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  1. #11
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    Predefinito Re: L’Occidente e la minaccia dello Stato Islamico

    Citazione Originariamente Scritto da Turriciano Visualizza Messaggio
    il dio che predicano quelli è lo stesso dei capitalisti, dei liberisti, ovvero il denaro, fanno quel che fanno secondo lo stesso principio degli Usa, la differenza è che ai primi piace celare il tutto dietro ad un libro sacro, per nascondere chi li finanzia, ai secondi dietro la parola democrazia, i primi usano metodi di guerra non ortodossi i secondi tecnologie di alto livello, ma la sostanza non cambia, sono puttane al soldo di qualcuno entrambi che seminano morte e distruzione per lo stesso principio.
    Dove c'è il liberismo c'è il paradiso per la classe operaia.


    Soviet made shit


  2. #12
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    Predefinito Re: L’Occidente e la minaccia dello Stato Islamico

    Citazione Originariamente Scritto da amaryllide Visualizza Messaggio
    il corano non produce armi, gli USA sì
    Però tutto sommato è un libro che è stato diffuso con la violenza e che al suo interno ha della violenza.
    Corano
    Iddiovoleva provare la verità delle sue parole e sterminare i miscredenti. Voleva far trionfare il giusto e ridurre al nulla l'ingiusto, a ridosso dei rei. Quando voi invocaste l'aiuto di Dio, Egli vi esaudì. Sura VIII, 7
    Corano
    Combattete, dunque, per la causa di Dio, e sappiate che Iddio è audiente e sciente.
    Sura II, 244


    Il corano non produrrà armi, ma innegabile che vengano impugnate armi in suo onore.
    Ultima modifica di Pickeroll; 24-08-14 alle 00:01

  3. #13
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    Predefinito Re: L’Occidente e la minaccia dello Stato Islamico

    Citazione Originariamente Scritto da amaryllide Visualizza Messaggio
    ma, con buona pace della stampaccia razzista italiana che vuole far passare tutti i combattenti islamici per tagliagole, ci sono altri abitanti della regione che li combattono, solo che non se ne può parlare perchè sono di sinistra, e guai se si sa che in MO c'è una resistenza di sinistra, addirittura femminista, ai tagliagole.
    https://storify.com/AsinoMorto/isis-...wu-ming-piu-qu
    Ma se e' da un bel po' che in germania si parla di fornire i curdi di armi moderne e lunedi il parlamento ratifichera' cio' andando per la prima volta dal dopoguerra contro i principi della costituzione.
    Gli italiani forniscono gli iracheni i tedeschi i curdi mentre l'europa dorme ed i ribelli occupano tripoli aereoporto, in pratica ad un tiro di schioppo dalla sicilia ma tanto che ce frega tanto i cattivi sono sempre gli americcani e la prossima ci salveranno i russi. . . forse.

  4. #14
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    Predefinito Re: L’Occidente e la minaccia dello Stato Islamico

    Citazione Originariamente Scritto da dDuck Visualizza Messaggio
    Dove c'è il liberismo c'è il paradiso per la classe operaia.
    semmai c'è il paradiso delle mafie, dei cartelli, dei narcos, dello schiavismo, delle guerre, della prostituzione mentale che fa si che si ci sega di fronte alle parole sanzioni applicate ad un altro stato, insomma credo che fra essere liberista e battere un marciapiede preferisco la seconda, almeno si ci espone in prima persona e non si trincerano dietro i politici per far i loro luridi affari.
    Ultima modifica di Lawrence d'Arabia; 24-08-14 alle 10:02

  5. #15
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    Predefinito Re: L’Occidente e la minaccia dello Stato Islamico

    Citazione Originariamente Scritto da POL Visualizza Messaggio

    Lo Stato Islamico “non è semplicemente un gruppo terroristico”. Le parole sono di Chuck Hagel, segretario alla Difesa americano: “Dobbiamo essere preparati a tutto, l’Is è al di là di tutto quello che vediamo”.
    La conquista dell’Iraq del Nord, il controllo di un’ampia porzione di territorio in Medio Oriente, una strategia comunicativa raffinata, finanziamenti, mezze e tattiche militari, e poi rapimenti, decapitazioni, reclutamenti in giro per il mondo: l’Occidente apre improvvisamente gli occhi sull’Is e i vertici statunitensi non escludono alcuna strada da qui in avanti. “L’azione militare americana non è ancora finita, anzi gli Stati Uniti metteranno in campo una strategia sul lungo termine, visto che Is rappresenta una minaccia sul lungo termine”, ha detto ieri Hagel.
    Secondo il Pentagono sarebbero 17mila i miliziani dello Stato Islamico attivi in Iraq: non solo siriani ma anche sunniti iracheni ed ex sostenitori del partito Baath. Il segretario alla Difesa americano ha aggiunto che c’è da aspettarsi che i miliziani dell’Is si riorganizzeranno e tenteranno nuovi attacchi.
    Anche la Siria finirà probabilmente nell’agenda americana. L’Is ha sconfinato in Iraq ma le retrovie sono in Siria. Washington potrebbe colpire i miliziani anche nel territorio di Damasco. E la campagna sarà lunga: il contrario di quanto affermato settimane fa da Obama.

