nel migliore dei casi scontri, nel peggiore dei casi sangue e pogrom.
    Se si conviene che il problema da cui scaturiscono disordine e delinquenza è l'emarginazione dato che questa colpisce indistintamente bianchi e non bianchi non vedo essa che legame possa avere con l'esistenza di società multirazziali. Direi proprio che non vi è nessun legame. Anche in una società "mono-razziale" continueranno ad esistere quartieri dove l'emarginazione genera degrado e delinquenza ne più ne meno che in ogni altro tipo di contesto. Il fatto di consegnare le periferie a "degradati" solo bianchi piuttosto che a neri o ispanici non sposterebbe di un millimetro il problema. Fra l'altro il multiculturalismo non è una scelta esotica che una società compie per qualche motivo estetico. Piuttosto il multiculturalismo è una realtà che ci viene imposta dalla storia che è fatta anche di spostamenti migratori. Spostamenti che si può cercare di limitare, ma che non si possono interrompere. Tutto sta a come si gestisce il fenomeno. Da un lato occorre certamente il giusto rigore nei confronti dell'immigrazione clandestina, ma dall'altro servono politiche di integrazione per coloro che sono autorizzati a restare in modo tale che non vadano ad ingrossare le fila dei delinquenti, bianchi o meno bianchi, che già popolano le nostre periferie.


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    Ultima modifica di TheMeroving; 21-08-14 alle 19:09
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  6. #706
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    Predefinito Re: Antigiudaismo, antisionismo, antisemitismo.

    Citazione Originariamente Scritto da TheMeroving Visualizza Messaggio
    Se si conviene che il problema da cui scaturiscono disordine e delinquenza è l'emarginazione dato che questa colpisce indistintamente bianchi e non bianchi non vedo essa che legame possa avere con l'esistenza di società multirazziali. Direi proprio che non vi è nessun legame. Anche in una società "mono-razziale" continueranno ad esistere quartieri dove l'emarginazione genera degrado e delinquenza ne più ne meno che in ogni altro tipo di contesto. Il fatto di consegnare le periferie a "degradati" solo bianchi piuttosto che a neri o ispanici non sposterebbe di un millimetro il problema. Fra l'altro il multiculturalismo non è una scelta esotica che una società compie per qualche motivo estetico. Piuttosto il multiculturalismo è una realtà che ci viene imposta dalla storia che è fatta anche di spostamenti migratori. Spostamenti che si può cercare di limitare, ma che non si possono interrompere. L'Australia che è uno dei paesi con le norme forse più restrittive in materia di immigrazione, è o sta divenendo di fatto un paese multiculturale. Tutto sta a come si gestisce il fenomeno. Da un lato occorre certamente il giusto rigore nei confronti dell'immigrazione clandestina, ma dall'altro servono politiche di integrazione per coloro che sono autorizzati a restare in modo tale che non vadano ad ingrossare le fila dei delinquenti, bianchi o meno bianchi, che già popolano le nostre periferie.
    No, hai stravolto tutto il mio discorso, ma in ogni caso io non ho alcuna intenzione di provare che le società che non sono multirazziali siano prive di problemi sociali, e neanche mi interessa di risolvere i problemi sociali di tutto il mondo, questo è tipicamente un compito che si sono date le forze progressiste, non facendo altro che generare problemi su problemi elevati al quadrato. E ancora emerge nei tuoi discorsi questa follia progressista quando vuoi rimandare a cause economico-sociali ogni problema che ha origini di altra natura, e quando reciti il tradizionale salmo dei rivoluzionari di tutte le epoche affermando che "il multiculturalismo è una necessità che ci viene imposta dalla storia", ma non c'è niente che viene imposto dalla storia, c'è solo quello che gli uomini vogliono realizzare e quello che gli riesce di realizzare.

  7. #707
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    Predefinito Re: Antigiudaismo, antisionismo, antisemitismo.

    Allo stesso modo Alfano parla di necessità di accoglienza e si costerna quando qualcuno crepa in mare, ma se non ci fosse chi accoglie non ci sarebbe né chi parte e neanche chi crepa in mare. Non è compito dell'occidente in putrefazione l'impartire lezioni e neanche il difendere dalla fame le popolazioni di tutto il mondo (come se il vero intento fosse questo poi, poveri dementi democratici).

  8. #708
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    Predefinito Re: Antigiudaismo, antisionismo, antisemitismo.

    Citazione Originariamente Scritto da Orco Bisorco Visualizza Messaggio
    Allo stesso modo Alfano parla di necessità di accoglienza e si costerna quando qualcuno crepa in mare, ma se non ci fosse chi accoglie non ci sarebbe né chi parte e neanche chi crepa in mare. Non è compito dell'occidente in putrefazione l'impartire lezioni e neanche il difendere dalla fame le popolazioni di tutto il mondo (come se il vero intento fosse questo poi, poveri dementi democratici).
    evidentemente la democrazia non c'entra una ceppa, perche' gli americani o gli inglesi rispedirebbero ognuno a casa propria. son le solite buffonate dei governi italiani, che non riescono ne' ad accogliere ne' a rimandare indietro questi poveracci.

  9. #709
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    Predefinito Re: Antigiudaismo, antisionismo, antisemitismo.

    Vabbè è un caso perso, se dice che quelli erano gruppuscoli.. Strano perchè i telegiornali parlavano di masse enormi di manifestanti..

    "You should be aware, Fräulein, that there are some people in this world, some irredeemable louts, for whom the means do not require an end. I speak, of course, of myself."

  10. #710
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    Predefinito Re: Antigiudaismo, antisionismo, antisemitismo.

    Citazione Originariamente Scritto da TheMeroving Visualizza Messaggio
    E fareste male. Le teste "ragion-dubitanti" sono quelle che vi separano dal baratro. Sono quelle che vi impedirebbero di partire lancia in resta come tanti don Chisciotte contro un nemico che non si può combattere con l'olio di ricino o con i plotoni d'esecuzione. Insomma. I "ragion-dubitanti" sono quelli che vi impedirebbero di farvi del male. Molto male.


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    Nel baratro ci siamo già caro the meroving, il baratro è questa europa di democratici effeminati fuori dal mondo che hanno una visione tutta loro della realtà, io in realtà dico ben vengano gli islamisti come nel caso in cui fossi stato un romano all'epoca del tardo avrei detto ben vengano i germani, vedere ciò che un tempo fu gloria e grandezza, ciò che un tempo fu una terra di grandi valori di grandi idee diventare una landa di porci decadenti che ragionano attaccati al telefonino preoccupandosi nient'altro che dei propri volgari desideri materiali, insomma vedere che si è passati dalla vecchia europa dei guerrieri alla civiltà dei consumatori mi mette tristezza, tutto quello che mi viene da dire agli islamici è: fate presto e che sia veloce ed indolore, un pò come un vecchio Eroe che ricorda le gesta della sua giovinezza e che langue sul letto della vecchiaia putrefatto dalle malattie e coperto di piaghe (cioè i ragionatori dubitanti), ecco tale eroe non desidera altro che la morte, ed ora capisco sempre di più le parole di Hiroo Honoda che alla vista del moderno giappone ed a cosa si era ridotto disse che avrebbe preferito essere morto..

    "You should be aware, Fräulein, that there are some people in this world, some irredeemable louts, for whom the means do not require an end. I speak, of course, of myself."

 

 
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