il testimone lo hanno preso poi i Turchi Osmanli che sono arrivati fino a Vienna ...
Che ancora nel VI secolo circolassero gli Elementi di Euclide nonostante le invasioni, il crollo 'senza rumore' dell'impero romano d'Occidente, la fine di una intera civiltà, etc, è la smentita palmare della tua tesi. Il problema, e il riferimento a Isidoro lo conferma, è stata la scomparsa progressiva del greco, una volta estinta la generazione che ne conservava la conoscenza (Simmaco, Boezio). Ad es. già Cassiodoro conosceva il greco in maniera decisamente approssimativa.
Ultima modifica di Carlos Wieder; 28-08-14 alle 12:13
La mia tesi è che la conoscenza della cultura ellenistica greca nell'ambito latino era una conoscenza approssimativa , da Bignami , senza alcuna possibilità della comprensione reale e della relativa possibilità di rielaborazioni ed avanzamenti.
Il fatto che con la scomparsa della conoscenza del greco corrisponda la scomparsa delle conoscenze relative è una ragione in più per affermare che in ambito 'latino' tale conoscenza non si sia mai affermata se non a livello di 'estimatori'.
Banalmente se gli 'Elementi di Euclide' fossero diventati patrimonio della conoscenza latina si sarebbero tramandati al pari della conoscenza degli altri classici latini , non lo erano diventati e non si sono tramandati.
Io stimo più il trovar un vero, benché di cosa leggiera, che 'l disputar lungamente delle massime questioni senza conseguir verità nissuna
Quindi la seconda sofistica, Dione Cassio, Giuliano Augusto, tutto il ceto senatorio sino ai Simmachi e a Boezio, etc sono esempi della conoscenza da bignami della cultura greca. Annamo bene...
Non ti è chiaro un punto, ma non ci ritornerò sopra dopo questa ulteriore spiegazione: gli Elementi erano un patrimonio della cultura latina, perché faceva parte di tale cultura la conoscenza del greco e la conoscenza diretta delle opere greche (vedi, un esempio tra tanti, il buon Cicerone). Se Boezio ha avvertito l'esigenza di tradurli è perché si era reso conto che la conoscenza del greco stava sparendo e quindi si stava perdendo un enorme patrimonio culturale.
Io stimo più il trovar un vero, benché di cosa leggiera, che 'l disputar lungamente delle massime questioni senza conseguir verità nissuna
L islam medioevale era culturalmente superiore all occidente , basta pensare ai numeri arabi. Detto ciò è ovvio che l occidente ne sia stato , positivamente influenzato. Le categorie storiche , non possono essere riportate in categorie attuali.....pensate vi è una piccola differenza , tra la Roma di Cesare , con quella di Marino
Primo Ministro di TPol...[MENTION]
Proudly member of the Bilderberg Group-Chtulhu Section..
Molto più di un secolo......vedi le corrispondenze tra Federico II ed il califfo del Cairo. Corrispondenze dove si parlava di matematica e scienza , cosa che era impossibile parlare in occidente . Diciamo che l età d oro dell islam (arabo , da non confondersi con quello turco) , finì con l impero mongolo fine tredicesimo secolo.