la figlia di una mia amica a 16 anni faceva le gare nazionali di tiro al bersaglio ed era pure brava
insegnare ai bambini che le armi sono una cosa pericolosa e con le quali nn ci si gioca nn fa male
io sono cresciuta in mezzo ai fucili ma nn ho mai avuto l'interesse di provarne uno
mentre ci sono bambini e bambine che ne sono attratti e magari danza, pattinaggio e pallavolo gli stanno sui coglioni
impedire una passione è sbagliato, i figli vanno educati
No, mi dispiace ma io in qualità di genitore la passione delle armi da fuoco non solo la scoraggio, ma mi rifiuto categoricamente di finanziarla.
Se poi mia figlia o figlio, quando sarà maggiorenne e avrà un lavoro se la vuole finanziare da se io non potrò impedirlo, ma fino ad allora nisba !
Le dimensioni della fava sono come i soldi : Non contano solo quando ci sono
azz..scusate l'azzz...
ma bisogna educarli da piccoli....
oggi l'arma...è Unno valore aggiunto al successo...
e dai giochi: solo virtuali...dove virtualmente si uccide di tutto,
bisogna pensare a come sia normale..passare poi al tangibile..
si tratta di Unno incidente...ove Unna bambina ha fatto centro..
azz..scusate l'azzz...ma mi aspettavo Unna medaglia..
l'istruttore, l'uomo è Unna pistola puntata alla tempia...
e migliaia di bambini "americani"..disposti a premere il grilletto...
azz...l'educazione...oggi si mostra...con le più sofisticate tecnologie....
lo so ma l'imprinting...vale solo in tenera età...nulla più mi sorprende..
" l' uomo ha una tale passione per il sistema
e la deduzione logica che è disposto ad alterare la verità,
per non vedere il visibile, a non udire l' udibile,
pur di legittimare la propria logica."
Dostoevskij.
azz...oggi i figli..dolenti o volenti...
si educano da se....mezzi...sopra le parti...quasi le nuove arti...
e non pensate alla solita esagerazione Barbara...
le cose vi sfuggono di mano...senza che nessuno se ne accorga..
l'Attila come la vostra parte occulta...
" l' uomo ha una tale passione per il sistema
e la deduzione logica che è disposto ad alterare la verità,
per non vedere il visibile, a non udire l' udibile,
pur di legittimare la propria logica."
Dostoevskij.