Ministro degli Esteri di Mosca: la verità sul Boeing malese non sembra più interessare nessuno
© Foto: REUTERS/Maxim Zmeyev
La Russia è allarmata dal fatto che l’Occidente non stia dimostrando interesse per l’inchiesta sulle cause della sciagura del Boeing malese precipitato in Ucraina. La registrazione delle comunicazinoi tra la torre di controllo e i piloti rimane segreta. I risultati dell’analisi delle scatole nere non sono stati annunciati.
Si crea l’impressione che anziché adoperarsi per la verità, Kiev e i suoi sostenitori politici stiano cercando di proteggere i responsabili.
Non tutti i corpi delle vittime sono stati ancora identificati, ma sembra che il mondo abbia ormai dimenticato il disastro successo nel cielo del Donbass. Il tema del Boeing non figura più tra le notizie dei media occidentali. Non ne parlano più neanche le organizzazioni internazionali. Tutti gli interrogativi rimangono senza risposta, ma nessuno ne è preoccupato, sottolinea il capo della diplomazia russa Sergej Lavrov.
Dopo le prime, quasi isteriche accuse contro la Russia e le milizie, tutti coloro che dimostravano tanto zelo ora stanno zitti. In sostanza, noi siamo gli unici che cerchiamo di tener viva l’attenzione per questo gravissimo problema. Esortiamo a rispettare la risoluzione 2166 del Consiglio di sicurezza dell’ONU. Questa risoluzione, votata il giorno dopo la catastrofe, invocava l’immediata cessazione del fuoco attorno alla zona della tragedia, dove si trovavano i resti dell’aereo. Praticamente soltanto noi abbiamo espresso una seria preoccupazione, quando i dirigenti ucraini hanno dichiarato pubblicamente che non cesseranno il fuoco finché non avranno riconquistato questa zona. Quando noi abbiamo invitato il Consilgio di sicurezza dell’ONU a prestare attenzione a questo fatto e rivendicare l’osservanza della sua risoluzione, ciò è stato impedito dagli americani, dagli inglesi e dai lituani.
Il 17 luglio l’aereo delle linee malesi era in volo da Amsterdam per Kuala Lumpur. La rotta passava attraverso l’Ucraina in guerra. Improvvisamente il Boeing si è deviato dalla rotta dirigendosi verso la zona dei combattimenti, ed è sceso a una quota più bassa. Poi è precipitato in una zona controllata dai miliziani del Donbass. Perché l’equipaggio si è deviato dalla rotta? Potrebbe rispondere il contenuto delle scatole nere che sono state consegnate alla Gran Bretagna in ottime condizioni. Possono far luce sulla situazione anche le registrazioni delle comunicazioni dei controllori di volo ucraini che hanno lavorato quel giorno. Si dovrebbe anche interrogare queste persone. Eppure, su tutto questo è stato imposto un velo di segretezza. Intanto i parenti delle vittime e l’opinione publica dei Paesi che hanno perso dei loro cittadini stanno aspettando con pazienza nella speranza di sapere chi ha causato la morte di 298 persone, rileva l’esperto dell’Istituto russo di studi strategici Azhdar Kurtov.
Non posso dire perché non protestano i parenti delle vittime. Forse non stanno zitti, solo che non sentiamo la loro voce. Invece quello che si capisce benissimo, è il motivo del silenzio dei media occidentali, sia pubblici che privati. Questi media sono controllati dai rispettivi governi attraverso le tasse e un sistema di metodi amministrativi. La cosa più probabile è che ai giornalisti è stato ordinato di non parlare più della tragedia.
Tuttavia il governo di Kiev e chi lo sostiene non potranno far tacere la verità e salvare i responsabili, ha dichiarao il ministro degli Esteri Sergej Lavrov. E non solo nel caso del Boeing malese. L’attacco aereo contro la sede dell’amministrazione regionale di Lugansk, il terribile crimine di Odessa, dove sono state bruciate vive decine di persone che cercavano di salvarsi dai nazionalisti, l’uso nei combattimenti, da parte dell’eserecito ucraino, di elicotteri con logo ONU – tutto ciò sono cose che Mosca non permetterà di dimenticare. Si indagherà su tutti i crimini perpetrati in Ucraina negli ultimi mesi. Tutti coloro che ne sono responsabili saranno passati alla giustizia.
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