    Photo by BeckyFCC BY 2.0
    Secondo alcuni, proprio Barack Obama avrebbe sottovalutato la minaccia dello Stato Islamico. Mike Morell, ex vicedirettore della Cia e oggi analista per la sicurezza nazionale di Cbs News, ha affermato che la Casa Bianca non ha ancora compreso a pieno i rischi: non basta mandare aiuti alle popolazioni irachene e non basta operare con bombardamenti mirati, per colpire l’Is va stanato il leader Abu Bakr al-Baghdadi e vanno trovati i vertici dell’organizzazione, ha spiegato Morell.
    E poi c’è da arginare il reclutamento. L’uomo che ha decapitato il giornalista americano James Foley è arrivato probabilmente da Londra. Su Twitter una ragazza inglese convertita all’Islam e trasferitasi in Siria nel 2012 ha annunciato di voler diventare la prima donna a giustiziare un ostaggio occidentale.
    Moltissimi europei sono volati in Siria per unirsi alla jihad contro il regime di al-Assad. Non si tratta di un dettaglio emerso nelle ultime ore: *i servizi di intelligence di tutta Europa lo sottolineano da molti mesi. Dalla Scandinavia alla Gran Bretagna, dalla Germania alla Francia, tanti occidentali hanno abbracciato l’estremismo islamico. E c’è anche l’Italia: sarebbero una quarantina i nostri connazionali partiti alla volta della Siria e dell’Iraq. Il timore, a Roma come a Berlino, a Oslo come a Londra, è che al loro ritorno possano tentare di colpire al cuore l’Occidente.
    A cadere nella rete dell’estremismo sono spesso immigrati di seconda generazione: per lo più ragazzi affascinati dal mito della Guerra Santa. Ma anche estremisti radicali e avventurieri. Siria e Iraq assomigliano sempre più a una gigantesca babele.*I miliziani proverrebbero da un numero di paesi compreso tra 50 e 80, secondo le intelligence occidentali: 400, forse 500 dalla Gran Bretagna, un centinaio dalla Danimarca e dagli Usa. Ma fare stime precise è complicato.
    Secondo Londra una metà dei cittadini britannici volati in Iraq e Siria ha*fatto ritorno a casa. Cosa faranno?
    Follow @antonio_scafati
    Immagine in evidenza: photo by Jordi Bernabeu Farrùs – CC BY 2.0


    Scritto da: Antonio Scafati
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    Figuriamoci la EU.
    Chi semina vento raccoglie tempesta!

  6. #16
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    Predefinito Re: L’Occidente e la minaccia dello Stato Islamico

    Tattiche IS-guerra: attacchi a stormo come il VII secolo

    Da Arbil riportato Christoph Reuter
    Iraq: La conquista dello "stato islamico" Foto
    AP / Militante Sito

    L'esercito iracheno ha lanciato un'offensiva contro la milizia terrorista è. Ma hanno a che fare con un avversario difficile: i jihadisti mix tattiche di guerra moderna con attacchi apocalittici - rapidamente e senza pietà.

    Il comandante curdo alterato Mahmoun, o "il dottor Mahmoun", come egli è conosciuto per giovani combattenti, ha sperimentato un sacco nei suoi 20 anni come un pugile: raid in elicottero dalla forza aerea turca, il fuoco dei tanks, settimana di battaglie. Ma qualcosa come due settimane fa, non ha mai visto prima: "Sono venuti come uno sciame, infuria, riprese come se nulla potesse fermarli 70 a 80 posti auto, di cui circa 50 Humvee blindati." Quei mostri muscolosi, con quelli Le truppe statunitensi da anni si muovono attraverso l'Iraq e l'Afghanistan. Il resto sono pick-up sono stati con mitragliatrici a muro e cannoni antiaerei, che correvano per la cittadina Mahmour come una carica di cavalleria dai secoli precedenti. In realtà, nulla ha tenuto gli assaltatori dello "Stato islamico" (IS) in Mahmour se non sulla collina, dove i combattenti del PKK curdo erano asserragliati.

    AD
    Da altri siti attaccati riportano i rifugiati dalle formazioni di attacco apocalittici dei jihadisti ". Rotolarono in una linea ampio attraverso il deserto, decine di veicoli accanto all'altro, e sparando all'impazzata non importa se potessimo distruggere una macchina, le altre continuano," ha detto già nel mese di giugno un soldato fuggito da un presidio nei pressi di Mosul.

    "prima mandano alcuni attentatori suicidi con auto carichi di esplosivo", ha detto un peshmerga, un combattente delle truppe curde irachene, è stato utilizzato in Estremo Oriente nei pressi del villaggio Jalawla ricorda: "Poi arriva la forza principale e così subito dopo le esplosioni che non si poteva rispondere. Chiunque poteva fuggiva ".

