Scusassero, se l'articolo 18 non e' il problema perche' anche con questo le imprese possono licenziare, tanto vale abolirlo formalmente del tutto, no? Che problema avete? Cosi' la finiamo col parlare dell'articolo 18 ad ogni legislatura
Scusassero, se l'articolo 18 non e' il problema perche' anche con questo le imprese possono licenziare, tanto vale abolirlo formalmente del tutto, no? Che problema avete? Cosi' la finiamo col parlare dell'articolo 18 ad ogni legislatura
Gladstone: " Se il popolo d'Inghilterra avesse dovuto attendere le libertà dal ricorso ai mezzi legali, esso le aspetterebbe ancora"
Alfano è la prova vivente che il lavoro del "politico" non richiede particolari estri o doti.
Mediamente è il lavoro inventato dai deboli e dai falliti.... li riconosci da subito....a scuola......sono quelli che non si battono ma si affannano a leccare i culi di quelli che menano.
Questi sono i politici....questo è Alfano.
Senza scorta non potrebbe farsi rispettare nemmeno dai bimbi del nido!
All I need is love and a M134 minigun
Bisogna ricordare ad Alfano che con la riforma di Monti la tutela dell'art. 18 è già affievolita anzi quasi nulla...la tutela reale (reintegrazione) è come se non esistesse più! Basta che l'imprenditore motivi il licenziamento con un giustificato motivo oggettivo, esempio il licenziamento per motivi economici, ed il gioco è fatto. Il giudice non può sindacare il merito della decisione, ma è chiamato solo a verificare la sussistenza della causa, gioco forza il lavoratore ci va a perdere.
Ps. se ne è accorto che anche dopo aver messo mano all'art. 18 i benefici non si sono visti?
"Io nacqui a debellar tre mali estremi: / tirannide, sofismi, ipocrisia"
IL DISPUTATOR CORTESE
Possono tenersi il loro paradiso.
Quando morirò, andrò nella Terra di Mezzo.
Mi giocherei un braccio che Alfano non sa manco di csa parla, a cosa si riferisce, di che materia tratta l'articolo 18. Purtroppo non è possibile verificarlo. Ma ci scommetterei un paio di macchine.
Qualcuno ha detto ad Alfano che l'Italia è in recessione, che i numeri dell'economia sono negativi, e che lui, assodato che non fa un tubo (per nostra fortuna) visto che non capisce un tubo, è bene parlare di questo fantomatico articolo 18 che, come tutti sanno, è la causa di tutti i mali del mondo. Lebbra compresa.
L'importante è che le persone, in agosto, fra un bikini di Belen ed un gruppo di meduse avvistate da qualche parte, senta parlare di articolo 18, in modo da venire eventualmente sul forum, darsi arie da grandi imprenditori, e sparare la solita uscita : " eeeeh...ma st'articolo 18 è una boiata, noi grandi imprenditori con due dipendenti, per colpa dell'articolo 18, non abbiamo piu' i vecchi e comodi manicomi gratis. Ma sto Basaglia qua poteva anche farsi una carrettata di fatti suoi, no ...????...".
Per mia scelta di vita non rispondo a persone idiote, in mala fede, ottuse o volgari, omminicchi e provocatori, presuntuosi e gente senza palle, bugiardi, millantatori, incapaci e psicolabili.
"Voi non avete fermato il vento gli fate solo perdere tempo"
www.forumviola.it
Beh l'articolo 18 riguarda le persone attualmente assunte a tempo indeterminato ( assunte tanti anni fa ovviamente), che magari si vorrebbe licenziare....quello che dice The End e' giusto ma solo in parte, perche' l'esistenza dell'articolo 18 ( riformato ma tutt'ora esistente) non rende certo impossibile il loro licenziamento ( riforma del governo Monti, che si e' limitata a certificare uno stato di fatto gia' esistente), ma rende il loro licenziamento molto costoso (piu' costoso ancora rispetto a prima), e questo puo' costituire un ulteriore disincentivo alle nuove assunzioni ( come se non ce ne fossero gia' abbastanza)... Concordo sul fatto che oggi come oggi non e' l'articolo 18 ad impedire le assunzioni, ci sono mille ragioni piu' importanti ancora...tuttavia bisogna riconoscere che la sua presenza non e' certamente un sintomo di un ambiente favorevole alle nuove imprese, e noi di queste avremmo un disperato bisogno...
Abolizione reale dell'articolo 18 ( non quella finta fatta da Monti) significa abolizione di quella norma che prevede il "licenziamento senza giusta causa o giustificato motivo".....ossia, il giudizio dovrebbe intervenire solo ed esclusivamente nel caso in cui, in caso di licenziamento, il datore di lavoro si rifiuti di corrispondere al lavoratore licenziato la buonauscita, che dovrebbe essere comunque contrattata a priori tra le parti e non stabilita dalla legge
Gladstone: " Se il popolo d'Inghilterra avesse dovuto attendere le libertà dal ricorso ai mezzi legali, esso le aspetterebbe ancora"
Però non sorge il dubbio che nella situazione attuale, eliminare una qualsivoglia tutela al licenziamento senza giusta causa o giustificato motivo contrasti con i diritti e la dignità dei lavoratori? Ormai i dati empirici non fanno che sottolineare che agli imprenditori poco importa licenziare, visto che gli strumenti (onerosi questo è vero) li hanno. Continuare con la flessibilità in uscita non ha senso, a meno che non si perseveri nella svalutazione interna (per abbassare i salari e di conseguenza il costo del lavoro).
Ps: la buonauscita (secondo me) non la possono contrattare le parti in quanto si sa che il datore (soggetto forte), schiaccia il debole (lavoratore).
Ultima modifica di The_End; 11-08-14 alle 18:31