    Morire assetati o resa e essere uccisi

    Quello che curdi, cristiani, yazidi nei due mesi e mezzo nel nord dell'Iraq (e Siria in otto mesi) hanno sperimentato, fa apparire al-Qaeda come una banda giovanile in retrospettiva. Che rotola attraverso la steppa non è un gruppo terroristico, ma un esercito. E uno che combatte in varie sfaccettature, come era nei primi tempi dell'Islam comuni alle loro regole barbare di IS vogliono tornare indietro: gli attacchi di cavalleria sui nemici e tutti gli altri "infedeli", i cui uomini vengono uccidi a piacere e le loro mogli possono schiavizzare.

    E chi non si arrende, è assediata:

    come prima giorni di Sinjar Mountain, in cui decine di migliaia Yazidi aveva preso rifugio,
    come ad oggi la città sciita turkmeno Amerli più a est, dove 12.000 o più persone di elettricità, acqua e derrate alimentari sono state tagliate. Fino a quando non muoiono di sete, in modo che il calcolo dei jihadisti - o arrendersi ed essere uccisi.

    Il paesaggio si presenta come una rievocazione incubo del 7 ° secolo, con SUV blindati invece di cammelli.

    Ma per arrivare così lontano, la IS funziona affatto come un'orda fanatico rabbioso in background. Completamente indipendente dell'ideologia radicale della IS fa alleanze tattiche e patti finche' torna loro utile - in Siria prima con i ribelli, poi col regime di Assad finche' non licenzia il patto non appena diventa abbastanza potente. Impianti strategici sono lasciati possibilmente intatti e messi sotto controllo: i campi petroliferi, sottostazioni, centrali idroelettriche, anche i cilindri di grano e di patate e grandi panifici.

    Ogni attacco è preceduto da fasi progettuali distinte: vengono istituite le reti di spionaggio e di cellule clandestine , corrotti i disertori. Solo allora attacca l' IS veloce come un lampo stordisce gli avversari assetati e spesso addirittura traditi.

    "Tribunali della sharia" come mezzo di terrore

    Infine i potenziali nemici sono vittime deportazioni nei territori appena conquistati o vengono assassinati. La IS nutre cosi' il suo popolo locale con i loro divieti assurdi e portando la gente indiscriminatamente davanti ai loro "tribunali della Sharia" il che non ha nulla a che fare con un sistema giuridico. Sono solo un pretesto per il terrore senza limiti.


    Quindi attendono fino a quando l'eccitazione nel resto del mondo si aqquieta ancora una volta - Gaza e l'Ucraina occupano l'opinione pubblica ed i politici ancora una volta più che l'avanzata dei Allmachtsfantasten che possibilmente diffonderebbero il loro preferito califfato in tutto il mondo.

    Questa bifronte testa di Jano rende la Is tanto di successo quanto perplessi: Altamente moderno, razionale, flessibile e attivo su tutti i social network, diventa Apocalypse reale su aree sempre piu' vaste .

    Ma questa volta gli Stati Uniti è intervenuto militarmente. Non sara' piu' così facile per la IS speculare sul rapido oblio casomai continueranno con la prossima ondata di attacchi veloci e fulminei durante la notte il loro successo non sara' piu' sicuro.

    Le aree sotto controllo in Siria e Iraq per Ingrandire
    DER SPIEGEL

    Le aree sotto controllo in Siria e in Iraq


    COMMENTO:

    Originalmente inviato da .......
    "Incredibi come la guerra di questi combattenti coincida con Sunzis arte della guerra." qualcosa che contraddistingue gli altri combattenti e' la volontà di sopravvivere, se questa viene a mancare il combattente diventa arma imprevedibile.
    Io vedo questo come una vera minaccia per il mondo civilizzato, perché la ns. società esiste perche' i loro membri più o meno seguono le regole principali di considerare almeno la vita e la salute come un bene da proteggere.

    Poiche' essi stessi sono pronti a morire una bomba nucleare da loro lanciata sarebbe solo una scorciatoia per il paradiso.
    Chi semina vento raccoglie tempesta!

  7. #17
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    Predefinito Re: L’Occidente e la minaccia dello Stato Islamico

    Citazione Originariamente Scritto da Turriciano Visualizza Messaggio
    semmai c'è il paradiso delle mafie, dei cartelli, dei narcos, dello schiavismo, delle guerre, della prostituzione mentale che fa si che si ci sega di fronte alle parole sanzioni applicate ad un altro stato, insomma credo che fra essere liberista e battere un marciapiede preferisco la seconda, almeno si ci espone in prima persona e non si trincerano dietro i politici per far i loro luridi affari.
    In un regime liberista la droga è liberalizzata e venduta legalmente ergo i marcos sono sconfitti.

    In un regime liberista le mafie che si nutrono di spesa pubblica, di appalti, di proibizionismo, sono sconfitte.

    In un regime liberista l'accesso al credito è più facile, ed è più facile aprire imprese, assumere gente, argo più posti di lavoro, più domanda di lavoro e salari più alti.

    I politici che fanno affari succede nei paesi socialisti o comunque dove c'è un forte intervento dello stato nell'economia, come il nostro.

    ----------------------------------------------------------------------

    L'ISIS ha tre mesi di vita.


    Soviet made shit


 

 
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